9 NOVEMBRE, 18 SETTEMBRE, 21 MARZO: UN 2014 NEL SEGNO DELLA LIBERTÀ DEI POPOLI D’EUROPA
Tracciata la via per ottenere l’indipendenza in un mondo sempre più interdipendente
Il 9 novembre non è una data a caso. Essa rientra con tutta evidenza nella storia d’Europa. 25 anni fa a Berlino la caduta del muro che divideva un Popolo, oggi a Barcellona e in tutta la Catalogna una partecipazione straordinaria di Popolo.
Anche la Repubblica Veneta oggi ha fatto uno straordinario passo in avanti dando il via al progetto istituzionale per la propria indipendenza e alla selezione e creazione di una nuova classe dirigente capace e determinata essenziale per la gestione del post-indipendenza. A Treviso, oltre a testimoniare il nostro sostegno ai catalani impegnati in un esercizio di sovranità popolare e simbolo della libertà di espressione, abbiamo assistito ad interventi di relatori estremamente preparati, che hanno espresso contenuti e argomenti inediti di spessore e di qualità assoluta.
Anche a Venezia e in altre parti del Veneto si sono riuniti molti veneti con le proprie bandiere a testimoniare la vicinanza al Popolo Catalano e la propria volontà di indipendenza anche per il Veneto.
Il 9 novembre per la Catalogna, come il 18 settembre per la Scozia e il 21 marzo per il Veneto rappresentano date che segnano un 2014 nel segno della libertà dei Popoli.
La strada verso la piena indipendenza non è ancora conclusa per nessuno di questi Popoli, oggi a Treviso abbiamo indicato una strada che riteniamo essere obbligatoria: nessun Popolo può pensare di ottenere la propria indipendenza in un mondo sempre più interdipendente, sempre più interconnesso, sempre più globale, se non sa portare concreti vantaggi anche agli altri interlocutori negli equilibri geopolitici internazionali. Le regole del gioco sono imperniate sulla capacità di essere efficaci nella modernità.
Il consenso è stato dimostrato ed ottenuto, il via libera i Popoli lo hanno già conferito, assieme ad un mandato ai propri rappresentanti per creare, tracciare e realizzare concretamente la via verso la propria indipendenza.
Noi veneti ora inizieremo a presentare ai nostri cittadini la modalità attraverso cui eserciteremo l’indipendenza e il modello istituzionale della Repubblica Veneta. Inizierà quindi una serie di conferenze nel territorio per illustrare e arricchire sempre più il nostro progetto e il percorso individuato da Plebiscito.eu, che prevede un accordo politico che in cambio della nostra immediata indipendenza veda il pagamento di una parte del debito pubblico italiano in pro quota, nell’interesse di tutte le parti in gioco: il Veneto, che guadagnerebbe dai 20 ai 40 miliardi di euro all’anno di surplus finanziario, l’Italia, che eviterebbe la bancarotta sotto il peso del debito pubblico, e l’Europa, che non crollerebbe in logica conseguenza del default italiano.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (7)
maniero ruggero
Salve, tante parole!io voglio i fatti !!! Sto aspettsndo con ansia che succeda l’impossibile perche’ forse è propio impossibile che possa succedere!! Comunque sono dalla vs parte speriamo in tempo perche’ ho intenzione di espatriare visto l”andamento .Aspettiamo!!!
marco
E se ci aiuti non pensi che ci arriviamo prima? Non credi che darsi da fare per migliorare le cose sia meglio che lamentarsi e basta?
giancarlo
Se i giovani invece di andarsene dal Veneto mettessero le loro competenze ed i loro studi a disposizione di PLEBISCITO.EU, come hanno fatto ieri a Treviso in molti, allora si arriverebbe molto prima a costituire quella classe dirigente veneta che pronta e compatta sarebbe operativa immediatamente dopo l’ottenuta indipendenza, fra l’altro già dichiarata al mondo intero.
Nella vita tutto deve essere seminato per poter essere raccolto.
I giovani hanno questa opportunità. Basterebbe qualche mese di impegno serio, se nel frattempo i genitori possono sopperire, e con molta probabilità oltre ad avere un’esperienza irripetibile avrebbero l’occasione di seminare la loro concezione e visione nel loro campo di competenza sul futuro Veneto e perché no, potrebbe anche darsi per il loro futuro professionale.
Le opportunità ci sono se si sanno coglierle al volo e credendoci fermamente.
Perché si va a scuola e all’università? Per acquisire competenze e cultura e per arricchirsi di un patrimonio personale, in questo caso anche storico circa la conoscenza del POPOLO VENETO da oltre 1.000 anni frequentando PLEBISCITO.EU
e iniziare da subito un’esperienza concettuale basata sulle proprie competenze e capacità personali e praticare un esercizio di vita altrimenti mancato.
Qui si sta parlando di costruire una Repubblica libera ed indipendente e quale
occasione migliore per dare il meglio ed il massimo di sé stessi!?
Si lavora per tutti, per il bene comune, per il POPOLO e pensate voi che così facendo non miglioreremo molto le cose !? Tra le priorità nostre i giovani sono sicuramente al primo posto perché voi giovani sarete la classe dirigente di domani. Noi stiamo semplicemente spianandovi la strada affinché voi possiate completare il nostro sogno per un paese vivibile, sereno e principalmente orgoglioso della proprie scelte per il bene vostro di tutte le famiglie venete ed anche per i nostri anziani oggi relegati ai margini della società come se non avessero fatto moltissimo anche per noi in passato.
W SAN MARCO NOSTRO PROTETTORE.
W LA REPUBBLICA VENETA FEDERATA .
(Fil de Fer)
caterina
molto, molto interessante quello che abbiamo sentito ieri dal palco della sala con un pubblico attento ad ogni intervento ognuno incentrato su temi fondamentali, dai principi basilari che ispireranno la prossima Costituzione della nostra Repubblica Veneta, all’organizzazione dei trasporti delle persone e delle merci con attenzione a tutte le esigenze e l’utilizzo di tutte le opzioni, dall’efficienza degli interventi nelle opere pubbliche alla valorizzazionne delle ricchezze del territorio che tutti ci invidiano, alla sua conservazione e vivibilità, all’organizzazione dell’istruzione per legarla non solo alla conoscenza culturale in senso accademico ma anche fattuale, per non perdere antiche prerogative delle arti e dei mestieri e dare ai giovani la possibilità di individuare il percorso di suo maggior interesse e predisposizione…infine alle occasioni da incentivare per progetti nuovi che favoriscano la nascità di piccole imprese e di attività spesso dal contenuto innovativo che possono in seguito svilupparsi.
Ultimo, ma non ultimo, il tema atteso in tempi di esaltazioni e retoriche ridondanti, la difesa: del territorio della Repubblica Veneta, dei cittadini, della laro sicurezza e delle loro attività, par tera e par mar….come era nello spirito della Serenissima, mai per aggredire ma sempre per difendere…
Anche gli apporti successivi per interventi dal pubblico in sala sono stati interessanti: iniziative di azioni comuni da concordare, esposizione di un’ipotesi di futura organizzazione amministrativa che riconferma il disegno già formulato a grandi linee fin dall’inizio per l’attenzione alle realtà del territorio, in un’ottica di complementarietà, non di sovrapposizione, dal piccolo Comune all’organo di governo.
Il tempo era breve, ogni argomento è chiaro che è stato semplicemente tratteggiato a grandi linee, senza andare nel dettaglio dei grafici predisposti: darà luogo sicuramente ad approfondimenti di cui verremo penso informati, ma è stato confortante sentir parlare concretamente di quello che sarà la nostra vita nella nuova Repubblica Veneta che andiamo a costruire…
Abbiamo sentito persone di grande esperienza e lo slancio di giovani preparati e capaci… è stato un memorabile inizio del nostro futuro prossimo.
Un 9 novembre importante anche per noi Veneti… lo è stato per i tedeschi, lo sarà forse per la Catalogna…intanto noi andiamo avanti!
Arriveremo presto alla meta.
Giancarlo dal Portogallo
Per tutto è necessario tempo ed un lungo cammino si comincia sempre con il primo passo… i passi sucessivi ci aprossimano sempre di più alla meta.
Perciò, step-by-step (passo dopo passo), si può arrivare lontano!
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I giovani, oggi giorno, sono poco interessati nella politica, grazie al “favoloso lavoro” fatto fino ad oggi dai politici italiani, che hanno saputo fare bene il loro lavoro, allontanando, progressivamente e metodicamente, i giovani dalla politica.
Quanto più disinteressati sono (i giovani e tutte le persone), tanto più riescono a fare quello che vogliono indisturbatamente!
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Il primo lavoro da fare, è contattare con i giovani e spiegare calmamente, ma convinzione, i perché di queste azioni.
È necessario convincerli che quello che stiamo facendo è buono e, sopratutto, necessario.
È necessario riportarli nel giusto camino dell’interesse civico e politico.
È necessario che ritornino a credere e avere fiducia.
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Questo cammino è lungo ed è possibile solamente con un esaustivo lavoro di rete (network, già che questo termine funziona con successo e con perfezione, oggi giorno).
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Tutti noi possiamo dare il nostro contributo, da dentro o da fuori, utilizzando, oltre alla communicazione diretta, anche il meraviglioso mezzo che oggi giorno abbiamo a nostra disposizione: l’INTERNET!!!
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Viva San Marco
Giancarlo dal Portogallo
Purtroppo io non sono potuto stare presente, con voi tutti, la distanza me lo impedisce, ma tuttavia ero presente con lo spirito.
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Ieri, in mio post, avevo esttamente fatto menzione sul giorno special che rappresentava il 9 di novembre, relativamente al muro di Berlino e alla Catalogna.
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Mi fa piacere vedere quello che Busato ha detto, significa che la mia visione delle cose sta certa.
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Busato, grande lavoro!!!
Viva San Marco
Paolo
finalemente dopo tanto penare sposto la sede da fuori padova a fuori Villach.
60 persone Venete a casa mi han fatto pensare piu di 6 mesi, non si può aspettar oltre. un po di sforzo e via lasciate che lo stato italico collassi senza di voi!