IL RITORNO DEL VECCHIO PARADIGMA NAZIONALISTA MINACCIA LA LIBERTÀ, IL BUON SENSO, LA PROSPERITÀ E LA PACE
La risposta alle sfide moderne della migrazione, della sicurezza globale e delle crisi finanziarie
La recente crisi dei migranti “economici” e dei profughi siriani riapre alcune questioni storiche e geo-politiche che la costruzione dell’Unione Europea aveva fatto passare in secondo piano.
Ne scrive oggi Sabino Cassese sul Corriere, ponendo importanti quesiti, alla cui risposta non vogliamo sottrarci, per quanto ci riguarda.
Più in generale va a nostro avviso capito che il fenomeno che si presenta di chiusura delle frontiere è una questione intimamente legata allo sviluppo economico e tecnologico globale e, in fin dei conti, alla libertà individuale e sistemica che è estremamente connessa al processo di disintermediazione che ne scaturisce.
In estrema sintesi, non può esservi globalizzazione economica senza libertà di circolazione di persone, merci e capitali né può esservi un clima generale di pace senza il maggiore benessere diffuso che ne deriva.
La fase storica che stiamo vivendo, con particolare recrudescenza in questi mesi estivi, sta invece dimostrando segnali di maggiori vincoli di circolazione proprio delle persone, delle merci e dei capitali e ciò deriva in primo luogo dalle sfide moderne rappresentate dai fenomeni della migrazione e della sicurezza globale, oltreché dalle recenti crisi finanziarie.
Il primo freno emergente alla libera circolazione (delle persone) è anche l’ultimo apparso in ordine temporale e il più evidente. Fin dall’11 settembre 2001, con l’attentato alle Torri Gemelle e le conseguenti politiche di sicurezza negli aeroporti, il fenomeno ha iniziato a manifestarsi, per oggi divenire un aspetto sempre più evidente in ogni e più diverso ambito: dal filo spinato ai confini ungheresi, alla totale assenza di proposte di accoglienza degli stessi rifugiati siriani da parte dei governi di Arabia Saudita, Bahrain, EAU, Qatar, Kuwait, alle nuove policy di immigrazione annunciate nel Regno Unito, fino al successo degli argomenti posti in agenda dal candidato repubblicano Donald Trump, che tanto successo gli stanno assicurando nelle primarie per le elezioni presidenziali USA del 2016.
Il secondo vincolo (alla libera circolazione delle merci) appare in forma parziale e riguarda in primis proprio l’Europa, con l’embargo russo verso i prodotti europei, conseguenza delle sanzioni verso la stessa Russia per la questione ucraina (che proprio ieri ha mostrato qualche segno di cambio di equilibri politici interni e forse di paradigma). Tale vincolo appare (e noi sinceramente lo speriamo) possa essere controbilanciato da un lato dai grandi trattati di partenariato transatlantico e transpacifico sul commercio e gli investimenti e dall’altro, sul fronte eurasiatico, dallo sviluppo delle nuove vie della seta. Teniamo particolarmente a tali scenari, in particolare per il vantaggio strategico che intimamente ne godrebbero un naturale gateway logistico rappresentato da Venezia e dal Veneto, che con la propria indipendenza si trasformerà in un autentico hub globale al centro di vecchie e nuove tratte marittime, stradali e di trasporto in generale.
Il terzo vincolo (alla libera circolazione dei capitali) si è rafforzato, ad esempio, con le norme internazionali sull’antiriciclaggio, contro l’evasione e per la trasparenza sull’origine dei fondi, che, pur basate su sani principi, forse come effetto perverso, hanno di fatto anche introdotto un rallentamento nel movimento dei capitali, solo in parte controllabile dalle politiche monetarie delle banche centrali e con l’emergere di scenari di “guerre valutarie” con implicazioni sistemiche di particolare rilievo. A questo proposito, tra parentesi, per quanto ci riguarda, assume un’importanza strategica non più rinviabile la capacità del Veneto di creare un proprio sistema economico-finanziario che lo renda economicamente indipendente dalla malasorte del sistema bancario asfittico italiano. Al raggiungimento di tale obiettivo stiamo lavorando, come noto, ormai da oltre un anno, dopo la vittoria schiacciante di marzo 2014 nel Plebiscito Digitale per l’indipendenza del Veneto.
Tutti questi fenomeni indicano in generale le sfide importanti che vanno affrontate nel futuro prossimo, che ci vedrà scegliere tra miopi nazionalismi che vivono di paura isolazionista e la capacità internazionale di interoperare per assicurare che i tre principi cardine di libertà di circolazione del mondo moderno, pur nell’esigenza di regole che ci garantiscano maggiore sicurezza, possano assicurarci globalmente l’evoluzione verso un futuro di prosperità, di pace e di maggiore libertà. A difesa della quale, se vi fossero dubbi, Plebiscito.eu da sempre è schierato.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (26)
Stropol
Veramente so drio domandarme che senso che abie baterse par la indipendenza de na Nazion par volerla far sentir en colpa del so nazionalismo o zercar de darghe na spina dorsal economica par renderla preda de i pirati finanziari de l economia global. Pose capir che zerte cose pol sonar come utili “calmanti” nel tentativo de farse qualche amigo che no ostacole masa el proceso de indipendenza, ma dirle in na sala stampa l a n senso, dirle qua al ghe n a tut altro. Za la Serenissima l aveva fato scola do sto punto de vista: 1. amighi de tuti, ma ognun a casa sua. E, se qualcun vol venir qua, se adegua lu a le me regole ( pur libero de seguir la so religio e i so usi, finchè no contrasta co i mei. E, quando qualcun à tentà de esagerar i ghe à fat guèra ). 2. Mi ò la me moneta e le me regole finanziarie e tegno el segreto su le me fonti e se qulcun comercia co mi lo fa co la me moneta o en oro. No esiste na Nazion senza Nazionalismo, n Popolo senza populismo o n economia senza dei precisi interesi locali da difender parchè la alternativa l e l estinzion, la morte, el prevaler de i interesi dei pì grosi a scapito dei mei picoi. Se lo scopo le questo, parchè la indipendenza ? Par esar pi picoli e deboli ?
caterina
ma.. mi me par che l’indipendenza in un mondo e un’economia tutta interconnessa la dovaria esser un punto di forza in se stessa, sempre che se tratti de un popolo, picol o grando no importa, che sia risoluto, consapevole e soprattutto capace di fare e di imaginare…parche i meccanismi per godere di stima e considerasion i sta nea concretessa con cui si è capaci di risolvere i problemi nostri e in relazion coi altri, su la base de pochi e sacrosanti principi che in fondo i xe de tutti…
el primo comunque xe: nea propria terra se vive secondo la propria concezion del viver… mai rinunciarci!
Viver nel Veneto è uno stile di vita, il mondo lo sa… è l’ambiente, la natura, la storia, la tradizione, la nostra civiltà.
a chi non gli sta bene, se ne vada dove vuole, o torni da dove viene…massima libertà e assoluto rispetto!
stefano
Nea propria tera se parla a propria lengua, se adota i propri costumi e via discorendo. Difati in Istria e Dalmasia i slavi ne ga sfrata’. Quanto alla via della seta, me par che i taliani no i ga alcuna intension de far de l’area veneta l’hub ma da bravi taliani i varda a Torino co a Tavola. Par l’imigrassion’, gran parte de responsabiita’ del caos in mediorientale xe de Obama.
Giuseppe Dal Bianco
Per quanto riguarda la libera circolazione delle persone mi riferisco ad una lettera di Gianluca Busato scritta a luglio nella quale diceva che Venezia è sempre stata favorevole ad accogliere gli stranieri citando il fontego dei turchi, dei tedeschi e l’isola di San Lazzaro degli Armeni. Nulla di più inesatto. I due fonteghi erano basi commerciali con relativi magazzini per i commerci fra Venezia e Germania e Turchia. San Lazzaro è sempre stato un importantissimo centro di cultura al quale ancora oggi si appoggiano non per elemosinare ma per motivi artistici o culturali gli armeni sparsi nel Veneto e non solo. Prima di fare certe affermazioni sarebbe bene documentarsi.
BLIX
@ mi rivolgo a caterina,
in diverse occasioni ho sentito di questa cittadinanza veneta che sembra che ci sollevi dalle nostre attuali disgrazie, mi sa’ dire qualcosa di piu’ concreto
e quando sara’ in esercizio ?
Grazie
WSM
caterina
Blix, non so perché lo chieda a me, forse perché hai capito che ci tengo sopra ogni altra cosa essere cittadina veneta… da quando la primavera dell’anno scorso è stata dichiarata l’Indipendenza della nostra Repubblica Veneta, io mi sento tale e non vedo l’ora di poterlo anche esibire in un documento, in plastica o cartaceo, che ne dichiara l’ufficialità perché si è iscritti per ora in una nuova anagrafe, che ovviamente si deve mettere in essere, con tutte le implicazioni connesse… qualche mese fa le previsioni erano entro l’autunno prossimo, cioè entro dicembre, ma per saperne qualcosa di più sullo stato delle cose bisognerebbe esserci alla prossima riunione del Parlamento Veneto dell’11 settembre dato che le sedute sono pubbliche.. io non so se ci potrò andare…comunque poi ci informano, come d’uso, e anche non fosse argomento all’ordine del giorno, qualcuno certo chiederà notizia.
enrico
Caro Giane,
tutto sto pistolotto/supercazzola par di cossa?
Come già detto in passato, questi articoli cervellotici da salotto buono, su fantasiosi scenari, peraltro molto opinabili, non fanno altro che allontanare le persone che condividono il sogno indipendentista e sono alle prese con ben altri problemi quotidiani.
Ti esorto a continuare nella tua azione, senza paura di dover dimostrare di essere all’altezza della situazione.
WSM
veroveneto
Sono d’accordo con Enrico e vorrei aggiungere un altra cosa. Dove siete finiti? Capisco la fatica del nuovo lavoro che state creando, ma dico io: non conoscete nessuno che possa organizzare un evento in ogni città veneta? Una volta alla settimana? La gente fa presto a dimenticare. Bisogna svegliare sta gente ma se non vi fate vedere chi vi seguirà?
caterina
Veroveneto, Enrico, voi dar na mano e magari qualcos’altro par far quel che dite no eh!
Son sicura invece che l’e gente che lavora in tute le comision che le se a formà, e crede che a poco a poco vedaren i risultati…ma no se pol pensar che fassa tut lori… in fondo par animazion e incontri ghe vol tempo, schei e comunque l’e solo facciata.. roba da vecchi partiti o da grillini, tutti comunque foraggiati anca se i ne ga dito che i finanziamenti i li ga abolii e inveze no xe vero… mi comunque che tegne de pi a la sostanza e pense che la gente la capisse la differenza… del resto, frastornati come che sen dal bonbardamento dee television, nessun ghe crede pì a nessun anca se i poiticanti i se da da far qua o là sui giornai o ne le sagre par far sentir che i xe vivi…
Noi si fa sul serio…il prossimo evento che conta, e non dite che è poco, è l’11 settembre a Noventa, e credo che valga la pena esserci.
Andrea
Salve a tutti. Vi leggo sempre con molta attenzione e sono contento che ci sia un’organizzazione viva e attiva come la vostra che si batte, pur nel suo piccolo, per l’indipendenza del nostro Veneto.
L’unica cosa che però vi chiedo di fare, da semplice cittadino di queste nostre terre violentate e occupate sin dal 1866 dall’Italia, è di unirvi con altri indipendentisti. È un passo essenziale che trasmetterá forza e sicurezza ai Veneti, ci sentiremo più uniti perché un Popolo Unico siamo! Abbiamo tutti idee diverse sul piano economico-politico-sociale, ma qui l’obiettivo sappiamo tutti che è solo uno: staccarci dall’Italia e tornare ad essere uno stato giusto e funzionante, con un economia fiorente e attiva, indipendenti. Fate come associazione questo passo, manteniamo pure le nostre idee “sensa far smisioti”, ma uniamoci tutti noi indipendentisti perché è il momento di farlo.
Con stima ed affetto.
Un cittadino Veneto.
Veroveneto
Caterina come avevo detto tempo fa non ho le competenze per avviare un evento ecc. Ma penso che qualcuno potrebbe dare una mano in quel settore. Guardate che la gente qui fa presto a dimenticare e si sa benissimo che se non ti metti in mostra la gente ti ignora soprattutto qui in veneto. Quindi la mia non è critica ma consigli sai Caterina! Ognuno può dare la mano che può e ti ricordo che io sono stato uno dei pochi che ci ha messo la faccia per firmare quei benedetti protocolli per le elezioni regionali
caterina
ti credo, Veroveneto.. tutti noi ci diamo da fare per quanto possiamo, ma per creare eventi ci vogliono un sacco di soldi che di solito vengono da sponsor che non abbiamo e da patrocini.. questi ultimi poi che sono per lo più istituzioni e per lo più foraggiate da soldi pubblici figurati se si espongono…ci metterebbero le dita negli occhi piuttosto!
qua e là c’è un pullulare di iniziative venetiste locali che hanno anche una lunga storia, Caltelfranco, Venezia, ma non si sbilanciano mai e si accontentano di rimanere nella tradizione che hanno consolidato nel tempo… non c’è dubbio che sono indipendentiste, ma purtroppo neppure lo dichiarano se non come sogno irrealizzabile…anche se sono sicura, avessero pure votato per Morosin o Guadagnin, al plebiscito dell’anno scorso hanno votato SI all’indipendenza…ma aspettano che gli piova dal cielo per grazia ricevuta o perché pensano che i promotori sono stati bravi…e sperano che continuino ad esserlo.
Abbiamo per fortuna raggiunto dei punti fissi e riconosciuti universalmente…dobbiamo proseguire per la nostra strada fino alla meta. Nell’approssimarsi correranno tutti da noi, vedrai Andrea, la gente è fatta così…si aspetta che siano gli altri ad andare avanti, loro lo sperano ma non osano… S.Tommaso: finchè non ci mettono il dito non ci credono, purtroppo…e non si accorgono che è rassegnazione ad essere schiavi. e…schiavi.
oiram
è stata dichiarata l indipendenza ma mai attuata.e tanto tempo fa i veneziani i scapava gridando li turchi li turchi.
max
Il flusso di persone che sta invadendo l’ europa, solo una minima percentuale fugge dalla guerra e dalla miseria. A Vittorio Veneto risiedono a ns. spese circa 100 migranti i quali oltre a girare per il centro cittadino con smartphone di ultima generazione, nessuno di loro li ho visti denutriti ma alcuni potrebbero fare i buttafuori. Quindi che il tutto e gestito dalla malavita e il vaticano gesuita …per il dio denaro. Noi siamo destinati come popolo veneto a sparire, la ns.gioventunon conosce la vera storia della repubblica veneta e quindi la ns.identita e scomparsa.
Esiste solo il potere e il denaro. Stop Se non creiamo una base comunitaria con intenti comuni che sono dignita identita liberta indipendenza. Credo che alcuni esponenti direzionali del plebiscito si siano allontanati dalla base che rappresenta il motore del territorio, fuorviati daconsulentiesterni che hanno destabilizzato la struttura di plebiscito eu e quindi di creare le fondamenta per l’indipendenza.
Veroveneto
Hai ragione max. È quello che continuo a dire io. Il popolo veneto non conosce la storia della Repubblica della serenissima, ma soprattutto non sa come è entrata a far parte di questo ridicolo stato italiota. Continuo a dirlo è mi sembra strano che non ci sia nessuno che di competenza può fare eventi,anche i comuni che avevano votato per l’odg non hanno la possibilità di organizzare qualcosa? Fin che era notizia tutti insieme, ora che il vento è passato tutti hanno cambiato vento. Grande dimostrazione da parte dei comuni di non avere le palle per andare avanti a far valere i propri valori. Invece si lamentano, come sempre con il culo nostro
Luca
L’Europa sta commettendo un grave errore ad accettare tutti questi immigrati, se loro vengono qua per scappare ad una guerra o per qualsiasi altro motivo non si risolve niente. La cosa intelligente da fare è cambiare la situazione dei loro paesi. L’europa può farlo senza tanti problemi se davvero volesse ma logicamente ci sono degli interessi. Con questo metodo di accoglienza gli immigrati ne approfittano e basta. Una una volta arrivati qua difficilmente troveranno lavoro e per guadagnare qualcosa si daranno alla criminalità.
marco
Le cose non cambiano e senza nessun’ombra di dubbio non cambieranno per il solito, semplice e ovvio motivo che il regime italiano ne trae immensi profitti.
Chi non è a conoscenza del fatto che RENDONO DI PIU’GLI IMMIGRATI DELLA DROGA ?
Tutti lo sanno e, come sempre, chi potrebbe cambiare le cose fa i soliti annunci e regolarmente non si conclude niente.
BASTA ITALIA.
Wotan
Art. 5. Della Costituzione Italiana
“La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.”
Pensiamo forse che un gruppo di teste pensanti Venete possa sedersi intorno a un tavolo per negoziare l’Indipendenza del Veneto con dei taliani delinauenti incalliti che vivono alle nostre spalle ? E’ impensabile ; e i cittadini del Veneto l’hanno capito molto bene : votano e voteranno sempre per l’Indipendenza ma la ritengono IMPOSSIBILE ! Questa é la sola verità !
Come ne possiamo uscire ? ASPETTANDO una crisi di sfiducia nei governi, che si sta avvicinando in tutto l’ Occidentale, che porterà ad una crisi finanziaria senza precedenti … ARRIVERA’ , statene certi !
Vi dò solo una dato : la Banca Centrale Europea, fino a luglio 2015, ha comprato circa 100 miliardi di Titoli di Stato taliani dalle banche taliane : questo dovrebbe aver permesso di aumentare il credito a favore dell’economia. Sapete di quanto è aumentato ? E’ DIMINUITO di 13 miliadi ! Mi chiederete : “e ora che fine gai fato tuti sti skei”? Sono serviti alle banche per comprare altri Titoli di Stato taliani di nuova emissione e ne sono stati comprati 13 miliardi in più, quelli che provengono dalla diminuzione dei finanziamenti all’economia ! E’ chiaro anche a un bambino che questo sistema perverso non può continuare e che lo Stato taliano non sarà MAI in grado di ripagare, neppure parzialmente, i suoi debiti. Se chi possiede i Titoli di Stato decidesse di venderli (…le banche in primis che con i nostri depositi continuano a comprali…), ma non trovasse abbastanza compratori cosa accadrebbe? Quello che succede in Grecia, un paese piccolo con politici farabutti, succederà anche in talia e così in Francia, Spagna, Portogallo, Belgio…e altri paesi ancora che verranno “contagiati”. La Banca Centrale Europea non ha fondi per far fronte ad una situazione esplosiva di questo genere quindi l’ Euro dovrà saltare (il bazooka di Dini non basta contro dei missili intercontinentali) ! I tedeschi, dal canto loro, stanno già mettendo a punto un piano per il ritorno al Marco,
Sarà la crisi del Debito Sovrano che affosserà l’ Euro, un gigante dai piedi di argilla. La crisi greca é solo un piccolo assaggio (non si creda che sia finita…), ma ne vedremo di ben peggio forse già alla fine del 2015 e nel 2016. Solo allora i Veneti, se non vorranno morire di fame come i taliani, andranno a prendere nel loro letto quei politici delinquenti che li hanno munti per 150 anni e non ci saranno abbastanza “fedeli servitori dello Stato” per fermarli : è questa la “distruzione costruttiva” che potrà riportare la speranza di vita al Veneto, finalmente libero e indipendente.
Par tera , par mar San Marco
Wotan
Wotan
errata corrige : bzooka di Draghi… non Dini
Wotan
errata corrige : bazooka di Draghi … non Dini
Marco 72
Catalogna presto indipendente!
stropol
Invito chi che pol e che no l avese za fat, a far n mesagio o ciamar el 45500. Sara’ n gesto che costa 2 euro, ma l e n iniziativa par iutar i Fradei che e stai ciapai dentro da la tromba de aria su la zona de la Riviera e de Venesia interna. El governo talian a’ cava’ via i schei dal so socorso par darli ai clandestini, cerchen noi de far qualcosa de pi che star a vardar.
veroveneto
Sono stato Venerdì all’hotel base di Noventa di piave per il congresso di plebiscito. Dico solo una cosa: deluso!!! Se è questa la serietà da parte dei deputati l’indipenednza fa puff
Giuseppe Dal Bianco
Secondo me ha ragione Andrea. Bisogna unire i vari gruppi indipendentisti sotto un solo simbolo.
Ho chiesto a conoscenti che cosa ne pensavano di Plebiscito.eu o di Veneto Si. Sono rimasti sorpresi senza capire di cosa parlavo.
Ho detto allora: “Cosa pensate di REPUBBLICA VENETA INDIPENDENTE?” Mi hanno risposto all’unanimità :”MAGARI”!!!
Che non sia il caso di pensarci anche riunificando tutte le sigle in una sola chiara e comprensibile da tutti?
Michele De Vecchi
@VEROVENETO
Venerdì hai partecipato ad una seduta del Parlamento Veneto Provvisorio, e non ad un congresso di Plebiscito.eu
Veroveneto
Michele scusa per la mia ignoranza, hai ragione…ma forse anca no!!! Me ga fato girare le bae a vedar metà deputati in “seduta”. Aeora se parla de andar fora dall’Italia e questi se comporta uguae come quei che ce governa. Forse me sbaglio, e me piaseria che me sbagliasse