CARO DIAMANTI, INDIPENDENZA SIGNIFICA RINASCIMENTO
Evoluzione e crescita del movimento che gode del consenso della maggioranza assoluta in Veneto e di oltre un terzo degli italiani
Ieri su Repubblica Ilvio Diamanti ha voluto cercare di raffreddare la portata del suo stesso sondaggio pubblicato lunedì, che ha fatto emergere un quadro preoccupante per la casta italiana, con la maggioranza assoluta dei cittadini veneti favorevole all’indipendenza del Veneto (e fin qui già lo sapevamo tutti) e in generale con oltre un terzo dei cittadini italiani favorevoli all’indipendenza della propria regione.
Nell’articolo, lo studioso vicentino si è quindi prodigato a specificare che, secondo lui, indipendenza non significa secessione, separazione, fuga dall’Italia.
Siamo d’accordo. Al punto che è proprio il suo intervento a spiegare bene che il tentativo ventennale di definire l’indipendentismo con definizioni deteriori è definitivamente finito: secessionismo, separatismo, venetismo e così via sono stati relegati per sempre nella soffitta dell’armamentario ideologico dell’intellighenzia italiana fatalmente sconfitta dall’indipendentismo moderno. I veri secessionisti sono coloro che invece vorrebbero separarci dal mondo civile, costringendoci contro la nostra volontà all’interno di uno stato ormai isolato dalla modernità.
Il movimento per l’indipendenza del Veneto non è un fenomeno da baraccone, urlato, quasi mammone e ribellistico fine a sé stesso, ma rappresenta invece la sfida più grande e seria mai portata all’impianto falso e deteriore dello stato italiano, che ha abusato in primis proprio del brand Italia, espressione geografica che ha visto riconosciuti i propri massimi splendori culturali ed economici nel periodo del Rinascimento proprio quando non aveva il fardello di un impresentabile stato che non ha mai concluso una guerra dalla parte dove l’aveva iniziata e ha saputo rendere poco seria anche la gravità della propria condizione.
Al contrario chi oggi ha saputo proporre la questione dell’indipendenza del Veneto all’attenzione del mondo, richiamando a Venezia i principali organi di informazione di ogni area geopolitica del mondo, che non ne hanno scordato la dignità e la levatura di Capitale, si richiama allo spirito di apertura all’Europa e al mondo stesso che ha rappresentato un segno caratteristico della civiltà veneta.
Indipendenza significa quindi rinascimento e modernità, apertura e visione globale sistemica in un mondo sempre più interdipendente, siamo d’accordo con Ilvo Diamanti, e ripudio di ogni forma di bieco statalismo che ha saputo trasformare i propri cittadini in sudditi.
Oggi i movimenti indipendentisti – che hanno saputo in ogni dove emanciparsi dall’abuso e dall’equivoco ideologico che li rendeva prigionieri di una lega nord diventata ora forza nazionalista xenofoba, assistenzialista e illiberale – si impongono all’attenzione dello scenario politico generale come la soluzione, scavalcando il sistema fallito della partitocrazia che rappresenta invece il problema.
Sottovalutare tale fenomeno implicherà solo accelerare la via pacifica e democratica alla piena indipendenza delle regioni storiche dell’italica penisola e, in primis, la piena sovranità della Repubblica Veneta.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (19)
Rino Dalla rosa
Sostengo il suo pensiero pacato ma non mi sembra corretto che denigri la lega che è molto vicina alle sue idee… Rino
Mattia
la lega merita eccome di essere denigrata!sono stufo di sentirmi dare del leghista ogni volta che esprimo la mia voglia di indipendentismo..
la lega è stata la rovina del Veneto!
Gioakin
Il 53% mi senbra molto poco,anche mio padre e mia madre che hanno 83 anni hanno votato e voterebbero di nuovo l’indipendenza,credo che il sig.Diamanti abbia fatto male i calcoli
bob
dello studio del Prof. Diamanti non stupisce la frazione dei favorevoli, 53%, gia’ presentata in
un uno studio a ridosso del referendum del 16 marzo scorso (a proposito Ing. Busato
provveda a dare il marchio dell’ufficialita’, promessa da tempo ma mai mantenuta,
altrimenti la credibilita’ dei dati sara’ sempre oggetto di confutazione) quanto il dato che afferma che le classi piu’ povere e la classe imprenditoriale sono le piu’ convinte sostenitrici. Che ne e’ della classe media, in via di estinzione grazie ad una tassazione sempre piu’ vessatoria, degli intellettuali (che nostalgia di Goffredo Parise che affermava che quando pensava alla sua Patria pensava al Veneto)? Si possono fare passaggi cosi’ epocali come quelli delineati dalla creazione, ex novo, di una Repubblica senza quest classi ?
caterina
Gioakin, i sondaggi sono approssimati e molto addomesticati perchè dipendono dai campioni che si predispongono…
noi veneti abbiamo votato e sappiamo con certezza cosa abbiamo fatto!… e abbiamo determinato un risultato che nessuno in pratica ha potuto contestare, semmai ha cercato di sminuire.
giancarlo
Per Gianluca Busato e per tutTi dico solo :
P A R O L E S A N T E !!!!!!
WSM
francesco
In realtà anche in Lombardia oggi superano il 50%.
Andreher
C’è sicuramente una distorsione nei dati pubblicati. Non mi riferisco ai dati veneti, sbugiardati da un plebiscito recente effettivamente svolto. Mi riferisco a quelli piemontesi e lombardi. Non riesco ad immaginare i 37 piemontesi su 100 che vogliono l’indipendenza della loro regione…! Indipendenza da chi? Sono loro che hanno fatto la frittata, sono loro che hanno sfasciato la penisola pretendendo di occuparla e di fare di essa il loro mediocre impero.
Come tutti i colonizzatori, i piemontesi hanno occupato con sagacia politica e furbizia levantina e non con la forza delle armi, tutta l’intera penisola, depredando ogni altro popolo ed ogni altro territorio.
I piemontesi si sono fatti ricchi con il saccheggio delle ricchezze di tutti gli altri, colonizzati, e con quei capitali hanno formato le basi del primo triangolo industriale da fine ‘800: Torino e Genova l’ipotenusa e Milano a dividere i cateti…
Negli stessi decenni allestirono lager per i dissidenti. Uno è qui, vicino a dove abito, si chiama “Forte di Fenestrelle”. Vi furono rinchiusi a migliaia gli ufficiali di basso grado e i graduati del Regno delle Due Sicilie che non accettarono la resa al Piemonte. (Gli ufficiali di alto grado, fondando una tradizione tutta italica, si erano già accordati col vincitore, conservando o migliorando i gradi).
Quelle migliaia di poveri patrioti morirono tutti, di stenti, fame, freddo (finestre aperte d’inverno dove d’inverno i -15 sono normali) e malattie.
E, dunque, il 37% di quegli eredi di ricchezze esuberanti, derubate a popoli più deboli o meno organizzati, ora che le hanno bruciate vivendo di rendita da 4 generazioni, ora quelli vorrebbero “indipendenza”…???
Ma mi faccia il piacere, questo Diamanti, robe da matti…
Vivo in piemonte da alcuni decenni, parlo con decine di persone ogni giorno: ne avessi mai sentito uno, dico “UNO”, che vuole l’indipendenza di questa terra sciagurata e velenosa…
Mai visto e mai sentito.
37%… Ma và un po’! E i lombardi, invece, sarebbero il 35%, cioè di meno.
Ma cosa si fuma questo qua?
Wotan
Ce la faremo ad andarecene da questo infame paese? Purtroppo credo di NO !
Sono veneto della “diaspora” e in famiglia siamo sempre stati indipendentisti ma credo che non ce la faremo a realizzare questo sogno per alcune ragioni che di seguito vado a descrivere:
1- Il controllo di Roma é capillare, mi riferisco non solo alle forze di polizia, ai militari, ai magistrati (tutta gente proveninete dalle aree corrottee e subdole del Sud Italia), ma anche ai media che non ci supporteranno mai e quando ci danno una “finestra nazionale” lo fanno per irriderci.
2- Uno Stato che si regge sui debiti non si priverà mai di una regione che lo mantiene da anni: non può permetterselo neppure l’Europa che vedrebbe accelerare il baratro nel quale la sta già spingendo l’italietta.
3- I veneti sono persone che lavorano e badano ai loro interessi, non vanno in piazza in mezzo milione, con il gongalone in mano : solo questo teme lo Stato italiano, sempre molto sensibile alle manifestazioni di piazza.
4- La rivolta armata non é perseguibile senza subirne sia l’immagine negativa che la repressione che inevitabilmente ne seguirebbe.
5- Lo stesso dicasi della resistenza passiva oppure della rivolta fiscale diffusa : la reazione dello Stato occupante sarebbe la stessa di una rivolta armata.
Mi chiederete, quale sia allora la soluzione ? L’unica soluzione é il “TANTO PEGGIO, TANTO MEGLIO” ! Lasciamo che aumentino le tasse, lasciamo che l’italiatta porti l’Europa nel baratro, lasciamo che applichino un prelievo forzoso sui depositi (…vedrete che lo faranno nel 2015…), lasciamo che arrivi la crisi del debito sovrano (…anche questa arriverà in Europa dalla fine del 2015 ), lasciamo che imprenditori e operai travolti dalla crisi si sparino, lasciamo che i “teroni …fedeli servitori dello Stato” mantengano il loro un posto sicuro, a quel punto non saremo più soli a ribellarci e nel caos che ne uscirà, ci sarà anche lo spazio per l’Indipendenza del Veneto. Il costo di tutto questo sarà la POVERTA’ : é per questo che chiedo a Dio di maledire l’ italietta e tutti i suoi servi !
Par mare par tera..San Marco !
Luca
@caterina
assolutamente d’accordo con te: questi sondaggi non dimostrano nulla e basta fare piccoli ragionamenti sui numeri per capirlo, e vediamo se si riesce a capire qualcosa in più.
Fonte: http://www.demos.it/a01058.php
qui ci sono tutti i numeri del sondaggio.
1) base:1256 casi
significa che il sondaggio è stato fatto raccogliendo l’opinione di 1256 persone a livello nazionale. Ora non penso basti l’opinione di 1256 persone su più di 60000000 (sessanta milioni) per poter dire: il 31% degli italiani vuole l’indipendenza (come qualcuno vuol far intendere); è corretto dire che il 31% DELLE PERSONE INTERVISTATE sono favorevoli all’indipendenza.
2)si legge in fondo rifiuti/sostituzioni 6092
questo cosa vuol dire? sondaggi di questo tipo vengono fatti via telefonica e ovviamente può succedere che in casa non ci sia nessuno, oppure che la persona chiamata non voglia rispondere al sondaggio . Su chi non ha risposto al telefono non penso si possano fare chissà che considerazioni.
Un discorso a parte va fatto per chi si rifiuta di rispondere. La vedo difficile che un sostenitore dell’indipendenza si rifiuta di rispondere a un sondaggio sull’indipendenza, mi aspetteri che voglia far sentire la sua opinione/presenza in merito. Quindi, non è assurdo pensare che,la maggior parte delle persone che non vogliono rispondere siano indifferenti/contrarie all’idea di indipendenza o, in linea di massima, non favorevoli.
Il problemna è che tutte queste persone non vengono conteggiate nel sondaggio, ma vengono considerate come se non esistessero.
Infatti, sondaggi come questo, “avvantaggiano” la domanda che si pone perchè si tiene conto solo dell’opinione di chi risponde e di solito lo fa in maniera positiva, perchè direttamente interessata, dando percentuali solitamente più alte della realtà.
Per lo stesso motivo il sondaggio di Diamanti di marzo non dimostra/conferma niente (base 806, rifiuti/sostituzioni: 2794).
giancarlo
INDIPENDENZA SIGNIFICA RINASCIAMENTO.
VERO !
Ma sentite qua quale rinascimento si propone in un asilo nido di Roma.
Potete andare a leggere su http://www.comitatoarticolo26.it
Favola Gay all’asilo nido di MERI e FRANCI.
“Per fare un bimbo ci vogliono un uomo e una donna, un semino e un ovino.
(sin qui nulla da dire se non che a 1 o 2 o 3 anni..?!!?……)
MERI e FRANCI erano due donne, avevano solo ovini. Mancava il semino!
In Olanda c’è una clinica dove dei signori gentili donano i loro semini per chi non ne ha. FRANCI si è fatta dare un semino nella clinica olandese e…
l’ha messo nella pancia di MERI. MARGHERITA ha cominciato a crescere! Margherita ora ha due mamme: sono i suoi genitori”. fine testo.. seguono altre pagine che non riporto.
Se è vero come è vero che per me ,personalmente, i GAY possono fare quello che vogliono.. e a parte l’aspetto affettivo-sessuale sono come noi, non trovo etico divulgare nozioni di questo genere a bambini di 1-2-3 anni.
Imporre cose del genere a bambini che dovrebbero solo essere sereni, felici, giocare tutto il giorno e avere l’amore dei genitori è assolutamente da evitare.
VI CHIEDERETE COSA CENTRA QUESTO CON IL BLOG DI PLEBISCITO.EU.
Centra e come. Il Veneto ha sempre creduto e vissuto la FAMIGLIA NATURALE come il nucleo base della propria società. Ritengo lo sia tutt’ora !!
Dunque iniziare bambini così piccoli a nozioni di questo genere vuol dire voler disarticolare la mente dei bambini a favore di ideologie portate all’estremo e alle estreme conseguenze. Togliere ai bambini anche il concetto della famiglia naturale la trovo una violenza fine a sé stessa. Quando saranno grandi se ne farenno un’idea o una ragione……ma adesso a 1 anno o 2 o 3 non è pensabile una cosa del genere. Eppure in italia accade anche questo.
Peccato morire per non vederne delle altre…in futuro….
Mi fermo qui e credetemi ho riportato questa notizia letta a pag.13 del quotidiano “LIBERO” di oggi che riporta anche che in GERMANIA i genitori di una bambina LUISE rischiano di andare in galera perché si sono rifiutati di mandarla a lezione di sesso Gay. La GERMANIA da gay friendly e passata al gay terror !! Le autorità dicono: l’istruzione è un obbligo…..!!!!!
Ormai c’è chi vuole che sia una colpa insegnare la normalità ed essere come Dio ci ha fatti. Come mai Dio distrusse SODOMA & GOMORRA ?!?!
Scusatemi se è poco.
Per me RINASCIMENTO significa assolutamente sì INDIPENDENZA ma anche basata sulla famiglia naturale. PUNTO !!
WSM
PierV
concordo abbastanza con l’analisi di @Wotan
però aggiungo che è questione di informazione, ogni buon veneto che si è svegliato dal torpore dovrebbe “evangelizzare” quelli che sono rimasti ancora stolti…
francesco
Invito tutti a finanziare il Referendum Veneto perchè ne vale la pena in qualunque caso ed è per la nostra libertà.
Sono solo 5 minuti del vostro tempo per fare un bonifico.
Siamo veri indipendentisti, non la diamo vinta a Roma!
caterina
francesco, te l’ho già detto altrove che sei un mago, e se basta avere tempo per fare un versamento, io te ne do tanto …poi ci pensi tu!
Noi piu concretamente abbiamo lavorato per raggiungere il risultato che Plebiscito.eu si ci ha fatto raggiungere e il 21 marzo il risultato l’abbiamo avuto sotto gli occhi…c’è chi non se n’è accorto…
Ora lo sforzo di tutti è di rendere operativa e concreta l’indipendenza già proclamata …potresti sicuramente adoperarti anche tu!
oiram
1 pebliscito eu 2 veneto si 3 indipendenza veneta non state andando verso un nuovo casino. spiegate.
Wotan
Mario (Oiram), io sono veneto e quindi un po’ “stupido” : spiegami tu cosa vuoi dire, con qualche parola in più, se vuoi “degnarti”. Grazie
oiram
a Wotan volevo dire che da uno sono ora in 3 ma penso che se ne aggiungeranno altri come il marasma romano.
RICCARDO
X ANDREHER approvo la tua linea di pensiero tutta !!!, in ogni modo qui nel Veneto è rimasto un detto , FALSO E CORTESE COME UN pIEMONTESE . Si, si , sono subdoli e viscidi ed è tutta colpa loro delle loro velleità di grandezza se milioni di persone sono morte sia nel rinascimento che nell’immigrazione costruita ad doc e nella 1ma guerra mondiale dove l’italietta da loro assemblata con l’inganno ha voluto mettersi alla pari con l’impero Austro Ungarico e altre potenze e cosi gli oppressi Veneti sono morti qui sulle nostre terre.
A morte i pIEMONTESI !!! a MORTEEEEEE.
Ci hanno rovinato l’esistenza di 6 generazioni, A MORTE !!!
mai più sulle nostre terre.
EL LEON DE SOCA
RICCARDO
X WOTAN ipotesi molto concreta sono d’accordo che l’itaglietta cadra da sola, in ogni modo un vero Patriota crede nella LIBERTÀ DEL SUO VENETO senza prove ne conferme di alcun genere.
E’ come il Cristianesimo “BEATO CHI CREDE SENZA VEDERE ” e avrai il paradiso no.
Sei Cristiano e all’ora sei un buon Patriota…….
EL LEON DE SOCA