CATALOGNA, CARLES PUIGDEMONT: “REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA NEL 2017”
Anche la Scozia, dichiara Nicola Sturgeon, scalda nuovamente i motori per un nuovo voto indipendentista per proteggere la propria economia dagli effetti della Brexit
Mentre la Spagna appare sempre più paralizzata da un vuoto di potere che la lascia senza una maggioranza stabile con il governo del premier uscente Mariano Rajoy incaricato di gestire solo gli affari correnti e, salvo colpi di scena, lo spettro di nuove elezioni a Natale, per la terza volta in un anno, la Catalogna accelera verso la propria indipendenza.
È lo stesso presidente catalano Carles Puigdemont infatti a proporre un referendum per l’indipendenza, da convocarsi a fine luglio e celebrarsi a settembre 2017, secondo quanto ha egli stesso dichiarato al Parlamento di Barcellona. Esso si terrà, secondo quanto dichiarato da Puigdemont, indipendentemente dalla volontà di Madrid: se si troverà un accordo tanto meglio, ma altrimenti Barcellona andrà avanti lo stesso, in modo unilaterale.
La mossa catalana si aggiunge a un quadro internazionale che si riscalda nuovamente in chiave indipendentista dopo i grandi movimenti del 2014.
È di pochi giorni infatti la notizia secondo cui anche la Scozia starebbe pensando a un secondo referendum per la propria indipendenza. Ad affermarlo è stato martedì scorso il Prime Minister di Edimburgo e leader del Partito Nazionale Scozzese, Nicola Sturgeon, secondo cui “nessuna opzione sarà tralasciata dalla Scozia e un nuovo voto per l’indipendenza resta un’opzione se le decisioni prese da Westminster danneggeranno l’economia scozzese nelle trattative per la Brexit”.
Plebiscito.eu World News
Comment (1)
caterina
O Sul, Scozia, Catalogna, ho letto anche la California, insomma il Veneto non e’ piu’ solo! anzi… ora vediamo se le Commissioni, Strasburgo e L’Aja, al giudizio delle quali ci siamo sottoposti hanno il coraggio di negarci il diritto all’indipendenza cui aspirano sempre piu’ popoli consapevoli dei propri diritti…
E’ questo il vero progreso dell’umanita’! il voto, non le guerre!