GIANLUCA BUSATO: “SE VINCONO I SÌ ESENZIONE FISCALE TOTALE NEL PERIODO DI TRANSIZIONE”
OLTRE IL 30% DEGLI ELETTORI VENETI HA GIA’ VOTATO IL REFERENDUM DI INDIPENDENZA. GRAVE EPISODIO DI INTOLLERANZA AD ONARA: DISTRUTTO UN SEGGIO DI VOTO E OLTRAGGIATA LA BANDIERA VENETA
Continua massiccia l’affluenza al voto nel Referendum di indipendenza del Veneto. Alle ore 11 del quarto giorno di votazione hanno votato 1.140.944 veneti, pari al 30,56% del totale degli aventi diritto al voto.
Le procedure batch notturne di incrocio e verifica dati hanno inoltre consentito di scomputare finora 1.831 voti risultati come abusi del sistema e di mettere in quarantena 637 voti per verifiche puntuali sugli elettori, in corso di completamento. Tali arrotondamenti costituiscono lo 0,066% del totale dei voti.
La tendenza di crescita dell’affluenza secondo Plebiscito.eu rende ora possibile e auspicabile l’obiettivo del raggiungimento della maggioranza assoluta dei votanti. Il lavoro di oltre 10.000 volontari (di cui due terzi attivatisi nelle ultime due settimane) attivi sul territorio sta dando risultati che sono sotto la lente de
Gianluca Busato ha commentato: “se vota la maggioranza dei cittadini veneti e vincono sì, tagliamo la testa al toro. Credo che i delegati all’indipendenza del Veneto eletti dovranno dare inizio all’esercizio dell’indipendenza del Veneto. Il primo atto credo potrà essere l’esezione fiscale totale nel periodo transitorio di istituzione delle strutture della Repubblica Veneta. In tal modo i cittadini non dovranno più pagare le tasse al governo italiano.”
Segnaliamo inoltre che nella notte ad Onara si è verificato un grave episodio di intolleranza e di disprezzo delle normali regole democratiche, che ha visto la distruzione del seggio di voto e un oltraggio alla bandiera veneta, che è stata tagliata in segno di offesa. Le persone anziane presso il cui giardino era installato il seggio sono rimaste impaurite e colpite dal grave atto. È stata quindi sporta la denuncia alle forze dell’ordine da parte del coordinatore dell’alta padovana Patrizio Miattello. Esso segue un altro atto verificatosi ieri sera aMontecchia di Crosara, dove alcuni teppisti hanno danneggiato un furgone degli organizzatori dipingendolo con vernice rossa. Anche su questo grave fatto stanno indagando le forze dell’ordine.
Plebiscito.eu stigmatizza tali atti che dimostrano l’antidemocraticità di alcune componenti italianiste che non vogliono accettare l’esito del voto dei cittadini veneti. La democrazia d’altro canto vince sempre.
Comments (43)
pierino
anche nel giornaledivicenza cè un aricoletto di un giornalistino che con voli pindarici và a scriver che per la quantità di voti registrati a vicenza dovrebbe aver votato il 50% dei possessori di linea internet.
gli rispondo qui : ‘GNORANTE! hai fatto dei conti sballati, mancan i seggi e nel 2014 (i tuoi dati son di DUE anni fa) ci son piu smartphone che persone. sei ridicolo, avessi scritto dei tuoi motivi per il no… tipo che lo stato vi paga al giornale ok, ma con ste panzanate …
Lorenzo
E’ allucinante che gli articoli più sprezzanti provengano proprio da giornali del territorio…
Se e quando saremo indipendenti gli stessi giornalisti faranno a gara per leccare il culo e magnificare le conquiste della gente veneta, c’è da scommetterlo.
pippo baudo
ma le forze dell’ordine dello stato italiano o dello stato di fantasylandia?
Matteo
Atti di vandalismo? A qualcuno comincia rodere il c…o allora.
A quanto pare risciare de perdare la tetina del’asistenzialismo fa male a calche dun…
franco
Ci saranno sicuramente episodi di intolleranza, ma coloro che hanno votato per il si all’indipendenza dl territorio veneto, sapranno rispondere in maniera democratica ai provocatori, impregnati di odio e ben istruiti da capi che già hanno disastrato il territorio Italiano, noi sapremo resistere alle provocazioni e reagiremo con la legge e la forza della gente onesta e per bene.
Simone
Mai nessuna paura, a testa alta e con el core in man rispondo e risponderò a tutti. Sto referendum xe valido per chi vota! Un milione de persone non se spreca per un “sondaggio ” come qualchedun lo ga ciamà. Svejeve e se volè controbattere, prego avere cose concrete su cui discutere. No se accetta polvere per coprire la validità dei voti.
Svejeve chi ancora no ga votà. Svejeve!
Stefano
Il giornale di Vicenza,visto che ha sede a Vicenza,dovrebbe,secondo il mio punto di vista,tenere aggiornati i suoi clienti (vicentini appunto) invece di fare voli pindarici. Basterebbe dire solo la verità e,senza essere di parte,riportare i fatti. Segue più il giornale “libero” che i nostri giornali veneti!!!!!
Luigi
Ho sempre criticato il Plebiscito con argomentazioni logiche, legali e democratiche, e tutti lo sanno. E’ di fatto un Sondaggio:pro San Marco a tutti Voi.
giampaolo
Questo “referendum” potrà certificare che un certo numero di veneti vorrebbe la secessione. Di più non potrà ottenere, visto che la Costituzione italiana all’art. 5 parla di Nazione una e indivisibile.
Ora, se qualcuno vuol guerreggiare con il resto dell’Italia, cominci a fare gli arruolamenti.
Lorenzo
L’errore è che per fare una secessione si debba chiedere il permesso al Paese che si vuole lasciare, basandosi sulle sue leggi. se un popolo decide per la secessione non ci sono leggi statali che tengano, valgono le leggi internazionali.
E’ una cosa che capisce anche un bambino, ma molti fanno finta di non capirlo.
marco
Se davvero dici di aver sempre criticato il Plebiscito con argomentazioni logiche, legali e democratiche, non è serio da parte tua affermare che questo sia un sondaggio: per chi ancora non lo sapesse un sondaggio (http://it.wikipedia.org/wiki/Sondaggio_d%27opinione) prevede la consultazione di un campione di persone scelte da chi lo fa, dunque questo, chiedendo l’opinione a tutti gli aventi diritto al voto, non è un sondaggio bensì un vero e proprio referendum (http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum).
Chiunque affermi il contrario si spieghi in modo più credibile…
caterina
@GIAMPAOLO… nessuna costituzione al mondo prevede la secessione, eppure gli Stati si sono moltiplicati per tre in cinquant’anni.
@LUIGI… i sondaggi si fanno per campioni molto ben studiati… a me risulta che tutti i Veneti aventi diritto di voto possono votare…e al momento mi sembra che hanno superato quasi tutti i partiti riferiti all’intera penisola, i quali se vuoi, possono pure essere giudicati dei sondaggi… dipende dai punti di vista.
Andrea
@GIAMPAOLO Nella stessa costituzione vi sono le vergognose regioni a statuto speciale, che dall’ estremo nord all’ estremo sud della penisola vivono con benefici non solo a noi negati, ma anzi sulle nostre spalle.
giancarlo
Inutile commentare fatti come quelli di Onara e Montecchio di Crosara. Gli intolleranti, ignoranti e bellicosi italioti li troveremo dappertutto.
E’ la conferma se ce ne fosse bisogno che stiamo ancora vivendo in un paese ideologicamente e identitarimente perduto….dove le identità sono state o perlomeno le hanno tentate tutte per cancellarle ma gli è andata male con i Veneti.
Mi ricordo perfettamente la storia che mi hanno propinato a scuola e devo riconoscere agli italioti che le loro perfide disinformazioni e peggio non informazioni hanno prodotto le reazioni che vediamo sia da una parte che dall’altra. Noi reagiamo per legittima difesa, loro reagiscono solo perché probabilmente hanno qualcosa da perdere…mentre noi non vogliamo più essere depredati del nostro lavoro e del nostro futuro.
C’è una bella differenza…è evidente.
Sono gli ultimi conati di chi pensa di impedirci di uscire dall’Italia ma noi agiamo democraticamente e gli insegniamo tutti i giorni la ns civiltà mentre loro sanno solo reagire con la forza ed i sopprusi…vuol dire che non hanno cervello o stanno perdendo la ragione. Meglio per noi se vanno avanti così non fanno altro che accelerare il processo e convincere anche quelli che stanno ancora a guardare. Non faccio una colpa ai veneti che non si convincono ancora della nostra giustezza….gli hanno abituati ad essere imbrogliati, derubati, vessati, etc..etc.. ma alla fine i Veneti indecisi si convinceranno. Se aspettano ancora a schierarsi gli porteranno via anche le mudande…avjo capjo???
W SAN MARCO SEMPRE
MASSIMO
personalmente (ed è un mio parere) gli darei la classica manganellata sulla coppa a sti teppisti,non mi meraviglierei poi tanto se qualcuno più in alto abbia organizzato la cosa facendo in modo che carabinieri è polizia non avessero l’ordine intervento
sento veramente del disagio nella politica di Roma dato che del referendum in corso non ha nemmeno sprecato un secondo o una goccia di inchiostro.A questi gli stiamo veramente facendo una paura dannata, e si vede da come iniziano a reagire…..
MARIZIO
Con tutta questa propaganda vedi giornali….poco, internet …tanto, televisione…pochissimo, ce ancora tanta gente che fa finta di niente ….sti’ str….ma dopo vorrete cogliere i frutti ? …..comodo restare nascosti e aspettare e poi uscire all’aperto.
Provate a mettere le mani nei pantaloni e guardate se trovate un paio di palle|
Anonimo
Come scrive Caterina, non si tratta di un sondaggio, in quanto interroga la *totalità* degli aventi diritto al voto e non un piccolo campione statistico.
E a differenza di quanto scrive Giampaolo, la costituzione italiana (e in particolare l’articolo 5) non è di ostacolo all’indipendenza, per almeno due motivi. In primo luogo l’articolo 5 non impedisce la ridefinizione dei confini dello stato italiano. Questo principio è stato sancito esplicitamente nel 1975, durante la discussione del trattato di Osimo – trattato con cui una porzione dell’Italia veniva ceduta alla Jugoslavia. In secondo luogo, cosa forse più importante, nella gerarchia delle fonti i trattati internazionali sono superiori a qualunque norma interna anche di rango costituzionale; e l’Italia ha ripetutamente ratificato trattati in cui riconosce il diritto all’autodeterminazione dei popoli (giusto per fare un esempio, il Patto di New York recepito con Legge 25 ottobre 1977 n. 881).
Quindi, riassumendo: il referendum digitale a) non è un sondaggio e b) ha valore legale e risulterebbe vincolante per lo stato italiano anche se fosse contrario alla costituzione (cosa che comunque non è).
caterina
usate il computer, andate su http://www.plebiscito.eu perchè nei comuni dove si sono rifiutati di mettere a disposizione gli elenchi degli aventi diritto al voto non hanno potuto stampare le lettere con il codice personale e privato e perciò non arriveranno mai… dovete perciò andare sul sito qui sopra o chiamare il numero 0423 40.22.22 carta d’identità in mano per avere il codice personale e poi con quello chiamare 0423 40.20.16 per votare … se poi dovesse arrivarvi la lettera, il codice lì inserito è inutilizzabile ma leggete tutte le informazioni che trovate nel foglio aggiunto..e vi rallegrerete immensamente di aver votato!
Anonimo
Caterina,
pensavo che gli elenchi degli aventi diritto al voto fossero a disposizione di plebiscito.eu per *tutti* i comuni del veneto. Altrimenti su cosa sono basate affermazioni come “hanno votato x persone, pari all’y% degli aventi diritto?”. E come fa plebiscito.eu a controllare che i votanti abbiano effettivamente diritto al voto?
lupetto
…attenzione all’entusiasmo iniziale, per chi ha tempo e voglia di continuare, mai fermarsi ai primi intoppi. Io purtroppo non conosco nessuna di quelle persone che lottano per una vera democrazia, continuate! Fino ad ora il popolo italiano è stato derubato, maltrattato, illuso di far parte di un’Italia coesa.Coesa solo per pochi eletti( a dire il vero migliaia )che hanno creato delle disuguaglianze ormai incolmabili. Nord vs sud. L’iltalia agli occhi del mondo è: bella ma corrotta. Qualcuno mi dice: peccato che sia in mano agli italiani. Io aggiungo: tra poco sarà in mano ai cinesi o altri…Bisogna salvare almeno quello che rimane di buono, curare il male e sperare che la gustizia prevalga. Forse in futuro se dovessimo ottenere l’autonomia, si potrà valutare l’opportunità di codividere anche con le altre ex regioni, “ma ora, è giunta l’ora”. Bisognerà combattere anche la futura delinquenza, ok, ma lo faremo in casa nostra!
stefano
@giampaolo:
dal 2006 non è più reato volere l’indipendenza per una popolo all’interno dello stato italiano. ciò grazie ad un adeguamento voluto dall’onu per tutti gli stati membri il quale prevedeva che tutti rispettassere (a livello costituzionale e legislativo) il dirititto all’autodeterminazione dei popoli.
Lo stato Italiano suo malgrado a depenalizzato e difatti modificato con una leggie costituzionale la costituzione. Questo è diritto internazionale, questo “referendum” è un VERO REFERENDUM! non un sondaggio o una raccorta firme, ha valore legare al 100%
giancarlo
Butej scuxime se ve scrivo in veneto, ma son dela vecia guardia veneta e vojo scriva in veneto.
Me par che lexendo tuti i comenti vien fora veneti informadi ben de come stà le cose.
Confermo che a livel internasional no ghè legi interne che tegna. Zonto par chi no lo sa che l’Itali la gà xa cedudo la sovranità all’Europa con el tratato de Lisbona parchè la costitusion europea la xe stada bociada dai francesi e olandesi bontà loro. Nojaltri no i nà gnanca domandà con un referendum el nostro parer e te credo lori i politici italioti no i gà rispetto dei referendum dei tagliani i gà rispeto solo de loro stessi e con lori la pletora che ghè deriva…vedi amici,parenti prenti dei parenti e via dixendo. Ormai solo i ciechi e i sordi no i vede e sente in che verminaio semo finii.
Pecà par lori che i Veneti i se stà svejando e i no tolera pì de essa sudditi ma i vol essa indipendenti.
AVJO CAPJOOOOOOOOOO
No paura de gnente stì qua je vigliacchi fin in fondo e i gà paura dei paesi foresti. Guardì la Crimea…xei andadi a difenderla ? Gai fato qualcossa ? Dele sansioni la Russia la se la ride…
Donca cossa poli farne…metarne in preson ? Copar qualchedun de nojaltri ? Ma stemo parlando de le brigate tagliane ? Ma dove semo ? Par finir na costitusion ( xe un accordo tra cittadini de na stessa nasion – na carta magna tagliana la ciamo mì)che all’art. 5 la dixe una e indivisibile la xe na costitusion marsa..cioè non valida parkè in ogni contratto a stò mondo xe prevista la resission o la possibilità de vegnerghene fora…no existe che no sé possa disdir la nostra partecipasion a stò paese–no la ciamo nasion parkè no la xe mai stada….e po’ basta gò finio parkè gò pietà dei tagliani che lexe e no vogio tediarli poareti lori..ma nojaltri semo studi de mantegnerli….e semo sensa debito pubblico el debito pubblico se lo tien chi gà fato debiti nojaltri ghemo sempre dato de più de quel che ghemo avuo.
Me auguro che arivemo anca ai 2 milioni de voti…..
W SAN MARCO SEMPRE !!!
P.S. PAR PIAXER TAGLIANI FINILA DE TEDIARNE CON LE VOSTRE NO SE POL, XE DIFICILE NO GAVARI’ POSSIBILITA’ E VIA DIXENDO…TEGNIVE EL FIA PAR QUANDO VE LASSAREMO !!!
maurizio
In ogni caso è più veritiero e democratico di quello imposto ai Veneti nel 21-22 ottobre 1866 con la quale la nostra Terra venne annessa al Regno d’Italia. Leggete l’artico “Crimea e Veneto, annessioni a confronto” su questo link: http://notizie.bassanonet.it/attualita/15787.html scritto da Alessandro Tich penso sia molto limpido. Si potrebbe impugnare come hanno fatto le Repubbliche Baltiche qualche tempo fà contro l’URSS.
Nico
RICORDIAMO A TUTTI CHE UFFICIALMENTE SIAMO STATI ANNESSI NEL 1866 CON IL 26% DEI VOTANTI! NON VEDO PERCHè ORA SERVA IL 50+1. SUPERATO IL 26% SE VINCONO I “Sì” SIAMO LIBERI ED INDIPENDENTI.
erik
Governo provvisorio e disobbedienza civile e fiscale da parte di tutti. Gandhi docet.
lupetto
COSA NE PENSATE?
Il diritto di autodeterminazione
Ma il favore della popolazione è sufficiente? La risposta è no. Nel diritto internazionale il “popolo”, inteso come entità complessa che aspira a diventare indipendente e sovrano, non è considerato soggetto del diritto. Il depositario di tale diritto non è il “popolo” ma è lo Stato e la parola “popolo” ha una valenza puramente enfatica. Si distingue tra autodeterminazione interna (ottenuta dal popolo) ed esterna (concessa dal paese dominante, come nel caso della decolonizzazione). Come ricorda Gian Maria Sisti, in un saggio pubblicato per East Journal sull’autoderminazione cecena, la Dichiarazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 14 dicembre 1960 n. 1514, relativa alla concessione dell’indipendenza ai popoli e ai paesi colonizzati, sancisce che:
«[…] All peoples have the right to self-determination; by virtue of that right they freely determine their political status and freely pursue their economic, social and cultural development […] All armed action or repressive measures of all kinds directed against dependent peoples shall cease […] Any attempt aimed at the partial or total disruption of the national unity and the territorial integrity of a country is incompatible with the purposes and principles of the Charter of the United Nations […] All States shall respect for the sovereign rights of all peoples and their territorial integrity ».
Insomma, l’integrità territoriale viene prima dell’autodeterminazione in base a quanto stabilito negli Accordi di Helsinki che, all’articolo 1, sanciscono la primazia della sovranità su ogni altro diritto, e all’articolo 3 l’inviolabilità delle frontiere. Sulla base di quanto riportato nella Dichiarazione succitata, tutti i popoli hanno diritto a godere del principio di autodeterminazione, stabilendo autonomamente il proprio status politico, economico e sociale in caso di (a) dominazione coloniale, (b) segregazione razziale e (c) occupazione straniera.
La Crimea non era soggetta a dominazione coloniale da parte di Kiev, anzi ha votato nel 1992 l’adesione all’Ucraina di sua volontà. I russofoni, sostenitori della secessione, non erano minacciati da Kiev e l’abrogazione della legge del 2013 sulla tutela delle lingua minoritarie, tra cui il russo, votata dal Parlamento di Kiev non è stata mai firmata dal Presidente della Repubblica ad interim: di fatto, quindi, quella legge è ancora valida e la lingua russa non è discriminata. L’elemento linguistico, in ogni caso, rappresenterebbe certo un segno del mutato corso politico ucraino ma non sarebbe, di per sé, sufficiente ad accusare Kiev di “segregazione razziale”. Infine la Crimea non era occupata da un esercito straniero.
Insomma, la Crimea non ha nessun diritto ad autodeterminarsi né a secedere poiché, come riportato dall’Onu: “Ogni tentativo finalizzato alla parziale o totale disgregazione dell’unità nazionale e della integrità territoriale è incompatibile con i principi della Carta” che stabilisce il diritto all’autodeterminazione. In base alle attuali norme del diritto internazionale il referendum in Crimea non è valido. La stessa Russia applicò queste norme nel caso ceceno e mai la comunità internazionale, che criticò Putin per la brutalità della repressione, mise in discussione il diritto all’integrità dei confini russi. Oggi la Russia sembra dimenticare che anche l’Ucraina gode di questi diritti.
Alessio
Che cavolata questa dell’esenzione fiscale. Anche l’erogazione delle pensioni e gli altri servizi di competenza dello stato italiano verranno sospesi durante il periodo di transizione? Ad ogni modo, dobbiamo seriamente pensare a cosa fare dopo aver proclamato l’indipendenza. Bisognerebbe pensare a come amministrare la nuova repubblica, da dove iniziare per farlo. Servirà un’assemblea costituente ecc. Se il modello proposto è quello svizzero benvenga 😀
Domenico
RICORDO A TUTTI CHE RENZI SI E’ PRESO IL POTERE ITALIANO CON DUE MILIONI DI VOTI (NOTA BENE: HA VOTATO TUTTA L’ITALIA). LA REPUBBLICA VENETA (NOTA BENE: HA VOTATO SOLO IL VENETO) A META’ PLEBISCITO HA GIA’ SUPERATO ALLA GRANDE UN MILIONE DI VOTI. LA GENTE DEL VENETO CHE SI SENTE ANCORA ITALIANA FORSE HA PIACERE DI VIVERE IN UNA REPUBBLICA ITALIANA FASCISTA!!! OPPURE PENSANO DI AVER PARTECIPATO AD ELEGGERE DEMOCRATICAMENTE CHI E’ AL POTERE?
Michael Destro
A quanto ho capito si mira al modello Svizzero o a quello Austriaco, comunque il movimento va avanti da un po credo che gli indipendentisti abboano gia’ un’idea sul come amministrare la redistribuzione dei compiti e delle cariche, per non parlare delle risorse in fase di transizione, che a mio parere verrebbero prelevate dalle tasse non spedite a Roma.
Luigi Cifra
@LUPETTO: leggiti il parere dell’ONU sul caso Kosovo, si dice esplicitamente che il principio di integrità territoriale vale esclusivamente nei rapporti TRA stati, non vale assolutamente nel caso una parte dello stato si AUTODETERMINA!!!!
chaturbate
Certo che i media non nè parlano proprio eh!
MARCO
@DOMENICO Chi rema contro è quella parte di Veneti (e italiani residenti in veneto) che non produce, che mangia nella greppia italiona e non vuole perdere i privilegi acquisiti. Comunque nessuno impedirà a costoro di trasferirsi nella confinante italia, ad Indipendenza ottenuta.
devid
premetto che ho votato si come tutta la mia famiglia e parenti ma qualcuno mi può dire quale è la soglia per dichiarare vittoria grazie forza vaneto
Angela
Anche vicino a casa mia, nei pressi di Onara hanno strappato il poster dell’Indipendenza…..mi viene voglia di appenderne altri 100!!!!!!
giancarlo
Anche a Verona dove avevo apposto dei posters dell’indipendenza sono rimasti al loro posto per 4 giorni poi sono spariti tutti.
Qualcuno li deve aver rimossi.
Dobbiamo tutti essere consapevoli che siamo in guerra, non armata per carità, non ancora, ma ci faranno la guerra perché i miglirdi che ci vengono sottratti ogni anno fanno gola ai boiardi di stato.
Venezia cadde perché volle essere neutrale e fece la fine che fece. Noi dobbiamo essere preparati a sostenere una guerra perché nulla ci verrà regalato.
W SAN MARCO SEMPRE
giancarlo
LUPETTO…..non hai il coraggio di mettere nemmeno il tuo nome e non venire a dirmi che ti chiami veramente LUPETTO. Ti prego vatti a leggere gli atti dell’ONU ed anche quelli sull’autodeterminazione dei popoli e poi ritorna in argomento se ne avrai. E’ il popolo che decide e nessun altro. Forse se stato abituato in Italia
a dover soggiacere ai piaceri e voleri dei tuoi politici tagliani i quali non rispettano nemmeno i referendum della maggioranza dei cittadini. Ti rendi conto che non è più possibile per noi Veneti accettare questo stato di cose. E’ contro la nostra natura e cultura e storia. Sì avremo anche noi qualche ladro statale ma stai certo che la nostra percentuale e minimissima rispetto a tutte le altre regioni italiane altrimenti non saremmo arrivati a questo punto di non sopportare più l’Italianità. Noi ci saremo ancora se l’Italia vorrà fare accordi o altro ma dovrà accettare anche i ns. punti di vista e le ns. considerazioni e non come adesso dove il popolo non conta una minchia come dicono gli amici siciliani. Per noi non siete nemici siete solo “diversi” e per certi versi irrecuperabili se non farete grandi sforzi per cambiare la vs. cultura che non è la nostra.
Sono convinto che con uno STATO VENETO INDIPENDENTE anche l’Italia riuscirebbe a cambiare e andare meglio.
Per quanto ci riguarda avremmo finito di soffrire e moltissime aziende straniere verranno nel Veneto ad operare dato che qui da noi tutto cambierà PER IL MEGLIO. Ci vorrà naturalmente il tempo necessario.
WSM
lupetto
Caro giancarlo, Ho messo il mio pseudonimo (mi chiamo Mauro), perchè così mi conoscono meglio e non per nascondermi.
Riguardo alla tua risposta vedo che non hai letto ad una mia precedente, dove sono entusiasta di far parte in futuro di uno stato indipendente e dove incito i personaggi che stanno lottando per ottenerla. Nella seconda ho fatto un copia/incolla di una interpretazione giornalistica su eventuali freni che ci potrebbero essere nell’ottenere quanto a noi sta caro.
EMANUEL
Se tanto mi da tanto… mi sa che se lo sono autostrappati solo per far notizia.. è tutto a senso unico : stanno facendo votare un referendum dove chi si vuole informare su questo sito sulle ragioni del NO. Troverà scritto : A breve pubblicheremo le ragioni del Comitato del No. Si, magari a votazioni terminate .
Vi pare una cosa seria e sensata utilizzare un istituto democratico come il referendum in questa maniera solo per fare propaganda demagogica sui numeri dei votanti che votano solo di pancia sapendo qualche PRO e nessun CONTRO di tale voto ? Suvvia… se questo è l inizio , tanti auguri per il proseguimento.
EMANUEL
Tra l’altro non è detto che abbiano votato, perchè 1 su 3 ovvero oltre 1 milione di voti, escludendo gli stranieri viene fuori che in una famiglia composta da nonno, zii, padre madre figli e cugini… toh, facciamo 10 persone… dovrebbero saperlo in 3…. a casa mia sono l unico, i vicini non sanno nulla, in paese non se ne parla, nemmno in parrocchia.. Sulle 200 amicizie di facebook dovrei avere 65 interventi , invece solo 2 persone ho visto che l’hanno fatto… Qualcosa non torna…
Tornerebbe se qualche impiegato dell’ufficio anagrafe comunale stesse giocando con le nostre carte di identità per votare online…. allora tutto quadra… E una provocazione.. ma a pensar male a volte…
giancarlo
Caro MAURO ( lupetto )…per quanto mi riguarda mi chiamano tutti FIL DE FER, ho capito e ti ringrazio delle tue precisazioni. Non volevo essere offensivo credimi ma diciamo che ho mal interpretato.
Ti consiglio per il futuro di non considerare minimamente quello che scrivono sui giornali o quello che dicono alle tv sono tutte mistificazioni a protezione del sistema italico.
Non per nulla l’editoria riceve fior di quattrini per essere sostenuta e “governata” altrimenti i giornali sarebbero già tutti falliti.
Qui stiamo combattendo per i nostri figli,nipoti etc,, perché non c’è più futuro in Italia e chi non lo ha ancora capito lo compatisco.
W SAN MARCO SEMPRE
EMANUEL
“Qui stiamo combattendo per i nostri figli,nipoti etc,, perché non c’è più futuro in Italia e chi non lo ha ancora capito lo compatisco….”
Non c’è piu futuro per l’Italia, forse.
Non c’è piu futuro per il Veneto sia regione che stato indipendente . Forse.
Imboccatevi le maniche e cambiate le cose, non i nomi delle cose.
Cosa cambierà a farci governare da ROma Ladrona, o da Venezia Ladrona?
I 20 miliardi di tasse che rimarranno qui verranno assorbiti ben presto dalla nuova classe politica nostrana. E nel mentre visto che ci saremo isolati dal resto dell’Europa nessuno verrà piu a spendere a dar lavoro e a creare impresa nel nostro territorio. Cosi moriremo tutti di fame. Forse. E i 20 miliardi che ora dite avremo in più diventeranno dieci poi 5 , poi uno e poi infine neanche uno. Ed emigreremo tutti lasciando nel Veneto Stato un deserto di anziani e badanti dell’est. Vamossss con la demagogia.
lupetto
Prima o dopo arriveremo ad una dignitosa indipendenza. E’ vero che là non ci sono italiani, ma provate a informarvi come và l’economia, il lavoro la sanità ecc. in Austria, Norvegia, Danimarca, Olanda, dove la popolazione non supera i 4/9 milioni di abitanti, praticamente simili al Veneto dove la corruzione è ai minimi, una disocupazione sotto controllo.Certo che se continueremo ad avere logiche con dimensioni “italiane” non ne verremo più fuori.Indipendenza vuol dire anche lottare per cambiare, reagire alla rassegnazione di inpotenza.Io vivo a Cavallino-Treporti, dove Venezia ha sempre munto dal nostro turismo e ritornato sempre molto meno. Ora siamo un nuovo comune, pieno di risorse ma bloccato dal patto di stabilità, dove i soldi ci sono ma non si possono spendere. Vedi caro Manuel e altri che la pensano come te, nessuno toglie il diritto di esprimersi in maniera diversa, ma per crescere insieme è indispensabile trovare SEMPRE un punto d’incontro. Come esiste il bianco e il nero ci sono anche visioni diverse, l’importante è convivere nel miglior modo possibile.
giancarlo
Beh ragazzi se vogliamo parlare di demagogia c’è n’è per tutti. In Italia regna la demagogia e se qualcuno mi vuol smentire mi argomenti il fatto che i politici italiani hanno sempre parlato parlato parlato e mai fatto quasi nulla. Se siamo alla frutta lo dobbiamo proprio al fatto che tutti si sono riempiti la bocca di demagogia. Qui nel Veneto non potrà succedere perché le istituzioni Venete saranno diverse, le regole saranno diverse e le leggi, quasi tutto sarà diverso ed inoltre chi ruberà nella pubblica amministrazione andrà in galera e non come una volta venivano promossi…adesso si frenano un pochino a rifare certe cose, ma il magna magna continua imperterrito. Come si vede bisogna essere pragmatici ed andare avanti anche per nuove strade e non farsi tare su tare si può, non si può e via discorrendo qualcuno che scrive è come i politici italiani che per non fare nulla continuano a tirare fuori problematiche e basta. Vediamo se RENZI cambierà qualcosa…io resto scettico, mentre qui nel Veneto faremo presto a prendere la macchina e andare da chi di dovere a chiedere spiegazioni o altro…provate a farlo con Roma….io ho fatto oltre che il dirigente anche l’imprenditore e Vi assicuro che non se ne viene fuori.
La speranza è l’ultima a morire ma la lascio agli italiani io preferisco cambiare binario e andare per la mia strada.
Capito mi avete ???
W SAN MARCO SEMPRE
P.S. Per chiarezza io non sono nessuno dentro ai comitati del si e del no sono e resto un semplice Veneto innamorato della propria terra, cultura e storia e non lascierò che venga ancora calpestata e vilipesa come è accaduto al Museo Correr dove invece di vedere i reperti preziosissimi della Serenissima mi ritrovo a vedere la camera da letto di Sissi, una stanza stile impero con Napoleone e via dicendo…sapete dove sono i reperti Veneti li hanno messi in soffitta…..
WSM