E’ RINATO L’INDIPENDENTE
E’ rinato L’Indipendente.
Rinasce, dalle ceneri del periodico diretto da Locatelli durante la Seconda Repubblica Veneta (1848-1849) di Daniele Manin, il giornale ufficiale informativo di Plebiscito riconosciuto dalla Delegazione dei 10. Questo è un importante passo verso il pieno l’esercizio della Repubblica Veneta per informare anche i veneti non digitali sullo stato dell’arte e sulle iniziative.
Questo numero speciale include, come allegato, una bella stampa da conservare della DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DELLA REPUBBLICA VENETA decretata il 21 marzo 2014.
L’Indipendente è stato stampato da un’azienda artigiana famigliare veneta dell’alta padovana, in 15.000 copie e sarà distribuito a cura degli Uffici Pubblici territoriali della Repubblica Veneta e dei volontari nel corso degli eventi e manifestazioni della Repubblica.
Questo numero prevede una donazione minima per copia di 50 c.
Agli Uffici pubblici e ai volontari sarà distribuito al costo di 0,25 c. in mazzette da 100 copie restando la rimanenza a disposizione per le spese d’ufficio o, in alternativa, come volontaria donazione a Plebiscito.eu.
L’indipendente sarà presentato nella serata del 12 giugno 2014 a Este.
Mauro Fontana
Plebiscito.eu
Comments (33)
michele
Bene… attendevo proprio che si iniziasse a diffondere sulla carta. Il prossimo passo è la tv. Purtroppo la rivoluzione digitale al giorno d’oggi ancora non basta. I tempi non sono maturi: è ancora indispensabile la carta e la tv.
giancarlo
Questa si chiama programmazione, strategia e permettetemi una sana e straordinaria divulgazione a mezzo stampa della Repubbica Veneta Federata.
Come volontario non vedo l’ora di poterli imbucare in mille e mille cassette postali.
Penso che 15.000 copie siano solo la prima stampa.
Sicuramente ne serviranno delle altre magari come fa RAIXE VENETE che con il suo bi-mensile ci si può abbonare e ricevere a casa le copie.
COMPLIMENTI E GRAZIE A PLEBISCITO.EU
W SAN MARCO
caterina
evviva! bellissima iniziativa… il giornale cartaceo è nelle abitudini per molti… stampatene parecchie copie perchè ciascuno di noi vorrà averlo per sè e per regalarlo ai conoscenti…
commento
Bisogna fare distribuzione anche nei bar, in modo che la gente ne discuti anche tra di loro.
gioakin
Tutto questo va bene,anzi lo si dovrebbe stampare giornalmente,ma il popolo veneto vorrebbe anche vedere il risultato reale con l’approvazione internazionale della votazione del 21 marzo,in modo tale da essere più credibili….io ci credo ma molti ancora no WSM
giancarlo
Personalmente andrò anche davanti alle scuole superiori a distribuirne le copie.
I giovani Veneti devono sapere, devono essere resi consapevoli dei loro diritti e devono soprattutto convincersi che avere una Repubblica Veneta Federata è nel loro esclusivo interesse per avere un futuro e non il deserto come ora si prospetta con l’Italia messa in ginocchio da una razza bastarda di politici mafiosi e da varie caste di ladri patentati.
Mi auguro che anche TAIXE VENETE si attivi per la divulgazione del suo giornale e del nostro davanti alle scuole superiori e di avviamento professionale.
WSM SEMPREEEE!!!!
giancarlo
Errata corrige:
(ora si prospetta…)….davanti a loro
RAIXE VENETE
Paolo
Lodevole iniziativa che potrà avvicinare anche le persone più anziane ai temi dell’indipendentismo, così da poter pubblicizzare le nostre feste o dedicare approfondimenti alle nostre tradizioni. Butto lì un idea visto che in tutti i quotidiani in terza pagina c’è sempre la sezione culturale essa potrebbe esser gestita da raixe venete e nella quale verrebbero pubblicizzate eventi in lingua veneta. Una domanda ma che per la risposta magari s’attenderà la presentazione, sarà in doppia lingua (veneto-italina) mono lingua (italiana o veneta)?
Ancora complementi per l’iniziativa!!
christian
conplimenti plebiscito altra ottima iniziativa!! wsm senpre
mauro/1
Portarli anche davanti al parlamento EUROPEO e ITALIANO!
mauro/1
…Nonchè nelle spiaggie dove la gente, a palle all’aria, un giornale diverso lo legge volentieri!!!
davide
ne prendero un po di copie e le portero al lavoro dove nessuno ancora parla del VENETO purtroppo…
Non si vogliono svegliare pouttosto laborano 16 ore gratis…
Stemby
Per l’estero (Lombardia) è prevista qualche forma di distribuzione?
giancarlo
Ragazzi chi va in vacanza sulle coste venete, per favore se ne procuri delle copie e le distribuisca nei vari Hotel a disposizione dei villeggianti.
WSM
giancarlo
A parte il parlamento europeo ed italiano, mi viene in mente di lasciarne copia presso il COMUNE DI RESIDENZA – IL PRONTO SOCCORSO – LE SCUOLE SUP. – UFFICI POSTALI – EDICOLE (sicure…) – SULLE BANCHINE DI ATTESA DEGLI AUTOBUS CITTADINI – PIZZERIE – OSTERIE – TRATTORIE – una copia alle BAITE degli ALPINI assolutamente – etc…
WSMS
Crisvi
Cari amici e Patrioti,
Noto che l’annuncio del nostro notiziario in versione cartacea, viene accolto con molto entusiasmo e approvazione. Sinonimo che gli intendimenti di PB.eu trovano costante applicazione nelle consuetudini sociali e riscontro positivo da parte dei nostri collaboratori.
Oltre a questo, ci serviranno delle persone che scrivano dei redazionali con buona grafia e competenza dei temi trattati.
Vi invito pertanto, se ritenete di possedere queste qualità, a farvi partecipi di questo importante progetto, con i vostri ” pezzi redazionali “.
Definite la vostra disponibilità per mezzo della nostra messaggeria email alla voce CONTATTI !!!
Questo progetto di Plebiscito.eu, vede la sua nascita nel momento più opportuno, in quanto, il quotidiano WEB L’Indipendenza, perde i suoi più illustri quadri dirigenti, che abbandonano il giornale elettronico per dedicarsi ad altri compiti.
Rivolgo il mio migliore augurio di futuri successi al direttore Marchi e ai suoi collaboratori, che ” salperanno verso lidi ignoti di natura professionale “.
Ritornando al nostro progetto, noto che state già studiando dei piani distributivi, consci che questa realizzazione potrebbe cambiare le sorti dell’informazione indipendentista in Veneto.
L’Indipendenza web di Marchi, per me ha un difetto.
Troppo addentro alle questioni italiane, intenazionali e Lombarde, sviluppava poco e in modo non sempre preciso, le tematiche del nostro territorio Veneto e dei nostri gruppi politici.
Ecco che a questo giornale web, si affianca finalmente una rivista cartacea Veneta, scritta e curata da Veneti !
Una rivista creata e fortemente voluta, dai nostri quadri superiori indipendentisti di Plebiscito.eu !
Vero che esiste tuttora, una bella e interessante rivista cartacea, edita dall’associazione Raixe Venete. Ma essa tratta prettamente temi di caratteristiche storico-identitarie e non argomenti politici, oppure di diffusione del pensiero di liberazione nazionale, favorevoli alla NOSTRA futura Repubblica Veneta.
Il nostro nuovo slogan : ” PLEBISCITO.EU, PIU’ AVANTI DA SEMPRE ! ”
Se vi piace gettonatelo, con le vostre segnalazioni, per farlo apporre sulla testata del nostro nuovo periodico.
Un nuovo sberleffo per il sistema marcio e opprimente in cui siamo costretti nostro malgrado a vivere.
Crisvi
Ieri abbiamo assistito al campionato italiano di ciclismo su strada, che è passato anche sul nostro territorio Veneto, nelle zone del Grappa.
Nonostante i maldestri tentativi RAI d’escludere i nostri gonfaloni dalle riprese, il ” giro d’Italia ” su più punti del suo percorso, specie al traguardo , ha visto sovrapporsi il nostro spendido vessillo alle proprie immagini sportive di propaganda centralista.
E’ dall’epoca fascista, che ogni regime italico sfrutta questo evento sportivo per i propri fini autoincensanti di regime.
Ma anche questa volta il roadrunner Veneto, ha superato in abilità e intelligenza, il goffo coyote tricolorito !!!
PS: So di qualcuno tra voi, che mi aveva posto delle domande su altri argomentari che non ho fatto in tempo a leggere.
Se mi riproponete qui i vostri quesiti, vedrò di dar fondo in modo esaustivo agli stessi con risposte adeguate. Grazie.
Ad Maiora.
CrisV 🙂
giancarlo
CRISVI sei grande.
Prendo nota informativa e se c’è qualcosa di interessante da scrivere da VERONA non mancherò.
WSM
Meneghetti Antonio
E riceverlo periodicamente abbonandosi a casa???
WSM
Paolo
@ crisvi
Feci io alcune domande ma più che altro ho buttato lì un idea visto che in tutti i quotidiani in terza pagina c’è sempre la sezione culturale essa potrebbe esser gestita da raixe venete e nella quale verrebbero pubblicizzate eventi in lingua veneta di modo da dare ulteriore spazio a ciò.
Un’altra proposta, sempre che gli interessati siano disposti, si potrebbe chiedere a giornali/riviste (anche quello di raixe venete) di fare un’edizione in collaborazione, nel senso di vendere in allegato anche questo giornale di modo da dare uno slancio d’ampio respiro iniziale. Una ultima domanda ma che per la risposta magari s’attenderà la presentazione, sarà in doppia lingua (veneto-italina) mono lingua (italiana o veneta)?
Grazie ancora per le eventuali risposte e ancora complimenti
Basbo
Riguardo la lingua, discorso che più volte è stato affrontato da alcuni commentatori, ritengo debba rimanere ufficiale l’italiano, alla quale può poi essere affiancata come seconda quella veneta.
Dico questo perché secondo me l’abbandono dell’italiano creerebbe non pochi problemi sia in ambito internazionale (fosse ben diffuso l’inglese, ma si sa com’è la situazione…) che locale, io sono veneto, ma alto-bellunese, e quando cominciate a parlare o scrivere in veneto stretto comincio a capire poco, lo stesso per voi se io cominciassi a parlare ladino. E credo sarebbe lo stesso per altre località venete, non solo la montagna.
Daltronde anche qui su Plebiscito.eu si continua a scrivere e commentare principalmente in italiano…
giancarlo
Ottima idea quella di abbinare il giornale l’INDIPENDENTE a quello di RAIXE VENETE.
Finalmente i Veneti potrebbero leggere cose che li riguardano da vicino e la loro storia e cultura e tradizioni che non deve essere mai dimenticata.
WSM
caterina
sono d’accordo con BASBO! la nostra lingua ufficiale oggi è l’italiano, che è lingua che tutti i popoli che abitano la penisola hanno contribuito a formare, compresi i veneti, non solo i fiorentini, e comunque dobbiamo anche ricordare che il primo vocabolario d’italiano è di Nicolò Tommaseo a metà dell’800, che nasce a Sebenico in Dalmazia da famiglia veneta e studia poi a Padova… è giusto invece che si continui a parlare dovunque in famiglia e fuori il nostro veneto, con tutte le sue inflessioni che caratterizzano le parlate locali, per valorizzarlo e conservarlo.. ricordiamo che migliaia, anzi, centinaia di migliaia di emigrati dal Veneto, soprattutto quelli che raggiunsero l’America del Sud, continuano a parlarlo e ben vengano gli studi della grafìa di Raixe Venete, che ci permettono di conservare la conoscenza della nostra antica lingua madre e ci indica anche come si scrive aiutandoci così a interpretare antiche scritture.
giancarlo
Ho già un vocabolario ITALIANO-VENETO.
Se si potesse tornare a scuola ad imparare a scrivere perfettamente il VENETO ci andrei subito.
Devo inoltre dire che ogni volta che sento una parola veneta dimenticata sono felice di poterla annoverare nel mio vocabolario veneto già molto nutrito ma che talvolta abbiamo dimenticato.
Per esempio le ultime parole sono state: ligaore
cioè lucertola! oppure panarotto cioè scarafaggio!
WSM
erik
@Giancarlo. Da me lucertola si dice “bisardoła” 🙂
Comunque io sono per l’ufficialità del veneto, copiando pari pari dall’Irlanda il cui irlandese ricordo si presenta in tantissime forme proprio come il veneto.
Per seconda lingua il toscano?? e perchè mai??? L’italiano purtroppo si parlerà ugualmente, a me sta bene ma che non sia ufficiale!
A scuola insegnerei materie umanistiche in veneto e scientifiche in inglese! Altro che l’inutile italiano, poi se vuole uno se lo studia come può studiarsi francese, tedesco o quel che vuole…
basbo
Da me lucertola “iśèrta”, almeno tre modi completamente diversi per dire la stessa cosa. Come può essere lingua ufficiale se non ci si capisce da un posto all’altro…
Senza considerare quelli che parlano solo italiano, magari veneti di importazione ma comunque veneti.
Questa è una di quelle cose che possono diventare ufficiali in un secondo momento, quando conosceremo tutti questa lingua e verrà insegnata a scuola, per il momento vorrebbe solo dire redigere documenti che poi devono essere interpretati da ognuno.
E poi mica l’italiano è tanto brutto…
caterina
Non sono proprio d’accordo con Erik…l’italiano anche raffrontato con altre lingue diffuse per letteratura e parlate è di una ricchezza infinita di voci diverse per sfumature di significati, e modi di dire, anche per la confluenza di tutte le lingue madri parlate dai vari popoli della penisola… e, se è vero che ciscun popolo deve salvaguardare la propria lingua madre, soprattutto praticandola il più possibile, è anche vero che più lingue s’imparano fin dalla tenera età, più zone del cervello si attivano…sembra addirittura preservandoci da malattie in età avanzata, tipo l’alzaimer che risulta da studi mirati percentualmente meno diffuso fra le persone che nell’infanzia hanno avuto la possibilità di imparare più lingue… figuriamoci poi il vantaggio di poterle all’occorrenza usarle…
Paolo
per quanto riguarda la lingua, infatti fra le proposte annoveravo anche un testo in doppia lingua (o perlomeno negli articoli più di rilievo) di modo da preservare l’una e l’altra
civ1571
se si riuscisse a fare una grafia unica del veneto si potrebbe risolvere il problema della lingua ufficiale, magari usando cm base il veneto centrale e altri termini delle altre varianti,comunque come lingua ufficiale sarebbe meglio il veneto e l’italiano al massimo si può usare nelle materie umanistiche artistiche ma negli atti ufficiali giudiziarie e legislative il sarebbe meglio il veneto,mentre per i ‘foresti’ lo dovrebbe imparare cm in un qualsiasi stato del mondo
caterina
credo comunque che al momento non dovremmo complicarci la vita con doppia o tripla lingua… ci sarà tempo per discuterne…
Io sono abbonata a “Il Cadore” che ha una tiratura mensile, e si trova anche nelle edicole locali… delle dodici pagine di cui è composto, tutte piene di notizie storia iniziative e problematiche locali, ne ha una scritta in ladino… era la lingua che nell’infanzia sentivo parlare dai parenti in visita in famiglia, ma confesso che mi risulta faticoso ora leggerla, comunque è un esempio di come si potrebbe incentivare, soprattutto sulla numerosa stampa a tiratura locale, spesso a cura delle parrocchie, l’uso e la considerazione e la conservazione delle parlate locali…approfittando fra l’altro piene di soddisfare la curiosità per noi contemporanei su vocaboli e modi di dire.
C’è poi in certe zone, ad esempio, nella provincia goriziana addirittura l’obbligo per la provincia di stampare in tre lingue… nel Veneto meglio non complicarci la vita con ordinanze e costi che oggi come oggi da noi si possono evitare…semmai, per incrementare il turismo, spendiamo soldi per scrivere guide o dèpliaants in due o tre lingue per i visitatori stranieri delle nostre zone…
Crisvi
RISPONDO A : Paolo 1 giugno 2014 19:05
Caro Paolo,
Raixe Venete, stampa e diffonde un bel giornale bimestrale in lingua Veneta. Una rivista di cultura, storia, valori identitari e attualità, alla quale ho anche contribuito in passato, con qualche articolo.
Sono stato anche gentilmente invitato a scriverne altri, ma a causa degli importanti impegni con Plebiscito.eu e per mantenere un giusto equilibrio con i miei impegni personali e di famiglia, ho purtroppo dovuto declinare il cortese invito.
L’indipendente invece, oltre a venire pubblicato in lingua italiana, affronterà prevalentemente temi legati alla politica, attualità e vita delle varie organizzazioni indipendentiste Venete e internazionali, oltre a fatti legati e connessi alle stesse.
Proporrò alla direzione de L’Indipendente, anche una rubrica destinata al lettore, con le domande e richieste più interessanti estrapolate dalle varie segnalazioni indicate da voi lettori.
Un dialogo giornale-cliente, che non può che implementare la fidelizzazione del lettore stesso, rendendolo parte integrante e fonte informativa aggiornata del giornale stesso.
giancarlo
Mi sono interessato ancora molti anni fa alla mia lingua madre, IL VENETO.
Posso dire che da Bergamo all’Istria e alla Dalmazia la stessa parola in italiano si poteva riscontrare nella lingua VENETA anche in più di 10 diversi modi di esprimerla. E’ una ricchezza infinita la nostra Lengoa Veneta.
Ogni lingua ha queste caratteristiche, ma vi assicuro che il Veneto le batte tutte e questo la dice lunga sul fatto che oltre 1.100 anni di Repubblica della Serenissima ha prodotto una infinità di modi diversi per dire la stessa cosa. Io sono per lo scritto l’ITALIANO, per il parlato il VENETO.
In ogni caso nelle nostre scuole andrà insegnato il VENETO che poi potrebbe essere il Veneziano come VENETO UFFICIALE. Poi in ogni dove nel veneto ci si potrà esprimere come ora accade con le parole del luogo natio.
Inoltre si farà il vocabolario Veneto riportando tutte le parole possibili con a fianco il luogo di origine per distinguere i vari modi di dire.
WSM
Crisvi
La Repubblica Serenissima nasce federativamente con il suo Tribuno sulle isole, nel 503 e termina nel 1797.
In pratica la durata della storia repubblicana di Venezia ha quasi 1.300 anni.
In assoluto, la Repubblica più longeva nella storia dell’uomo.