IL PRIMO NEMICO DELL’INDIPENDENZA DEL VENETO È LA PARTITOCRAZIA ITALIANA, CHE DA NOI SI CHIAMA LEGA
Partecipiamo in massa alla Rivoluzione Digitale e votiamo il Parlamento Veneto dal 15 al 20 marzo. Preregistrazioni al voto già attive su www.plebiscito.eu
Sono al potere da 25 anni. Sono andati a Roma nel nome del Veneto, della Lombardia e delle regioni del nord. Non hanno portato a casa niente per la propria Terra, se non miseria e degrado sociale. Si sono riempiti il portafogli, a suon di diamanti e di investimenti in Tanzania. Hanno fallito su tutti i fronti, cambiando slogan ogni due anni. Prima l’autonomia, poi il federalismo, poi la secessione, poi ancora il federalismo fiscale, poi la devolution, poi il federalismo a geometria variabile, poi la macroregione e ora il no euro.
Se c’è una ragione che più delle altre spiega perché l’indipendenza del Veneto ancora non è avvenuta questa è la presenza della lega nelle istituzioni italiane. Vi ricordate come si sono comportati un anno fa, in occasione del referendum di indipendenza del Veneto? I militanti ci hanno appoggiato e i dirigenti fino all’ultimo minuto ci hanno ostacolato, cercando di fare confusione e organizzando banchetti in concorrenza al Plebiscito Digitale il 1° marzo. Poi, travolti da 2,1 milioni di Sì su 2,3 milioni di votanti, hanno cercato di cavalcare l’onda indipendentista, per smorzarla e tornare ai loro affari di sempre.
Seduti di fianco di volta in volta ai ministri farabutti o ai ladri del Mose non hanno mai visto niente e li hanno anche nominati loro assessori in regione. Ingannando in primis i loro militanti in buona fede e tradendo l’intero Popolo Veneto.
Hanno costruito una ragnatela di potere infinita, che si è intrufolata ovunque: nei comuni, nelle province, in regione, nella burocrazia, nella magistratura, nelle televisioni, nei giornali. La piovra verde è il più grande avversario dell’indipendenza, perché con lo stato italiano hanno mangiato a sbafo, a nostre spese, e si sono costruiti un impero. Oggi hanno calato la maschera e hanno fatto l’ennesima piroetta del ragazzotto nuovo segretario eterno fuori corso che ha piantato le tende nella tv di stato compiacente a nostre spese si sono trasformati nei difensori dell’italianità e vanno a manifestare a Roma Ladrona, oggi diventata Roma Poltrona. Magari i loro dirigenti – da irresponsabili e provocatori di professione – cercano anche il morto per cavalcare lo scontro sociale.
Il nemico dell’indipendenza del Veneto ha un nome ben preciso, la partitocrazia italiana, che in Veneto si chiama lega. Sradichiamola dalla nostra Terra una volta per tutte, facciamo soffiare impetuoso il vento dell’indipendenza.
Votiamo e facciamo votare in massa il Parlamento Veneto dal 15 al 20 marzo 2015.
Registriamoci su www.plebiscito.eu per ottenere il nostro codice di voto: prendiamoci la nostra libertà.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (39)
Gioakin
Giusta deduzione,o adesso o mai più
Roberto
lo sappiamo che per molti leghisti veneti in buona fede (non per quelli poltronati ovviamente) questo può apparire come uno schiaffo, come un’ammissione di aver buttato via una parte, anche importante della propria vita, intesa come partecipazione politica. Ma devono avere la forza e l’umiltà di fare una seria ed approfondita analisi, per far uscire la verità e tornare a guardare la realtà per quello che è. Socrate chiamava questo eercizio “maieutica”, si tratta di saper tirar fuori il meglio da se stessi, buttando alle ortiche le balle con cui i vertici leghisti li hanno turlupinati per anni ed anni. Alla fine capiranno che per il Veneto ci sono ormai solo due strade rimaste: Veneto Sì e Veneto No. La seconda comprende tutti i partiti italiani ed i loro satelliti. La prima è l’unica forza che li può condurre alla piena indipendenza
giorgio da casteo
La LN in Veneto e fuori ha combinato guasti superiori a quanto da te troppo benevolmente descritto.Sarebbe inutile citarli tutti.Basta pensare al maggiore accaduto nel 1987 quando Bossi e i suoi lake’ si sono (complice la mala giustizia italiota) impossessati del gonfalone di San Marco togliendolo alla Liga Veneta per darlo in pasto a quel malfamato corroccio lombardo e padano esaltato dai vessilli del sole delle alpi e di alberto da giussano.Da allora è iniziata la capitolazione del Veneto e i responsabili fautori hanno nome e cognome. Tutte persone prive di cultura, senza un progetto,opportuniste, smaniose di potere che hanno solo saputo devastare la nostra societa’, deindustrializzare i distretti produttivi ritenuti i migliori del mondo coprendosi il fallimento con slogan ed addossando sempre le colpe agli altri.Quando, dopo la scalata al campanile, Bossi disse che quei patrioti erano manovrati dai servizi segreti,e l’anno dopo scaccio’ fuori dal parlamento veneto 7 su 8 consiglieri della LN perche’avevano votato un OdG,sostenuti dalla maggioranza del consiglio,che chiedeva l’Autonomia,si comprese il disegno malefico e tutti coloro che conservavano ancora un bricciolo di dignita’ se ne andarono.
Posso sbagliarmi, ma temo (e lo confermano quanti si avvicinano ai gazebo senza firmare) che molti individuino VENETO SI come un nuovo partito e ci chiedono se era proprio necessario.Visto l’affermazione che Plebiscito.eu aveva ottenuto, come associazione, nel 2014 perché nel 2015 cambiare ?
caterina
è vero Giorgio, l’Indipendenza l’abbiamo già dichiarata il marzo scorso, nel giro del prossimo mese avremo pure il nostro Governo Provvisorio Veneto, ma perchè il tutto possa diventar operativo dobbiamo scalzare Roma e la sua longa manus rappresentata dalla Regione e conviene approfittare della sua ultima tornata elettorale dove con VENETO SI avremmo l’opportunità di insediarci senza colpo ferire.. speriamo che i Veneti lo capiscano, e avremo modo di spiegarglielo anche negli accessi televisivi che gratuitamente come per tutte le liste saranno a disposizione… se in duemilionitrecentoepassa abbiamo votato il referendum dello scorso marzo, possiamo tranquillamente ripetere stavolta gratis quanto già fatto… ma saremmo DA SUBITO finalmente LIBERI!!!
Commento
Buon Capodanno a tutti!
Carlo
La lega non fà gli interessi dei veneti ma solo i propri, della lega e dei politici della lega. Lo ha dimostrato in passato lo scandalo dei fondi elettorali. Comunque
la lega stà ricostruendo il vecchio schema politico a danno dei veneti. Vi sembra normale che Salvini vada in giro per l’Italia a cercar di raccogliere consensi?
Vi sembra normale che la lega diventi un partito nazionale? Credo che anche la lega
corra per le poltrone e non combatte per una ragione per cui ha avuto grandi consensi elettorali considerando che è stata al governo per molti anni e non ha portato a casa nulla. Tuttavia sono un ex e figlio di uno dei fondatori della liga Veneta
pierin
el primo nemico ze quelo che continua a scriver in talian invese de scrivare in veneto parche se se continua a far i taliani a semo tuti ciavà.
simone
partiti ladri a parte mi sembra che anche i movimenti indipendentisti veneti stiano facendo un gran casino, ci sono 6 o 7 movimenti tutti divisi e ognuno dice la sua, nel resto del mondo sono tutti uniti e qui non si riesce ad unirsi in un unico movimento per avere più forza. si sta creando solo confusione
veroveneto
Simone ti do pienamente ragione,anch’io la penso come te.Sai che ho scritto un commento sul sito di indipendenza veneta, scrivendo appunto che l’indipendenza si ottiene meglio e prima sotto un unica bandiera,e il moderatore non ha pubblicato il mio commento, inviandomi una mail di offese perchè “pensava e pensa” tuttora che lavoro per plebiscito.eu,che invece non è vero. Sono soltanto un umile cittadino che voleva esprimere un suo pensiero.Da parte sua sarebbe da “capirlo” ma così facendo non rispetta la democrazia di un pensiero, quindi non mi immagino uno stato democratico, come tutti lo vogliamo, rappresentato da quel movimento.Non so se mi hai capito
oiram
simone ha ragione 1000 volte prima 1 generale adesso 100 caporali.
caterina
leggo stamattina su un quotidiano di un giovane veneto di 19 anni che si suicida… è la tristezza più grande che genera questa società malata fradicia che non offre nulla ai sogni dei giovani…
penso che se questo ragazzo avesse avuto nel giro dei suoi amici di qualsiasi età qualcuno che avesse saputo prospettargli il futuro che presto si aprirà ai Veneti, avrebbe forse avuto uno spiraglio di luce davanti a sè, invece che la corda per impiccarsi… questo noi adulti dobbiamo fare presso i giovani: mostrargli che c’è una prospettiva concreta, che il sogno si potrà presto realizzare…e fargli sentire che abbiamo bisogno di loro per concretizzarlo… ripeto: abbiamo bisogno di loro!
facciamoglielo sapere nelle nostre università, negli istituti superiori, nei loro ritrovi perchè diventi argomento dei loro discorsi, delle loro passioni!
Ragazzi, abbiamo bisogno di voi! siete il nostro futuro sul quale noi tutti contiamo e per il quale noi Veneti consapevoli stiamo lottando… unitevi a noi, abbiamo bisogno di voi, non lasciateci soli perchè stiamo lottando per voi soprattutto!
mauro/1
Ma VOI, quanto state facendo per essere forti e dunque propositivi, alla luce di uno stato indipendente così divisi politicamente? Cioè, quando mai riusciremo ad essere compatti in un ideale anche se le strade sono diverse, ma che convergono nello stesso punto?
caterina
io confido nei Veneti, Mauro, non nei loro capi e capetti che li turlupinano con l’obiettivo di sedersi su una poltrona… i Veneti, quando hanno avuto l’occasione offerta da Plebiscito di esprimersi, lo hanno fatto in massa…duemilionitrecentoepassa votanti non sono noccioline.
E’ questa la mia speranza: che continuino a pensare con la loro testa e vadano dritti all’obiettivo! il primo, fra poco, sarà il Governo Provvisorio Veneto, il secondo, sembra a maggio, votando VENETO SI, lo centreremmo in pieno e finalmente saremo liberi!
Capi e capetti che pure si dichiarano indipendentisti e inventano altre strade illudono i Veneti, vorrebbero annullare il lavoro fatto fin qui e ricominciare tutto d’accapo! ma perchè mai dobbiamo ritardare il raggiungimento della nostra Indipendenza e la possibilità di esercitarla da subito? solo per dar modo ad alcuni di soddisfare la loro miserevole ambizione?
Il marzo scorso l’abbiamo dichiarata al mondo, ora è necessario attuarla, renderla operativa, ed è urgente per tutti!… per non morire italiani schiavi frustrati oppressi da tutte le caste di politici e burocrati e sfacciatamente privilegiati che uccidono le nostre speranze, e quelle dei nostri giovani.
mauro/1
…Pierin, xe meio che parlemo ogni tanto anca nea seconda lingua che i ne ga insegnà parchè i tempi xe cambiai, tanto par capisse megio. Non è la lingua che parli a farti andare d’accordo con gli altri, ma il rispetto reciproco.
mauro/1
Caterina, hai ragione ma ricordati che per amministrare BISOGNA diventare capi e capeti, perché il popolo ha bisogno di persone che li guida, per essere più chiari è assolutamente necessario che chi comanderà si riprenda la fiducia del popolo verso la politica, fatta esclusivamente per il bene di tutti. I cambiamenti sono per molti versi pericolosi, perché ci mettono in condizione di decidere, laddove non ne siamo abituati. Praticamente a chi pensa di essere l’unico ad avere la ragione in mano parte già col piede in fallo, lo dimostrano le divisioni su un unico obbiettivo. Si deve pensare con l’umiltà di ascoltare, di ragionare e di convivere, portando acqua allo stesso mulino. Guai a chi dice “io ci ho provato ma…” STUPIDATE! Non vuoi ascoltare.
caterina
Mauro, che dici? è chiaro che dobbiamo condividere quello che ci viene proposto e siamo noi a scegliere!… le opzioni oggi sono tante, e si moltiplicaco i protagonisti o quelli che aspirano a diventarlo… siamo ciascuno di noi a decidere con il nostro voto dato alla via che ha più possibilità di portarci alla meta… sempre che ci crediamo alla meta!! che per me è la libertà dalle catene di questo stato che ha distrutto, e coi media a disposizione continua a farlo, la nostra capacità di discernere e riesce pure a convincerci, come mi sembra di capire da quello che dici, che non siamo più abituati a decidere su alcunchè: da troppo tempo infatti chi ha raggiunto il potere, carpendo il consenso con promesse programmi paure, fa poi quello che vuole e se ne frega dai cittadini…
Io voglio la democrazia diretta, cioè voglio esser chiamata ad esprimere la mia opinione sulle decisioni che si vanno a prendere a livello di governo del Veneto, come peraltro avviene in altre parti a noi vicine, ad esempio la Svizzera…
Oggi decidono, spendono e spandono, e mai veniamo interpellati… tu dici che siamo stati abituati così e abbiamo ora paura di prendere decisioni, non ne siamo più capaci… no, a parte che l’abbiamo dimostrato il marzo scorso che sappiamo cosa vogliamo, io non voglio più stare in uno stato dove il cittadino non conta niente… io voglio concorrere a realizzare la nuova Repubblica Veneta dove il cittadino sia al centro dell’interesse dell’azione di governo, e sia interpellato!.. uno Stato per i cittadini, non i cittadini scrificati allo stato!
Questo è il cambiamento a cui miriamo, ma capi e capetti che aspirano ad ogni tornata elettorale alla poltrona o poltroncina, magari promettono mari e monti, ma solo per carpirti il tuo voto, e poi… ci penseranno loro! cioè rinvio all’infinito e…fine del sogno.
Rendiamoci conto che metà del percorso lo abbiamo già fatto per l’iniziativa di Plebiscito, ora dobbiamo fare l’altra metà, dalla dichiarazione dell’Indipendenza all’attuazione… non è cosa facile, eppure stiamo procedendo e l’abbiamo a portata di mano!
Dipende da noi scegliere la concretezza, non rinviare all’infinito perchè qualcuno ci suggerisce un’altra strada, quella che conviene a lui…
Cambiare non è pericoloso, è doveroso se vogliamo salvare il Veneto e l’avvenire dei nostri figli. Se ne gioveranno poi tutti, anche quelli che non sono nel Veneto, e dall’estero se lo aspettano, come numerose testate straniere ci fanno sapere.
Ora è tempo di agire… e capi e capetti riflettano bene!
Io ripongo fiducia nella saggezza dei Veneti.
sandro
@Caterina col binocolo la vedi la democrazia diretta. che puoi votare te davvero ? fan sempre altri quel che vogliono. sempre.
mauro/1
Parole sante Caterina, ma ha ragione chi dice che divisi non si va da nessuna parte e per me non siamo ancora pronti, vedrai.
Blix
animo ragazzi,
se riconfermiamo i voti espressi al referendum del 16-21 marzo 2014….i problemi
son minori !
mauro/1
Ci spero ma non ci credo.
mauro/1
Il popolo veneto non è ancora “indottrinato” a pensare diversamente da quello che ha imparato fin d’ora, ed è per questo che è indispensabile promuovere incontri, che ci faranno comprendere maggiormente l’importanza dell’indipendenza, d’altro canto lo stanno facendo tutti i gruppi indirizzati a tale scopo. Il problema nasce come sempre sul metodo da usare, per mettere in condizione l’elettore ad una scelta mirata, basata sulla comprensione della stessa. C’è ancora troppa confusione nei vari gruppi propositori, e bisognerebbe capire come fare per mettere in condizione chi va a votare, di essere consapevole della scelta giusta. La libertà di giudizio o di scelta dovrebbe passare attraverso un filtro (quasi come un copyright)sul quale non può essere possibile intraprendere strade uguali senza essere sottoposti ad un pregiudizio globale.
caterina
mi emoziona leggere che nella città delle epiche Pasque Veronesi del 1797 contro Napoleone si inaugurerà il 18 marzo prossimo la “casa dell’Indipendenza del Veneto”…sogno o son desta?
non vedo l’ora di saperne di più!
erik
Ho letto che vi siete impegnati per cercare un accordo con gli altri movimenti indipendentisti, accordo che non è stato raggiunto perchè giustamente non si transige sulla non alleanza con i partiti schiavisti italiani in primis la lega. Scrivete un’articolo ufficiale con nomi e cognomi su questo e diffondetelo. é molto importante che i veneti sappiano che vi siete impegnati ma gli altri non vogliono perchè sperano in qualche carega con zaia.
Stropol
Ma ve rendio conto ? La Lega l’è na bala al piè, tuti i altri movimenti i è traditori…ottimo! Noi, che semo perfeti, femo le elezion par el Parlamento ( senza saver le idee politiche dei eletti e senza che , tra i candidati posa eser eletto uno che la pensa diversamente ) e dopo ? Quando el Parlamento farà na lege co cosa eo che la femo rispetar da tuti e la difendemo dala Polizia e dal Esercito Talian, tirandoghe patate ???
I sogni i se sicuro bei e amirevoli, ma se cercando farli deventar realtà no se tien conto de come che sta le cose se riscia solo de far la figura dei mone…
Cice Matiolo
Folli…
Davide
@ CICE MATIOLO
Mi dispiace, non concordo col Suo commento.
Folli semmai sono quegli individui che pur sapendo che la corriera si sta dirigendo verso il precipizio si rifiutano di scendere.
Plebiscito.eu ha deciso di scendere. Quindi non li chiamerei ‘folli’. Tuttavia, non mi trovo d’accordo con la via da loro scelta su come raggiungere tale comune obiettivo finale.
Ma ‘folli’ di certo non li definirei. Si ricordi che anche coloro che diedero vita allo stato di Israele vennero definiti folli a suo tempo, a maggior ragione poi per il fatto che ‘Israele’ era morto da 2000 anni.
Noi abbiamo solo 200 anni da recuperare! Se c’e’ riuscito Israele ci riusciamo anche noi.
Stropol
Bravo Davide! Ma me par che le premesse e la preparazion concreta fuse del tut diverse. Se i se fuse persi a elegerse tra de lori e a proclamar a gran voce el dirito dei Popoli…i sarie semplicemente morti. I nostri antagonisti, par fortuna, no i e terroristi arabi, ma questo no vol dir che noi se pose eser meno concreti e determinati, anzi, dovrie eser proprio la nostra situazion a renderne più scaltri ed efficaci par rivar prima e mejo al risultato.
Davide
@STROPOL
La preparazione era diversa, ma anche la situazione del tempo era ben diversa. Viviamo ora in tempi, ed in un’area geopolitica, nei quali la tattica usata dagli Israeliani a suo tempo non e’ ora necessaria.
Il ruscello raggiunge la valle scegliendo la via con meno ostacoli. In cio’ sta la scaltrezza, e devo ammettere che plebiscito.eu sta agendo con scaltrezza. Non sono d’accordo con la tipologia di individui che hanno posto alla guida del movimento. Tuttavia si stanno muovendo con scaltrezza, molta piu’ scaltrezza degli altri movimenti. E’ cio’ che mi porta a credere che la strategia ideata da plebiscito.eu non sia farina del sacco del Sig. Busato. Egi ha tuttavia ha il grosso merito di aver messo nuovamente in movimento la questione Veneta e di averla portata all’attenzione di vari entita’ straniere.
Stropol
Caro Davide, mi o paura che se no vien fora qualcosa de veramente serio e concreto saren al centro de l’atenzion de varie entità estere come barzeleta del secolo. De Serenissimo Veneto Governo ghe n sarie za un e l dovrie anca eser drio lotar par certificar legalmente la illegittimità de la ocupazio taliana. Ghen sentitu mai parlar ? Semplicemente i ghe a deto “Bravi, carte interesanti, motivazion plausibili, studiaremo. Se riuniremo, entro 200 ani…ntanto nde avanti cusi…par continuità” Aven capi’ che la tecnica del nostro nemico l’e “ignora, ridicolizza, sputtana, isola e pesta”. Nonostante questo sen drio continuar a seguir le stese strategie che ne a porta’ quasi a sparir. La trovata del Referendum Digitale l’e stata geniale, ma ripeter el rito ogni an ne avicina a la Settimana Enigmistica no ai libri de storia, se no sen boni de dar quela svolta che ne porte a qualcosa de concreto.
Davide
@STROPOL
Caro Stropol, debbo contraddirla. Sebbene io non mi trovi d’accordo con plebiscito.eu in merito al tipo di individui che hanno ai vertici, devo ammettere che il movimento si sta effettivamente muovendo in modo concreto e con scaltrezza. Come menzionato in altro commento, stanno gettando le basi per un eventuale riconoscimento da parte di entita’ straniere che volessero utilizzare la questione delle Venezie per scopi strategici propri. La creazione e la messa in opera di tale strategia richiedono capacita’ che non credo esistano all’interno di plebiscito.eu.
Lascio a Lei trarre le conclusioni del mio pensiero.
Stropol
Nesun problema a farme contradir, magari imparo qualcosa. Con lo stile e l’inteligenza con cui te scrivi, vecio mio, l’e un piacere discuter. Me spiase sol che se den del ti, del lei, del vu…no ò ben capì. Mi sarie semplice e partirie dal “ti” se no te vien de ofesa.
Tornando al pomo, poso acetar la scaltreza, ma no vedo la concreteza. E no capiso cosa podrie riconoser un Ente o uno Stato Straniero se no sen in grado de dimostrar un minimo de strutura e de autorità e de controlo del teritorio. Ora come ora, co tuti i pregiudizi che la Publica Opinion à de internet se te domandi a uno sel vol 10.000 franchi in contanti o 100.000 co un pagamento internet el seglie seguro i 10.000. Quindi i nostri milioni de voti digitali i vien presi in considerazion solo da chi ghe fa comodo e ignorai da i altri. Parfin el referendum de Crimea, pur esendo ndati de persona in milioni a votar, l’è ndato a ramengo parchè i à trovà el modo de ridicolizzarlo…figurarse el nostro. Bisogna partir da la considerazion che na decision democratica pol eser tal solo se tute le parti coinvolte le sceglie de adotar le stese regole. Cosa che lo stato talian no farà mai col Veneto. Al limite l’imporà de le regole imposibili. Ma se anca el governo de Roma acetase un referendum solo en Veneto co le regole de adeso, bastarie quele a fregarne parchè co le nostre division interne sarie veramente na scomesa ragiunger el 51% de i potenziali votanti.
Premeso questo, cosa riconose un Ente o Stato Estero in noi ? Noi che sen i primi che se un diplomatico va a parlar co un ghe disen che no l’e quel el legitimo rapresentante. Noi che, se continuen cusì, par metà an aven ben 2 ( o 3? ) Veneti Serenissimi Governi. Noi che se un finise dentro parchè i taliani dise che no l pol saldar na piastra su un trator sen tuti pronti a disociarse e dir de no averlo mai conosuo. Me pinze el cor, ma no credo ghe sia neinte da riconoser, …se non el casìn.
Davide
@STROPOL
Grazie per le gentili parole. Usar il Tu od il Lei per me e’ lo stesso. Sono abituato ad usare il Lei, sebbene preferirei si tornasse ad usare il Voi come si era soliti prima della guerra.
Penso avremo modo di incontrarci in futuro. Tornero’ nelle Venezie verso Ottobre.
Per quanto riguarda il ‘referendum’ in Crimea (Ukraina) debbo contraddirLa.
Tale ‘referendum’ non e’ stato ridicolizzato bensi’ dichiarato illegale (e concordo col fatto che esso sia stato considerato illegale) per le quattro seguenti ragioni su cui potremo eventualmente discutere ad ottobre. 1) non era previsto dalla costituzione Ukraina (dal mio punto di vista la ragione meno solida); 2) falsificazione nel numero dei votanti, nel numero di voti espressi, e nelle operazioni di spoglio (una ragione che renderebbe nulla una qualsiasi votazione, persino in un patronato); 3) consultazione eseguita con truppe straniere davanti ai seggi, divieto di piegare la scheda di voto, urne trasparenti e Cosacchi innanzi all’urna che controllavano il voto espresso sulla scheda (tale lampante clima di intimidazione dovrebbe rammentarLe le similarita’ col ‘referendum’ del 1866); 4) struttura stessa del ‘referendum’, dal punto di vista tecnico-costituzionale esso non ha preso in considerazione il fatto che nella regione esistono 3 etnie diverse (la ragione piu’ importante nel dichiarare tale consultazione illegale). Esistono infatti ‘regole costituzionali’ ben sperimentate da utilizzarsi quando in una regione coesistano etnie diverse – vedasi le regole utilizzate in Svizzera per impedire che alcuni cantoni possano imporre su altri la loro decisione attraverso un referendum.
Posso quindi assicurarLe senza alcun timore di smentita che tale ‘referendum’ e’ stato una farsa.
Stropol
Nesun problema, caro Sior, in realtà anca a mi me piaseva de pì el Vu…ma ncò el rispeto par na roba desueta. Vorà dir che fen n esercizio de bela scritura “storica”…
Quanto a la Crimea, ò capì mal mi o ghe n era dei Oservatori Internazionai comunque presenti ? Par el resto se trata de cose che no conoso così nel detalio e quindi aceto tuto come vero, el centro de la question, però, dal me punto de vista l’è sempre che un esercizio de democrazia l’è tal sol che se tute le parti conserva el rispeto par l’aversario e par le stese regole. Cosa questa che, a memoria mia, se à verifica solo ne la secesion tra Cechia e Slovacchia. Dal me punto de vista “Autodeterminazione” de un popolo dovrie significar che se tien conto de la volontà del Popolo protagonista e se negozia co i altri la realizazion de la volontà. Ne la magior parte dei casi, inveze, par autodeterminazion se intende la richiesta de parere tramite referendum a tuti i popoli coinvolti co un risultato simile a quel de la “Devolution” del 2006. Quando a la magioranza no interesava prenderse la responsabilità del debito e no i e ndati a votar fasendo mancar el “quorum” ed eco che la autodeterminazion de chi che ghe rimeteva i schei le ndata a balìn. Question par noialtri ancora pì centrale l’e che fin quando quei del movimento “A” sconfessa el referendum del movimento “B” e quei del movimento “B” dise che quei del movimento “C” i e ladri e quei del movimento “C” dise che el referendum del movimento “A” l’ e na farsa…secondo mi uno che varda da fora el pensa -ridendo – “Masa gài nel puner, finchè i à energie par litigar vol dir che no i e così ciapai mal da voler la so libertà”. Spere sinceramente de sbaliarme, ma questo l’e el significato quando digo che, secondo mi, ghe vorìe prima unire, dopo cercar apogi al estero e a la fin darse de le istituzion che, par quanto elete co regole e metodi non riconosui da Roma, sie, almanco, condivise da tuti.
Davide
@STROPOL
Concordo con gran parte di quel che avete detto. Sarebbe interessante discutere in maggior dettaglio, ma al di fuori di questo forum.
Non concordo colla vostra frase “se trata de cose che no conoso così nel detalio e quindi aceto tuto come vero”, frase che stona con quel che avete detto in commenti precedenti in merito l’usar il proprio cervello e non accettar per vero ogniqualcosa vi venga detta!
Stropol
No avè capi mal, caro Sior, intendevo dir proprio quel che avè leto, ma no nel senso che me faso spiegar da n altro quel che pense, piutosto nel senso che l’è inutile che me meta a polemizar su detagli che no conoso e che à rilevanza limitata rispeto a quel che vojo dir. In altre parole pol anca esar vero che el referendum fose tarocà e, comunque, dato che solo Putin lo sostenea, a tuti i altri ghe convenìa in ogni caso – vero o falso – farlo pasar par tarocà ( A cominciar da la UE che ha finanzià i teroristi nazisti par iniziar na rivoluzion ). A prescinder da questo a mi me interesa imparar che qualsiasi manifestazion de volontà popolare pol esar distuta ne la so credibilità parchè, chi no ghe comoda, el fa pasàr la pagliuzza del pi picolo error formal par la trave del broglio pi sfaciato…figurarse se se organiza na manifestazion su internet da parte de n popolo diviso al so interno e preda de 1000 contrasti. Futuro 0 polemiche 1000.
caterina
Davide, Stropol, siete persone interessanti e il vostro battibecco è bello ma ci conviene forse stare sull’attuale e sul concreto che il Veneto sta vivendo… un Serenissimo Governo nato dieci anni fa con sede a Longarone è una bellissima cosa, come un occhio che è rimasto vigile, ma inefficace ai fini pratici, come la scalata al campanile di San Marco, spie che sono servite a tener vivo il sentimento…oggi è l’irruenza del voto popolare che conta e riesce ad esprimersi per fortuna con mezzi all’avanguardia come internet, anche se con qualche difficoltà per alcuni che però sono aiutati da altri che si mettono a loro disposizione…lo ha fatto inaspettatamente un anno fa e si sta preparando a farlo ora… è una marcia esaltante, di popolo, anche se non appariscente, al punto che nessuno dei media venduti allo stato che poggia sull’immobilismo ne parla, anzi tutti si adoperano per dirottare altrove l’attenzione con fatti di cronaca locali o mosse pubblicitarie del governo centrale con cui riempiono palinsesti e drogano i cervelli.
Il Veneto si prepara ad esser un faro… ho molti amici sparpagliati in giro per la penisola che fanno il tifo per noi con la speranza di poter dire: cambiare è possibile!
Stropol
“Irruenza del voto popolare” ??? Ma se, per l’80% dei media se trata de Busato che se à fato 1.000.000 de click da solo ! Ma dai…par piazer. Alora, no interpretarme mal, no vojo dir che el referendum fuse na farsa, ma i risultati reali i e stati: a) na certa eco sui media stranieri, sopratuto Rusi, che, a fasi alterne, a durà 3 mesi; b) l’eser totalmente ignorai da lo stato talian; c) le polemiche sui posibili tarocamenti ( durae poco, come a dir che, tanto, no à rilevanza ); d) l’aresto de quei del trator ( cui nesun, trane un poco la Lega, à reagì ). Oltre questo la lungimiranza del Movimento à portà a na continua denigrazion de la Lega – che avea apogià el Referendum – col risultato che, deso, de le elezion del Parlamento ghen parlen in 3. Ora, dime, a la luce de questo e savendo che ghe sarìe già almeno un Serenissimo Veneto Governo ( o forse due ? ) in giro, secondo ti uno che varda da fora cosa pol pensar ? No stato talian polo meterse a tratar co un Busato ( rispeto par la persona, ma lo prendo come simbolo del Movimento )? O co un – come se ciamelo – quel de l’altro Veneto Governo ? Parchè i dovrie scelier un pi tosto che l’altro ? Parchè i dovrie tratar co qualcun visto che, fin deso, se trata solo de cose che se svolge nel mondo virtuale e no in quel reale ? ( Anca la così deta esenzion fiscae l’e già prevista da la lege taliana e no l’e assolutamente n ato de ribelion ). El risvolto pratico de tuto questo ? Noi continuen a sognar e contarsela su internet e lori i ne spedise qua 100.000 clandestini che i fa 5 fioi a testa a l’an e, fra 3/4 ani co se svejen, de Veneti no ghe n è pì. Quei 3 che sarà restai, in cima a qualche montagna, i sarà costreti a sconderse nei boschi parchè indebitài e mesi fora lege ( fiscale ) da la presiòn de l’euro. E così niente guèra, niente rivoluzion, niente voto ( forse ghe sarà anca el partito unico a Roma o, forse, se votarà solo Bruxelles: n parlamento che no conta n ostia ), solo esaurimento del numero dei opositori par fame, vergogna e ridicolo. Eco, questa l’e la diferenza tra i do piani: noi parlen e fen i post su internet, lori i fà e l loro far le grandemente eficace !
Davide
@CATERINA
“… come la scalata al campanile di San Marco, spie che sono servite a tener vivo il sentimento …”
Spie?!?
Ne ho sentite di baggianate su questo forum, ma questa e’ certamente la piu’ grossa!
mauro 56
Intanto Romeo e Giulietta hanno chiesto la separazione legale…Alfanoh Bin Zibbarrum Al Attai ci sta spedendo 2000 straccioni dal cara calabrese..Un modo come un altro di inquinare e dividere il popolo veneto e fare carta straccia delle intenzioni indipendentistiche venete.IL venditore di pentolame fiorentino abolisce 100 reati,tra i quali la fabbricazione di materiale esplosivo..Con l’ISIS alle porte secondo lui dovremmo “stare sereni?VIA IMMEDIATAMENTE DALL’ITALIA.QUINDI INDIPENDENZA E VENETO SOVRANO.La Moretti si metta l’anima in pace.Il processo è irreversibile.