IL MONDO FA IL TIFO PER IL VENETO, DIAMOCI DA FARE PER LA NOSTRA INDIPENDENZA
Due appuntamenti fondamentali per la libertà del Veneto, prima con le elezioni del Parlamento Veneto del 15-20 marzo e quindi con le elezioni regionali, per scegliere Veneto Sì o Veneto No.
L’indipendenza del Veneto è un grande affare per i veneti, che ne avrebbero solo benefici. Perché allora ancora non è avvenuta compiutamente?
Il primo ed unico ostacolo alla sua realizzazione siamo noi stessi veneti, o meglio la nostra scarsa consapevolezza della forza che abbiamo come indipendentisti grazie all’azione intrapresa da Plebiscito.eu. Tutto nella politica veneta si muove attorno a noi. Un anno fa oltre 2,3 milioni di veneti si sono recati alle urne digitali e l’89,10% di loro ha detto sì all’indipendenza. Nessun altro progetto politico nella storia del Veneto ha mai visto un consenso plebiscitario di così grande portata.
Perché allora oggi non abbiamo ancora sufficiente coscienza della nostra forza? Semplice, perché il sistema mediatico che ci opprime ogni giorno ci nasconde questa evidenza e ci disinforma, assolvendo al suo ruolo di unico sistema informativo classificato come non libero nell’Europa occidentale.
Se allora i nostri occhi non percepiscono la nostra forza, usiamo quelli di osservatori internazionali qualificati, come quelli di Parag Khanna, che in una intervista del 16 gennaio scorso su European ha definito gli indipendentisti, citando per ben due volte l’opera di Plebiscito.eu, l’organizzazione che rappresenta il movimento più avanzato che sta consentendo l’evoluzione verso una forma di civiltà globale interconnessa. Non siamo più quindi i rappresentanti del passatismo nostalgico, che si muovono utopisticamente in antitesi alla globalizzazione, come ci dipingevano e tutt’ora ci dipingono i prezzolati intellettuali italiani di regime, ma siamo stati indentificati come il movimento politico più avanzato al mondo sotto vari fronti: utilizzo di nuove tecnologie digitali, di comunicazione e di nuovi metodi di analisi statistica su grandi volumi di dati relazionali strutturati, applicazione di un nuovo paradigma che interpreta al meglio la frammentazione inevitabile del potere finora esercitato monopolisticamente dai vecchi stati multinazionali ereditati dall’ottocento e che oggi sono entrati in crisi perché superati da un lato dalle organizzazioni interstatuali e dall’altro proprio dai nuovi stati più piccoli, efficienti e liberi di agire secondo le nuove regole globali.
C’è di più. Le tesi economiche che descrivono i benefici dell’indipendenza del Veneto oggi non sono più pubblicate esclusivamente dagli esperti economici dei movimenti indipendentisti, che, pur nella loro autorevolezza, esprimono opinioni di parte, ma vengono pubblicizzate dai centri studi delle più qualificate istituzioni del mondo economico dell’Europa Bene, quella che conta e che sa contare, come ad esempio il centro studi di Deutsche Bank, che qualche settimana fa ha pubblicato uno studio, diffuso al grande pubblico internazionale dal Financial Times e dal Telegraph, che ha messo in rilievo proprio la convenienza dell’indipendenza del Veneto e delle altre regioni produttive d’Europa che cercano la propria indipendenza. Deutsche Bank ha infatti dimostrato come anche l’unico fattore che poteva rendere meno vantaggiosa l’indipendenza, ovvero i costi infrastrutturali di costruzione di un nuovo stato, vengono ampiamente assorbiti e controbilanciati dall’integrazione europea, con ciò lasciando campo esclusivamente agli enormi benefici economici della liberazione dall’oppressione fiscale dallo stato italiano.
Alzando lo sguardo ci accorgiamo che c’è dell’altro. Sta infatti diventando sempre più chiaro ed evidente a tutti che l’indipendenza del Veneto non è un affare solo per i veneti, ma porta vantaggio a tutti. In primis, alla stessa Italia, che grazie all’enorme surplus finanziario del Veneto indipendente (tra i 20 e i 40 miliardi, tra soldi rubati con la rapina fiscale e soldi bruciati con gli assurdi sprechi della macchina statale italiana) potrebbe strappare un accordo per l’indipendenza con il pagamento da parte del Veneto di una quota parte del debito pubblico italiano, rendendolo sostenibile. Quindi a trarne vantaggio sarebbe l’Europa, che proprio grazie all’indipendenza del Veneto potrebbe evitare i rischi derivanti dalla bancarotta italiana. Di fatto l’indipendenza resta l’unica possibilità di disinnescare la bomba ad orologeria che il Washington Post una decina di giorni fa ha descritto come in grado di far esplodere l’intera Europa.
Infine, se consideriamo un livello ancora superiore, ci accorgiamo che l’indipendenza del Veneto incontra anche gli interessi che vanno anche al di sopra della stessa Europa, ad esempio tutelando e valorizzando la nostra Terra, consapevoli che essa rappresenta uno snodo strategico e cruciale dei nuovi equilibri geopolitici mondiali, ad esempio grazie alla funzione di baricentro che Venezia naturalmente rappresenta per le nuove straordinarie tratte intercontinentali, come ad esempio le nuove vie della seta, che da sole valgono oltre 21 triliardi di dollari.
Fatti questi passaggi si comprende perfettamente perché l’Internazionale 10 giorni fa ci ha dedicato un servizio di 4 pagine: l’indipendenza del Veneto interessa eccome negli ambienti che contano. Ora manca solo il nostro impegno per realizzare i prossimi obiettivi:
1. le elezioni del Parlamento Veneto del 15-20 marzo 2015;
2. la vittoria di Veneto Sì nelle elezioni regionali di maggio.
Diamoci da fare, non ci sono seconde occasioni alla nostra portata. O vinciamo questa partita, o la prossima dovremmo andarcela a giocare all’estero, con una valigia di cartone, per chi potrà permettersi di emigrare. Per gli altri sarà la miseria.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (9)
Blix
Ole’…seguendo le varie trasmissioni televisive che riportano sondaggi elettorali sulle prossime elezioni regionali sembra che a nessuno venga in mente di mettere nel
conto la pssibile debacle rappresentata dalla partecipazione di veneto si.
voi che ne pensate ?
oscar
@blix a noi delle politiche dello stato estero italia frega nulla. siam indipendenti da un anno quasi
erik
Blix che i sondaggi siano manovrati si sa…in ogni parte del mondo…spero veneto sì ne abbia di interni xk io la vedo male…io cerco di diffondere il verbo il più possibile e risvegliare gli animi che ci hanno dato il grande successo di marzo scorso ma purtroppo è dura…causa questa frammentazione di merda…io nn conosco le cause e i motivi…ma ci danneggia in modo pesante…bisogna trovare una soluzione prima che sia troppo tardi!
erik
Blix che i sondaggi siano manovrati si sa…in ogni parte del mondo…spero veneto sì ne abbia di interni xk io la vedo male…io cerco di diffondere il verbo il più possibile e risvegliare gli animi che ci hanno dato il grande successo di marzo scorso ma purtroppo è dura…causa questa frammentazione di merda…io nn conosco le cause e i motivi…ma ci danneggia in modo pesante…bisogna trovare una soluzione prima che sia troppo tardi!
erik
Scusate per il doppione. Comunque io e tutti i miei amici voteremo veneto sì non c’è dubbio!
Blix
ma!..forse sono un po’..pessimista…speriamo che mi sbagli e di avere una bella sorpresa..
Vane 92
Forza Veneto indipendente <3 <3
Roberto
@ERIK la frammentazione di cui parli è proprio voluta dai primi nemici dell’indipendenza che prendono allegramente per i fondelli il popolo veneto su questo tema da un ventennio, la Lega. Ha creato dei satelliti pseudo-indipendentisti che manovra con facilità e poi ha messo in piedi la farsa della L. 16 e del referendum istituzionale irrealizzabile in combutta con chi ben sappiamo. La forza di Veneto Sì in questo momento è proprio la propria estraneità a queste operazioni pilotate e la diversità con questi movimenti venduti. Il popolo veneto l’anno scorso ha dimostrato in modo chiaro la sua volontà d’indipendenza, e giunti al punto in cui siamo saprà anche ben capire chi può dare seguito, solo, a quel percorso fantastico. I mezzi d’informazione ovviamente remeranno contro, dobbiamo mettere in atto una nostra potente rete personale a tutti i livelli per far passare il messaggio e far capire alla gente che vi sono solo due alternative: Veneto Sì e Veneto No
oiram
Roberto far capire una sola alternativa .veneto sì.