DIAMO UNA SCOSSA ALLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO CON LE DONAZIONI PATRIOTTICHE PER IL NUOVO REFERENDUM DI INDIPENDENZA
Nuova iniziativa di Plebiscito.eu per dare coraggio alla Regione Veneto e velocizzare la raccolta di donazioni per l’organizzazione della nuova consultazione regionale di autodeterminazione del Popolo Veneto
Abbiamo atteso un po’ di tempo prima di esprimere qualche commento in merito all’operato della Giunta Regionale e della Presidenza del Consiglio Regionale del Veneto che dovevano fissare le procedure di attuazione del referendum di indipendenza del Veneto che insegue il successo straordinario del Plebiscito Digitale del 16-21 marzo 2014.
Ora però constatiamo la lentezza, con sforamento addirittura di 4 giorni oltre il limite previsto dalla stessa LR 16/2014 con cui si è proceduto all’approvazione di atti assolutamente nella norma consuetudinaria quale l’indicazione del quadro normativo di riferimento per l’indizione del referendum di indipendenza stabilito con la Delibera di Giunta Regionale 1331/2014 del 28 luglio scorso.
Ciò preoccupa ancor più alla luce della mancanza ancora decisioni fondamentali sul finanziamento e sulla data del referendum che ci auguriamo con estrema urgenza completino il quadro delle decisioni fondamentali che permettano di passare alla fase di promozione e comunicazione delle ragioni del Sì e del No.
Giunti a questo punto, tutti speriamo infatti che sia questione solo di ore infatti la comunicazione del conto corrente presso il quale i cittadini veneti potranno effettuare le proprie donazioni per coprire i famigerati 14 milioni di euro, che risultano assolutamente spropositati rispetto alle reali esigenze di spesa, come già abbiamo dimostrato cifre alla mano. Tra l’altro manca ancora la definizione da parte del Presidente del Consiglio Regionale Ruffato degli enti e delle associazioni che potranno fare propaganda referendaria, secondo quanto previsto dall’art. 2 c. 2 della stessa LR 16/2014.
Una volta comunicato il conto corrente da parte invece del Presidente Zaia e raccolta la cifra necessaria sarà compito invece del Consiglio Regionale fissare la data in cui si terrà il nuovo referendum regionale per l’indipendenza del Veneto.
Data l’urgenza operativa, annunciamo pertanto la nuova iniziativa di Plebiscito.eu per facilitare le operazioni di finanziamento del referendum regionale.
Essa segue le prime iniziative relative a:
- Riapertura Albo regionale scrutatori volontari;
- Raccolta microdonazioni per organizzazione referendum di indipendenza del Veneto.
INIZIATIVA NUMERO 3 DI PLEBISCITO.EU PER FAVORIRE L’INDIZIONE DEL REFERENDUM REGIONALE PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO (EX L.R. 16/2014).
A tutti i donatori che contribuiranno per tramite della nostra organizzazione al finanziamento con cifre superiori a 100,00 € sarà donato un corrispondente numero di Bond Veneti, con iscrizione al Registro Patriottico della Repubblica Veneta.
Pertanto ci faremo garanti per chi desidera effettuare tale donazioni patriottiche, raccogliendo tali cifre e quindi consegnandole alla Regione Veneto nel momento in cui essa sarà in grado operativamente di raccogliere i fondi. Al momento della consegna dei fondi raccolti, allegheremo quindi l’elenco dei singoli donatori e l’importo donato da ognuno.
Se la Regione Veneto non dovesse riuscire ad organizzare il referendum di indipendenza del Veneto, per opera dello stato italiano, o per propria incapacità, tali donazioni saranno utilizzate nell’ambito dell’esercizio di indipendenza della Repubblica Veneta portato avanti dalla Delegazione dei Dieci eletta il 16-21 marzo scorso nel Plebiscito Digitale.
Per effettuare donazioni patriottiche per l’indizione del nuovo Referendum di indipendenza del Veneto da parte della Regione Veneto, con bonifico bancario basta seguire le seguenti istruzioni.
Beneficiario: Plebiscito.eu
IBAN IT69E0890462180021000001600
BIC: ICRAITRRP40
Oggetto: “Donazione Patriottica per Referendum Regionale”
Importo: a scelta (superiore a 100,00 €)
Per effettuare donazioni per l’indizione del nuovo Referendum di indipendenza del Veneto da parte della Regione Veneto, con carta di credito (tramite Paypal) basta premere il bottone di seguito riportato:
Dopo aver completato il pagamento, vanno comunicati i propri dati necessari per ricevere direttamente a casa il proprio titolo, compilando il modulo che si trova nella seguente pagina web: http://www.plebiscito.eu/bond/dati-per-bond-veneti/.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (16)
PIERO DEA MEGLIA
MESCHIN XE EL MOMENTO, NON Kè XE PALANKE, E QUEJ KE Nè GOVERNA NEL NOSTRO VENETO I Gà CJAPà LA PITANTANA TALIOTA… (SPEREMO DE NO) VE SALUDO TUTTI.
GIULIANO
Per dare una scossa alla Giunta Regionale bisogna semplicemente inserire delicatamente un cavo da 380v in quel posto dove non batte il sole, a tutti i componenti.
Basbo
Ragazzi, vi voglio bene per avermi ridato speranza in un futuro che si sleghi dall’inevitabile crollo dell’italia, ma ora comincio veramente ad innervosirmi.
Sapete, quando ho iniziato a ragionare con la mia testa ho cominciato a dubitare della chiesa, soprattutto di chi dice una cosa e ne fa un’altra.
Per favore, chiarite i miei dubbi:
1- il nostro referendum del 21 marzo ha tutte le carte in regola per poter, una volta certificati i voti, essere preso in mano per richiedere a stati esteri il riconoscimento dell’indipendenza.
2- la certificazione dei voti è in atto e, a quanto pare, sta per concludersi.
3- il referendum della regione è puramente consultivo, una sorta di sondaggio, cio che è stato accusato di essere il “nostro” referendum.
Aspettiamo dunque la certificazione dei voti.
Posso capire il portare il nostro voto ad altri referendum, giusto per rafforzare la nostra volontà di indipendenza.
MA PERCHE’ MAI DOVREI DONARE SOLDI ALLA REGIONE PER UN REFERENDUM DI CUI NON ABBIAMO NESSUNA NECESSITA’?
Soprattutto dopo aver donato non pochi soldi a Plebiscito.eu, mi state forse dicendo che la storia del referendum di marzo era veramente una BALLA come molti sostengono? Veramente un sondaggio senza nessun valore?
Proprio non riesco a capire perchè chi sta aspettando la certificazione dovrebbe dare soldi alla regione (e non pochi) per un altro referendum.
Spero ci sia una spiegazione logica a questo vostro modo di fare, altrimenti devo veramente perdere ogni speranza, anche i veneti sono come tutti gli italiani, sempre pronti a truffare il prossimo.
DAX
Quoto pienamente BASBO. Un referendum regionale avrebbe facilmente un risultato ancora più schiacciante e più visibilità, ma perché tornare indietro e spendere molti soldi, se poi il percorso sarà lo stesso di Plebiscito? Percorso che suppongo farà altri passi avanti nel frattempo, visto che chissà quanti mesi passerebbero prima del voto istituzionale. E si ipotizzavano 6-12 mesi per una piena indipendenza, o sbaglio? Adesso siamo a 4…
Michele De Vecchi
BASBO, DAX … nessuno è venuto ad obbligarvi puntandovi una pistola alla tempia di donare per il referendum istituzionale … o sbaglio?
Plebiscito.eu, come da programma, continuerà il suo percorso principale; in più, dato che non vuole dimostrarsi avverso all’indipendenza del Veneto ottenuta anche per altro percorso valido e riconosciuto, Plebiscito.eu appoggia anche il percorso istituzionale, monitorandolo nel caso fosse solo uno specchietto per allodole e mettendo a disposizione il suo know-how per velocizzare i tempi del consiglio regionale.
Dove è il problema nel permettere, a chi vuole contribuire, di fare versamenti tramite Plebiscito.eu? Fra l’altro, se leggete bene tra le righe, viene anche specificato che se il referendum istituzionale non dovesse essere indetto le donazioni fatte tramite Plebiscito.eu verrebbero usate per portare avanti il percorso di Plebiscito.eu
Giorgio da Casteo
Proposta indecente.Nessuna erogazione di aiuti per un referendum trappola indetto dal nemico (quando?) unicamente per svalutare quello digitale di Referendum.eu Il dado è stato tratto! La Repubblica Veneta è ritornata Indietro ritornano solo i disertori. W San Marco
Giorgio da Casteo
Il referendum digitale era quello di PLEBISCITO.eu ovviamente. Solo questa oggi è la forza strategica piu’ avanzata che ci puo’ dare l’INDIPENDENZA e che va finanziata. Il resto è noia. W San Marco
Basbo
Michele, nessuno mi ha puntato una pistola alla tempia, in questo caso sarebbe stata estorsione, rapina.
Infatti io ho parlato di truffa, quando inciti, convinci una persona a fare qualcosa raccontando bugie.
Io sono tra i più convinti, almeno finora, su quello che ha fatto Plebiscito.eu, ho donato, mi sono informato, ho cercato di diffondere queste informazioni.
Mi sento rispondere che non si farà nulla, che è tutto come al solito, tutte ciacole. E io cercavo di obiettare come potevo.
Pur nella mia convinzione, però, iniziavano ad insinuarsi dei dubbi.
Principalmente con il discorso della certificazione dei voti, che prima doveva avvenire a breve, poi a 3 mesi, poi ancora oltre ci siamo quasi.
Però posso ancora accettare, convincendomi, che i tempi sono lunghi, che ci vuole più lavoro del previsto, ecc.
Ma questa cosa di supportare finanziariamente e con convinzione un referendum consultivo che non dovrebbe avere nessun valore maggiore di quello di marzo, anzi potrebbe fare dei danni, tra l’altro promosso da quelle istituzioni che fino a ieri sono state criticate ed accusate di non poter fare niente per l’indipendenza proprio non riesco a farlo rientrare nel quadro prospettato nei mesi precedenti. A meno che non sia una ufficializzazione di un referendum digitale che in realtà non aveva nessun valore.
Come già detto, posso capire che Plebiscito.eu possa supportare il referendum della regione, con il suo know-how, ma che chieda ai suoi lettori se vogliono donare per esso, proprio non lo capisco.
Come se portassi la macchina dal meccanico per un guasto, mi dicesse che è sicuro al 100% che si tratta dell’alternatore ma mi suggerisse di pagare un altro meccanico per vedere di cosa si tratta…
Luca
io vorrei sapere una volta certificati i voti cosa si farà? si portano all’Onu?, all’ Europa?. il problema è che non si può più aspettare ogni giorno che passa è un coltello in più in una ferita già aperta
caterina
BASBO, potrebbe anche accadere che la Regione finga di far qualcosa in attuazione di quanto deliberato, ma essa stessa si attardi perchè sa che quando arrivasse l’attesa certificazione del referendum digitale che abbiamo già fatto, tutti, compresi i consiglieri, ci chiederemmo che senso ha ripetere una votazione già fatta il cui costo è gia stato sostenuto direttamente dai Veneti!
chissà…possiamo anche sperare che alla fine prevalga il buonsenso!
mauro/1
Caterina! E’ tardi, Plebiscito non avrebbe mai dovuto sottostare a regole così stupide da mettere come vedi tutti gli indipendentisti, uno contro l’altro. Ma non esiste dover sottostare ad una legge regionale che ti dica: si ,il referendum si farà ma lo dovete pagare voi, poi anche se vincerete, comunque può valere come il”2 di spade”. E’ l’ennesima presa per i fondelli di una mentalità vecchia che fatica anche tra di noi a cambiare.
caterina
Mauro, che dici!? Plabiscito non sottostà a regole della Regione, ma neppure può impedire alcunchè alla Regione!… infatti, stiamo a vedere cosa intende fare…e se farà qualcosa che è nel senso che ci sta bene le diamo anche una mano, diversamente si andrà avanti per la nostra strada… in questo senso sta lavorando Plebiscito… forse non hai letto bene i comunicati o non hai sentito nessuno …io ho avuto l’opportunità anche di recente di essere presente ad una delle riunioni che organizzano in continuazione per le iniziative in corso… constato che non si retrocede di un passo e si continua per la strada intrapresa!
e finalmente poi arriverà la certificazione che ci aspettiamo…
giancarlo
Quei de la giunta i xe morti che camina.
Quando gavaremo finio el laoro par molar definitivamente l’italia…i siori de la giunta …tuti quanti andando anca indrio nei ani i dovarà far i conti con la giustissia Veneta tanto che xa adesso ghe digo che i pol cominsiar a no dormir de note. Se i vol salvarse che i cominsia a far i Veneti e i’ interessi dei Veneti e se ja rubado…..che i restituisa i skei a plebiscito.eu che savarà capir e riconossar el pentimento. Nojaltri no semo quei che vol la ghighiottina ( anca se ve la meritaressi) ma semo generosi con chi se pente sinceramente e restituisce el mal tolto.
Se pensè de no averghe paura de la giustissia tagliana….guardeve ben dal pensar che quela veneta la sia la stessa….la nostra la sarà giusta,corretta e leale con chi se pente, ma dura e inflessibile cò tuti j’altri.
No ghe xe pì cicia par i gati……
WSM
mikivr
Scusate ma non capisco una cosa: che senso ha finanziare il referendum prima dei dati definitivi del plebiscito? Se i risultati sono come da aspettative ripetere il voto sarebbe uno spreco di soldi. Se i risultati del plebiscito invece fossero negativi allora forse varrebbe la pena tentare una seconda volta. Il referendum a mio avviso serve solo per far parlare della ns. causa a livello nazionale
giancarlo
Ghe xe chi capisse al volo e chi invece no.
Na revolusion, spece se pacifica e democratica la gà bisogno de skei.
Se xe vero che el momento storico de plebiscito.eu xe stà azzeccado….no podemo dirlo dal punto de vista economico.
D’altronde se l’avesse scelto un momento storico in cui l’economia la tirava…saressimo stadi in pochi….e altri pur de no dover far gnente javaria
tirado fora le palanche/skei e no averghe da dover impegnar tempo.
Donca, parkè no capir che xe un paradosso stò qua de voler aiutar la giunta par el referendum regional ufficial?!?!
Se i risultati de plebiscito.eu i sarà certificai….no serve quelo regional.
Dovemo andar all’O.N.U. e appelarse all’U.E. e se anca al tribunal dell’AIA e alla corte suprema europea e far valer i nostri diriti naturali e anca giuridici.
wsm
claudio
tuto fa brodo, tuto fa farina, buxto ga bexogno de schei