9 NOVEMBRE: DA TREVISO IL SOSTEGNO DEL VENETO ALLA CATALOGNA E IL VIA ALLA FASE ISTITUENTE DELLA REPUBBLICA VENETA
Gianluca Busato: “il mostro burocratico dello stato italiano è in avvitamento su sé stesso”. Plebiscito.eu presenta il progetto istituzionale per il Veneto indipendente, unica alternativa al default italiano. Con l’indipendenza un nuovo sistema di credito per le imprese. Conferenza all’hotel Maggior Consiglio dalle 9.30
Domenica prossima a Treviso, con inizio alle 9.30 presso l’hotel Maggior Consiglio, si tiene a battesimo il Progetto Istituzionale della Repubblica Veneta. L’ingresso alla conferenza è libero e gratuito.
Nello stesso giorno in cui il Popolo Catalano sarà impegnato in una straordinaria consultazione popolare per l’indipendenza, Plebiscito.eu, solidale come tutto il Popolo Veneto con i cittadini catalani impegnati in una battaglia cruciale per la libertà di espressione per tutti i Popoli del mondo, dal Veneto darà inizio alla creazione del modello concreto per la nostra piena indipendenza, anticipando la fase istituente della Repubblica Veneta.
Dopo il referendum digitale per l’indipendenza del Veneto, dopo l’avvio della campagna di obiezione fiscale, ora quindi arriva il momento di svelare al mondo come funzionerà concretamente la Repubblica Veneta indipendente.
Le aree di intervento dei primi relatori che già hanno presentato i primi lavori in bozza sono molteplici: infrastrutture e trasporti, innovazione e tecnologia, cittadinanza digitale, urbanistica, istruzione, formazione, ambiente e rifiuti, studi strategici, fiscalità e previdenza, con esperti e professionisti di ogni area e competenza. Molte altre si stanno formando nel frattempo, andando a riempire concretamente le aree di governo della “res publica” veneta indipendente.
I tempi per completare l’opera saranno brevi e non potrà essere altrimenti considerata la grave situazione che sta caratterizzando il tessuto socio-economico, ponendolo ormai oltre il rischio di intaccamento della propria vitalità.
Nel corso della mattinata vi sarà inoltre l’intervento di Gianluca Busato che spiegherà il progetto strategico nel complesso, alla luce delle ultime novità emerse nel quadro locale e internazionale.
Gianluca Busato ha dichiarato: “Il mostro burocratico dello stato italiano è sempre più avvitato su sé stesso e con la prospettiva sempre più forte di misure gravi per il contenimento di un debito pubblico in metastasi: il Fondo Monetario Internazionale ha detto a chiare lettere di tagliare le pensioni e sempre più forte si fa l’ipotesi di prelievo forzoso a doppia cifra sui conti correnti (10%? 30%?). Tali misure sono con tutta evidenza assolutamente inadatte a far ripartire l’economia italiana, così come risulta sempre più chiaro che nulla può fare un governo specializzato in selfie e sempre più isolato di fatto dal mondo civile occidentale.
“L’unica via d’uscita – ha continuato Busato – è quindi l’indipendenza del Veneto. E l’unico modo concreto per attuarla in forma rapida è un trattato, sull’esempio tracciato dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia, attraverso il pagamento del “riscatto” per la nostra libertà, consistente ad esempio nella quota parte del debito pubblico italiano, che i veneti non hanno creato, in cambio dell’immediato riconoscimento dell’indipendenza della Repubblica Veneta. Grazie al surplus finanziario di 20-40 miliardi di euro annui che si libererà con l’indipendenza, per i veneti sarà un compito agevole, garantendo una soluzione vantaggiosa per tutti, veneti, italiani e europei, che così non saranno travolti dal fallimento dello stato italiano”.
“Tale percorso – conclude Busato – si coniuga perfettamente con il piano strategico in attuazione che possa permettere al nostro territorio e alle nostre imprese di avere un nuovo sistema creditizio basato sul private equity e non più dipendente esclusivamente dal sistema italiano imperniato su banche politicizzate e piene di debiti e che possa permettere al Veneto di attirare flussi di investimento anche internazionali”.
Ufficio stampa
Plebiscito.eu
Comments (19)
Zarlino
Domenega ghe xe anca la gran manifestasion independentista a Venesia: toxi, fin che sevitaremo a farse concorensa tra de noaltri, la independensa la vedaremo col binocolo! Da sincero Patriota Veneto, a son estremamente desgustà e incassà! A lo go xa scrito in altre ocasion: coeli che me oserva i ne vede come i polastri de Manzoni, che se becava tra de lori, fin che i li portava a tirarghe el colo! Fin che se conportaremo cusita, de noaltri i pol sol ridare!
marco
Caro Zarlino te ghe anca le to raxòn, parò da quel che se gà savesto dai organizatori, sto evento el gera sta parecià e pagà na setimana prima de chealtri, co anpio antisipo.
PIPPOLOZ
Busato e Morosin si devono mettere d’accordo ed organizzare una manifestazione unitaria, con sole bandiere del Veneto!!! Siamo noi Veneti che lo vogliamo!!
marco
Forse il concetto non è abbastanza chiaro: il referendum non è l’unico modo pacifico e democratico per ottenere l’indipendenza. Plebiscito.eu l’ha organizzato per verificare la volontà popolare. Ora da un punto di vista pratico e concreto, le vie per ottenere la piena indipendenza sono altre e non passano per un nuovo referendum. La via è quella del trattato. Come hanno fatto la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Come faranno le Fiandre.
marco
Ho sbagliato ad inserire il commento, che era relativo a un altro articolo. Chiedo cortesemente alla redazione di eliminare quest’ultimo che è un doppione e inserito nel posto sbagliato. Grazie!
giancarlo
Concordo pienamente e totalmente su quanto scritto da Gianluca Busato.
Mi chiedo però se a roma riescano a capire quello che gli stiamo proponendo.
Sono personalmente dell’idea che se non lo capiscono o non lo vogliono capire alla lunga le nostre proposte potrebbero cambiare, ma in peggio per l’italia.
Siamo disponibili, ragionevoli, democratici ma se fanno le orecchie da mercante ci pensino bene perché la nostra disponibilità potrebbe diminuire man mano che il tempo passa. Solo con un incontro e facendo una trattativa seria potrebbe fargli capire quale occasione insperata gli stiamo offrendo.
Non è un’offerta speciale la nostra perché in cambio ci devono lasciare andare al nostro futuro destino che vogliamo crearci con le nostre forze e principalmente non vogliamo più essere italiani ma Veneti come lo siamo sempre stati. Devo per forza dire a roma SVEGLIATI o sarà troppo tardi per voi.
WSM
Zarlino
Marco,co tuti i mexi che ghe xe, i vari “leaderini” i pol ciapar el telefono, ciamarse e dir “ciò can, varda che domenega noaltri femo coesto…” in modo che chealtri se posa regolar e i Patrioti che ghe intaresa la salvesa del Popolo Veneto e no ghe intaresa un casso dei “leaderini” i possa partesipar. Ve lo digo sinceramente romai ste beghe le me fa gomitar. Se fusse pi xovene andaria fora dai cojoni come che ga fato me fiole! Purtropo poca jente ga i atributi. Semo destinai a deventar un califato. Se lo meritemo!
Zarlino
Giancarlo, a Roma i ride de noaltri!
Michele De Vecchi
Caro Zarlino, vedo che hai le idee ben chiare su ciò che vuoi. Bene per te, fallo, e partecipa all’evento che ritieni più opportuno; per fortuna in questo territorio siamo ancora liberi di andare dove ci pare e piace, finché ce lo concederanno: vuoi andare a Venezia (fra l’altro, chiamano acqua alta) a sventolare la bandierina e guardare la TV in collegamento da Barcellona? Bene, sicuramente il tuo contributo porterà dei benefici al percorso verso l’indipendenza: personalmente non riesco a vedere quali, ma la cosa è soggettiva. Plebiscito.eu ha organizzato un evento dove vengono avviate iniziative concrete; Plebiscito.eu non ha la necessità di dover andare in piazza a far vedere che c’è, per il solo scopo di far vedere che c’è, in quanto la stampa internazionale lo sa già. Fra l’altro, l’evento di Plebiscito.eu è stato organizzato prima degli altri, quindi era compito dei leader degli altri gruppi contattare il nostro leader per aggregarsi. In Plebiscito.eu siamo stufi di sentirci chiedere di seguire le iniziative altrui, che sembrano sempre più importanti di quelle concrete messe in campo da noi. Quindi, vai pure: noi continuiamo per la nostra strada perché sappiamo essere quella che ha maggiori possibilità di riuscita: se qualcuno si vuole aggregare è ben accetto; degli altri non abbiamo bisogno.
caterina
Zarlino, vada tranquillamente a Venezia.. è un appuntamento che è stato messo in piedi alcuni giorni dopo la convocazione di Plebiscito.eu a Trevico in concomitanza con il referendum dei Catalani,ai quali noi da Treviso saremo idealmente vicini e beneauguranti…anche a Milano e a Torino fanno come a Venezia…la voglia di indipendenza finalmente si esprime, in barba alla Lega..
Mi sembra che Lei sia ancora lì che si aspetta il referendum della Regione, vuol dire che non ha fiducia nei duemilionitrecentoepassa veneti che hanno votato a marzo…e chissà se Lei se n’è accorto…invece quelli che l’hanno fatto e stanno dandosi da fare oltre che sventolare bandiere, che pure abbiamo fatto anche il 25 scorso, Lei non c’era? vogliono essere informati sui passi concreti che ci porteranno all’attuazione dell’indipendenza, che nessuno di noi si aspetta nè da Roma nè dall’istituzione che a Roma è legata, cioè la Regione… la quale, se avesse voluto, il referendum ce l’avrebbe indetto già due anni fa, invece che cincischiare per prolungare i tempi all’infinito e alla fine anche fingere di volerlo indire salvo che i proventi della questua che hanno aperto ne copra i costi…le tasse che paghiamo non gli bastano mai, si volatilizzano …
Per alcuni, quelli che litigano fra loro, sull’interesse del popolo veneto prevalgono interessi personali, anche se cercano di mascherarli, ma noi da veri veneti dobbiamo proseguire per la nostra strada e abbandonarli a se stessi… ci porterebbero al nulla.
Noi a Treviso domenica saremo collegati con Barcelona coi nostri smartphone e la nostra vicinanza, ma intanto saremo informati sul nostro percorso verso l’attuazione dell’indipendenza che abbiamo già dichiarato il 21 marzo e non si costruisce solo sventolando bandiere ma lavorando alacremente, come stanno facendo in seno a Plebiscito.eu in cui riponiamo tutta la nostra fiducia…
Grideremo viva San Marco a sera, e speriamo che possano esultare anche i Catalani.
Venezia è vicina, chissà… magari la sera vi raggiungeremo.
Zarlino
Ma va la, Michele de Vecchi! Te dimostri propio de no ver capio gnente de coel che volevo dir! Ciao e bona fortuna! A Roma i sevita a spansarse! I lo sa da domila ani el moto: DIVIDE ET IMPERA!
guido
no penso proprio che busato e morosin i se fasa ea guera, l’obietivo xe uno, el fato che ghe sia do manifestasion el steso giorno no vol dir gnente, ansi megio
Zarlino
Anche Lei Caterina dimostra di non aver capito il mio messaggio! Io ci tengo a proclamare ovunque la mia fede indipendentista! Io sono stato un volontario di plebiscito che a marzo si è sfinito a portare, prima i volantini, poi le buste con i codici di voto, per giorni e giorni a migliaia di persone. Sono stato presente a tutte le marce silenziose, e alle riunioni prima e dopo il Referendum digitale. Ho condannato pubblicamente nei social Indipendenza Veneta e rimproverato personalmente importanti esponenti della Lega per l’atteggiamento nei confronti del Referendum digitale! Ero a Treviso il 21 marzo e ho firmato la dichiarazione di indipendenza! Continuo a fare gazebi per diffondere il nostro Sacro Gonfalone di San Marco e a spiegare ai Veneti i loro diritti! Continuo a fare indefesso proselitismo indipendentista! E a che cosa ho assistito e continuo ad assistere in questi ultimi tempi? A vergognose espulsioni di fedeli Patrioti Veneti, in tutte le organizzazioni indipendentiste, a bugie, a giochi di potere ecc. Cose che si vedono nei partiti italiani! E mi duole terribilmente il cuore! Che cosa devo rispondere a i tanti che mi chiedono come prosegue il processo indipendentista ai quali avevo parlato con enorme entusiasmo? A chi mi chiede quando avverrà la certificazione dei voti? Devo rispondere che gli indipendentisti veneti non vanno d’accordo, che sono estremamente divisi, che si scambiano colpi bassi, che mirano alle careghe? Capisce il mio imbarazzo Caterina? Lei che è sempre intervenuta intelligentemente? Quindi si risparmi, La prego, il tono che ha avuto nei miei confronti e mediti, anche Lei sopra queste cose! Sarò un’ingenuo ma io sto con i sinceri Patrioti Veneti che sognano una Patria Giusta e sventolano il Gonfalone ovunque ci sia la possibilità di farlo!
VIVA SEMPRE SAN MARCO!
Michele De Vecchi
Caro Zarlino, io ho capito benissimo ciò che tu intendi, ma hai sbagliato il posto della critica. Non è qui che devi cercare chi fa i colpi bassi; finora li abbiamo sempre subiti e ci siamo difesi…
Il tuo predicozzo va a farlo a chi continua ad attaccare Plebiscito.eu, a chi continua ad intralciarlo, o a chi, semplicemente, alimenta dubbi inesistenti sulle sue iniziative.
E per quanto possa essere bello e far sentire fiero sventolare la nostra bandiera, il gesto in sé non ci porterà l’indipendenza: bello, folcloristico, ma politicamente ed economicamente non fondamentale.
caterina
Caro Zerlino, se domenica sarà a Treviso, verrò a chiederLe scusa.
Convinca anche i suoi amici che non è un disonore riconoscere che l’unica strada verso la nostra libertà, declamata e sbandierata con tante belle parole poi contraddette da comportamenti di vecchia politica, concretamente l’ha aperta la geniale intuizione di Plebiscito.eu, e perciò qui ora dovrebbero confluire le energie per arrivare in tempi brevi alla meta… la convergenza di tutti, oltre che essere un atto intelligente, avrebbe di per sè un effetto moltiplicatore dela forza di diffusione ed attuazione.
giancarlo
Caro ZARLINO te sento un po’ demoralizà, ma varda che te digo che a roma invesse de rida i pianxarà andando avanti e saremo noialtri a rida de lori.
Mi no credo che chi ha organizà a Venessia el raduno par la Catalogna i sia persone con dele idee in testa. Jè solo dei Veneti che come sempre jè bravi a far batude, andar contro corrente e via dixendo.
Se i vol far stò raduno che i lo fassa…ma cossa otienli ?
Solo farse veda….che bravi, varda che Veneti…e dopo ????
E dopo..lo ripteto ancora e dopo ? Dove vai…cossa stai faxendo ?
Ghè no viste massa de stè storie qua e adesso no me sciodo da PLEBISCITO.EU.
Me son proposto par una posision istitusional…che in italia no avaria mai fato…no me interessa na carega…son pronto a lassar a altri mejo de mi se i sé presentarà e capirò che i xe pì capaci e bravi de mi.
Lo ritegno un servisio alla Nasion Veneta, no un privilegio da sfrutar…. ghe digo su a pì no posso ai politici tagliani…vuto che mi fassa lo stesso de lori. Pitosto me ne stò a casa a guardar che a far el farabutto !!!
ZARLINO, fregatene de quei che và a Venessia parkè no i combinarà gnente de bon se non farse vedaaa….
Xe solo l’ennesima provocasion a PLEBISCITO e questo credeme xe negativo par lori no par nojaltri…. ZARLINOOOOO DURI AI BANCHI !!!1
Tegner el timon come se deve xe quelo che ne portarà ala meta.
Abbi fiducia e concentrate su PLEBISCITO…son sicuro che a roma i dovarà versa la porta a una trattativa..xe solo question de tempo come al solito.
Ciao e se vedemo a Treviso.
WSM
PIPPOLOZ
Ciao Giancarlo, ti sbagli di grosso se pensi che la manifestazione di domenica a Venezia sia una “provocazione a PLEBISCITO”. Chi manifesterà a Venezia vuole esattamente quello che vuoi tu e che vuole Plebiscito: il Veneto indipendente. Ci sono diverse strade per arrivare alla meta, ma stiamo andando tutti nella stessa direzione. Sarei venuto volentieri a Treviso, ma preferisco manifestare a Venezia. Ritieni sia un errore e una perdita di tempo? Io spero di no.
Ciao WSM
caterina
bene, Pippoloz! date che te vedarà Morosin, digheo che noialtri veneti che sen concreti no voemo pì perder tempo drio a i so prgeti, che no se sa dove che i va a parar, forse ae prosime poitiche o regionai, che ai veneti no le ghe deve interesar pì… andemo fora prima che se pol da i programi italiani!
A Treviso i ne disarà come.
giancarlo
Caro Pippoloz, no vojo negar che tuto pol aiutar….ma Morosin e anca ti me dovì spiegar cossa vol dir far na manifestasion domenega in concomitansa de l’assemblea pì importante de PLEBISCITO anca ala luce del fato che la xè stada indetta prima e quindi avaressi poduo farghene un’altra un altro zorno dopo che la consultasion de la Catalogna l’ha gera stada fata e sicuramente vinta.
Non se sa ancora se i là podarà far….la volontà la ghè xè de sicuro, ma cossa farale le autorità spagnole ?? E se i ghe la impedisse…cossa fasio in piassa S.Marco, el pediluvio ai piè?
No vojo essa scortese o offensivo, sì Veneti anca vojaltri, ma par piaxer dovì ancora distingua el far dal vorria far….me son spiega ?
Ciao e speremo che i le fassa el referendum in Catalogna almanco andì a Venessia a far qualcossa e non a dovervene tornar a casa con le pive nel saco ……..E Po’ DEVI DIR N’ALTRA ROBA.
Dixemose la verità…..la me par la voja de contarse. Chi stà de qua e chi stà de là . Me despiaxe ma in stà maniera chi và a Venessia no la và da nessuna parte. Invece de impegnarse concretamente e volonterosamente a portar acqua al nostro referendum se và a festegiar, speremo, la vittoria dei Catalani sullo stato spagnolo….gnente in contrario ma concretamente a cossa serve par la nostra causa a parte la soddisfasion che i ghè là fata..lori?
E nojaltri che gavemo xà fato el più !!!!
Savio vojaltri se in Catalogna ja vesteggià el nostro de referendum???
Bona domenega a tuti !!!
WSMS