CI SONO MOMENTI IN CUI ANCHE UN VOLONTARIO DI PLEBISCITO.EU …
Ci sono momenti in cui anche un volontario di Plebiscito.eu si ferma un attimo ad analizzare la sua situazione, momenti in cui si chiede perché lo sta facendo: oggi, per me, è uno di questi momenti. Di solito questi attimi sopraggiungono quando, sconfortato, si pensa ai commenti indisposti delle persone che non sanno cosa tu stia facendo di concreto, assieme agli altri volontari, e quanto impegno porta via il realizzarlo.
Oggi lo voglio spiegare, oggi voglio far capire chi sono e che cosa fanno i volontari di Plebiscito.eu; soprattutto, lo voglio spiegare a quanti, sprezzanti del loro ego e della loro convinzione di superiorità, criticano tutto e tutti senza avere la minima idea di quanti e quali persone stanno dietro a questo progetto e di cosa comporta tale assunzione di responsabilità.
Il concetto è abbastanza semplice: in parole povere, ma allo stesso tempo più che esaustive, i volontari di Plebiscito.eu sono persone; per la maggior parte, almeno credo, Veneti di nascita, in altri casi Veneti di adozione. Quindi, in sintesi, i volontari di Plebiscito.eu sono Veneti.
Sono in tutto e per tutto persone come le altre: hanno famiglia, amici, problemi, emozioni, giornate buone e giornate storte; alcuni hanno figli piccoli, altri non hanno un compagno o una compagna; ci sono dipendenti, professionisti, studenti e pensionati; e ci sono anche disoccupati o imprenditori che hanno dovuto chiudere l’attività: insomma, ci sono Veneti.
Per quanto mi riguarda, sono una persona normalissima (o almeno credo): sono un dipendente in una azienda che sviluppa software, sono sposato, ho un appartamento ed un mutuo; mia moglie è una delle tante che non riesce a trovare lavoro dopo la gravidanza; ho un gatto ed una figlia piccola che sta mettendo i denti e non ci fa dormire tanto di notte.
Per Plebiscito.eu sono il coordinatore dell’area del sandonatese, più qualche altro piccolo ruolo che per il momento non mi da troppi pensieri. Il mio lavoro da dipendente fa si che possa dedicare a Plebiscito.eu solo il tempo delle pause (al posto del caffè); per il resto, impiego il mio tempo libero (e qualche volta i permessi o le ferie, se ci sono periodi molti impegnativi). Devo conciliare questa assunzione di responsabilità con il tempo da dedicare a mia moglie ed alla mia piccolina; ogni tanto riesco a vedere gli amici e ad intervalli regolari i parenti.
Ho fatto una piccola donazione, in base alle mie possibilità, senza mettere in conto i Km fatti per partecipare ai coordinamenti, alle serate informative ed alle manifestazioni, dove mi improvviso anche componente della sicurezza. Ho consegnato le buste per il referendum (talvolta assieme a mia moglie ed a mia figlia), ho organizzato un paio di serate informative e distribuito parecchi volantini.
E, se posso essere modesto, al confronto di altri volontari non ho fatto molto. Ci sono volontari che hanno investito molto più tempo, molti più soldi e molto più impegno di me; persone che lo fanno da prima che fosse fondato Plebiscito.eu, persone che alcune volte ci hanno rimesso anche affetti personali.
Ora voglio spronare chi legge: abbiamo bisogno di aiuto; il supporto verbale o spirituale ci aiuta, ma non ci basta: ci serve aiuto materiale e fisico. Noi ci mettiamo tutto l’impegno possibile: ma non è pensabile che tutto il popolo Veneto ci deleghi questa responsabilità. Il momento è difficile per tutti, e tutti quanti abbiamo degli impegni molto importanti; però, siamo tutti sulla stessa barca e per arrivare a riva prima che questa affondi dobbiamo remare tutti assieme: ci servono altri aiutanti, ci serve lavoro fisico. Abbiamo bisogno di persone che parlino con i disinformati, di audaci passeggiatori che distribuiscano volantini, di volontari che ci aiutino ad organizzare le serate informative. Abbiamo bisogno di voi: qualsiasi cosa siate in grado di fare, ogni aiuto è ben accetto.
Inoltre, per quanti non vogliano esporsi, c’è la possibilità di fornire aiuto materiale: la stampa dei volantini, dei manifesti, l’affitto delle sale, la pubblicità, costano; se avete paura di farvi vedere attivisti, per lo meno aiutateci economicamente: non serve indebitarsi, non servono cifre enormi. Per chi può, rinunciate ad una pizza, cambiate lo smartphone ogni quattro anni invece di ogni due, accontentatevi del televisore che avete (tanto in quelli di ultimissima generazione fanno vedere le stesse stupidaggini che in quelli di nuova generazione). Oppure, semplicemente, compratevi un gadget che potete regalare ad una persona che ancora non è convinta della bontà della causa: sarà felice di riceverlo, e magari sarà un po’ meno scettica.
E se proprio non potete aiutarci in alcun modo, vi chiediamo un piacere: per lo meno, non criticateci; non offendeteci; e soprattutto, non dite che facciamo tutto questo per un tornaconto personale: l’unico motivo per il quale lo facciamo è perché ci crediamo, perché vogliamo ardentemente che il Veneto torni indipendente. I suggerimenti concreti sono ben accetti, le critiche costruttive anche, ma evitate le critiche fini a se stesse: non ci servono, non ci aiutano, non ne abbiamo bisogno.
Ecco, questi sono i nostri momenti cruciali, quelli che ci fanno riflettere… Ma attenzione, i momenti passano e la determinazione torna più forte e decisa di prima; perciò, anche a chi non vede l’ora di attaccarci per indurci a smettere facciamo sapere che aspetterà invano!
Michele De Vecchi
Coordinatore area Sandonatese / Litorale – Plebiscito.eu
AIUTA L’INDIPENDENZA
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Aiutaci, anzi aiutati a costruire la Repubblica Veneta.
Tu sei l’artefice del tuo destino, se lo vuoi.
Comments (46)
Claudio Bolcato
sei una persona fantastica, come sono fantastiche le persone di Plebiscito che lottano per un bellissimo ideale, che condivido al 1000% (millepercento), ammiro ciò che avete fatto, che fate e che farete.
So che è poco ma grazie di tutto.
MIKIVR
Siete tutti dei grandi, c’è poco da dire.
Un articolo così ci voleva proprio.
Dalle tue parole Michele si percepisce la “normalità” di tutti voi, gente comune, come avevo già avuto modo di vedere e come continuo a spiegare a quanti intorno a me ignorano il vostro operato.
I momenti di sconforto li abbiamo tutti, soprattutto in questi giorni dove tanta gente è meno coinvolta a causa delle ferie e dove non ci sono fatti eclatanti che attirino l’attenzione dei veneti (come se tutto fosse congelato).
Ma, come tu giustamente sottolinei, la determinazione poi torna più forte di prima!
Moltissimi la pensano come voi, altri vi criticano, altri vi insultano, ok: alle prime due categorie appartengono le persone vere, quelle con cui ci si può discutere, alla terza categoria invece appartengono i miseri e la paura parla attraverso di loro. I maligni hanno sempre parlato all’orecchio dei valorosi, pazienza, al mondo “i ghe sta anca lori”… ma non ascoltiamoli e andiamo avanti per la ns. strada, in fin dei conti chi insulta o alza le mani è perché non possiede gli strumenti per un dialogo costruttivo.
Io ritengo che siano un bene i loro tentativi di sabotaggio: se esistono personaggi così vuol dire che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta!
L’ignoranza la si può ridurre… ma estinguere mai.
E finchè sono solo parole tappiamoci le orecchie…
Quindi butei, nevo vanti meio de prima!
marco
SENZA SCENDERE IN PIZZA NON SI COMBINERA’ NULLA!
BISOGNA ORGANIZZARE IL GIORNO DELLA RIVOLTA FISCALE ALLO STATO ITALIANO.
TASSE MASSIMO 20% IN COSTITUZIONE O INDIPENDENZA!
LA COSA E’ IMPRATICABILE E QUINDI SI ANDRA’ PER L’INDIPENDENZA.
MOVIMENTI AUTONOMISTI TUTTI UNITI MI RACCOMANDO!
caterina
Marco, noi veneti abbiamo fatto molto di più che scendere in piazza! siamo duemilioni e mezzo che stando a casa nostra o al più andando da un amico che aveva un computer abbiamo risposto ad una chiamata diffusa senza clamore e pifferai magici, perchè i Veneti sono fatti così, percepiscono quando è necessario rispondere… i fatti sono quelli che ci interessano, non le parole! ne abbiamo sentite e continuiamo a sentirne fin troppe, da mane a sera e son sempre quelle! ma i politici non c’incantano più, anche se continuano a blaterare, promettere e…a spendere andando in giro foraggiati dal denaro che continuano a rubare dalle tasche della gente senza che se ne accorga.
Nell’Italia delle televisioni le platee, le piazze piene che vediamo sono quelle dei giovani che hanno i loro beniamini da appoggiare, e credono di partecipare agli spettacoli del grande fratello…
L’indipendenza è una cosa seria che matura nell’intimo delle persone, e viene sognata, desiderata , e poi esplode come una necessità ed è la fine di un incubo, la libertà! questo è stato per noi il 21 marzo, e non ce lo dimendichiamo più…
E’ il momento di costruire, lavorare in silenzio, e diffondere la consapevolezza di quello che abbiamo fatto e dobbiamo portare a pieno compimento.
Ci arriveremo, perchè non si può più tornare indietro! Tocca a noi, ora siamo noi gli artefici del nostro destino, non dimentichiamocelo!
EDOARDO
Perché non si dice che i veneti non stanno realmente più pagando le tasse? (vedesi telegiornale veneto…a quando quello italiano?)
giancarlo
Caro Michele De Vecchi, non ci conosciamo ma adesso ti conosco.
Ecco tu rappresenti meravigliosamente i Veneti.
Mi complimento per la tua consapevolezza e per l’assunzione di responsabilità.
Sappi che alle tue spalle ci sono Veneti pronti a difendere ciò che molti di noi/Voi stiamo/state facendo.
Da oggi per tutti i Veneti mi chiamerò: FIL DE FER
E’ un soprannome di vecchia data a causa della mia barba rossa….e che mi diedero i miei vecchi amici indipendentisti anni or sono.
Adesso mi sento di dover riprendere questo soprannome per onorare un’antica usanza Veneta di dare soprannomi oltre a quello originale.
C’è chi lavora allo scoperto e chi al coperto……
Ciao e ….DURI AI BANCHI !!!!
WSM
Andrea
Gli italiani non capiscono che i Veneti che si espongono sono pochi soltanto perché non conoscono la loro storia e vivono imboniti dal “Ministero della Propaganda” (= mass media liberi come in Uganda). Ma i pochi che siamo, per pochi che siamo ad esporci… Insomma, il discorso di quel deputato 5stelle sull’ISIS, nel nostro piccolo, vale anche per noi.
marco
NOI VENETI ABBIAMO SCOPERTO L’ACQUA CALDA…!
IL SUD LE TASSE NON LE HA MAI PAGATE E ADESSO CON LA CRISI ANCORA DI MENO, DA LORO C’E’ DESERTO INDUSTRIALE E NON HANNO NIENTE DA PERDERE E TUTTO DA GUADAGNARCI, IL RESTO SONO IMPIEGATI PUBBLICI…
MENTRE IN VENETO CHI HA UN’AZIENDA CON INVESTIMENTI DI UN CERTO LIVELLO E RIESCE ANCORA A SOPRAVVIVERE PURTROPPO NON LO FARA’ MAI, E QUESTI SONO l’80% DELLE IMPRESE CHE FINANZIANO LO STATO ITALIANO.
LICENZIERANNO METTENDO SULLA STRADA FAMIGLIE, SI RIDIMENSIONERANNO MA NON SFIDERANNO MAI LA GUARDIA DI FINANZA DI QUESTO STATO DITTATURA.
PER TOGLIERE IL VENETO DALLA MORSA DELLO STATO ITALIANO BISOGNA FINANZIARE E ORGANIZZARE MANIFESTAZIONI BEN PROGRAMMATE E VERAMENTE IMPORTANTI COORDINATE ED UNANIMI DI TUTTI I MOVIMENTI INDIPENDENTISTI, PERCHE’ SOLO COSI TUTTI I VENETI, ANCHE QUELLI PIU’ TIMOROSI AVRANNO IL CORAGGIO DI SVENTOLARE IL GONFALONE SIMBOLO DI UN VENETO CHE PRIMA O POI SARA’ INDIPENDENTE…
…MA SPERIAMO PRIMA CHE SIA TUTTO PERSO!
caterina
Marco, invochi l’unanimità, come faceva Zaia un anno fa, lui che era salito al governo della Regione con il 70 per cento dei consensi e non ne ha tenuto conto!… continuava a invocare l’unanimità, solo per nascondersi dietro il dito della sua pusillanimità e della sua mala fede…e così fanno leader di gruppi più o meno numerosi, sulla scia di Morosin anche gli altri, tutti a invocare l’unanimità ma mai che facciano un passo indietro e domandino a se stessi: cosa devo fare per mettermi con gli altri?…e così fanno le aziende grosse e meno grosse che ancora resistono e stanno in piedi, lì ad aspettare che gli altri si mettano d’accordo perchè loro hanno da pensare ai loro interessi e non a quelli che non riescono a sopravvivere, e si accodano e plaudono, magari solo di facciata, al governo e intanto studiano e realizzano vie di fuga all’estero in attesa che qui nel Veneto, o in Italia (per loro è lo stesso), cambi la situazione, e se gli operai non vogliono seguirli perchè radicati nei loro paesi dove hanno famiglia, a loro ci può sempre pensare la cassa integrazione o l’indennità di disoccupazione…
Marco, la salvezza non viene da tutti costoro che ho nominato qui sopra ai quali personalmente sta bene così, la salvezza sta nella gente, nel popolo che senza neanche prefiggerselo è riuscita a fare massa rispondendo ad una chiamata che gli è giunta di eco in eco: Indipendenza! rompere con lo stato italiano che ci opprime e soffoca tutte le speranze, inventando ogni giorno bugie a nascondere la realtà che è sotto gli occhi di tutti… la gente veneta è quella che ha risposto al Plebiscito! e a votato SI fregandosene anche delle ambizioni dei loro capi e capetti…i quali ora si arrampicano sui vetri di percorsi legali o nuove elezioni, dove saranno ancora per l’ennesima volta perdenti, ma personalmente si sentiranno ancora vivi perchè altro che parlare non sanno fare…
Non c’è un’altra strada diversa da quella che abbiamo iniziato con Plebiscito.eu! percorrendola siamo arrivati alla Dichiarazione di indipendenza, legittimamente per una legittimità che deriva direttamente dal popolo, che è il vero detentore di un potere legittimo!.. ora dobbiamo seguire la Delegazione dei Dieci cui abbiamo conferito l’inarico di condurci verso la piena realizzazione dell’Indipendenza, appoggiandola in ogni iniziativa e rendendone consapevole in numero sempre crescente le persone: è in questa opera che ciascuno di noi deve sentirsi impegnato.
Io la vedo così, e cerco di fare tutto quel che posso…per me, che sono avanti con gli anni e sola, è diventata irrinunciabile ragione di vita!
Pippo
Ognun, co ghe ne pericolo de negàr el cerca de nodàr come che l pol, magari dandoghe anca na zenociada (non sempre volontaria) a n’altro, ma cercando de star a sora…come l’ojo. Salvo dopo rendarse conto che no se pol traversar el mar da soli.
Credo che sarie el momento de finirla de criticar come che noda i altri e de domandarse come se padarie traversar el mar tuti asieme ( salvo darsen na carga rivài a riva…ma no crede ) Me fa mal sentir critiche a Zaia, come a Morosin, come a qualsiasi altro Veneto. Non par la rason che i poderia aver, ma par el colpo de freno che che la da al percorso de indipendenza, par la division che la porta tra i fradei ( che l’è quel che vole l’aversario – divide et impera ).
Tosi, co se scava, pol anca darse che mi scave mejo e pì de ti, ma se mi me ferme a zigarte contro, ti te scava poc e mi nient…e el lavoro sel fa doman, un dì perso.
L’importante l’è scavar prchè el sorc, da sol, no crese!
mauro/1
Se mi posso intromettere nella simpatica discussione tra Caterina e Marco, ai quali porgo i miei saluti, analizzando i loro post vedo in fondo un intento di idee, dove il fine è lo stesso,e fin qua abbiamo capito tutti. Ma non posso dar torto a Marco, dove si sta rendendo conto che per ottenere quello che vogliamo, bisognerà organizzarsi per combattere, se così si può dire, una battaglia di PIAZZA. Concordo con Caterina che dare di TESTA sia il metodo più sbagliato, dove ogni iniziativa DEVE essere presa congiuntamente da tutti i movimenti e popolazione insieme, per essere il più incisivi possibile. ORGANIZZIAMOCI!
giancarlo
Dopo il referendum di PLEBISCITO.EU è chiaro a tutti chi sono i Veneti veri da quelli che ancora, per il quieto vivere e solo per i loro interessi, stanno barcollando e non fanno una scelta.
A questi dico che quando si sveglieranno sarà troppo tardi per loro perché lo stato italiota gli avrà già messo le mani in tasca, sul c/c e se non basta anche sulla casa e via dicendo. Renzi non me la dà ancora a bere che metterà mano alla spesa pubblica. Troppi interessi, botteghe, caste,corporazioni e via dicendo. L’italia è fatta così e noi non la vogliamo più servire da schiavi.
Gli altri che vivono nel Veneto, ma non si sentono “nessuno” per loro puro egoismo economico…diciamocela una volta per tutte, sono persone incomprensibili ai miei occhi dato che il mondo va avanti e loro sperano di poter restare sempre IMMOBILI! Cari miei di immobili ci sono solo GLI IMMOBILI, cioè le case,terreni e via dicendo, voi invece siete e rimmarrete sempre dei MOBILI, statici sì, ma i MOBILI possono essere traslocati,distrutti,smontati e via dicendo. NON POTETE NON SCEGLIERE !!!
I tempi esigono scelte e non si può rimanere fermi.
A Mauro dico che ha ragione, ormai qui bisogna fare manifestazioni di una certa portata e che siano organizzate nel migliore dei modi come è accaduto a VICENZA, cui ho partecipato a squarcia gola…
Qui sì che vale la pena fare il tifo, lasciate perdere il calcio che non vi porta nulla e vi toglie denaro.
Faccio un appello alle donne VENETE di convertire i loro mariti alla causa venete se vogliono ancora lavorare o trovare lavoro. Qui ormai si và verso il deserto….non lo avete ancora capito?!
DATEVI UNA MOSSA, FATELO PER I VOSTRI FIGLI E NIPOTI SE NON ALTRO………
WSM
Giorgio
( I FALLITI E PERDENTI ) “Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore: ciò che vuoi. La vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.”
Sir Charlie Chaplin
Pippo
No volarie parer insistente, ma na manifestazion, se anca la fuse e considerà le guere de numari che sempre vien fora in sti casi la taca a eser rilevante co la porta in piaza al manco un milion de Persone ( e già ghe ne state co anca pì zente e senza alcun risultato ). Che, tra l’altro, sarie circa ‘n terzo del Popolo Veneto. E bisogna considerar che, dal ’45 a ogi, quela che, forse, era la pì gran manifestazion fata no l’è rivada a 3 milioni partendo da una base de posibili interesati pari a circa a 20 milioni. Ora, quale movimento veneto pol portar in piaza pì de un milion de Persone ? E dove, a Venezia ? A Verona ? Ignorai dai giornai e derisi dai politici ? A Roma ? A dimostrarse ancora servi de l’italia lemosinando un dirito ?
La realtà, probabilmente, l’è che na cosa impresionante e molto eficace sarie che OGNI cità e Paese Veneto, contemporaneamente fasese la so manifestazion che dure anca do o tre dì e che la manifestazion blocase secondo i casi na prefetura, un comisariato, na caserma de la GdF.
Questo trasmeterie anca el mesagio “fora i taliani”. Bon,
quali ei li elementi de na cosa del genere ? Motivazion, partecipazion e organizazion. Motivazion: ghe ol che la zente sia incazzada e se senta unida e proteta. Partecipazion: ghe ol che la zente se senta de no eser da sola, de no rapresentar una parte un singolo movimento, ma el Popolo Veneto. Organzizazion: ghe vol una sincronia e un coordinamento che coinvolga Persone in ogni citò, paese e vilagio, da Venezia a Verona e da Ochiobello a Cortina.
Deso diseme voialtri, secondo voi, semo ne le condizion, ancò, de far na cosa così ?
caterina
No, PIPPO! motivasion, partecipasion, organixasion, te dixe…e te par poco? tute tre le condision le ne ga portà a votar al Plebiscito in marso passà, ma no le ne portarà mai a ‘ndar in piassa…che no l’è da veneti andar in piassa, parchè i Veneti i vol far, no farse veder…par lori no conta gnent andar in piassa… i comissi i xe pasai de moda, da sinquanta ani a sta parte… si e non che li faxeva i sindacati…ma anca quei i gera limitai a na precisa categoria de lavoratori e obietivi limitati… par l’indipendensa l’è tuta n’altra musica… se pol star a casa e votar, come che se ga già fato!
l’indipendensa no ne a dà nessun, no se la domanda a nesun, nè governo nè region, nè Zaia! l’indipendenza doven eser noi convinti de prendersea, e l’aven già fato… adeso doven solo esercitarla con inisiative verso le nasion estere che ne apogia verso, ansi, contro Roma…e basta!!!la certificasion del plebiscito a questo la ne servìa, ma se non la ghe xe o la xe negativa, alora dovemo votar ancora e alora se dovarà cominsiar tutto da capo, concordandose co tutte le altre formasion de indipendentisti… col problema apunto de meterse dacordo… a tavolino, prima! e dopo forse andar in piassa!
f.b.
tutto il mio rispetto MICHELE e la mia stima pero’ non scordare il momento particolare in cui stiamo vivendo, non e’ un momento normale e le cose importanti sono anche altre, anzi forse sono solo quelle.
sara’ un momento brutto per l’europa e per il veneto, indipendente o meno non cambiera’ molto.
caterina
F.B.- Faresti Bene a dormire di notte… avresti meno incubi da diffondere intorno.
f.b.
🙂 maybe…
giancarlo
Maybe or not maybe ?
PUO’ ESSERE INVECE CHE VIVIAMO IN UN PAESE DA INCUBO E NON CE NE ACCORGIAMO.
Apprendo dal tg5 di poco fa della vedova morta di infarto per EQUITALIA.
Una cartella esattoriale di oltre 500.000 euro ed il blocco del c/c dove le veniva pagata una pensione di ca. 1.000 euro al mese. Figlio disoccupato.
Padre/marito morto. Società/attività chiusa molti anni or sono…..
Insomma, sono indignato per non dire incazzato.
Poiché i signori politici italioti rubano a quattro mani, credono che anche tutti gli altri siano uguali, cioè evasori fiscali, inadempienti ,ladri, truffatori e via dicendo.
Quindi creano leggi capestro ed inumane ma solo per noi gente normale.
Sappiano che questa ennesima morte grava sulla loro anima.
Poiché anche nella legge ebraica vigeva il fatto che un’accusa doveva essere sostenuta con almeno 2 testimoni, sappiano che il sarò un testimone contro di loro sia in questa vita che nell’altra.
Non sopporto queste ingiustizie.
Anche fosse vero che la ditta chiusa, e che ha regolarmente pagato tutti i dipendenti avesse lasciato una coda con il fisco…NON SI AGISCE IN QUESTA MANIERA come se le persone fossero cose e basta.
Si telefona prima o si convoca la persona e le si fa presente il fatto e poi la si tranquillizza dicendo che si farà quello che si può e basta.
Se per caso qualche Veneto crede ancora di trovarsi nel BEL PAESE….si ravveda in fretta perché il BEL PAESE è diventato UN INFERNO.
Ti lasciano solo parlare e scrivere…ma sino a quando mi chiedo e vi chiedo???
WSM
giancarlo
QUESTA E’ PER CHI E’ VENETO ma non si è mai interessato di sapere da dove viene e perché mai si dovrebbe parlare della Serenissima o dell’indipendenza:
Da noi, quando eravamo una repubblica indipendente e sovrana qualcuno si era preso la briga di scrivere questa frase che è riportata anche nell’atto di dedizione di TREVISO alla Serenissima Repubblica Veneta:
“” IL DOMINIO VENETO CONSERVA LA REPUBBLICA CON LA RELIGIONE, LA LEGGE, LA
GIUSTIZIA, I SUOI SUDDITI CON LA CARITA’,L’AMORE, LA PIETA’.””
Qualcuno ha il coraggio di dirmi che senso avrebbero parole del genere in italia? Qualcuno mi dice se queste affermazioni non potrebbero essere ancora valide nel nostro nuovo STATO INDIPENDENTE VENETE ?
Qualcuno mi dice con quale coraggio gli italioti dicono che la costituzione è la migliore del mondo ? Noi con pochissime parole, meno della costituzione ISLANDESE, avevamo affermato di più e di meglio.
Qualche italiota che legge riesce a contestarmi qualcosa?!?
VENETI LE ORA CHE VE’ ALSE’ IN PIE’ E DIXI BASTA A STA ITALIA LADRA E ASSASSINA.!!!!!
WSM
giancarlo
VIDETE ENIM VOCATIONEM VESTRAM, FRATRES,QUIA NON MULTI SAPIENTES SECUNDUM CARNEM,NON MULTI POTENTES, NON MULTI NOBILES;
SED,QUAE STULTA SUNT MUNDI, ELEGIT DEUS, UT CONFUNDAT SAPIENTES, ET INFIRMA MUNDI ELEGIT DEUS,UT CONFUNDAT FORTIA.
ET IGNOBILIA MUNDI ET CONTEMPTIBILIA ELEGIT DEUS, QUAE NON SUNT, UT EA, QUAES SUNT,DESTRUERET,
UT NON GLORIETUR OMNIS CARO IN COSPECTU DEI.
————————————————-
Dico solo: Non è giusto chiedere al mondo di essere giusto, ma è giusto lottare affinché il mondo sia dei giusti !!!!!!
Ergo la nostra lotta è giusta e sacrosanta.
Amen
WSM
giancarlo
Sono talmente arrabbiato che devo scrivere anche questo:
“IN NESSUN CASO un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza.”
punto 2 art.1 ” Patto internazionale sui diritti economici,sociali e culturali”, adottato dall’Assemblea Generale dell’ONU il 16/12/1966.
ratificato dall’italia il 15.09.1978 ( dopo ben 12 anni…..) ; ordine d’esecuzione dato con legge 881 del 25.10.1977.
” PACTA SUNT SERVANDA ” ….FIRMATO UN PATTO SE NE DIVENTA SCHIAVI !!!!!!
(…schiavi di roma iddio la creò, ma la distrusse anche…)
—–
a questo punto devo citare : LOCKE
Quello che ha il potere, o non ha il potere, di agire,
è solamente questo quello che è o non è libero !!!!
giancarlo
L’ITALIA E’ INADEMPIENTE ALLA LEGGE INTERNAZIONALE SOPRA CITATA.
AVREBBE SICURAMENTE LASCIATO LA VEDOVA ED IL FIGLIO ALLA F A M E !!!!!!
Bene, bravi, complimenti e che Dio si ricordi di voi politici italioti.
WSM
caterina
questa vedova morta da infarto per Equitalia pesa su di noi che non abbiamo saputo raggiungerla in tempo con le iniziative le consulenze e l’assistenza messa in atto per non trovarsi soli contro Equitalia… aveva un figlio che magari smanetta tutto il giorno su computer… perchè non ci ha trovato e non ci ha contattato?Avrebbe potuto trovare i consigli giusti per affrontare la situazione!
Il fatto mette ancora una volta in evidenza il punto critico della nostra capacità di raggiungere tutti i veneti, perchè anche le cose importanti e che potrebbero essere salvifiche al momento non hanno sufficiente diffusione… non ci aiutano i media di nessun tipo, che dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza una buona volta, non accontentarsi cinicamente di dare notizie così tragiche… che senso ha la loro funzione? dove è andata a finire la nobiltà di una professione, il senso del dovere nei confronti della gente? Una stampa, una televisione che non fa questo dovremmo lasciarla morire, non continuare a foraggiarla con i nostri soldi raspando il fondo delle nostre tasche… Abbiamo solo il rammarico di non esser arrivati in tempo, e lo Stato Italia ha una morte in più sulla coscienza…che purtroppo non sa neanche cos’è!
Perchè non nasce una class action contro lo stato colpevole di tutte queste morti?
f.b.
“Perchè non nasce una class action contro lo stato colpevole di tutte queste morti?”
perche’ non frega niente a nessuno… come l’indipendenza, altrimenti vedresti un sacco di gente in strada a manifestare il proprio desiderio.
il potere lo sa e accontenta quei pochi desiderosi con le solite promesse che inevitabilmente andranno a vuoto e lo faranno fino a che altri eventi molto piu’ grandi arriveranno sulla scena.
ripeto, osservate attentamente la geopolitica internazionale ed ascoltate gli illuminati, uno fra questi il Papa, uno che non parla mai a caso. c’e’ un progetto per tutto il pianeta, se vi limitate al solo veneto vi sfugge tutto il resto, il veneto non puo’ isolarsi dal resto del mondo in questa fase di globalizzazione. anche con lo stato italiano, nella pur remota ipotesi che lasci avere l’indipendenza, bisogna scendere a patti altrimenti il veneto rimane isolato, a chiacchiere lo si puo’ combattere ma nella pratica occorre farselo amico, molto amico.
mauro/1
L’amicizia se la dovrà guadagnare lo stato Italiano. Smettiamola di tifare ancora ITALIA!!!
mauro/1
Ma quante sconfitte dobbiamo ancora subire prima di “cambiare allenatore”?
f.b.
Mauro,
se il veneto pensa solo a se’ e l’italia pure allora si va allo scontro, secondo te chi vince?
dai che con poco sforzo si puo’ capire come stanno nella realta’ le cose, un conto e’ fare polemica e sognare da svegli (come l’amico che mi diceva di dormire di piu’) un altro e’ fare per davvero le cose e per davvero il veneto e’ circondato geograficamente dall’italia. senza accordi non si va da nessuna parte, a parte quella di sfogare la propria infelicita’ su di un’illusione.
uno statuto speciale (l’indipendenza no) la si puo’ certo ottenere ma con l’appoggio massiccio della massa, con gente che scende in strada e si fa vedere di fronte al governo, non basta un qualche messaggio su di un blog, giusto per intenderci.
caterina
F.B., me par che te ha l’idea fissa de andar in strada, quando in do milioni e mexo aven votà stando a casa…come te vedi no esiste solche le manifestasion de piassa…te vede massa television e forse te ha in mente quel che i ga fat in Egito…solo che noialtri sen in Veneto dove se mai l’è dei sognatori che i se fa i Tanko par conto soo, pensando un dì de andar in piassa, ma no l’è quel che pensa e che vol la gente…
Oggidì nell’Europa, dove noi ci troviamo, il discorso si fa in termini di diritto, come abbiamo fatto e continueremo a fare, perchè anche se si agitano fumi sinistri in giro per il mondo, noi Vaneti stiamo realizzando una rivoluzione col sorriso, non con i cannoni, chè di quelli ne abbiamo subito abbastanza…due guerre mondiali nell’ultimo secolo hanno fatto sulla nostra testa e sui nostri territori, e non certo perchè le volevamo noi, e comunque non hanno risolto niente e sono state perfettamente inutili… anche se stanno qui a farsi rivivere tragiche vicende col centenario che stanno dappertutto strombazzando perchè fa tanto Italia, propaganda e occasioni per distogliere l’attenzione sull’oggi, che noi però non perdiamo di vista, non c’incantano più… I labari combattentistici li abbiamo collocati a riposo in posti che onoriamo e vogliamo lasciarli lì…visitatori/pellegrini di tutta l’Europa e non solo sanno dove sono e ne fanno occasione di visite turistiche…ma mai più sulle nostre terre accetteremo la canea di baldanza e di cannoni che è stato il Veneto sotto l’Italia…
Mai più!
marco
Ad ogni modo ritengo che Plebiscito.eu abbia in mano il poker d’assi che, se ben sfruttato nel momento opportuno ci potrebbe portare diritti all’indipendenza di fatto!
Quell’arma si chiama certificazioni del plebiscito digitale!
Sicuramente avranno il database delle votazioni che potrà essere usato per dimostrare la veridicità anche al più scettico/astuto, dei contestatori (e mi riferisco ai giornali del regime).
Credo quelli di Plebiscito stiano aspettando il moneto propizio…ma posso già supporre quando…
Sono dell’idea che altrimenti il referendum non ce lo lascerebbero assolutamente fare, ne Roma ma neppure Bruxelles per ovvi interessi economici dei “poteri forti”…ma con il plebiscito digitale e il database dimostrabile dei voti le cose cambiano.
Quindi tanto di cappello agli organizzatori del Plebiscito.eu!
mauro/1
F.B. Guarda che non sei il solo ad aver paura del cambiamento nel Veneto, e non è assolutamente vero che non siamo realisti noi LIBERISTI, è molto probabile che, a scanso di smentite, Chi ci vede un p’ò più in là siamo proprio noi. Nessuno si vuol staccare da un sistema ormai consolidato quale l’Europa, anche se c’è ancora molto da fare, ma è l’Italia che non si è ancora integrata, e mai lo farà.
MIKIVR
F.B.:
Non è che dentro di te pensi ancora alla ridicola favoletta della padania libera? Ma sei veneto? Mi sorgono dei dubbi leggendo quello che scrivi…
f.b.
Mikivr,
vivo fuori dall’italia da 13 anni, sono romagnolo, pero’ apprezzo il fatto che qualcuno come voi riesce a vedere le cose come stanno e non vi tappate gli occhi come fa la massa.
le cose come stanno sarebbe meglio cercare di vederle per intero, e’ piu’ vantaggioso. quindi essendo realisti si vede che il veneto e’ economicamente sano e c’e’ una aprte dell’italia che lo svuota con le tasse, come fare per risolvere questo problema? se smetti di pagarle allora quella parte che fa da sanguisuga si ribella, si puo’ vincere lo scontro (anche fisico con le armi)?
altrimenti come si puo’ fare? ci si puo’ mettere d’accordo, ci puo’ cercare di farli ragionare?
forse si ma occorre parlare alla massa e non ai loro capi, quelli non vogliono cambiare niente e faranno di tutto per manovrare la massa come pare a loro.
come fare per parlare alla massa? io ci vedo solo i media, anche i social media ma non bastano, bisogna andare in piazza con cartelli su cui scritte le proposte per una nuova riconciliazione col centro-sud. non vedo un’alternativa, le sanguisughe non vogliono che il cane scappi, non possono altrimenti muoiono.
le proposte quali sono? ho poche idee, quelle dovete metterle voi.
f.b.
un’idea:
visto che il disaccordo e’ principalmente economico, per prima cosa occorre far prendere coscienza all’altra parte del fatto che sono delle sanguisughe, quindi i primi cartelli devono mostrare i dati economici delle due parti cosi’ che si possa fare un confronto.
poi cosa si fa, ci si separa? la zecca non vuole, occorre trovare un accordo per farla vivere senza il cane, bisogna proporgli un modo di migliorare la loro economia cosi’ possano camminare da soli. per esempio agricoltura e turismo, niente industria quella rimane al veneto.
poi c’e’ la mafia che va risolta, senza risolvere quella non si risolve niente perche’ insegna una mentalita’ violenta e distruttiva.
solo quando ci si accorda su programmi condivisi allora puo’ partire una collaborazione, altrimenti si va allo scontro e qui non credo proprio i veneti abbiano alcuna speranza, la mafia e’ potente e spietata.
f.b.
poi, per non andare allo scontro, occorre mettere sul piatto le cose che accomunano, la nazionalita’ e’ una ma oggi non va troppo di moda, io ci metterei anche (soprattutto) la religione, del resto una parte della popolazione, anche se forse non preponderante, e’ ancora credente e i credenti laggiu’ credono come quelli quassu’.
poi aiuta molto anche l’avere un nemico comune, l’america insegna, si puo’ prendere quello che vi pare, puo’ andar bene l’euro? non l’europa, ci sono gli americani che comandano con le loro basi un po’ ovunque, non e’ sano metterseli contro, magari si potrebbe proporre di adottare il dollaro come valuta?
il problema che io vedo non e’ a livello di possiilita’ di cambiamento, ci sono vari modi di creare la vita, non solo uno. il problema lo vedo nella passivita’ della massa, fino ad un clik ci possono stare ma quando si fa sul serio no, hanno PAURA, paura del nuovo e di perdere il tran tran quotidiano.
caterina
F.B., finalmente ora capiamo quello che dici e il perchè: non sei veneto, e vivi fuori dall’Italia… ci è chiaro finalmente che non puoi essere partecipe della battaglia e non la capisci, di noi impegnati in luogo, ma parli solo da teorico osservatore asettico, cui è facile argomentare in astratto anche delle cose concretissime che noi invece viviamo sulla nostra pelle… Vorrei dirti: “stai sereno”, noi che siamo qui sul campo stiamo facendo con tutte le nostre forze e il massimo dell’impegno quello che riusciamo senza aiuti roboanti e senza palchi per arrivare alla meta da tutti agognata… ti ricordo: l’89 per cento di quasi duemilioniemezzo di Veneti, immaàinati idealmente la piazza!, hanno già scritto SI all’indipendenza del Veneto, ed ora passo passo la stiamo raggiungendo!
giancarlo
Anche Zucchero….vede nero!!!
Non c’è bisogno di doverlo ribadire, ma l’italia è messa molto male. Più di quanto ci fanno credere e più di quanto gli italioti immaginano.
Adesso tra le sanzioni alla Russia, il calo del pil in Germania e lo stop della Francia è chiaro che le cose andranno ancora peggio.
Ritengo che se l’italia non affronta la spesa pubblica non va da nessuna parte.
Inoltre le riforme sin qui annunciate dovevano essere fatte ancora 10-15 anni or sono, adesso è tardi e gli effetti positivi si potranno vedere tra 10 anni se tutto va bene. Pur non essendo mai stato d’accordo sulle politiche dei sindacati, posso avvicinarmi a loro quando dicono che sarebbe ora di lasciare in pace gli statali per intaccare invece gli sprechi, gli stipendi ed i privilegi dei politici…che sono ancora tanti, le oltre 7.000 aziende partecipate dei vari comuni, provincie e regioni e insomma tutti sanno dove si deve tagliare, ma mai nessuno lo fa. Quindi la ripresa economica è e resterà un miraggio solo per i gonzi creduloni ed ignoranti.
Inutile dire che sono sempre d’accordo sulle analisi che intelligentemente scrive CATERINA. Se il Veneto c’è l’ha sempre fatta anche stando dentro il calderone italico, oggi questo non è più fattibile. Solo qualche grossa industria può ancora farcela, anche se molte di esse hanno delocalizzato molte produzioni all’estero. Le piccole e medie sono destinate a soccombere se non troveranno un contenitore migliore in cui stare. La Repubblica Veneta Federata è il nuovo contenitore COMPETITIVO che potrà permettere di uscire da questa nefanda crisi voluta e creata dalle banche e dai vari potentati mondiali.
PLEBISCITO.EU ha fatto un miracolo ed ora sta a tutti i Veneti portarlo a compimento finale con il riconoscimento della volontà della maggioranza dei Veneti sia verso/contro l’italia e le varie Istituzioni Internazionali.
Come sempre non è solo questione di tempo ma anche di forza coesa e di auto finanza per la causa.
WSM
MIKIVR
F.B.:
dai tuoi commenti avevo immaginato che non eri veneto, ti ringrazio comunque per le tue osservazioni… fanno sempre piacere altri punti di vista.
Comunque grazie ai tuoi commenti mi sono accorta che c’è proprio una mentalità veneta che bene o male accomuna tanti che scrivono in questo sito e in altri.
Si percepisce proprio dai discorsi di tutti l’identità VENETA, ognuno ha le sue idee ma tutti abbiamo lo stesso passato, lo stesso presente e gli stessi desideri per il futuro. Mi sento speranzosa, il popolo veneto c’è… eccome se c’è… è diverso dalle altre genti… e se si confrontasse un po’ di più avrebbe l’indipendenza a portata di mano!
Rappresentanti dei vari movimenti PARLATEVI! PARLATECI!
Albert
A proposito di auto finanza ;L’accordo indispensabile dei responsabile dei vari movimenti ( insisto su : i “responsabile” perche non ci sono divisione nel popolo dei indipendentisti!) genererebbe una cassa comune certamente molto piu cospicua per con efficienza portare avanti la “battàglia”
f.b.
Caterina,
volgio essere estremamente sincero. tra poco ci saranno rivolte in italia e anche in altre nazioni europee e poi la guerra con la russia e voi state a pensare all’indipendenza del veneto? con la base americana piu’ grande in europa? ma dai…
caterina
F.B., ma pensi davvero che noi non lo sappiamo che abbiamo tanti argomenti da affrontare quando sareme ad un tavolo neutrale di trattativa? non siamo così ingenui e sprovveduti! ogni questione sarà affrontata con ragionevolezza ed equanimità…
Se tu stai bene dove stai, stai tranquillo e non cercare di metterci in testa ansie che non ci appartengono, perchè siamo gente pacata e ragionevole che non si fascia la testa prima di romperla ma invece farà di tutto per evitare di rompersela.
Sappiamo che il Veneto ha avuto e ce l’ha ancora nello scacchiere europeo una posizione strategica, se vogliamo, ma la guerra fredda è superata e sono gli interessi dei grandi gruppi economici e finanziari mondiali che oggi architettano strategie contrapposte, che oggi sono scoperti mentre ieri si mascheravano dietro ideologie politiche…
Abbi un po’ di più fiducia nei Veneti… sanno che cos’è la guerra purtroppo, e perciò sono i più contrari a provocarne loro di nuove avendo sulla pelle, e nel loro territorio, ancora le ferite di quelle micidiali che qui sono state combattute senza loro colpa, ma non sono disposti ad acquiescenza servile e succube…non più!
Un popolo fiero e valente non è mai un nemico per nessuno, anzi ha sempre amici, e lo abbiamo già constatato: subito dopo la dichiarazione d’indipendenza del marzo scorso una quarantina di stati ha chiesto di instaurare rapporti di alleanza, e sono in attesa di poterla consolidare…
Sarà quello che faremo, speriamo presto!
franco lamonato
coraggio ragazzi, le grandi cose vengono da grandi sforzi che soltanto i grandi possono sostenere; ogni tanto pero’ lo sconforto si fa vedere, ma e’ un momento. State facendo qualcosa che rimarra’ scritto nella storia e che segna la differenza tra chi pensa al domani e chi vive soltanto il presente. Avete tutta la mia simpatia e l’appoggio. A vostra disposizione per cio’ che posso fare.
GEORGES DAL SANTO
Sei ammirevole e come te ci sono altri volontari che operano nei 9 movimenti che vogliono l’indipendenza. Per rispetto di tutti i volontari i leader di queste organizzazioni dovrebbero essere uniti e invece non lo sono. Perché? ditemelo.
Crisvi
> GEORGES DAL SANTO 25 agosto 2014 18:49
Proverò a risponderti io.
A mio parere la replica al tuo quesito è semplice : Nell’ambito indipendentista, ci sono pochi veri leaders e molti mezzi leaders che si ritengono leaders. Poi interviene una pletora di venetisti dozzinali, con ambizioni da leaders, senza possedere minimamente le capacità per diventarlo.
Infine un manipolo di veri e propri infiltrati spregiudicati, che sono saltati sul nostro carro vittorioso ( dopo il fenomenale plebiscito di marzo ), provenienti da cento diverse esperienze politiche ( anche fallimentari ), con mille colori diversi.
Questa gente con amicizie e sponsorizzazioni deviate, sta cercando di prendere il controllo del variegato quanto problematico ” arcipelago indipendentista Veneto “.
NOI CI OPPORREMO CON OGNI MEZZO !
Personalmente preferisco un indipendentista limitato ma genuino, a un ” saltafossi riciclato ” !!!
Infine, ma non ultimo, ci sono movimentini e leaders, che pur comprendendo la straordinaria capacità aggregativa e consensuale di Plebiscito.eu, pretenderebbero di emergere al pari di Plebiscito, nel coordinamento dell’eventuale ” Grande Unione indipendentista “.
Noi potremmo anche valutare positivamente un grande movimento indipendentista unito in vista delle elezioni territoriali, ma alle nostre condizioni, non a quelle di ” nani ” per seguito popolare e spessore politico.
Ad Maiora.
CrisV
caterina
hai ragione, Georges, è la cosa che fa più male a noi tutti, sicuramente di tutti i gruppi, vedere che i cosiddetti leader non abbiano un minimo di umiltà e ragionevolezza nell’esaminare la situazione.. è evidente a tutti, perciò anche a loro, che è necessario fare un passo indietro rispetto alle proprie ambizioni e allinearsi sulla linea del superiore interesse… i Veneti sopra tutto! l’indipendenza del Veneto che è alla portata di mano se fossimo tutti insieme!!!..la smettano di sognare dentro di sè poltrone o comparsate sui giornali o su televisioni!
GEORGES DAL SANTO
Bene, vedo che siete d’accordo sul punto ma come possiamo fare ragionare questi cosi detti leader? Io propongo quello che ho espresso qualche giorno fa: tutti dentro a un’assemblea costituente con un Presidente rappresentativo che il popolo conosce. A quel punto le linee guida lo decide l’assemblea e non il Presidente. Condividete o avete altri suggerimenti?