VENEZIA CROCEVIA NATURALE DEI NUOVI EQUILIBRI MONDIALI
L’indipendenza serve al Veneto per poter tutelare i propri interessi sempre più internazionalmente rilevanti. Plebiscito.eu ha concepito il progetto strategico per far cogliere al nostro territorio le opportunità che ne derivano
Le nuove vie dei commerci e delle relazioni internazionali che ne scaturiscono cominciano a farsi strada e ad essere condivise dalle leadership mondiali. Ne mostriamo una prima evidenza, presentata dalla Cina nel vertice dell’APEC, l’organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico dell’Asia e del Pacifico.
Le “vie della seta” sono state presentate a Pechino direttamente dal leader cinese Xi Jinping.
Risulta evidente a tutti il ruolo strategico assunto da Venezia e più in generale dal Veneto in tale prospettiva. Si comprende bene allora lo sforzo fatto da Plebiscito.eu nel corso di questi mesi estivi per permettere al nostro territorio di poter intercettare le opportunità che deriveranno dalla crescita mondiale che si impernierà sulla nostra naturale vocazione di cerniera tra oriente e occidente. E tra nord e sud, perché a tale prospettiva se ne accompagnano di ulteriori che vedono sempre la Repubblica Veneta quale “gateway” moderno dei flussi commerciali e di comunicazione tra civiltà, culture e territori.
La nuova moderna “rete” di sviluppo delle relazioni mondiali necessita di visione e capacità di azione.
Il progetto strategico avviato da Plebiscito.eu si impernia sulle straordinarie opportunità legate ai nuovi equilibri che vengono disegnati ora e che costituiranno le possibilità di sviluppo umano ed economico del prossimo futuro.
Prossimo, perché le possibilità di azione che scaturiscono dai mezzi finanziari moderni ne permetteranno la realizzazione in pochi anni.
Indipendenza del Veneto significa anche la possibilità di poter assumere le logiche decisioni in difesa di interessi territoriali che divengono di rilevanza internazionale che saranno sempre più cruciali e che non possono permetterci il lusso di restare sudditi di uno stato che non è mai stato in grado di recitare un ruolo di attore strategico.
Plebiscito.eu è l’unica organizzazione presente in Veneto che ha saputo concepire il progetto strategico per far cogliere al nostro territorio le opportunità che scaturiscono dai nuovi equilibri mondiali e disegnare le modalità realizzando gli strumenti moderni pratici per poter recitare questo ruolo e avviare le relazioni internazionali necessarie a assumere il ruolo che ci spetta nel mondo.
Ora siamo nella fase di completamento di tali strumenti che richiedono uno sforzo straordinario organizzativo ed economico.
Se vuoi aiutarci sull’uno e sull’altro fronte, contribuisci da subito.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
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Comments (16)
caterina
Venezia, crocevia storico che oggi può essere politico per prestigio di sedi e cultura, ma dovremo pensare all’esterno della laguna il crocevia di merci e di navi, da collegare con altre vie per i trasporti, come è ben stato illustrato domenica scorsa a Treviso, e in correlazione con Trieste, prima che il punto nevralgico si sposti altrove, come le politiche fiscali italiane già sembrano obbligare, a scapito della nostre coste.
giancarlo
Lo sviluppo del Veneto in futuro si giocherà sulla mobilità delle persone e delle merci al suo interno. Questo determinerà la possibilità di far uscire in maniera più veloce ed economica le nostre merci destinate all’estero. Sicuramente la nostra industria Veneta sarà più competitiva di oggi per una serie di fattori favoriti dalla nostra nuova politica di sviluppo, ma riguarderà non più prodotti manifatturieri e metalmeccanici di ieri ma nuovi prodotti altamente tecnologici ed innovativi anche dai punti di vista estetico e dei materiali. Aziende come GEOX e LUXOTTICA ne sono un esempio.
La Cina, come la Russia potranno essere per noi dei partners economici molto importanti che ora ci vengono ridotti da una politica italiota riduttiva e poco lungimirante.
Le aziende di trasporto e di logistica nel VENETO dovranno svilupparsi notevolmente per sottrarre le nostre merci ai vettori stranieri apportando nuovo PIL VENETO e risparmi vettoriali terrestri,marittimi,aerei di importanza strategica assolutamente importante.
I trasporti fluviali Veneti poi saranno non solo strategici ma anche una importante fonte di risparmi per rendere sempre più competitive le nostre merci. In prospettiva futura alcune opere infrastrutturali sui fiumi potranno portare non solo questi vantaggi citati, ma in contemporanea la possibilità di mettere in sicurezza il territorio Veneto e con semplici canali di collegamento tra i fiumi, anche la possibilità con apposite paratoie, di far defluire le acque tra i vari fiumi evitando qualsiasi possibilità di esondazioni là dove sul territorio avvenissero eccezionali piogge torrenziali.
Insomma VENEZIA ed il VENETO hanno delle potenzialità, oggi castrate e ridotte, che prevedo esploderanno in positivo con la nostra indipendenza.
Oggi, anche la regione veneto ha tanta carta nei cassetti da anni e pochi o niente soldi per fare….quindi non c’è soluzione restando fermi e statici. Noi invece vogliamo essere mobili ed attivi ma per farlo dobbiamo essere liberi.
WSM
francesco
Invito tutti a finanziare il Referendum Veneto perchè ne vale la pena in ogni caso e riguarda la nostra libertà.
Sono solo 5 minuti del vostro tempo per fare un bonifico.
Indipendentisti fino in fondo, non diamola vinta a Roma!
caterina
Francesco, sei un mago! il tempo è un bonifico, io te ne do tanto se vuoi…
considera che c’è un sacco di gente che l’ha addirittura trasformato direttamente in voti dall’inizio dell’anno fino al 21 marzo, non so se ci hai pensato!
Adesso stiamo già concretamente invece a finanziare l’avvio della Repubblica Veneta…vedi di partecipare anche tu!
Fil de Fer
Mi sovviene un pensiero di Albert Einstein:
“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”.-
Questa frase la collego al film “IL VELONE DI VETRO” che ho visto ieri sera al cinema qui a Verona e che rimandandomi indietro di 145 anni mi ha fatto capire che noi Veneti, quando è necessario cambiare, la capacità c’è l’abbiamo nel nostro DNA da sempre. Infatti dopo l’unità d’italia, con la distruzione della nostra economia a causa delle elevate tasse del regno italico-piemontese molti presero le valige e se ne andarono. Come fece mio nonno e mia nonna paterni che se ne andarono in Brasile. Il film che consiglio a tutti i Veneti di andarselo a vedere, lascia dell’amaro in bocca poiché fa vedere quello che stà succedendo ai giorni nostri. In 145 anni nulla è cambiato. Infatti il podestà del piccolo paesino sul piave dove è ambientato il film….alla fine dice al povero Biasin se non ti va così, te ne puoi andare altrove….questo è il succo del discorso. Oggi i nostri giovani stanno facendo la stessa cosa….se ne vanno all’estero per poter lavorare….Io dico che abbiamo il diritto di restare a casa nostra e di lottare contro uno stato parassita che distrugge sempre la nostra tela che costruiamo con fatica e dedizione. Penelope lo faceva perché lo decideva lei, qui invece noi costruiamo e lo stato distrugge quello che creiamo o abbiamo creato in tanti anni di fatica e passione.
Andate a vedere il film…il meglio che si poteva fare perché la censura esiste ancora, specie su argomenti come quelli trattati da questo film.
Storicamente non sono stati o non si è potuto affrontare certi punti chiave sulla cessione del Veneto all’italia avvenuta in un Hotel di Venezia…..la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del regno d’italia ,due giorni prima dello svolgimento del famoso plebiscito truffa, della vittoria dei SI’, e altro ancora….ma nel complesso si capisce benissimo che eravamo caduti in mano a gente senza scrupoli e che da allora stanno facendo la stessa politica.
Quella di distruggere la tela che noi continuavamo a costruire….
WSM
caterina
speriamo che ne programmino la proiezione anche in centri minori, così me lo posso vedere…avevo letto del film in occasione della mostra di Venezia, dove hanno trovato qualche scusa per non farlo rientrare nella selezione fra quelli della sua categoria… avrebbe avuto una pubblicità scomoda?.. con certi scopi la censura funziona ancora.
Michele De Vecchi
Caterina, questo è quanto ti posso consigliare
https://www.facebook.com/IlLeoneDiVetro/photos/pb.580782692040980.-2207520000.1416213992./706595906126324
Per il resto, Caterina, ti rimando a questo
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2014/11/16/news/boicottato-il-leone-di-vetro-1.10325194
Fil de Fer
Il boicottaggio del film ” IL LEONE DI VETRO” a TREVISO presso il MELIES è da denunciare al mondo intero.
Mentre nel mondo le multinazionali predicano bene e vogliono la libertà d’azione in tutti i campi, dall’altro razzolano male, pretendendo di censurare un film che non fa altro che riportare quanto accaduto veramente nel 1866 nel Veneto. Cioè con la truffa, l’inganno e la prepotenza si costrinsero i Veneti a votare contro loro stessi…che è già una prova di colpevolezza dell’italia.
Ricordo, ancora una volta, a costo di annoiare chi legge, che il risultato del plebiscito avvenuto in VENETO uscì sulla gazzetta ufficiale del Regno d’italia due giorni prima del suo svolgimento. Prova regina della truffa e che è documentata da un nostro patriota Veneto con tanto di copia originale.
Allora, di cosa vogliamo parlare quando coloro che fecero questa truffa sono gli stessi di oggi che continuano a volerci truffare con falsità e ruberie delle nostre fatiche e dei nostri risparmi ?!
E’ come se in AMERICA (USA) alcune società italiote proibissero ai proprietari dei cinema di proiettare la vera storia degli Stati Uniti d’America… (Sic!)
Abbiamo provato per 145 anni cos’è l’italia e ci siamo resi conto che tutto cambia per non cambiare nulla. Adesso però il DEFAUT italiano è sempre più vicino e noi, scusate se è poco, non vogliamo più essere complici di un misfatto perpetrato per 150 anni perché sarebbe diabolico per noi Veneti perseverare a credergli.
WSM
Cioè con la truffa, l’inganno e la prepotenza si costrinsero i Veneti a votare contro loro stessi…che è già una prova di colpevolezza dell’italia.
Ricordo ancora una volta, a costo di annoiare chi legge, che il risultato del plebiscito avvenuto in VENETO uscì sulla gazzetta ufficiale del Regno d’italia due giorni prima del suo svolgimento. Prova regina della truffa e che è documentata da un nostro patriota Veneto con tanto di copia originale.
Allora, di cosa vogliamo parlare quando coloro che fecero questa truffa sono gli stessi di oggi che continuano a volerci truffare con falsità e ruberie delle nostre fatiche e dei nostri risparmi ?!
Abbiamo provato per 145 anni cos’è l’italia e ci siamo resi conto che tutto cambia per non cambiare nulla. Adesso però il DEFAUT italiano è sempre più vicino e noi, scusate se è poco, non vogliamo più essere complici di un misfatto perpetrato per 150 anni ( per loro ) perché sarebbe diabolico perseverare a credergli.
WSM
Fil de Fer
Mi scuso del doppiaggio……
francesco
Cara Caterina ovviamente esprimi una tua opinione,
io però devo esprimere la mia e ti dico che in questo momento propagandare a rifiutare di perseguire tutte le strade possibili che portano all’indipendenza è da stolti con i paraocchi e non è da razionale indipendentista!
Lo stesso Busatto ha consigliato di finanziare il referendum e l’ho sentito io con le mie orecchie a Montegrotto.
Se ogni Veneto, come si ricorda di dover pagare le tasse, si ricordasse di finanziare il referendum sarebbero solo 3 euro a testa.
Trattasi di un referendum con monitoraggio internazionale quindi con la rilevanza che ne consegue (ONU) per qualunque trattativa politica ed economica.
E’ un dovere che dobbiamo a noi stessi, per la nostra libertà e per consentire un futuro ai nostri figli!
Cosa sono 3 euro a testa per un referendum quando abbiamo uno stato schiavista che a tutti noi, da quando nasciamo a quando moriamo ogni anno ci deruba di oltre 4.000 euro?
80 anni x 4000 = 320.000 euro rubati al netto dei sevizi (e che servizi…)!!!
caterina
Francesco, l’hai ammesso anche tu di quanto già ci derubano…e ti sembra che la regione doveva chiederci tre euri a testa per farci votare con tutti i soldi che già ci sottraggono notte e giorno? perchè non sono solo le tasse che paghiamo direttamente sotto questo titolo, ma le paghiamo anche comperando il pane… e, a parte che volendo poteva chiamare i cittadini a collaborare con la loro opera per diminuirne i costi, così la cifra si sarebbe più che dimezzata, una simile spesa la regione con i miliardi del suo bilancio di cui dispone vuoi che non trovasse la cifra per garantirci di esercitare un diritto che ha più volte confermato, dal 2012 in poi, che ci spettava?
Referendum istituzionale lo chiamate? e lo sia per davvero!
Fil de Fer
Francesco e Caterina hanno delle ragioni condivisibili.
Purtroppo per Francesco, e me ne dispiace, dimentica che abbiamo a che fare con politici non più credibili. Non voglio girare intorno al referendum regionale che ricordo dovrebbe svolgersi con due quesiti….quello sull’autonomia.., che sarà caldeggiata, e lì sì la regione spenderà anche dei suoi soldi, per favorire la scelta…e l’autodeterminazione con l’indipendenza che sarà sabotata con tutti i mezzi. Vogliamo aprire gli occhi e vedere?
Farò un piacere e dispiacere a tutt’e due…pagherò la mia parte con il bonifico alla regione…ma poi diventerò una BELVA INFEROCITA se non sarà fatto per qualsiasi motivo. Lo giuro a me stesso !!!!
WSM
caterina
…è chiaro che ciascuno risponde ad un invito a sborsare quattrini secondo la propria sensibilità oltre che alla propria tasca, ma io contesto un’iniziativa così zoppa di un’istituzione che dovrebbe invece “rappresentare tutti i veneti”,e invece è riuscita a declassare un referendum così vitale ad una specie di “primarie” di un partito…
ci ha abituato lo stato italiano alle primarie, ma io sono antica e diretta, è il voto che conta non la voglia di voto…
anche se abbiamo un capo di governo che è il risultato di primarie, di un partito però che era non vincente ma già primo…
finiranno poi col dire che non avendo raggiunto la cifra, significa che la cosa non interessa…e io rifiuto questo ricatto! e lo rifiuto ancor di più perchè è un’istituzione che lo mette in atto.
Mi sento popolo, ho votato insieme al Popolo Veneto che è superiore a qualsiasi itituzione, e motivato e consapevole si è già espresso.
Grazie a FIL DE FER per avermi dato l’occasione di spiegare meglio il mio pensiero.
francesco
Bravo FIL DE FER!
Finanziamo sto benedetto referendum e diventiamo tutti belve inferocite perchè così è giusto che sia e cosi all’Indipendenza ci arriviamo prima.
Anche io mi sento una Belva inferocita!
Fil de Fer
Il mondo è sempre andato avanti nel male e nel bene ed è proprio per questo che le cose cambiano ed è l’uomo a cambiarle.
Dobbiamo ringraziare Dio che ci ha imposto la morte.
Questo serve per ricambiare le generazioni.
Dunque, se è l’uomo ( ma forse anche Dio qualche volta ci mette una pezza) l’artefice della storia, perché non si vede un bene che qualche popolo diventi indipendente ? Forse qualcuno può sostenere che gli stati “creati o costruiti” sulla carta, tirando linee di confine o facendo guerre siano stati atti meritevoli tanto da doverli ancora oggi tenere in vita a tutti i costi ??
Ma quale filosofia perversa è mai questa !
Se per arrivare a “creare” tanti stati fasulli o inesistenti (si potrebbe fare una lunga lista tra cui l’italia) si è dovuto rinnegare ed annullare qualsiasi diritto naturale o sancito specialmente dagli ultimi documenti internazionalmente sottoscritti ed accettati sui diritti dell’uomo, sulla sua autodeterminazione, sul riconoscimento delle lingue originali, e tanti altri ancora, allora perché le classi dirigenti si ostinano a ostacolare coloro che invece vogliono costruire ( questo sì ) un nuovo stato su base millenaria di un popolo mai scomparso e che oggi ha tutte le carte IN REGOLA per chiedere con forza di essere libero di vivere il proprio futuro come più gli aggrada ?!
La democrazia dov’è ? Forse si è perso per strada il significato di queste due parole greche ? Non voglio pensarlo, ma a quanto sembra, sembrerebbe di sì !!
Mi piacerebbe che qualche “illuminato italiota” mi rispondesse…così avrei modo di demolire qualsiasi sua presa di posizione.
WSM
caterina
si inferocita contro chi facendo finta di accontentarci, come se essere indipendenti fosse un’utopia o un nostro capriccio, ci mena pel naso…
Dov’è la sua autorevolezza come governatore di una regione così particolare nella storia, nel valore, nelle disgrazie, e nell’impegno verso tutti e verso le nostre generazioni a venire?
Non confidiamo troppo in chi finora non a dimostrato di meritarlo e continua nello stesso atteggiamento, pensando al suo di domani!
Dobbiamo credere in quello che abbiamo fatto senza o nonostante lui, e andare comunque avanti per la nostra strada senza tentennamenti, perchè rischiamo noi di smentire noi stessi…