LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO DETERMINANO IL PIENO DIRITTO DI INDIPENDENZA DELLA REPUBBLICA VENETA
Qual è il concetto, la forma e la durata della violenza di uno stato brutale che determina il diritto alla libertà di un Popolo?
In un’intervista rilasciata da Papa Francesco al quotidiano catalano La Vanguardia e ripubblicata integramente dall’Osservatore Romano, il Santo Padre risponde a una domanda sul tema dell’indipendenza, nella quale rileva una distinzione tra popoli assoggettati con la violenza e altri che invece non lo sarebbero e che quindi non ne avrebbero pieno diritto. In questa distinzione, tra l’altro, si cita la Padania, entità inesistente e artificiale e non la Venetia, soggetto millenario storico e attuale che il Papato ben conosce in un confronto storico sempre vivo, anche per avergli mosso guerra guidando la lega di Cambrai con Giulio II. Siamo d’altronde ben consapevoli che il concetto stesso di Padania e di indipendenza viene da molti fuorviato dall’azione inqualificabile, spesso confinante con razzismo e xenofobia di alcuni noti soggetti politici che l’hanno relegata a questione diversa, per certi aspetti squalificandola. Oggi però non è più così, dopo il 21 marzo 2014 con la dichiarazione di indipendenza della Repubblica Veneta di Treviso, sono ben altri i concetti e la nobiltà d’animo che caratterizzano un movimento di liberazione ben più nobile e profondo.
Tralasciando il fatto che vi sia stata violenza nel processo di creazione dello stato italiano e che lo stesso abbia subito due tra le più tremende sconfitte militari proprio dai veneti a Custoza e Lissa; non considerando l’antecedente che vede lo stesso cristianesimo prender vita da un processo di secessione dal giudaismo, ci chiediamo in prima istanza se debba essere considerato solo il concetto di violenza militare nel processo di costruzione unitaria di uno stato per giustificarne l’indipendenza di un Popolo.
Quando un Popolo si vede sottratti senza soluzione di continuità e con l’uso della forza le proprie risorse e gli strumenti stessi per la propria sopravvivenza economica; quando i propri giovani e adulti trovano come unica alternativa di sopravvivenza l’emigrazione in terre e città straniere dove non siano loro proibiti addirittura i sogni di un’esistenza che consenta loro di crearsi una famiglia e una vita degna di tal nome (diaspora che proprio Papa Francesco ha ben conosciuto verificarsi in altra epoca storica in prima persona nella sua Argentina); quando gli anziani e una fascia di popolazione sempre più estesa entra nella soglia della povertà dove perdono di significato valori fondanti della persona quali la dignità, il rispetto e la sussistenza; quando la propria lingua non viene più riconosciuta e anzi viene violentata ed estirpata a forza con l’uso della menzogna e del colonialismo culturale; quando la scelta se continuare a pagare le tasse ad uno stato italiano diventa prima di tutto una questione morale nel quale viene messa in gioco la vita stessa di tanti nostri fratelli che nel corso di questi giorni entrano nella disperazione più cupa che li porta a gesti estremi, noi allora ci chiediamo: ha senso tutto ciò?
In tale contesto dobbiamo chiederci se questa non sia una forma di violenza aggravata e continuata che solo la nostra piena indipendenza può interrompere, per dar vita a un nuovo Rinascimento Veneto che possa mettere in primo piano le persone, che vengono prima e sono al di sopra dello stato, nella nostra Repubblica Veneta, pienamente indipendente e sovrana.
Ci piace anche ricordare allora le conclusioni a cui pervenne Giovanni Paolo II nell’Enciclica Centesimus Annus «La Chiesa rispetta la legittima autonomia dell’ordine democratico e non ha titolo per esprimere preferenze per l’una o l’altra soluzione istituzionale o costituzionale. Il contributo, che essa offre a tale ordine, è proprio quella visione della dignità della persona, la quale si manifesta in tutta la sua pienezza nel mistero del Verbo incarnato» e chiederci allora se laddove viene con tutta evidenza calpestata la dignità umana non vi sia e non vi debba trovare spazio la legittima ricerca delle comunità e dei Popoli per una nuova forma che permetta di liberarsi dalla volontà di dominio basata sulla violenza come quella ampiamente dimostrata dallo stato italiano, in primis proprio nei confronti del Papato verso cui non ha esitato a muover guerra, relegando anche Sua Santità in ambiti estremamente più costretti.
Crediamo pertanto che proprio le parole di Papa Francesco stesse, alla luce del concetto, della forma e della durata stessa della violenza che lo stato italiano ha perpetrato nei confronti dei veneti determinino con grande evidenza il diritto alla piena indipendenza della Repubblica Veneta, che d’altro canto sta provvedendo da sé a renderla effettiva.
Gianluca Busato
Delegazione dei Dieci
Repubblica Veneta
Comments (22)
EMANUEL
Ma vogliamo lasciare stare il Papa per cortesia? E non estorcergli parole che non ha detto interpretandole ad cazzum solo per fini propagandistici (ovvero scrivere questo articolo) ? Mamma mia, da soli non ce la fate proprio eh? e dopo Nelson Mandela, Wojitla, ora pure Francesco.. A quando Madre Teresa di Calcutta, Martin Luther King, Gandhi e il Mago Otelma (tanto riuscireste pure a tirare in ballo quest’ultimo se ciò vi convenisse)… Giane No Limit.
giancarlo
Per verificare che il VENETO ha tutti i diritti di questo mondo per chiedere a gran voce l’indipendenza, basterebbe studiarsi la storia…quella vera, della Serenissima.
Mi basta dire che lo stato italiota, e ,per misericordia non voglio citare i ministri e i presidenti del consiglio che hanno perpetrato nei confronti del Veneto una vera e propria discriminazione e distruzione del suo territorio, quando questi non rispettano la zona FRANCA DI TRIESTE ancora oggi valida, ma disattesa, anzi Trieste mi risulta occupata dallo Stato Italiano.
Quando senza batter ciglio, alla faccia dell’art.5 della costituzione italiota vennero abbandonate e cedute la DALMAZIA e L’ISTRIA all’assassino TITO e con l’aiuto del suo migliore TOGLIATTI…e quando un certo FASSINO…oggi sindaco di Torino( con il dito alzato..)andò in Slovenia, appena nominato ministro..a firmare la definitiva perdita,cessione della famosa zona B Veneta alla Slovenia. Mi risulta che la Serenissima aveva tutti questi territori quando venne sottomessa con la truffa dall’italia e che la costituzione fosse in vigore all’epoca di tutte queste cessioni o regalie….
Purtroppo il guaio dei vincitori e quello di dimenticare presto le porcherie che fanno, ma i perdenti o i conquistati…NON LE DIMENTICANO !!
Perciò cari signori della sinistra, ma anche di tutto l’arco costituzionale italiota, fatevene una ragione perché la maggioranza dei Veneti vi vuole lasciare al vostro destino e noi vogliamo ricostruirci il nostro, dopo la penosa e disastrosa parentesi italiota.
WSM
GINO
emanuel no limit hai ragione sei inqualificabile
erik
Chiedo all’admin di risalire all’identità attraverso l’ip del troll a firma “emanuel”. Sono tre mesi che trolleggia e accende flame, sicuramente al soldo di quel partito che si vanta avere una cellula di più cento troll stipendiati (con soldi nostri) a pieno regime di lavoro. O almeno che sia bannato, la pazienza ha un linite e tre mesi di cazzate sono troppi. Tra l’altro non sa fare neanche bene il suo sporco lavoro; dovrebbe sapere che l’articolo si inserice sull’onda di un dibattito aperto dal Vanguardia giornale della borghesia CATALANA che ha intervistato il pontefice anche sulla questione INDIPENDENTISTA! Se ne faccia una ragione il pirla ignorante!
mauro1
http://www.venetosi.org/alla-festa-dei-popoli-di-thiene-oggi-un-classico-esempio-di-razzismo-degli-antirazzisti/
mauro1
Avete visto il filmato?
Facciamo presto con questa INDIPENDENZA, perchè ci sarà molto da lavorare!
Disinquinare il nostro Veneto da un’indecenza che solo separati dal resto d’Italia, riusciremo velocemente a raggiungere.
Marcantonio Bragadin
Emanuel la to testa no la magna gnanca el mas-cio. Un consiglio non perdete tempo , questo sarà uno senza lavoro che per qualche 10 euro per conto di qualche partito ladro, va a riempire di cazzate i blog dei gruppi che presto, faranno fuori lui e i ladri per cui fa el servo.
Renzo Riva
Ecco cosa ho riportato ieri su Facebook.
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Papa Bergoglio,
Cosa non farebbe per la “captatio benevolentiæ”.
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Ha persino ricevuto una lezione dal Dalai Lama quando qualche giorno fa in italia ha detto:
Se si chiamano rifugiati vuole dire che fuggono da qualcosa, ma il buon cuore per accoglierli non basta, bisogna avere il coraggio di dire, quando sono troppi, di intervenire nei loro paesi per costruire lì una società migliore.
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https://it.notizie.yahoo.com/papa-dio-nasconde-fede-chi-è-pieno-di-101119526.html
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Tony
@Erik
“Chiedo all’admin di risalire all’identità attraverso l’ip del troll a firma “emanuel”
Hahaha ma qui abbiamo un genio dell’informatica!
Picenin
Emanuel ha ragione. State esagerando, cercate qualsiasi appiglio pur di creare consenso. Nell’articolo si cita “la Venetia, soggetto millenario storico e attuale che il Papato ben conosce in un confronto storico sempre vivo, anche per avergli mosso guerra guidando la lega di Cambrai”… un esempio storico migliore no? Bel modo che ha avuto lo Stato della Chiesa di riconoscere l’essitenza della Venetia! 😉 Avete tanti storici tra le vostre fila, lasciare citare loro la storia sarebbe più opportuno.
Cercare il consenso tra i mangiatori di particole è come chiedere l’aiuto ad un gregge di pecore. Quel gregge ha già un pastore che promette una salvezza ultraterrena oltre al mantenimento dei PATTI LATERANENSI con cui lo STATO DELLA CHIESA RICONOSCE LO STATO ITALIANO, fatevene una ragione e metteteci una pitra sopra.
I DIRITTI UMANI, il DIRITTO INTERNAZIONALE e ora le ENCICLICHE… tutte belle parole dette scritte e ripetute in maniera oppurtuna da quegli stati che già esistono e mirano a leggittimare solo se stessi e le loro azioni di “pace” verso quei territori stranieri di interesse strategico ed economico.
Pochi mesi fa Madrid non riconobbe il valore del referendum catalano perché nonostante siano in tanti e convinti molto più dei veneti non fanno paura a nessuno. I russi di Donetsk dopo le votazioni hanno subito sostenuto i risultati con la antica forza del braccio armato: in 48 ore hanno dato vita ad uno stato che seppur non riconosciuto di fatto esiste. I confini si segnano con l’aratro ma si difendono con la spada.
PS Un proverbio veneto dice: La religion: el pan de i gnoranti!
PSS “Purtroppo il guaio dei vincitori e quello di dimenticare presto le porcherie che fanno, ma i perdenti o i conquistati…NON LE DIMENTICANO!!” dipende, e per il caso veneto è proprio il contrario.
Blix
all’amico Picenin vorrei dire una cosa molto semplice…
a me’ personalmente storia.. o non storia…non mi frega un granche’…
a me’ interessa staccarmi dallo stato italiano…in quanto…fallimentare, dispotico, non da’ nessun futuro a nostri figli, ci fa’ pagare tasse quanto (e forse
piu’) della svezia che pero’ come riscontro ha uno dei migliori wellfare al mondo
mentre noi in italia…abbiamo tichet qua’..tichet la’, abbiamo politici corrotti
che si sono( e stanno continuando) a mangiarsi il reddito nazionale.
Quindi caro amico …la maggioranza decide.. se poi a lei non andasse bene..
e’ sempre libero di emigrare..(detto senza alcun risentimento personale).
WSM
F.I.
Picenin
Patetico e indottrinato.
GIULIANO
Ho l’impressione che Emanuel e Picenin siano la stessa persona…..mah!
Ad ogni modo, che senso ha per voi bazzicare da queste parti riprendendo gli articoli di Giane, quando i vostri partiti italioti con le mani sporche, sono disposti a qualsiasi bassezza pur di cercare consensi?
WSM Sempre!
civ1571
troll mettetevi in lutto x vostri partiti italioti ladri basta vedere per il mose e l’expo il vostro sistema di ladrocini sta crollando e voi siete mandati dai partiti per spaventare la gente x mettere confusione ma nn ci riuscite più sparite che e meglio,e nel veneto speriamo quanto prima di riuscirvi a spazzare via i vostri padroni wsm
Picenin
Patetico, indottrinato, emanuel e pure itagliano. Accuse non motivate da troll puro: questa non è un forum aperto ma na manega de…
PS All’amigo blix: storia o non storia dei risultati del 1 plebiscito nemmeno a Roma ghe ne frega on granché. Se il secondo referendum fosse una inculata all’italiana continuerai a lamentarti dei tichet. La cultura è più importante della tua salute.
caterina
certo che il referendum non interessa a Roma… interessa a noi Veneti! infatti nel silenzio dei media lo abbiamo fatto e in larga maggioranza ci siamo espressi… la dichiarazione d’Indipendenza del 21 marzo, a votazione chiuse, è un atto ufficiale per noi, e lo sarà per tutti appena avremo il risultato sarà certificato e sarà fra poche settimane… poi tutto dipende da noi, non da Roma perchè la prima legge per noi è il volere del popolo veneto, e sarà l’inizio di una nuova storia, quella che scriveremo noi… basta elmi di scipio, basta schiavi di roma… serenissimi saluti!
mauro1
Picenin, è forse grazie alla tua cultura che dobbiamo curare certe parti del corpo massacrate da chi come te non vuole combattere? Guarda che che anche tu li devi pagare i tiket, a meno che non te li paghi il partito!
Beppe
Ci attacchiamo anche al papa…complimenti Busato
Luciano
Ulteriore conferma di quanto male abbia fatto al Veneto e ai Veneti la Lega in questi vent’anni. Ma quale Padania…?
Valerio 65
“picenin” purtroppo, ha analizzato bene la zituazione, siamo lontani dall’indipendenza. Comunque, quà non si tratta di usare il Papa, ma se parole a favore dei Popoli, e non degli “europadroni” vengono anche da Lui, e non da “i soliti indipendentisti”, le vorrei leggere su tutti i muri e continuerò a citarlo.
Valerio 65
p.s. non sò mia abituà a doperare la Z. Volevo dire:situassion
un veneto indipendente....tutto da guadagnare..ma proprio tutto - Pagina 99
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