TRIESTE E IL SUO PORTO ESSENZA DI LIBERTÀ. LIBERTÀ DI ATTRACCARE. LIBERTÀ DI SALPARE
Le ragioni di una candidatura simbolica nella lista civica Vito Potenza per il Territorio Libero di Trieste TLT-STO, a dimostrare il sostegno del Popolo Veneto alla causa triestina e a chi rappresenta l’identità stessa del suo risveglio
Come noto, qualche giorno fa ho raccolto l’invito dell’amico Vito Potenza di candidarmi nella lista civica che sostiene la sua candidatura a sindaco di Trieste. La lista si chiama Vito Potenza per il Territorio Libero di Trieste TLT-STO. La sigla STO in sloveno significa Svobodno Tržaško Ozemlje, ovvero Territorio Libero di Trieste, a testimoniare la natura multiculturale e multietnica di Trieste.
Non potrò dedicare molto tempo alla campagna elettorale e di raccolta firme in corso, ma credo che la mia candidatura a consigliere comunale possa essere simbolica, a dimostrare il sostegno del Popolo Veneto alla causa triestina. Ritengo infatti che la causa di Trieste sia particolarmente significativa per tutti i Popoli che stanno lottando per ottenere la libertà dal peggiore inferno fiscale e civile del mondo occidentale, come ho sottolineato durante la conferenza stampa all’Hotel Greif Maria Theresia del 9 aprile scorso per la presentazione ufficiale dei 28 candidati Consiglieri della Lista Civica Vito Potenza per il TLT-STO.
Al di là della questione giuridica internazionale, che vede la totale ragione del Territorio Libero di Trieste, a mio avviso la parte più importante da mettere in rilievo è l’essenza stessa di libertà che Trieste incarna grazie al suo porto franco, status concesso dall’Impero fin dal 1719.
Il Porto franco internazionale di Trieste è un luogo di libertà. Libertà di attraccare. Libertà di salpare.
Trieste, in particolare, dal 1947 al 1954 fu porto franco e dunque città libera, oltre che di diritto, anche di fatto, come testimonia la recente lettera che il 21 ottobre 2015 il Segretario Generale dell’Onu Ban-Ki-Moon ha inviato al Consiglio di Sicurezza. In essa Ban-Ki-Moon ricordava in particolare proprio la situazione di Trieste e la propria risoluzione n. 16 del 1947, con cui il Consiglio di Sicurezza approvava lo strumento per il regime provvisorio del Territorio Libero di Trieste, lo Statuto Permanente per il Territorio Libero di Trieste e lo strumento normativo per il Porto Franco di Trieste, documenti contenuti negli allegati del Trattato di Pace e in cui accettava le responsabilità derivanti da questi strumenti. La lettera mette in risalto le basi legali relative al ruolo che le Nazioni Unite hanno a Trieste e esplicitano la struttura del Governo del Territorio sulla base dell’articolo 9 dello Statuto Permanente. Essa specifica il ruolo ed i compiti che sono stati affidati alle Nazioni Unite, al Consiglio di Sicurezza (tra cui la responsabilità ultima di garantire l’integrità e l’indipendenza del territorio con l’assicurare l’osservanza dello Statuto Permanente e il mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza nel Territorio) e al Governatore.
Risulta pertanto ancora una volta evidente che il tentativo dello stato italiano di non applicare la legge internazionale vigente è il tentativo di reprimere la libertà di Trieste, fatto storico, giuridico e di buon senso.
La libertà di Trieste è quindi anche la libertà dei veneti, dei friulani e di tutti i Popoli oppressi dal regime italiano. E anche per Trieste vale quanto ricordava a proposito di Venezia Parag Khanna, nel suo libro “Connectography: Mapping the Future of Global Civilization” pubblicato il 19 aprile scorso: “oggi con l’economia italiana allo sfascio, manca poco che vada da sola”. Libro di cui consiglio vivamente l’acquisto e la lettura e nel quale viene ricordata, tra l’altro, la dichiarazione di indipendenza del Veneto del 21 marzo 2014, dopo la vittoria plebiscitaria con oltre l’89,10% di voti su oltre 2,36 milioni di votanti nel referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo 2014 organizzato da Plebiscito.eu.
Il mio appoggio alla candidatura di Vito Potenza a sindaco di Trieste è inoltre motivato dal valore della sua persona, che assieme a Paola Rocco, capolista, rappresenta l’identità vera stessa del risveglio di Trieste, come bene hanno rilevato i media internazionali, a cominciare dalla BBC. È grazie a loro che i cittadini di Trieste hanno potuto dimostrare, anche con la famosa marcia degli ottomila, che non si rassegnavano all’ingiustizia italiana che calpestava in modo vergognoso il diritto internazionale. Oggi credo sia quindi doveroso per tutti i cittadini sostenere Vito Potenza, che rappresenta come meglio non si potrebbe con la propria passione, la propria onestà intellettuale e il proprio straordinario impegno civico, la battaglia ideale di Trieste libera, basata su principi straordinari.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (5)
caterina
l’Alto Adriatico, esaltazione della libertà: il Veneto Repubblica Indipendente e Trieste Territorio Libero, due realtà statuali pregnanti storia antica e recente, come credo nessun’altra zona abitata, complementari oggi più che mai e attrattive sotto ogni profilo… auguri a Potenza! si batte per affermare una causa che è anche nostra, siamo tutti con lui! non possiamo votarlo ma i triestini lo faranno… è arrivata anche per loro l’ora di riprendersi il destino della loro città, come lo è stata fino a poco fa prima di esserlo solo nelle canzoni…protagonista assoluta nell’era moderna! Quanti hanno scritto di lei respirandone l’atmosfera, quanti l’hanno amata!
Ritornerà ad essere quella che fu…e non solo per nostalgia, ma per necessità!
Fil de fer
Poiché sono estremamente convinto sul concetto della democrazia diretta che nasce dal “basso”, auguro a questa civica tutto il successo che merita e che i triestini sapranno valorizzare come proprio pensiero e volontà.
All’italia dico che avrebbe dovuto essa stessa rispettare gli accordi internazionali, cosa che non ha fatto, ma sappiamo tutti in quale paese viviamo tra caste e castine , burocrati corrotti e politici il più delle volte assolutamente incompetenti o inadeguati.
Il Porto di Trieste assieme a quello di Venezia potranno diventare ancora porti mittel-europei e con l’avvento delle vie della seta potrà anche essere si supporto a quel di Venezia quando necessario.
WSM
BLIX
questa mattina su un quotidiano nazionale c’era la seguente battuta “renzi si compra
il sud” – alludendo al recente accordo economico con la regione campania ed a quaelli
in fase di realizzazione con altre regioni del sud.
credo che basti per qualificare lo spirito con il quale il nostro governo nazionale
ci amministra…
wsm
caterina
beh, abbiamo sentito in diretta stassera su rete quattro: Renzi si compra Trieste…con cinquanta milioni sul Porto Vecchio?
Interventi di tante brave persone a Trieste a sostegno della miriade di candidati sindaci, ma tutti appiattiti sulla promesse romane con le quali mai risolveranno i problemi di Trieste…che peccato..e che tristezza!
Un colpo d’ala ci vuole, quello illustrato da Busato! Trieste Territorio libero! e avrà gli occhi del mondo per tornare ad essere quello che fu!
Hanno la soluzione davanti con Potenza!
I presenti no, ma i Triestini che ascoltano a casa forse la vedono!
Glielo auguro di cuore! per il bene che vogliamo tutti noi a Trieste…
caterina
gli amici di Trieste non credono più a nessuno… la percentuale più bassa di votanti si è registrata in questa città…i soliti partiti che al massimo si alternano in una spirale autodistruttiva perché la gente ha perso la memoria e la speranza…
Ci vuole un colpo d’ala nel futuro…che speriamo prossimo, perché il fermento che comunque si è seminato non può non lievitare nelle coscienze di quanti amano veramente la loro città.. la libertà che hanno a portata di mano non ha prezzo… si renderanno conto i triestini che è delitto svenderla e svendersi ai partiti romani?