DALLA BREXIT ALLE SECESSIONI TRANSATLANTICHE
Se gli autarchici Farage e Trump vinceranno, porteranno all’indipendenza delle megacittà globali interconnesse, da Londra, all’East Coast, alla California.
La visibilità politica di cui godono dirompenti esponenti come Nigel Farage e Donald Trump sono il naturale risultato di alcuni particolari problemi di cui soffrono la classe media inglese e americana nel momento in cui le rispettive economie hanno dimostrato di crescere, seppure in modalità molto diverse tra loro.
Così come negli USA i benefici della crescita economica sono maggiori nelle megacittà dell’east e della west coast (per parafrasare Parag Khanna) e minori sono i benefici nelle aree rurali degli stati centrali, lo stesso paradigma può essere visto in Inghilterra, dove Londra gode di maggiore benessere rispetto al resto del Paese. Le mappe geografiche dei risultati elettorali a favore della Brexit e il consenso registrato da Donald Trump ricalcano tale paradigma sempre più evidente.
Gli interessi delle megacittà come Londra, East-Coast e California sono sempre più divergenti rispetto alle aree meno densamente abitate e questo nel futuro sarà sempre più esasperato, portando le fasce di popolazione più tecnologicamente e professionalmente istruite a muoversi verso le prime, aumentando la quantità di popolazione sottopagata e sottoistruita nelle seconde. Nelle società europee fino a ieri si rispondeva a tale delta con l’assistenzialismo socialisteggiante, che in Italia ha trovato la propria massima espressione e che oggi è diventato economicamente impossibile, lasciando spazio ai populismi e ai nazionalismi ignoranti e passatisti che semplicemente cavalcano il malcontento di chi non possiede gli strumenti per competere con il resto del mondo nel presente e ancor meno nel futuro.
Se le rappresentanze politiche degli stati che emergeranno saranno espressione della parte meno evoluta, sarà inevitabile che le comunità politiche delle megacittà si dividano, rendendosi indipendenti tanto negli Stati Uniti d’America, quanto in Inghilterra (parlare di Gran Bretagna ormai pare quasi assurdo, considerando la notevole accelerazione della Scozia verso l’indipendenza dopo la Brexit).
Gli interessi politici di tali realtà sono troppo divergenti infatti per trovare una soluzione di compromesso che possa essere rappresentata dal populismo autarchico alla Farage o alla Trump.
Inoltre le megacittà dispongono degli strumenti economici, tecnologici e relazionali che gli permetteranno rapidamente e facilmente di crearsi un percorso fattivo verso la piena indipendenza, ottenendo con estrema facilità il consenso delle élite politiche, finanziarie e industriali globali.
Questo è il medesimo percorso che Plebiscito.eu sta tracciando, in un quadro complesso che tiene conto di ogni aspetto progettuale, dalla creazione del criptostato digitale, alla realizzazione di una più evoluta architettura economico-finanziaria basata su nuovi sistemi di capitali privati di venture capital, iniziata con la business community di Plebiscito.eu Club.
Il futuro è la civiltà globale interconnessa e chiunque tenti di esorcizzarla con salti nel passato semplicemente si isolerà dal resto del mondo che si renderà indipendente dai parassiti autarchici nazionalistici, tanto in Europa quanto in ogni altra parte del mondo.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (8)
stefano
Perché non si sa mai niente, a parte la località di riunione (dresda qui a fine giugno)e l’elenco dei partecipanti comprendente le rappresentanze dei gruppi più importanti dell’industria, delle banche, della finanza, delle riunioni del Bilderberg ? E proprio in quella sede che decidono i destini della nostra vita, quei potentati che sono in grado di dettare legge poi ai politici – camerieri dei singoli stati. Il bilderberg, non so se mi sbaglio, vuole eliminare i singoli stati, creare un mercato globale (TTIP), si occupa della Russia, della Cina, di Trump, di brexit. Le sue decisioni sono segreti stime e i loro effetti li subiamo tutti noi cittadini sulla nostra pelle. Sono loro che governano il mondo però noi ci occupiamo solo di pagliacciata, di calcio, di policarbonato nazionale quando invece è il bilderberg che poi detta il compito ai rappresentanti politici dei singoli stati perché evidentemente è il bilderberg che ha in mano gli argomenti convincentiper determinare la direzione che vuole.
onireip
@PLEBISCITO
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beo, veramente beo come che bloke’ o cance:e’ in mesaij che no segue ea linea del partito. semo torna’ ai tempi sovietici!
caterina
PIERINO, te me par el parenzo dea sette… ch’el pensa de essar el genio… magari i me cancea anca mi, ma no me ofendo… ansi! ghe penso su de pi … che forse o dit dee castronerie…
P.no
@CATERINO
un projeto no se porta vanti insultando chi che gha na opinion diversa da:a tua. Ne se serca de sararghe ea boca cance:andoghe i mesaij. Cossì no se va vanti, se va indrio. Come i gambari. E voialtri infati ghavì fato un paso vanti e do indrio! Congratuasion!
caterina
caro mio qui sopra come ti chiami, la castroneria più grossa è pensare che Plebiscito sia un partito non un movimento che ha messo le basi con un relerendum i cui risultati acclarati e certificati permettono oggi di proseguire in un percorso che ci porterà alla piena indipendenza, e stupisce che ci siano iniziative per inventare stratagemmi pensando che siano soluzioni…. chi veramente vuol onestamente collaborare al raggiungimento dell’obiettivo comune, si documenti, si consulti con chi è a disposizione perchè più attivo e presente… le occasioni di partecipazione messe in atto sono moltissime e tengono conto delle diverse situazioni personali… si collabori, si abbia anche l’umiltà di consultarsi, perchè quelli che pensano di avere trovato l’escamotage risolutivo si accorgeranno presto che è una bolla di sapone che incanta e poi svanisce…
Abbiamo la fortuna di avere in Plebiscito un gruppo dirigente che sa tenere la barra dritta…arriveremo sicuramente alla meta!…sosteniamolo con fiducia, perchè la merita, e non disperdiamo inutilmente energie.
oiram
la rai che adesso più o meno tutti paga non ha mai detto niente sui risultati aclarati e certificati .sveglia.
caterina
caro Mario alla rovescia hai la memoria corta o forse vivi altrove… non eri certamente a Treviso quando furono comunicati i risultati del Referendum e in una commozione generale proclamata l’indipendenza, ne’ a Venezia al Palazzo Vendramin Calergi quando la Commissione OSCE a seguito del controllo confermo’ tali risultati…
Stai fresco se pensi di essere informato sulle cose che ci riguardano perche’ ascolti la rai o leggi la stampa foraggiata da Roma… sulla quale peraltro pagandoci lo spazio abbiamo dovuto diffidare I denigratori dei risultati, ed era il 20 dicembre 2015… forse ti e’ sfuggita la cosa perche’ non compri neppure I giornali veneti e fai bene…
Gia’, sei fra quelli che pendono dagli oracoli rai…
oiram
se dai risultati poi seguono i fatti.finora ifatti non si vedono.solo ciance al vento