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DONA ORA anche solo una cifra modesta. Sarà una piccola goccia a far traboccare il vaso. Dona ora!
Puoi farlo con bonifico bancario (IBAN IT69E0890462180021000001600 – BIC: ICRAITRRP40. Beneficiario: PLEBISCITO.EU. Causale: Donazione per Plebiscito.eu), oppure con carta di credito seguendo le istruzioni di seguito riportate:
Abbiamo una squadra che con pochi fondi provenienti da donazioni volontarie, ma con determinazione, preparazione e un grande entusiasmo di tanti giovani e con tante idee è impegnata nell’organizzazione delle istituzioni della Repubblica Veneta, dopo il grande successo del Referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo 2014.
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Dopo aver permesso ad oltre 2,3 milioni di veneti di pronunciarsi in un atto democratico che l’Italia ha invece negato, ora dobbiamo coinvolgere migliaia di veneti che ci sostengano con decine o centinaia di euro ciascuno, per raggiungere un budget necessario per fare una campagna di comunicazione importante e per darci l’organizzazione necessaria al compito che ci spetta dopo l’avvenuta e inequivocabile verifica dei dati del Referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo 2014.
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Comments (24)
caterina
Stamattina ho provveduto secondo le vostre indicazioni…
ma qui vi mando i miei complimenti perchè siete bravissimi! e tanti auguri, anche ai vostri cari che se li meritano perchè vi supportano! o vi sopportano..
Un abbraccio e.. Buon Natale a tutti!
caterina
veroveneto
Buongiorno a tutti, ho lasciato un commento su un articolo del sito di indipendenza veneta riguardante un mio pensiero, e non me lo hanno pubblicato, e un tizio, che suppongo lavora per l’indipendenza veneta, mi ha risposto tramite mia mail che non è la certificazione dei voti ma di un sistema. qualcuno che ha competenza può dirmi se è vero?grazie comunque io penso che sia dei voti o di un sistema è sempre valido
Roberto
Per dettagliare un po’ meglio, si può dire che il report pubblicato sabato scorso è stato validato e pubblicato da una società che detiene i poteri di firma su un assessment tecnico-scientifico. Altre valutazioni sono benvenute e possono solo arricchire un quadro che già ci permette ora una serie di azioni
veroveneto
Grazie per la risposta, quindi il movimento indipendenza veneta è uguale alla lega o altri partiti italioti, sono veramente infastidito del mio mancato annuncio su quel sito.
Roberto
purtroppo l’azione di Plebiscito.eu è stata devastante nello scialbo panorama italo-veneto degli pseudo-indipendentisti che erano abituati a gestirsi il loro piccolo teatrino di provincia; la reazione è stata di fastidio se non di vera e propria opposizione sin dall’inizio, con ampia diffusione di notizie menzognere con la collaborazione della stampa del regime italico. La riprova la stiamo vedendo in queste ore, con nuovi ma anche inconcludenti attacchi a Plebiscito.eu sempre dagli stessi soggetti dopo la pubblicazione del comunicato di sabato 20 dicembre. Ma chi sa di avere la verità dalla propria parte ed anche il supporto del popolo veneto, questo è solo uno stimolo ad andare avanti sempre più convinti
veroveneto
Roberto,innanzitutto non lavoro per plebiscito.eu ma sono solo un simpatizzante che crede alla libertà, alla democrazia ecc..Il mio pensiero è quello di far unire i due movimenti (veneto si e indipendenza veneta) sotto un unico movimento per ottenere prima l’indipendenza, invece non me lo hanno pubblicato perchè, secondo loro, ho fatto pubblicità per veneto si nel loro sito, e mi sono preso pure delle offese. mi domando se quei signori sono disposti a volere l’indipendenza? non lo credo visto che non hanno neanche la mentalità giusta di pubblicare un umile pensiero, ma grazie a quel tizio ho capito cos’è quel movimento.
luca
@veroveneto
chi dice che quel documento non sia una certificazione ha ragione. Semplicemente il dicumento fa un’analisi del datsbase e dice che i dati, che plebiscito.eu ha consegnato e che sono presenti nel loro database, “sono affidabili”. Cosa vuol dire affidabile? Che il dato sia leggibile e coerente.
coerente significa che, per esempio, nel campo nome non ci siano cose del tipo “dgtsghu”. Si valutano i dati da un punto di vista tecnico e non semantico, cioè so che i dati sono “affidabili” ma non so come ci sono finiti dentro né se appartengono effettivamente a persone reali.
chi dice che questo documento certifica i voti ha torto e se si pensa che questo documento possa sostituire quello del dott beglar (chissà che fine ha fatto ) si è in errore.
caterina
Luca, si sente che ti dà fastidio…magari tu pensi di essere più bravo…
D’altra parte un vecchio adagio dice: chi controlla il controllore? e le elezioni italiane ne sono la dimostrazione, anche se, a cominciare dal referendum per la Repubblica fino alle ultime elezioni in Piemonte, Marche, Roma, non è mai finita la storia delle scoperte e dei brogli… può darsi che per te stia meglio un sistema così!
luca
@caterina
come al solito al commento di persone informate (laurea in ingegneria informatica) e supportate da fatti si risponde con luoghi comuni e frasi fatte ovviamente fuori contesto per il semplice fatto che “non è quello che voglio sentire”.
ho letto il documento e capito riga per riga (perché è il mio campo e ovviamente mi affascina) e vorrei vedere chi qui c’ha veramente capito qualcosa o si fida di quello che dicono gli altri.
caterina
ti sbagli, Luca! qui dentro la fiducia non è cieca, ma nei confronti di persone che oltre che competenza nel merito, e credo che quanto meno gliene dovresti dare atto, hanno dimostrato costanza e onestà, che sono elementi non secondari quando si tratta di dare solide basi ad un processo che interessa milioni di persone!
Claudio
Ho dato il documento a mio padre di oltre 70 anni che mi ha detto: cosa ea sta roba? non capisse niente mi. me parsa za na impresa capir i documenti dea banca ma questo xe peso. Fumo negli occhi, un documento insulso che non ha senso distribuire alla cittadinanza. Una presa in giro. Quel documento è una prova di disonestà intellettuale clamorosa e Caterina, diciamocelo, qualsiasi cosa spunti su plebiscito sei li a venerare come se fosse comparsa la madonna. I tuoi giudizi su quanto succede sono dettati da puro fanatismo, come se andassi da un fan di vasco e gli dicessi che l’ultimo album è uguale a tutti gli altri. Se il veneto indipendente deve essere guidato da persone come te o Busato siamo veramente nella m.
Marco
Claudio, proponiti tu se credi di valere di più di Caterina e Gianluca. Altrimenti le tue critiche resterebbero vacue e chi legge darebbe comunque fiducia a chi tu critichi senza costrutto. Tu, per esempio, come vorresti il Veneto indipendente?
Claudio
Marco, non mi interessa un veneto indipendente. Non siamo più nel 1500 dove la serenissima apriva ad oriente, siamo in un epoca dove la parola mercato ha un valore completamente diverso. Immagina domani un migliaio di romani che rivoglia il sacro romano impero, ecco a me fa lo stesso effetto. Non ho alcun interesse a propormi in qualcosa che mi sembra privo di qualsiasi buon senso. Parlare di autonomia avrebbe certamente più valore, in trentino dove vado quando posso hanno una qualità della vita senz’altro proporzionata. Un federalismo regionale fatto bene, non quello farlocco delle mille promesse della Lega. Abbiamo già letto e scritto in questo forum innumerevoli volte sui numeri di quel referendum, ho contattato direttamente Busato per dirgli che nel mio comune di 3000 abitanti non ha votato quasi nessuno e che plebiscito non aveva le liste elettorali perché non le ha pagate come prevede la legge come mi ha confermato l’impiegato dell’ufficio anagrafe. Parliamo anche del fatto che n una qualsiasi famiglia diciamo di 4 o 5 persone tutte elettori, un componente della famiglia poteva volendo votare tranquillamente per tutti? Marco faccia un test: prenda 50 o 100 conoscenti e gli ponga la seguente domanda: potendo scegliere fra 1) veneto indipendente, quindi moneta propria, confini, dogane, uscita dalla UE, sistema scolastico da creare da zero, sistema sanitario da creare da zero, ecc… e 2) Un veneto a statuto autonomo, cosa vorresti? Prenda nota delle risposte e se ha voglia le condivida sul forum.
caterina
Claudio, anche la Sicilia ha l’autonomia, e la Venezia Giulia pure… ti sembra che siano come il Trentino? dal punto di vista normativo forse sì, ma tu non ti trasferiresti lì…perchè? Perchè non è l’autonomia la prerogativa dominante quando tutto continua a far capo a Roma che tiene i cordoni della borsa…alla periferia è solo una questione di onestà e di sapersi amministrare, ma sempre è Roma che incombe… a te sta bene una situazione così? avrai votato no all’indipendenza nel Plebiscito di marzo, ma come vedi sei fra quell’unidici per cento che è risultata minoritaria… nessuno ti impedirà di cantare con la mano sul petto “schiavi di Roma”, ma prendine atto che la maggioranza vuole invece la libertà da Roma perchè ha fiducia in se stessa e nella sua storia, che non è di isolamento, perchè non lo fu mai, ma è di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di sapersi gestire meglio, con più equità, più saggezza, più capacità di intraprendere, di organizzarsi perchè conosce il territorio dove vive e nei secoli ha dimostrato di saperlo difendere, organizzare e amministrare… Non è mai stato attratto dal miraggio di Roma, pur avendone sempre sentito il fascino di capitale della cristianità, ma sempre contrapponendosi alla sua voglia di dominio… l’Impero non ci ha mai affascinato, infatti siamo il popolo che percentualmente a ondate bibliche siamo emigrati più di tutti quando abbiamo sentito sulla nostra testa lo strapotere romano, al quale siamo naturalmente allergici…è così che ci siamo diffusti nel mondo! ma c’è quella genia di nostrani che subiscono il fascino illusorio del potere dal quale sono irresistibilmente attratti soprattutto per i privilegi monetari personali che può procurare, non importa a spese di chi..
I Veneti sanno fare da sè ed è la caratteristica che li ha sempre distinti e li ha fatti grandi nella storia… perchè dovrebbero stare sotto Roma? a chi ama la libertà è impossibile sopportarlo, piuttosto emigra! ed è quello che sta succedendo anche oggi… ti sembra giusta questa situazione?
marco
Claudio, non capisco: non ti interessa un Veneto indipendente (e già qui sei in minoranza assoluta, se non credi al Plebiscito Digitale, leggiti tutti i sondaggi autorevoli effettuati da Ilvo Diamanti e Roberto Weber). Però passi il tuo tempo nei forum indipendentisti a sindacare sui leader indipendentisti di cui non segui il progetto: perché non ti rivolgi invece ai tuoi leader naturali, i fallimentari autonomisti di TUTTI i partiti che da trent’anni hanno relegato il Veneto a vittima del più incredibile ladrocinio fiscale che si possa immaginare? Ovvio che se l’autonomia è IMPOSSIBILE politicamente ed economicamente (il parassita in maggioranza non concederà mai tregua al parassitato in minoranza), l’unica via d’uscita è l’autodeterminazione dei Popoli. Tra l’altro i mercati ci testimoniano che Venezia ha tutto l’interesse a difendere direttamente e non per interposta burocrazia italiana il suo ruolo di crocevia di nuovi equilibri che emergono, ad esempio, dal forum dell’Apec di Pechino del novembre scorso, dove si sono riuniti i leader dei Paesi che cubano la maggioranza assoluta del Pil mondiale e che hanno tracciato le nuove vie di comunicazione per i prossimi decenni.
Claudio
Marco, sono consapevole di essere in minoranza ma stiamo parlando di un forum che secondo il contatore ha mediamente in linea una ventina di persone. Hai capito bene: una ventina su circa 2 milioni che a dire dell’amministratore hanno votato a favore. Forum che nei giorni caldi post referendum aveva in linea un centinaio di persone. Questi numeri non cambiano a seconda delle giornate feriali o festive. Diciamo quindi che le persone veramente interessate a plebiscito sia per esserne a favore o contro sono molto poche. Fatti un giro nei vari post e noterai che i nomi fra l’altro sono sempre gli stessi. Vorrei che fosse chiaro che per ora plebiscito.eu è una piattaforma che sarebbe stata già chiusa se dovesse reggersi sul numero di contatti quotidiani. Se ti vai a leggere i dati ottenuti da Ilvo Diamanti ti accorgerai che: 1) su 3000 contatti ha ottenuto circa 800 risposte o oltre 2000 rifiuti, 2) con un campione statistico del genere il margine di errore si aggira sul 3.5% che di per se non spiega come mai poi ci sia stato il 63% di votanti (nel mio comune hanno votato credo in 3 su oltre 2000 aventi diritto (ma forse in provincia di TV, con una guida leghista e referendum approvato in consiglio comunale non era molto sentito). 3) tra quelli che hanno votato il sondaggio parla di un 78% di si e 16% di no, anche spalmando gli indecisi qua e la non ottieni mai i numeri pubblicati da plebiscito. In sostanza se metti insieme quelli che non volevano votare e quelli che votano no ottieni 65%. Volendo citare qualcuno che renda affidabili i risultati di plebiscito ti consiglio di cercare qualcos’altro. Non trovi?
marco
Sei furbetto Claudio, ma non abbastanza. Non sviare l’attenzione su Plebiscito.eu, concentrati sull’indipendenza. Tu hai detto che essa è antistorica e contro le ragioni di mercato, mentre io ti ho smentito, dimostrandoti invece l’impossibilità di ottenere l’autonomia che tu tanto decanti. Sul punto registro il tuo silenzio assoluto, perché non hai argomenti.
Claudio
marco, i furbetti non siamo ne io ne te. In particolare non hai smentito nessuno, ho solo espresso un opinione e l’unica cosa che puoi fare è esprimere la tua opinione constestualizzando se vuoi. Sull’impossibilità dell’avere l’autonomia forse hai ragione tu, non ho la palla di cristallo. Io ho solo suggerito di perseguirla ma non con degli inetti come i leghisti. Una volta ottenuta allora se il parassita come dici tu non molla l’osso si può anche piantare i piedi e passare alla fase successiva. Il silenzio deriva dal fatto che ho anche altro da fare e non riesco a seguire sta cosa così di frequente, nella vita mi occupo di altro. Detto questo se l’autodeterminazione dei popoli deve partire da un gruppo di persone che ci mena per il naso come invece ho argomentato e dove registro il tuo silenzio allora non so se abbiamo di che guadagnarci e questo ti ricordo che è un percorso senza ritorno.
caterina
no Claudio, per un popolo non è vero che nessun percorso è mai senza ritorno! vedi infatti che i Veneti avevano dato mandato pieno a Zaia che col suo slogan “prima il Veneto” li ha poi menati per il naso… e parlare di “autonomia” è stato l’ultimo stratagemma dei Consiglieri regionali legati a Roma, e alla poltrona, ma è stata l’opzione già comunque bocciata senza se e senza ma dalla corte romana..
Ma che cosa andiamo cercando? abbiamo votato in duemilionitrecentomila e passa a marzo scorso, l’Indipendenza è stata dichiarata, e vale la pena leggere il testo dove ogni rigo è una pagina della nostra storia, a marzo prossimo eleggeremo il nostro Governo Provvisorio, dopo di che io chiederò di avere una carta d’identità nuova dove risulti la mia nazionalità Veneta…
ovvio che fin che tutte le questioni col governo di Roma non avranno trovato soluzione, mi terrò anche la nazionalità italiana per non dover pagare l’ospedale se per caso, ma incrocio le dita, ci dovessi andare….
Insomma, il 2015 sarà finalmente quello che ci porterà alla meta!
Viva San Marco
Claudio
Caterina, tu dici che abbiamo votato in oltre 2 milioni, io dico che non ha votato nessuno fino a quando non ho la certificazione dei voti. Sono trascorsi 9 mesi e ancora nulla, ma i risultati sono stati forniti 5 minuti dopo. Ho scritto più di una volta il caso del mio comune che non rispecchia minimamente la media della mia provincia ed è un comune a guida leghista ma vedo che su questo nessuno risponde. Proprio oggi leggo questo: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/01/09/zaia-chiede-veneto-regione-speciale_24b4b65a-92a7-4549-ad53-c05dc5ca05c7.html
caterina
Claudio, forse il problema è proprio che il tuo comune è leghista, e come sai la Lega è uno dei partiti italianisti che tradendo i motivi della sua nascita ha ostacolato e continua a farlo l’Indipendenza del Veneto… che è cosa diversa dall’autonomia che è diventato il chiodo fisso di chi vuol star legato a Roma… fattene una ragione e… leggi i giornali veneti del sabato 20 dicembre scorso: tutti hanno riportato il “Comunicato al Popolo Veneto”, ma forse tu vivi all’estero!
Claudio
Caterina, come ho scritto ormai molte volte in altri post il mio comune è uno di quel centinaio di comuni dove il referendum per l’indipendenza del veneto è stata approvato in giunta comunale. Attendo sue considerazioni, se ne ha.
caterina
Claudio, erano molto più di cento i Comuni che hanno approvato la richiesta alla Regione di deliberare il proposito, fra i quali anche il mio… aveva allora un sindaco leghista ma non dappertutto lo erano…. avrai poi seguito la fine che hanno fatto in consiglio regionale quelle petizioni… una bagarre infinita fra consiglieri conclusa con due proposte da inoltrare ovviamente a Roma: referendum per autonomia, già bocciata, referendum per l’indipendenza a nostre spese, che si è perso nella limbo delle tasche vuote… in realtà, a chi è in politica oggi, tutto sommato gli sta bene così fin che dura e lo sappiamo il perchè…
Ma per fortuna il percorso del tutto nuovo ideato da Plebiscito sfruttando le opportunità della tecnologia come avviene altrove, che semplifica e facilita la partecipazione della gente, è stato risolutivo dell’impasse in cui ci saremmo trovati… dovresti esserne orgoglioso anche tu, come tutti noi Veneti che sappiamo superare le difficoltà imposte dai partiti e dalla burocrazia, per affermare un diritto di cui siamo depositari…l’indipendenza è cosa che non si chiede e non viene elargita ma si afferma, e noi a marzo lo abbiamo fatto… ora dobbiamo pensare ad attuarla e renderla pienamente operativa… a questo siamo chiamati!
Abbiamo dimostrato di essere un Popolo all’avanguardia, di cui un sacco di testate estere ha parlato e continua a farlo…ma dobbiamo arrivare quanto prima alla meta seguendo la road map messa a punto dal Consiglio dei Dieci che ha il compito di guidarci… ma dobbiamo collaborare tutti!
Claudio
Vedo che scivoli dal punto in questione senza replicare. Pazienza. Buonanotte.