YALTA È MORTA: VIA LIBERA ALL’INDIPENDENZA DEL VENETO, CARDINE DELLE NUOVE VIE DELLA SETA
La ritirata di Trump dagli accordi di Parigi conclude gli equilibri del secondo dopo guerra mondiale e crea nuove leadership globali e una nuova finestra strategica per la nostra libertà
Come avevamo previsto da mesi, la Cina subentra agli USA di Trump quale leader globale per i cambiamenti climatici, ma lo farà ben presto su altre partite di importanza fondamentale, a cominciare dal libero commercio e in generale nelle zone di influenza macroeconomica ed anche geopolitica.
L’annuncio di Trump di ritiro dagli accordi di Parigi segna un momento plastico della storia contemporanea, nel quale si può tranquillamente affermare che gli equilibri che hanno regolato il mondo da 70 anni a questa parte si sono modificati in un solo colpo. In termini strategici si tratta di un clamoroso autogoal, che lascia spazio aperto ad altri attori nel frattempo affermatisi sul piano globale,
Da 48 ore è come se Yalta fosse stata cancellata per sempre e con essa gli esiti della Seconda Guerra Mondiale.
Un primo colpo fatale a tali equilibri è stato dato nel 1989 con il crollo del muro di Berlino prima e nel 1991 con il dissolvimento dell’Unione Sovietica poi, oggi si segna il definitivo passaggio alla storia di un’era con l’abdicazione degli Stati Uniti d’America da leader globale indiscusso del “mondo libero” a potenza che ha intrapreso la strada dell’isolazionismo, abbandonando l’ambizione di recitare il ruolo di superpotenza globale.
Ciò avviene nel momento in cui invece il disegno geostrategico della seconda potenza economica del mondo, la Cina, si incontra magicamente con il primo mercato del mondo, l’Unione Europea.
E quando un’altra potenza regionale, il Canada, assume un ruolo globale grazie all’accordo commerciale di libero scambio con la stessa UE, il CETA.
In questo quadro vogliamo mettere in evidenza come venga esaltato il ruolo di Venezia e di tutto l’Alto Adriatico, quale cardine proprio tra i nuovi corridoi internazionali di mare e di terra delle Nuove Vie della Seta, collegamento naturale e storico tra Asia e Europa, idealmente ripercorrendo proprio i percorsi resi celebri dall’opera del celebre veneto Marco Polo.
Tale ruolo strategico permetterà al Veneto di essere la Singapore d’Europa e ci consentirà ben presto di ottenere una indipendenza economica di fatto prima e istituzionale poi, nel momento in cui il nuovo quadro permetterà di definire i nuovi equilibri dell’era moderna in cui viviamo.
La volontà plebiscitaria di indipendenza del Popolo Veneto è stata certificata con il referendum del 2014, ora si tratta esclusivamente di attuarne la volontà e di finalizzare il percorso intrapreso grazie al mandato popolare che abbiamo ricevuto e che, grazie alla nostra business community Plebiscito.eu Club, ci ha visto creare una piattaforma internazionale di relazioni che ora ci vede presenti e protagonisti proprio nei tavoli decisionali che regolano i nuovi assetti. In tutte le principali arterie che stanno formando i futuri equilibri e relazioni economiche e commerciali abbiamo già stabilito forti relazioni, per quanto ci riguarda, con strutture sinergiche al progetto di indipendenza del Veneto.
Mentre la totalità dei partiti italiani si trastulla con il doping delle statistiche istat che vedono un pil nominale fermo e un pil reale gonfiato ad arte dai deflatori miracolosi, oppure con referendum-sondaggi burla sull’autonomia farlocca (con delega decisionale al governo e al parlamento romano), in occasione dell’evento che abbiamo organizzato il prossimo giovedì 8 giugno alle ore 20.30 a Noventa di Piave, presso il Base Hotel in Via Rialto 8 (all’uscita del casello autostradale di Noventa – San Donà di Piave), oltre a presentare lo stato dell’arte del nostro progetto politico, vi descriveremo pertanto anche quali sono i grandi cambiamenti geopolitici e macroeconomici in corso, che vedono Venezia e il Veneto rappresentare il cardine dei nuovi corridoi di commercio internazionale delle Nuove Vie della Seta e il ruolo da protagonisti che in essi recitiamo, in splendida solitudine.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
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