RAI 3 STACCA COLLEGAMENTO. BUSATO: “POSSONO SOLO SILENZIARCI, CONTRO L’INDIPENDENZA NON HANNO ARGOMENTI”
Gli indipendentisti hanno più consenso di PD e Lega messi assieme: la via d’uscita dalla crisi è l’indipendenza delle regioni storiche della penisola, oppresse dal burosauro italiano
Oggi durante la trasmissione Agorà andata in onda su Rai 3, proprio nel momento in cui, dopo l’intervento del Presidente di Plebiscito.eu Gianluca Busato, la discussione si era incentrata anche con toni caldi sull’indipendenza del Veneto, il collegamento ha subito una brusca interruzione, impedendo quindi ogni ulteriore intervento.
Il guasto tecnico è apparso in realtà molto “strano” e, secondo il detto che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina, provvidenziale per gli ospiti in studio che dopo essersi accapigliati un po’ sull’inevitabile indipendenza del Veneto, sono tornati ai consueti e banali argomenti di sempre, che rivestono poca o zero importanza nella vera agenda delle priorità dei cittadini.
Gianluca Busato ha dichiarato: “a parte lo strano e provvidenziale “guasto tecnico”, la realtà è che contro l’indipendenza i politici italiani e i vari maître à penser del pensiero debole e premasticato non hanno argomenti e quindi non resta loro altra alternativa che silenziare la voce della libertà, soffocandola con argomenti fatui che hanno l’unico scopo di animare il teatrino della politica italiana allo scopo di poter continuare indisturbati nella pratica del furto delle nostre tasse, per alimentare un sistema statale fallito e dannoso per tutti. Per fortuna che il burosauro italiano si sta intossicando fatalmente di debito pubblico e che il percorso di libertà del Popolo Veneto non può più essere fermato”.
“Al di là del Veneto, il sondaggio di Demos di Ilvo Diamanti pubblicato ieri su Repubblica – ha concluso Busato – fa ben capire che gli indipendentisti hanno più consenso di PD e Lega messi assieme: ormai è autoevidente che lo stato italiano è odiato da tutti i propri cittadini in ogni dove e che l’unica via d’uscita è l’indipendenza delle regioni storiche oppresse da una forma di colonialismo socio-economico e culturale sempre più retriva e avvitata su sé stessa. Il Veneto ha tracciato una via di libertà e prosperità che sarà seguita anche dagli altri Popoli della penisola”.
Ufficio stampa
Plebiscito.eu
Comments (12)
Roberta
non ho potuto vedere, potete pubblicarla voi.
Grazie
mikivr
Anch’io non l’ho vista. Potete metterla sul sito? Grazie
marco
MARCO
Sembra che in catalogna fino ad ora abbino votato 2,3 milioni su 4,5 aventi diritto, quindi oltre il 50% dei catalani aventi diritto al voto!
E non solo, mancano ancora da sommare i voti dei catalani residenti all’estero e teniamo presente che alcuni seggi rimarranno aperti fino al 25 novembre.
Alla faccia della solita falsa informazione dei mass-media italiani quando si parla di referendum indipendentista!
Questa mi sembra una fatto importante da non lasciare passare e da mettere in risalto!
toni
tutto normale, da uno stato dittatore c’è solo questo da aspettarsi
toni
non vedo l’ora che arrivi la certificazione dei voti così gliela mettiamo dove non batte il sole
giancarlo
Ho assistito a tutta la trasmissione e mi sono fatto l’idea che per malafede o per ignoranza pura non hanno capito niente degli indipendentisti VENETI.
Hanno censurato il collegamento senza avere alcun contraddittorio col Sig. Gianluca Busato, proprio perché non capendo nulla non avrebbero potuto ragionare e controbattere alcunché. Sono sempre più convinto che i sorrisini e le battutine fatte in sottofondo le potremo fare noi ampiamente quando un giorno si sveglieranno non, da un brutto sogno ma da una realtà devastante.
IL DEFAULT ITALIANO !!!!
Meglio così. Meno capiscono e meglio è per noi che al momento opportuno saremo già pronti e preparati a prendere in mano la nostra regione che diventerà un nuovo stato alla faccia delle solite diatribe e contrapposizioni cui ho assistito nella trasmissione.
Anche RAI3 avrebbe fatto meglio ad ignorarci dato che non abbiamo alcun bisogno di visibilità italica. Ci bastano i maggiori quotidiani e mass media internazionali che ampiamente ci stanno supportando a livello di informazione presso il pubblico internazionale.
D’altronde se guardiamo alla politica estera di questo paese, è sempre stata o ridicola e assente o quando volevano fare qualcosa abbiamo visto solo morti in missioni di “pace” o per ultimo i due Marò lasciati a se stessi.
Sono allo sbando totale e stanno cercando di nascondere le verità reali del così detto paese ( MAI NAZIONE ) per impedire alla pubblica opinione di dover fare i conti con i numeri impietosi e sempre peggiori di mese in mese.
Quando il Presidente di PLEBISCITO.EU ha detto che noi Veneti siamo pronti a pagare una parte del debito pubblico italiano per aiutare anche l’italia oltre che l’europa di conseguenza, nessuno ha voluto approfondire.
Questa è la prova di quanto non ci capiscano nulla di strategie da parte di statisti capaci di innovare veramente e trovare soluzioni immediate per salvare il salvabile. Andate avanti così che è meglio per noi.
WSM
Andreher
Non è 4 e mezzo ma 5,4 milioni il numero degli aventi diritto al voto in Catalogna. In ogni caso a me pare miracoloso il dato sull’affluenza! Si arriverà facilmente oltre il 40%.
Ora, alle elezioni regionali del 2012 gli elettori complessivi furono circa 3 milioni e mezzo, pari al 67% dell’intero corpo elettorale del Paese.
Qualcuno pensa che il differenziale (27%) tra le due recenti consultazioni possa giustificarsi semplicemente con la “differenza di implicazioni” tra le due tornate?
Cerchiamo di ragionare ed essere sensati e oggettivi.
Il disconoscimento di Madrid e di TUTTA la comunità politica internazionale, attesa la sciacallaggine e la sua perfetta immoralità rispetto alla volontà di autodeterminazione della Catalogna, “quanto” conterà nel rappresentare questo differenziale?
E’ chiaro che non lo sappiamo… Però, per favore, leggetemi ancora poche righe, perché ora vi spiegherò come, matematicamente, la Catalogna abbia espresso IN OGNI CASO la sua volontà.
Se noi sottraiamo ai voti validi del 2012 quelli bianchi e nulli, e rapportiamo quelli residui (circa 3,5milioni) a quelli ESPRESSI come FAVOREVOLI alla libertà della Catalogna, otteniamo i seguenti dati: 1,8 milioni hanno espresso il doppio Sì (80,72% di 2.250mila votanti effettivi). Il dato, RAPPORTATO ALLE ULTIME CONSULTAZIONI, indica che, in ogni caso, il 52% dei catalani che ultimamente vanno a votare, vogliono l’INDIPENDENZA.
Si tratta, in realtà, della cosiddetta “base minima”. Quanti, per esempio, tra quelli che hanno rinunciato a votare (perché giudicato velleitario), erano per il doppio sì?
Pochi o tanti, se vi riflettete, la cosa ha scarsa importanza: sono ignavi inutili, ma in democrazia la loro vana opinione conta come quella del Leone più feroce.
Eppure, ognuno di loro non potrebbe che incrementare la percentuale dei favorevoli alla Libertà, dato che gli schiavi sono schiavi per tutti e sempre.
caterina
Andreher, grazie dei raffronti e del ragionamento per una valutazione ponderata che non fa una grinza… non va però sottovalutata l’unica premessa, ma determinante, che era stata fatta a questo referendum, che non avrebbe avuto “nessun valore” se non quello di poter valutare l’interesse reale dei catalani per l’indipendenza: in questo senso per il mio modo di vedere ha conseguito un risultato eccezionale.
Ora le azioni e le opzioni future sono nuovamente tutte in campo, confortate dal risultato quantomai positivo ottenuto domenica, sia sotto il profilo della partecipazione che per l’affermazione della volontà dei Catalani per l’indipendenza..
francesco
IMPORTANTE!
Tutti a finanziare il Referendum Veneto perchè ne vale la pena in qualunque caso ed è per la nostra libertà.
Sono solo 5 minuti del vostro tempo per fare un bonifico.
Siamo veri indipendentisti, non la diamo vinta a Roma!
oiram
visto la censura rai perché pagare il canone.un incentivo utile trovare il modo per non pagarlo.
paolo
Per risparmiare i soldi della commissione bancaria è meglio unire 5€ o più ciascuno e poi fare il versamento complessivo. Bisogna anche andare nelle case perchè molti non sanno di tutto questo.