UN ANNO STRAORDINARIO PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO
Il mondo ha scoperto la Causa Veneta, grazie al Referendum del 16-21 marzo 2014: ora ci aspetta la piena indipendenza
Quest’anno abbiamo portato in Veneto Al Jazeera, NBC, Russia 24, il Times, la Wiener Zeitung e mille altri organi di informazione internazionale che hanno raccontato al mondo il Referendum di indipendenza del Veneto che abbiamo realizzato dal 16-21 marzo 2014. Abbiamo costretto lo stato italiano a cercare di sopprimere la voglia di libertà dei veneti costringendolo a chiudere in fretta e furia inchieste farlocche che hanno portato 24 nostri concittadini due settimane ingiustamente in galera, abbiamo affrontato e sconfitto le paure e i fantasmi della partitocrazia che ha cercato di reagire inquinando come al solito le acque con la disinformazione del regime che ha l’unico sistema informativo d’Europa NON classificato come “libero”.
Ora ci troviamo alla vigilia del 2015 che per il Veneto rappresenta un anno importante.
Ieri la Delegazione dei Dieci della Repubblica Veneta, eletta a marzo, si è riunita per l’ultima volta prima di Natale e ha deciso che, oltre alle elezioni regionali di maggio, in primavera si terranno anche le elezioni politiche della Repubblica Veneta. Sarà un bel confronto istituzionale. Così come in fin dei conti rappresenta una notizia positiva il fatto che la Corte Costituzionale italiana ha fissato il 28 aprile 2015, prima delle elezioni regionali, l’udienza per l’impugnazione della legge regionale 16/2014 per l’indizione di un nuovo referendum regionale per l’indipendenza del Veneto. La ovvia bocciatura che ne conseguirà spunterà le armi sterili di propaganda dei soliti noti che fingono di alzare la bandiera indipendentista solo per catturare voti.
Vedremo nel 2015 come i veneti reagiranno quindi alle prospettive di restare ancorati a uno stato italiano classificato pochi giorni fa da Standard & Poor’s come BBB-, ovvero un gradino solo sopra il livello di spazzatura e se sceglieranno di dare fiducia agli incantatori di serpenti italiani oppure a nuove istituzioni repubblicane venete indipendenti che possano consentirci di dare forma a un nuovo futuro, che incontri tra l’altro le prospettive di cambiamento epocale che stanno per interessare il nostro territorio.
Ci riferiamo a quanto emerso poco più di un mese fa a Pechino, al forum dell’Apec, dove i potenti della Terra hanno disegnato le nuove rotte del commercio, della comunicazione e dello sviluppo umano che vedono proprio in Venezia il nuovo baricentro strategico del continente euroasiatico. Una notizia del genere avrebbe dovuto occupare le prime pagine dei giornali e le aperture di tutti i telegiornali, gli attuali rappresentanti regionali e non solo avrebbero dovuto parlare solo di questo. Invece nessuna parola, nessun accenno a qualcosa che disegnerà il nostro futuro, nessun segnale di apertura al mondo dalla gabbia burocratica più oppressiva del mondo occidentale.
Tale disegno, come sapete era stato fatto a partire da agosto anche da Plebiscito.eu, che ha concepito un progetto strategico che quindi riguarda l’interesse del Popolo Veneto e si dispiega nell’interesse generale di tutti i Popoli del mondo. Le “nuove vie della seta”, che vedranno una valorizzazione di oltre 20 triliardi di dollari e per cui già sono stati stanziati oltre 16 miliardi di dollari, sono tra l’altro solo alcune delle vie di comunicazione strategiche che interesseranno il Veneto indipendente nel prossimo futuro.
Pertanto è ora un preciso compito nostro, cari concittadini veneti, spezzare le sbarre di questa prigione virtuale. Il Natale alle porte sia di buon auspicio per tutti noi affinché in un clima di auspicata serenità possiamo trovare il sorriso che ci permetterà di affrontare le sfide fondamentali che ci aspettano nel prossimo futuro. Basta lamentarsi per niente, sosteniamo invece con forza l’azione di Plebiscito.eu, personalmente, professionalmente ed anche economicamente!
La libertà è la nostra condizione naturale e le grandi imprese realizzate nel 2014 sono state possibili perché semplicemente abbiamo agito da uomini liberi. Continuiamo nella nostra opera, consapevoli che abbiamo già intrapreso il percorso che ci porterà alla completa indipendenza. Il nostro destino è frutto solo della nostra volontà e della nostra azione responsabile che ne consegue.
Il mondo aspetta solo che noi veneti diamo forma e sostanza alla Repubblica Veneta indipendente, che sappia portare vantaggio a tutti, veneti, italiani, europei e mondo intero. Il nostro destino è segnato, purché lo vogliamo veramente e facciamo le azioni conseguenti.
Gianluca Busato
Plebiscito.eu
Comments (8)
marco
28 febbraio tutti uniti per la marcia su Roma per riprenderci al nostra libertà!
Fermiamo questo Stato italiano mafioso!
marco
Il 28 febbraio fermiamo l’Italia!
wotan
Buon Anno Patrioti.
Provo a mettere un po’ di ordine su quanto vedo scritto nel Blog.
Fantastico il successo di Plebiscito nell’avere ottenuto l’assessment sul Referendum da parte di una primaria società informatica ! Questo permette di continuare sull’unica via vincente, perseguibile senza violenza, per l’Indipendenza della nostra Patria. Ho dimostrato in altre parti di questo Blog come l’altra via pacifica del Referendum regionale sia solo un modo per l’ attuale classe politica veneta, sussidiaria di Roma, di far perdere anni mantenendo il controllo sulla questione vitale dell’Indipendenza Veneta. La certificazione ha tagliato le unghie di questi discgustosi policicanti !
L’altro vantaggio di questa certificazione é che ci ha salvato dall’ “opportunismo” dell’OSCE, organismo internazionale foraggiato dai “tagliani” e da tutti gli stati europei che, come ho già spiegato, non hanno interesse nell’Indipendenza del Veneto. Per la cronaca ricordo che esiste sia l’ OSCE ( Organizzazione Sicurezza e Cooperazione Europea), che l’ OCSE (Organizzazzione per Cooperazione e Sviluppo Economico) : parlando di controllo sul referendum si deve far riferimento quindi all’ OSCE e non all’ OCSE !
Per quanto riguarda il tema delle tasse, é vero che ogni lotta per l’indipendenza é iniziata con la “disobbedienza fiscale” che si é trasformata in una rivolta popolare, che é poi diventata lotta armata. Mi direte che non é stato così in India : vero, ma gli indiani erano molto più numerosi degli Inglesi, qui invece sono molto più potenti e numerosi i tagliani, quindi si deve batterli con l’astuzia e con la “dissuasione” : fa quindi bene Plebiscito a focalizzarsi sulle modalità pacifiche…e sul crollo del “debito sovrano” aggiungo io ! Vi siete chiesti come mai il prezzo del petrolio sia crollato ? L’interpretazione comune é che si tratti di un complotto contro la Russia o di qualche altro complotto messo in essere da qualcuno contro qualcun altro. Niente di più falso : il problema é che molti paesi produttori hanno negli ultimi anni aumentato i loro debiti in Dollari, a tassi di interesse bassissimi, contando sul fatto che i prezzi del perolio si sarebbero comunque mantenuti ! Non hanno fatto i conti con la recessione e oggi, per poter rimborsare i loro debiti, non possono diminuire la produzione mantenendo alto il prezzo del petrolio, quindi hanno deciso di lasciare abbassare i prezzi per continuare a vendere una tale quantità di petrolio utile a rimborsare i debiti, MA NON CE LA FARANNO ! E’ questo l’inizio della crisi del DEBITO SOVRANO che partendo dai paesi produttori di petrolio si espanderà su altri paesi, ITALIA IN PRIMIS, oltre che Grecia, Francia, Spagna, Portogallo ! Questo é il problema che si presenterà nell’ultimo trimetre del 2015 e per allora noi Veneti dovremo essere pronti a salvare il nostro portafoglio per mettere in ginocchio i tagliani …. continuazione della spiegazione nelle prossime puntate !
caterina
grazie! che bello avere notizie che spiegano a chi, come me, non riesce a rendersi conto del perché di tante cose che succedono… ci si rincuora e aumenta la fiducia nel percorso che abbiamo iniziato a marzo e ci porterà al risultato per il quale ci stiamo battendo…
Sta per finire un anno che ci ha visto protagonisti di un avvenimento straordinario come è stato il Referendum di marzo, ma l’anno che sta per iniziare ci porterà alla metà!
Buon 2015 a tutti noi veneti! … e siccome noi non siamo mai stati egoisti, buon anno anche a tutti quelli che non lo sono… esclusi quelli abbarbicati alle loro poltrone, politici e compagnia servente!
Andreher
Qualcuno ha notato il diradarsi fino quasi alla scomparsa di video e informazioni multimediali sul web, relativi all’autonomia storica di Venetia? Negli ultimi 10 mesi non si trova quasi nulla. Ove sono finiti coloro che li producevano?
Molti di quei montaggi richiedevano un certo lavoro, credo anche ore, tante ore.
Andreher
Davveo, caxxo! Provate a cliccare San Marco 2014… Esce tutto il mondo, compreso un cinese di nome Marco SAN
Andreher
Cosa possiamo legittimamente sperare per il nuovo anno che si affaccia?
A parte la permanenza in vita, giacche, come affermava Cicerone “chiunque, per quanto avanti negli anni, malato oppure incerto degli eventi, ragiona e agisce sempre come se avanti a sé avesse almeno un anno intero da vivere”…
Quali sono, dunque, le speranze che possiamo ragionevolmente riporre per il 2015?
Io metterei al primo posto la seguente: che non esploda un conflitto bellico sulla nostra terra, già tante volte martoriata. Che la pace, almeno quella militare possa perdurare per l’intero anno a venire. Che i nostri figli e nipoti non debbano prendere le armi, cui sono totalmente impreparati, per educazione, intelletto e cuore. Noi siamo troppo vecchi per dover temere di questo in prima persona… E che le nostre case, il nostro guscio terreno non siano squartati da bombe, come purtroppo già accade da mesi in tanti luoghi vicini al mio cuore.
Al secondo posto ti proporrei quest’altra. Che l’Europa come istituzione inizi seriamente a sfaldarsi e con essa cominci a sgretolarsi e corrompersi sostanzialmente la più scellerata e bestiale creazione umana degli ultimi due secoli: l’unità geopolitica della penisola italica.
Questa speranza, alla fine del ’14, mi pare più fondata, ragionevole e concreta di un anno fa. Non so se sia sensato credervi, ma la speranza è cresciuta e… chissà!
Al terzo posto metterei la rinascita della nostra gloriosa Patria. Forse un anno fa ci illudevamo che i tempi fossero già pronti, ma le vicende del 2014 ci hanno dapprima esaltati e poi un po’ delusi.
In realtà l’anno trascorso è stato straordinario e rivelatore. Alla fine del 2013 il sogno era sogno e dimorava soprattutto nelle fantasie degli uomini e delle donne venete dotate di più fervida immaginazione, oltre che di cuore e di speranza. Oggi le cose sono cambiate: nel corso di quest’anno abbiamo scoperto che l’intero popolo, anche se sommessamente e con molto timore, è partecipe profondamente dell’Idea, la condivide e ci spera. Poi ci siamo contati e abbiamo visto, a Venezia, che siamo migliaia pronti a dimostrarlo al mondo intero. Infine ci siamo ritrovati un po’ soli a contemplare il sogno tingere di sé la realtà, ma non mutarne ancora le prospettive e i chiaroscuri. Lo stato occupante ha reagito dapprima in modo scomposto, ma poi, sapientemente, ha usato l’arma più efficace: quella dell’indifferenza. La canaglia confida nel fatto che ci perdiamo d’animo, che ci sentiamo isolati e soli. Non è così, non lo siamo.
Possiamo sperare che, non certo per insurrezione (siamo un popolo vecchio e stanco, non ne abbiamo la forza), ma attraverso la malattia che devasta il padrone, le nostre timide speranze possano prendere forza. Lasciare che il nemico si autodistrugga e si indebolisca per poi abbatterlo al momento giusto è una strategia intelligente.
Personalmente, amico mio, non ho altre intenzioni speranzose per questo nuovo anno che inizierà a breve…
State bene, saluti tutti, buon 2015!
giorgio da casteo
Tante giuste considerazioni sul 2014.Ma,ai piu’,sfugge il piano scientifico messo in atto dalla potenza occupante in perfetto stile URSS anni ’50:il RICAMBIO generazionale della popolazione in Veneto.Ai molti che abbandonano,in specie giovani,il territorio si sostituiscono comunitari,extra-comunitari,italioti non solo dal sud. Il disegno si sta attuando in modo astuto, ma accelerato, e mette seriamente a rischio la ns sacra CAUSA.Plebiscito.eu lo sa ! E’ una battaglia impari per noi, che richiede altrettanta astuzia e strategia legate ad un pizzico di fortuna.