VENETO, ROTTAMA LA LEGA: MEGLIO L’INDIPENDENZA
Mentre lega e 5 stelle disegnano un futuro con un’Italia di pensionati, sussidiati e perdenti, Plebiscito.eu e Veneto Sì si organizzano per dare ai veneti prospettive del tutto diverse
Qualsiasi balla non può durare all’infinito. Oramai è passato qualche tempo dall’ennesima giravolta leghista, che oggi è diventato un partito nazzziunalee (per dirla all’Abatantuono), ma che nel contempo continua a imperversare in Veneto con le bugie sull’autonomia farlocca e solo di spesa, non certo fiscale.
Quando emergerà, così come noi vi abbiamo detto dal primo giorno, che Roma non molla l’osso e che il referendum autonomista del 2017 è stata una puttanata pazzesca e una colossale presa in giro cui si sono uniti tutti i partiti italopitechi e anche quelli pseudo-indipendentisti, allora la lega ridiventerà di lotta e di governo, per prendervi in giro ancora di più. Farà opposizione ai propri alleati e anche a sé stessa, pur essendo al governo e non in posizione secondaria, bensì da vero mazziere che distribuisce le carte e controlla il gioco.
Magari assisteremo a Salvini contro Di Maio la mattina, a Zaia contro Salvini la sera, per poi vederli tutti assieme allegramente mangiare nelle tavole romane imbandite grazie al furto dei soldi dei veneti, così come è sempre avvenuto negli ultimi trent’anni, pur con nomi diversi, ma con gli stessi identici meccanismi.
Che la lega sia diventato un partito di regime è oramai evidente anche ai ciechi. Quando rubi 49 milioni di euro e poi i giudici ti concedono comode rate senza interessi pagabili in 80 anni è chiaro che non dai più fastidio a nessuno: sei bello che assorbito dal sistema romano del magna-magna.
La regalìa della settimana scorsa a Banca Carige, è la cartina di tornasole: alla prima occasione utile i morti di fame ora giunti al potere si sono comportati come e peggio del PD. Salvo poi tentare di distrarre il “popolo” con le buffonate in maschera in anticipo sul carnevale: vi ricordate Salvini e Bonafede travestiti da poliziotti che accoglievano Battisti, un terrorista omicida come fosse un capo di stato? Cose da vomito, che non si sono mai viste neanche nella più ridicola repubblica delle banane dei film di Bud Spencer e Terence Hill.
Se l’autonomia del Veneto è una bufala utopistica, come noi diciamo in splendido isolamento da oltre 10 anni, l’alternativa è solo e unicamente l’indipendenza del Veneto. Che si può raggiungere solo se prima il Veneto rottama in grande velocità la lega bufalara. Il Veneto è sempre stato un laboratorio politico: qui sono nati i verdi, la liga stessa, Berlusconi, Renzi, i primi consiglieri grillini, Salvini stesso e ogni nuovo fenomeno che ha saputo anticipare una nuova stagione politica: ora è tempo per l’indipendenza.
Indipendenza che non potrà arrivare scimmiottando in peggio ciò che hanno fatto i catalani, ma solo attraverso un percorso originale che sappia esaltare le qualità migliori dei veneti: l’ingegno e la laboriosità. Ovvero la tecnologia e l’economia. Il modello lo abbiamo individuato da tempo e da tempo lo stiamo rendendo cosa pratica.
Mentre quindi i vari Salvini e Di Maio con l’ultima riformetta approvata ieri sera dal governo disegnano un futuro con un’Italia di pensionati, sussidiati e perdenti, Plebiscito.eu e Veneto Sì si organizzano per dare ai veneti prospettive del tutto diverse: ovvero quelle di un giovane e nuovo Paese Europeo tollerante e aperto alle sfide globali che ha voglia di crescere rapidamente e che sa affrontare le sfide dell’innovazione della modernità preparandosi e preparando i propri cittadini al meglio. Ciò è quanto ci hanno insegnato i nostri Avi, che oggi ci hanno consegnato una terra stupenda, con i segni della loro grandezza economica, culturale, artistica e dai quali dobbiamo raccogliere il testimone della storia per riprendere un cammino responsabile e virtuoso che ci assicuri un futuro di benessere e felicità.
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Gianluca Busato
Plebiscito.eu
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