Giovanni Gualtiero Scapini
Candidato per Veneto Sì nel Collegio 43 – Estero
E’ nato a Legnago in provincia di Verona il 10 settembre 1939. Primo di cinque figli, è stato allevato durante la guerra dai nonni materni Flangini (storica famiglia veneziana), nella loro grande casa di San Pietro di Legnago. Nel 1947, dopo il ritorno del padre dalla prigionia americana, la sua famiglia si trasferì in Lombardia, dapprima a Iseo e poi, nel 1950, a Brescia. Ha mantenuto sempre stretti legami con la terra veneta pur integrandosi perfettamente nella società lombarda.
Studi: diploma di Geometra
Esperienze di lavoro:
– 5 anni come disegnatore alla OM e poi alla Fiat, ufficio progetti – 5 anni come impiegato tecnico Filiali Fiat –
2 anni di tirocinio presso studio di architettura a Verona (in Sottoriva)
– 3 anni come geometra di cantiere presso impresa costruzioni stradali in provincia di Brescia
– 4 anni come geometra responsabile tecnico commerciale e direttore cantieri presso impresa di costruzione piscine pubbliche e private di Brescia
– Dal 1979 al 1994: contitolare di azienda artigiana del settore piscine
– Dal 1994 al 2002: direttore tecnico commerciale e responsabile dei cantieri nell’impresa di famiglia
– Pensionato dal 2005, ha lavorato come consulente tecnico fino al 2013
Nel maggio 1997, quando scalarono il campanile, si trovava in Turchia per lavoro e vide alla televisione turca il trattamento vergognoso che “la forza pubblica” riservava ai patrioti. Si indignò e decise di votarsi all’indipendenza della Patria veneta. Nel 2009 aderì al PNV, l’anno successivo fu tra i fondatori di Veneto Stato. Dopo il congresso del Viest si avvicinò a Indipendenza Veneta come simpatizzante, venendone radiato (sic) con Lodovico Pizzati e Gianluca Busato. E’ vicino idealmente a Plebiscito.eu, nonché membro eletto e designato di Governo Veneto.
Scrittore per passione. Le sue opere:
- El butin
- Il Leone trionfante
- Le pietre del male
- Flangini (scritto a quattro mani con Yamandù Flangini)
Programma:
– Indipendenza delle Terre della Serenissima dall’Adda all’Istria senza se e senza ma. Se necessario, alleanza con tutti i movimenti e i partiti disposti a battersi con noi, ma senza alcun compromesso o fraintendimento. Possibilmente con metodi non violenti, perché contrari alla nostra civiltà veneta.
– Ripristino della legislazione della Serenissima, che fu presa a modello dai costituenti americani per la sua perfezione.
– Libertà, meritocrazia, onestà, rettitudine, efficienza, carità e fede. – “Veneto è chi veneto fa” va benissimo, ma senza le invasioni a cui siamo sottoposti per colpa e negligenza del governo italiano occupante.
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