Michele Lazzarini
Candidato per Veneto Sì nei Collegi 24 – Riviera del Brenta (VE) e 28 – Miranese (VE)
Nato il 01/04/1987 residente a Robegano di Salzano (Ve)
Diplomato presso l’Istituto 8 Marzo di Mirano in possesso del diploma di perito commerciale.
Se faccio qualcosa in cui credo mi entusiasmo e vado fino in fondo andando contro tutto e tutti, anche se prendo pesci in faccia non demordo. La mia più grande passione sono tutti i mezzi civili e militari, in particolare auto, moto, treni ed aerei. Per lavoro guido un furgone tutti i giorni. Sono entrato nel mondo indipendentista da neanche due anni perché vedo nell’indipendenza l’unica possibilità di dare un futuro hai figli che avrò senza andare via dalla mia amata terra veneta.
Le mie volontà sono potenziare il trasporto pubblico aumentando le linee ferroviarie esistenti, interrerà stazioni e linee ferroviarie, se non possibile sopraelevarle, integrare treno bus ed aereo e migliorare il trasporto privato togliendo i mezzi pesanti dalle strade creando interporti ferroviari e navali facendo viaggiare le merci su treno e nave/chiatta. Voglio togliere alle giunte degli enti pubblici tutte quelle competenze che sono pura applicazione di una norma ad esempio i limiti di velocità, i quali dovrebbero essere messi dall’ufficio tecnico in funzione a quello che prevede il codice della strada e non quello che decide la giunta. Diminuire la segnaletica dove possibile perché certe volte confonde, renderla più chiara e comprensibile. Alzare i limiti di velocità nelle strade di scorrimento urbane (tutte le vie principali di accesso e trasferimento) permettendo su di esse solo rallentatori sonori. Nelle strade extraurbane espropriare il più possibile così da eliminare tutte le abitazioni e attività commerciali con accesso diretto sulla strada, creare per entrambi i sensi di marcia piste ciclopedonali, introdurre limiti minimi, impedire le svolte che obbligano a fermarsi in carreggiata o a frenate improvvise. Le rotonde metterle solo ad inizio e fine rettilineo con distanza minima di 2 km tra una e l’altra e non per diminuire la velocità dei veicoli; non sarà possibili creare rotonde su intersezioni con strade minori salvo quando non presenti le rotonde principali, quelle già esistenti andranno demolite. Divieto di abbassare il limite di massimo di velocità sulle strade, salvo in prossimità di intersezioni, curve particolarmente pericolose ed attraversamenti ciclopedonali, i quali obbligatoriamente dovranno essere interrati se possibile. I mezzi pubblici si potranno fermare solo in apposite aree al di fuori della carreggiata. Nelle autostrode e strade con corsie multiple per senso di marcia dovranno essere decisi limiti di velocità minimi e massimi obbligatori per ogni singola corsia; obbligare i mezzi pesanti a circolare al loro limite massimo nella prima corsia di destra così da poter impedire loro il sorpasso. Ecc.
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