BLOOMBERG INTERVISTA GIANLUCA BUSATO: “IL VENETO E’ FISCALMENTE OPPRESSO, PERCIO’ SCEGLIE L’INDIPENDENZA”
Le dichiarazioni del leader di Plebiscito.eu riportate da diverse altre testate internazionali, tra le quali il Chicago Tribune, Malay Mal, Business Week
Il mattino seguente il referendum di indipendenza della Scozia cambiano gli equilibri, le aspettative e i sentimenti del mondo che per una settimana e più si è concentrato su un evento storico.
Ad interrogarsi sui nuovi scenari e sulle nuove prospettive sono i leader di tutto il mondo e le principali testate giornalistiche internazionali.
Le maggiori attenzioni dopo la Scozia ora si rivolgono alla Catalogna e ovviamente al Veneto.
Bloomberg News, che rappresenta quasi il 33% dei 16 miliardi di dollari del mercato globale dei dati finanziari, ha intervistato Gianluca Busato, assieme ad altri importanti leader quali David Cameron, Artur Mas, Jose Manuel Barroso e pochi altri.
In tale articolo Bloomberg riporta come la decisione della Scozia di rimanere con il Regno Unito non abbia di certo scoraggiato i leader dei movimenti indipendentisti in Europa.
Mentre i politici tradizionali hanno espresso sollievo per la scelta degli elettori scozzesi, i leader dei nazionalisti fiamminghi in Belgio, i catalani in Spagna e i Veneti in Italia hanno dichiarato che il loro slancio è molto forte.
A tal proposito Gianluca Busato, organizzatore del referendum di indipendenza del Veneto di marzo, ha dichiarato che le argomentazioni economiche hanno prevalso in Scozia. La stessa ragione per cui il Veneto alla fine preferisce l’indipendenza.
“I trasferimenti fiscali oppressivi dal Veneto al resto d’Italia sono evidenti agli occhi di tutti”, ha detto Busato nell’intervista telefonica a Bloomberg. “Per gli scozzesi invece l’indipendenza può essere apparsa di più un azzardo”. A chi critica la conduzione del referendum di marzo Busato risponde “faremo meglio i prossimi”. Sottinteso: dopo l’avvenuta indipendenza.
L’articolo di Bloomberg con le dichiarazioni di Gianluca Busato è stato quindi riportato da diverse testate internazionali, tra le quali il Chicago Tribune, Malay Mal, Business Week e molte altre in tutto il mondo.
Ufficio Comunicazione
Plebiscito.eu
Comments (4)
giancarlo
Ritengo che il referendum fatto a Marzo non sia criticabile da nessun punto di vista. Essendo il primo fatto nel Veneto è stato molto ben organizzato a mio parere. Ottima la scelta dei tempi e modi e ottima l’organizzazione generale complessiva. Se non ci fosse stato l’inghippo delle poste italiane che hanno chiesto una cifra enorme e qualche tizio che all’ultimo non ha dato i soldi promessi,(personalmente l’ho ritenuto un vero sabotaggio ai danni di PLEBISCITO.EU) il risultato sarebbe stato ancor più eclatante.
Mi auguro che non ci sia bisogno di altri referendum ma che quello di marzo possa bastare per iniziare la prassi internazionale e chiedere un’eventuale preventivo pour-parler con il governo italiota onde evitare più drastici iniziative per l’ottenimento della nostra agognata indipendenza.
Non vedo limiti alle iniziative da prendere affinché ci sia una presa d’atto della volontà dei Veneti di scollarsi dall’italia a fin di bene per tutti.
Noi ce la faremo perché siamo tutti determinati al fine ultimo e prima se ne convinceranno a Roma e meglio sarà.
Per adesso la SCOZIA ha comunque vinto anche con il NO. Otterrà molte altre concessioni dall’Inghilterra tanto da potersi quasi considerare indipendente.
La devolution sarà complessivamente molto pingue e gli Scozzesi non se ne potranno lagnare tanto da sentirsi, appunto e comunque VINCITORI !!!
WSM
Alfonso Moretto
E poi c’è da dire che UK è uno stato serio, che non ha mai tradito i propri cittadini
Marco
Riferendomi alle ignoranti affermazioni della Meloni rispondo che si è vero non si puó paragonare la scozia che sta sotto l’UK paese civile con il Veneto che sta sotto l’Italia che è una dittatura.
oiram
il veneto una vacca bella che da latte e carne ma il suo compagno ha le corna a punta… e sono in tanti.