BOND VENETI: COME PRENOTARLI
La Tesoreria della Repubblica Veneta ha emesso i Titoli di Stato della Repubblica Veneta (anche Buoni Federali Costitutivi, BFC, o Bond Veneti). La prima emissione di Bond Veneti è di 20 milioni di euro.
La formula prescelta rispetta la piena legalità veneta (e anche quella dello stato italiano). Essa avviene in ottemperanza del decreto n. 2/2014 che ha approvato l’emissione e della deliberazione n. 3/2014 che ha istituito l’elenco patriottico della Repubblica Veneta, la quale prevede l’assegnazione, a titolo di riconoscenza e premio, di una somma di denaro a favore dei Patrioti Veneti che vi si iscrivono.
Vi sono due tipologie di riconoscimento con premi rispettivamente da 1.000 e da 10.000, come da immagini riportate nella pagina.
In pratica oggi viene richiesto un valore di 10 volte minore a quello stanpato. A pieno esercizio della sovranità, la Repubblica Veneta si impegnerà a pagare al detentore la cifra a fronte. Buona parte è già stata ceduta o prenotata da collezionisti. Le richieste maggiori arrivano dall’estero.
Se volete un pezzo da 1.000 euri vi costa 100, se ne volete uno da 10.000 vi costa oggi 1000 euri.
Naturalmente l’acquisto rappresenta una donazione al fine di tutelarsi dall’arroganza e immoralità che lo stato italiano ancora esercita contro il Veneto.
Nei pezzi da 1.000 sono raffigurati alcuni monumenti, opere o paesaggi che rappresentano la Repubblica Veneta, mentre nel taglio da 10.000 vengono rappresentati i personaggi di gran rilievo nella storia del Veneto.
La presentazione di questa emissione è stata effettuata a Zero Branco venerdì 16 maggio scorso difronte alle televisioni Europee ed internazionali fra cui Al Jazeera, in occasione della presentazione della lista comunale indipendentista di “Veneto Sì”.
Tutte le emissioni sono numerate, sono cedute nominalmente e possono essere scambiate liberamente ovunque e a chiunque con annotazione del nuovo possessore. In molti pensano già di trattarli come merce di scambio, anche se la tiratura è estremamente bassa e quindi ne vedremo pochi in giro.
Vogliamo qui ricordare che lo stato italiano preleva ogni giorno lavorativo e senza restituirli, la bellezza di 120 milioni di euri, esattamente 4,8 volte il valore “pagherò” scritto sulle prime emissioni monetarie della Repubblica Veneta proclamata il 21 marzo del 2014 con esito Referendario popolare a maggioranza assoluta. Ricordiamo inoltre che lo stato italiano, ha stampato una quantità di titoli chiamati Bot (Buoni ordinari del tesoro) privi di qualsiasi copertura e di cui è persino incapace a pagare i soli interessi. La quantità di Bot italiani stampati ammonta a 2.500.000 milioni di euro confrontati con i 2 di quello della Repubblica Veneta! E’ più intelligente rischiare puntando sull’italia e comperare Bot italiani o le emissioni Venete? Chi viene premiato di più? Ricordiamo ancora che lo stato italiano è privo di oro nelle casse dello stato, è privo persino dei soldi per le pensioni ed è costretto a rubare i contributi di chi lavora per pagare privilegi e interessi. Se esiste qualcuno di fallito è lo stato italiano e non di certo l’economia Veneta. Non da meno il Pil del Veneto è 4 volte quello della sola Austria e l’ottavo d’Europa!
Liberarsi dell’Italia vorrà dire tenersi ogni giorno 120 milioni di euri, senza più nulla dovere o chiedere allo stato colonizzatore italiano. La Repubblica Veneta non creerà debito durante il suo esercizio, ma pagherà immediatamente i miseri debiti serviti a finanziare la lotta di liberazione dall’invasione ed oppressione italiana che purtroppo è in atto.
Per prenotare i BOND VENETI si deve effettuare una donazione con bonifico bancario come segue.
Beneficiario: Plebiscito.eu per la Repubblica Veneta
IBAN IT69E0890462180021000001600
BIC: ICRAITRRP40
Oggetto: “Donazione”, seguita dal proprio codice fiscale.
Importo (a scelta): 1.000,00 € oppure 100,00 € a seconda della propria scelta (si possono fare anche scelte multiple, ad esempio 2.000,00 € per 2 Bond Veneti da 10.000,00 €)
In alternativa, i Bond Veneti possono essere prenotati anche con carta di credito scegliendo una delle due opzioni sotto riportate:
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Prenota Bond Veneti da 1.000,00 €
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[symple_column size=”one_half_last”]
Prenota Bond Veneti da 10.000,00 €
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[/symple_box]
Dopo aver completato il pagamento, va compilato il seguente modulo indicando i propri dati necessari per ricevere direttamente a casa il proprio titolo.
Ufficio Relazioni Pubbliche
Repubblica Veneta
Comments (18)
puffo
Mi no voio che i taliani sappia dove che va i me schei! Vegnaria volentieri presso un Ufficio Pubblico a pagar in contanti e senza lasar nesun dato personale, ma avendo in cambio, su prenotazion, el toco de carta.
ermanno
e mi invese cambio i euri in oro
…
giancarlo
Mi permetto suggerire che venga diramata una informativa dettagliata su come, cosa e quando in merito a questa operazione che sappiamo meritoria.
Non dimentichiamoci che le vicende che ci coinvolgono quotidianamente in italia ci rendono molto guardinghi.
WSM
Roberto
Io vorrei fare una domanda.
I Bond emessi sono in Euro, durante il referendum e stato chiesto se mantenere l’Euro come moneta per la futura Repubblica Veneta. Ora mi sorge un dubbio, se acquisto un Bond e verrà emessa una nuova valuta, che valore avrà il mio Bond?
Giancarlo Fusinato
Mi pensavo de comprare un paro de bond Veneti (quei col Leon) par dopo comprare e bandiere de San Marco e anca qualche camisa par i me operai. Xeo miga possibie?
Stemby
@Roberto:
Il referendum ha decretato la decisione di mantenere l’euro.
mauro/1
…Euro sarà, Europa sarà, VENETO sarà, l’Italia non ci interessa più!!!
mauro/1
Purtroppo o per fortuna, dovranno passare altri 5 anni prima di rivotare per le europee. Il nostro futuro stato VENETO avrebbe ricevuto da rappresentanti adeguati, più spinta a livello internazionale su molti aspetti che regolano l’economia globale.In primis l’agricoltura che ha bisogno di un’uleriore riassetto produttivo,dove il mantenimento di aziende più o meno grandi, devono passare attraverso la regolamentazione di produzione e l’assistenza laddove il mercato dovesse in qualche modo flettere. Questo in qualche modo già c’è ma è in mano quasi esclusivamente a lobbi create ad-hoc.Lo stesso principio dovrebbe essere legato a tutte le attività produttive creando nei mercati un sistema che incentivi la vendita locale piuttosto che extra rete.Attenzione però che l’attenzione economica si dovrà concentrare sopratutto in quei settori che ci permettono di “mangiare”, vedi come ho detto: l’agroalimentare che passa dalla produzione, per poi finire nelle tavole mondiali dove devono assolutamente aumentare i controlli contro le falsificazioni è aumentare così l’accreditamento di qualità.OK a questo punto non ci resta che puntare a testa bassa verso una sacrosanta indipendenza, dove sicuramente sapremo essere più incisivi nel far valere le nostre ragioni, nel contempo incalzare la REGIONE ( elezioni il prossimo anno) in modo che si sbrighi a far valere al più presto Le nostre pretese.
caterina
secondo me, Mauro/1, quando avremo realizzato la nostra piena indipendenza, la Regione di oggi chissà cosa sarà…compresi i rappresentanti in Europa che usciranno da queste elezioni… forse sarà la Repubblica Veneta il loro referente se vorranno e potranno avere ancora un ruolo…
mauro/1
Io mi auspico che i nuovi eletti di questa tornata, a prescindere dal partito ( ma ci credo poco ) si rendano conto che sono VENETI, perchè se abbiamo sentito i loro proclami elettorali, mica sono contenti di questa Italia.Comunque Caterina , sarà il popolo a decidere.
Simone
Ma nelle europee cosa se vota?!? O se scrive solo veneto libero a tutto foglio?!?
mauro1
ASTENSIONE “ATTIVA” DAL VOTO ALLE ELEZIONE EUROPEE
“IO SONO VENETO! HO GIÀ VOTATO AL REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA, NON HA SENSO VOTARE ALLE EUROPEE ITALIANE E SE NON LO HAI CAPITO TE LO SCRIVO!”
La procedura da seguire con attenzione una volta giunti al seggio è la seguente:
1) Farsi identificare da scrutatori o presidente del seggio (tramite documenti, personalmente, ecc. secondo quanto stabilito dalla legge italiana) al fine di farsi registrare
2) A questo punto dichiarare di NON voler ritirare la scheda. MOLTO IMPORTANTE: non toccare, né sfiorare fisicamente per nessun motivo la scheda elettorale!
3) Far verbalizzare al presidente di seggio che ci si astiene per le ragioni indicate nel documento scritto che è allegato al post, debitamente compilato in tutti i campi con i dati personali (compresa l’intestazione in alto a sinistra con nome, cognome ed indirizzo di residenza anagrafica, e nome e cognome in calce, con firma autografa; il presidente è tenuto ad accettare senza riserve tale documento e verbalizzare
mauro1
________________
________________
________________
Al Presidente di Seggio
Sezione n. ____
Comune di _________ Prov. ____
Repubblica Veneta
_____ , lì 25/05/2014
Il sottoscritto ___________________, nato a ________________ _____ il __/__/______ e residente a
_____________ ___ in ________________________, n° ____, dichiara di rifiutare il ritiro della scheda
elettorale per le Elezioni Europee 2014, in quanto ritiene che nessuno dei candidati e dei partiti presenti
possa legittimamente rappresentarlo.
Nello specifico la ragione di tale mancanza di rappresentanza è dovuta al fatto che il sottoscritto riconosce
che formalmente a partire dalle h21:00 del 21 marzo 2014 la sovranità dello stato italiano nei Territori Veneti
è venuta meno a seguito della dichiarazione d’indipendenza della Nuova Repubblica Veneta conseguente alla
proclamazione dei risultati del referendum digitale che aveva posto agli elettori veneti la domanda:
“Vuoi tu che il Veneto diventi una repubblica federale indipendente e sovrana? “
I risultati dichiarati sono stati infatti i seguenti:
VOTI VALIDI: 2.360.235, pari al 63,23% degli aventi diritto al voto
SI: 2.102.969, pari all’89,10% dei voti validi espressi
NO: 257.266, pari al 10,90% dei voti validi espressi
VOTI NON VALIDI: 6.815, corrispondenti allo 0,29% dei voti validi espressi
Conseguentemente a partire da tale dichiarazione i territori della Repubblica Veneta sono entrati in una fase
di transizione giuridica ed istituzionale, in attesa che la validazione del risultato del referendum di cui sopra
(processo al momento ancora in corso da parte di una commissione internazionale indipendente) venga
conclusa ed inizi la fase di riconoscimento del nuovo Stato Veneto in ambito internazionale.
In tale fase quindi, lo stato italiano, anche se continua ad esercitare in apparente normalità alcune funzioni
nei territori della Repubblica Veneta, tra cui quella elettorale, è venuto a perdere qualsiasi leggittimità
politica e morale.
In fede ——————————-
F.I.
E’ possibile sapere, così, a puro titolo informativo a quanti milioni di bond sono stati venduti fino a questo momento?
Atena
Io questi BOND, non gli comprerei. Per me la rissurezione della repubblica veneta e’ un colpo di stato nei guanti di velluto, organizzato dietro le quinte dai banchieri internazionali….E’ fantastico che si sta muovendo qualocosa. Purtroppo la gente veneziana non capisce che e’ imbrogliata, e che sta passando da un regime dei banchieri ad un’altro…purtroppo anche bankieri.. Perche’ le gente e’ cosi’ cieca e ignorante….? Forse peche non si rende conto a quale gioco si sta qui giocando… La gente e’ contenta perche’ ci crede che si sta liberando dal sistema, ma questo non e’ vero.. Prendete questo esempio: I BOND. Ritengo che questi BOND e’ una truffa! Perche’ la NUOVA REPUBBLICA VENETA vuole vendere i BOND, indebitandosi in questo modo, quando potrebbe avere denaro senza dover pagare a nessuno nessun interesse….????? Secondo me, la REPUBBLICA VENETA dovrebbe stampare ed inserire nel circuito la nuova valuta, per esempio 1 VENETO (costo solo di stampaggio
) cio’ facendo non avrebbe bisogno afatto dei BOND, i quali appartengono al passato e ad un vecchio sistema monetario, il quale ha rovinato tutte le economie del mondo. in futuro questi bond potrebbero essere un grosso problema per questa nuova repubblica. Mentre la valuta 1 VENETO, risulterebbe la salvezza, perche’ indipendente dalla BCE e dall’ITALIA. Solamente essendo padrone della propria moneta e avendo la sua propria banca nazionale veneta, la venezia potra’considerarsi veramente LIBERA ED INDEIPENDENTE. E’ cosi semplice… e cosi difficile…. da capire.. emmetendo questi bond la REPUBBLICA VENETA si sta indebitando gia’ all-inizio, invece di liberarsi dai vecchi schemi di terrorismo finanziario dei banchieri!!! aprite gli ochi.. pensate… non avete bisogno degli studi… per capire che la nuova repubblica va verso sbagliato….. suggerisco libro “LA MONETE LIBERA DAL INFLAZIONE E DAGLI INTERESSI” autor Margrit Kennedy. Questo che fanno vertici della nuova Repubblica veneziana emetendo questi bond e’ una truffa folgorante!
Stemby
@ATENA: questo debito è trascurabile per le potenzialità della Repubblica, ed è ampissimamente (ampissimissimamente) coperto dal residuo fiscale. Sostanzialmente non ci si accorgerà nemmeno di averlo fatto.
Certo, il tema del debito pubblico sta molto a cuore anche a me; questo evento mi ha fatto storcere il naso e far suonare un campanellino di allarme, e mi auguro che non rappresenti l’inizio di una storia fallimentare come quella del debito pubblico italiano.
Tuttavia la tua soluzione non è praticabile. Stampare moneta non crea ricchezza, né dà valore alla moneta stampata (anzi, più la si stampa e meno vale). Questo “VENETO” che valore avrebbe? Sostanzialmente zero, pari ad una banconota del Monopoly, a meno che venga imposto con la forza (valuta fiat) ad esempio per il pagamento delle imposte, ottenendo una moneta malata quanto qualunque altra valuta fiat se non peggio. Ti invito a studiare il funzionamento delle crittovalute (Bitcoin e progetti derivati) per capire quale sia il corretto approccio per ottenere una moneta sana: tornare alla moneta-merce, in una forma innovativa (digitale e decentralizzata).
Atena
Infatti ho studiato e Ti consiglio a studiare anche a Te il caso Worgl in Austria e non soltanto. Ho trovato in rete anche questa: http://www.google.it/url?q=http://www.finanzaonline.com/forum/attachments/arena-club/1535655d1327145507-sardex-net-vivere-senza-denaro-irving-fisher-e-la-moneta-stampigliata.pdf&sa=U&ei=HA2UU9XJHYeoO_PYgEg&ved=0CB8QFjAA&usg=AFQjCNGavdgfpmYlDPmZLtUkEnJbSU7ZxA
Stemby
@ATENA:
Sardex è carino ma ha due grossi difetti:
1) non è una valuta autonoma, in quanto dipende dall’euro
2) (il più grosso) è un sistema centralizzato
La moneta di Wörgl piacerà sicuramente ai keynesiani, ma messa sul mercato oggi dubito che possa avere successo: la concorrenza con le criptovalute la farebbe fuori all’instante.
Per costruire sistemi simili ma decentralizzati si può comunque pensare di appoggiarsi a Ripple.