Legge n. 6/2015 della Repubblica Veneta
I Principi relativi ai media: Stampa
Prologo
“Il diritto all’informazione, alla libera espressione delle
opinioni e alla critica è un diritto umano fondamentale.”
– tratto dalle Premesse della Dichiarazione dei doveri e dei diritti dei giornalisti svizzeri –
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La libertà di stampa è un corollario della libertà di coscienza e di espressione.
La “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, è la sua prima codificazione universale.
Art. 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Tale principio è rafforzato dalla “Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali” (CEDU), approvata dal Consiglio d’Europa nel 1950, è vincolante per gli Stati che l’hanno ratificata:
(…) Art. 10
1 Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo non impedisce che gli Stati sottopongano a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione.
2 L’esercizio di queste libertà, comportando doveri e responsabilità, può essere sottoposto a determinate formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni previste dalla legge e costituenti misure necessarie in una società democratica, per la sicurezza nazionale, l’integrità territoriale o l’ordine pubblico, la prevenzione dei disordini e dei reati, la protezione della salute e della morale, la protezione della reputazione o dei diritti altrui, o per impedire la divulgazione di informazioni confidenziali o per garantire l’autorità e l’imparzialità del potere giudiziario.
La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo veglia sul rispetto di queste norme, salvaguardando l’equilibrio con altre norme concorrenti (per es. il rispetto della privacy, art. 8 della CEDU).
Nelle professioni uno Stato dovrebbe intervenire il meno possibile e dare molta importanza all’auto- regolamentazione della categoria. L’autocontrollo libera dai condizionamenti della politica ma è privo degli strumenti coercitivi propri del diritto pubblico. Si tratta comunque di direttive che entrano, come nessuna legge potrebbe, a chiarire determinate situazioni, a prevenire gli errori e a sedimentare nel tempo la cultura professionale. Ad esempio la “Dichiarazione dei doveri dei giornalisti” svizzeri regola tre grandi categorie: il rispetto della verità (completezza dell’informazione, non-manipolazione delle notizie), il rispetto delle persone (limiti della “privacy”, inchieste mascherate, ascolto della parte criticata), l’indipendenza del giornalista (abuso di informazioni economiche riservate, vantaggi personali o collettivi, confusione tra testo redazionale e pubblicità).
La proposta di legge recante “Principi relativi ai media: STAMPA” intende segnare una discontinuità dei percorsi legislativi e di cultura dei valori giuridici rispetto alla giurisprudenza e alle norme della Repubblica Italiana che oggi fra l’altro prevedono “Nessun giornale o periodico può essere pubblicato se non sia stato registrato presso la cancelleria del tribunale, nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi.” […] Chiunque intraprenda la pubblicazione di un giornale o altro periodico senza che sia stata eseguita la registrazione prescritta […], è punito con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire 500.000 (1). La stessa pena si applica a chiunque pubblica uno stampato non periodico, dal quale non risulti il nome dell’editore né quello dello stampatore o nel quale questi siano indicati in modo non conforme al vero.”
La proposta di legge recante “Principi relativi ai media: STAMPA” intende sancire così un fattivo diritto alla libera espressione nei territori della Repubblica Veneta.
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Il Parlamento Provvisorio della Repubblica Veneta, eletto il 15-20 marzo 2015 ai sensi della delibera n. 3/2015 della Delegazione dei Dieci della Repubblica Veneta, in virtù dei poteri conferiteli con il Plebiscito Digitale per l’indipendenza della Repubblica Veneta del 16-21 marzo 2014, riunitosi in Noventa di Piave l’11 settembre 2015 alle ore 20.30 presso l’Hotel Base To Work alla presenza dei deputati di cui all’allegato 1, constatata la presenza del numero legale atto a deliberare,
PREMESSO
che la Delegazione dei Dieci della Repubblica Veneta con propria deliberazione ha approvato i Principi della Repubblica Veneta [Deliberazione n. 1/2015 della Repubblica Veneta] richiamandosi anche alla “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948
DELIBERA
l’approvazione della seguente LEGGE n. 6 / 2015.
Legge n. 6 della Repubblica Veneta dell’11 settembre 2015
I Principi relativi ai media: Stampa.
Art. 1
Si approvano i seguenti principi.
La libertà della stampa, intendendosi per tale la riproduzione tipografica o comunque ottenuta con mezzi meccanici o fisico/chimici in qualsiasi modo destinata alla pubblicazione, è garantita.
Parimenti è garantita la modalità di diffusione delle pubblicazioni a mezzo Internet. La censura è vietata.
Il segreto redazionale è garantito.
Noventa di Piave, Repubblica Veneta, 11 settembre 2015
il PARLAMENTO PROVVISORIO della REPUBBLICA VENETA
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Allegato 1: elenco Deputati presenti
Alessandra Checchetto, Alessandro Carrai, Alvise Piccoli, Antonio Dalla Vittoria, Antonio Meneghetti, Claudio Rigo, Daniele Quaglia, Davide Pavan, Domenico Brovazzo, Domenico Soldera, Elena Rossetto, Francesca Chizzali, Franco Pistoia, Gabriele Berto, Giampietro Magagnin, Gianfranco Favaro, Gianluca Busato, Giorgio Zampieri, Giuliano Bristot, Ivano Furlan, Manuel Masiero, Marco Benetelli, Mario Nogherotto, Marzia Taschetto, Massimo Gava, Massimo Greggio, Mauro Fontana, Micaela Meneghini, Michele Lazzarini, Michele Maier, Paolo Zanella, Pier Paolo Bottin, Piergiorgio Fol, Riccardo Gazzola, Sandro Colombo, Stefano Vescovi, Umberto Guariento.