DA FACEBOOK E CAMBRIDGE ANALYTICA AD EVENETIA
Il mondo cambia irreversibilmente grazie alla tecnologia digitale. Prepariamoci con il Cripto-Stato Veneto, ora che Venezia è ritornata al centro delle nuove mappe globali
La tempesta mediatica che in questi giorni sta colpendo Facebook per il caso “Cambridge Analytica” apre in realtà anche il dibattito attorno a temi di fondamentale importanza che solo fino a poco tempo fa erano impensabili.
Al di là del fatto specifico (che a nostro avviso nasce anche da questioni di lotta di potere interna alla leadership USA) infatti, emerge un cambio di paradigma che è solo all’inizio e che vede in particolare emergere nuovi modi di comunicare, di coinvolgere e influenzare l’opinione pubblica e di creare attenzione.
Anche nelle recenti elezioni italiane la vittoria del Movimento 5 Stelle ha premiato infatti l’uso della rete in una modalità inedita per il sistema politico italiano.
I vecchi canali (tv e giornali) per quanto potenti sono infatti ormai sempre più armi spuntate e che si limitano a imbonire solo fasce di popolazione ancora escluse da internet, mentre la gran parte del “motore di attenzione” politica vive nella rete.
Le campagne elettorali non si giocano né mai si giocheranno sulla razionalità, se non in una minima parte, bensì sull’emozione. Sono le paure e i sogni che ne determinano l’esito. E l’emozione oggi viaggia in rete.
Sia in ambito politico sia in ambito commerciale inoltre non deve sorprendere che si tenti di acquisire più informazioni possibili sul “mercato” e sui consumatori per meglio persuadere delle proprie proposte, progetti, programmi, prodotti o servizi. È sempre avvenuto ed avverrà anche in futuro. Oggi grazie alla tecnologia digitale, ai social network e all’intero ecosistema applicativo si arriva a creare comunicazioni mirate fino al singolo consumatore, grazie all’impostazione di regole automatiche che mirano a creare la migliore esperienza di dialogo possibile con l’utente. D’altro canto ciò porta a un beneficio enorme per il consumatore stesso, che si ritrova esattamente ciò che vuole, o che meglio interpreta e soddisfa il suo quadro emotivo.
Anche chi si preoccupa del fatto che ciò arrivi persino a coinvolgere i processi elettorali nelle moderne democrazie, forse dovrebbe chiedersi se non sia meglio ciò rispetto ad elezioni in cui l’esito appare scontato come quelle celebrate in Russia qualche giorno fa. Personalmente preferisco che possano nascere dalla società civile anche nuove tecniche di persuasione, persino occulta, anche disruptiva (come quelle che in questi giorni si impongono all’attenzione dell’opinione pubblica), ovviamente nel rispetto delle regole di convivenza e di libertà di uno stato di diritto, che garantiscono al sistema politico una possibilità di alternanza, piuttosto che dovermi adattare all’esigenza di avere un presidente a vita.
Per tale ragione anche noi indipendentisti veneti abbiamo scelto di puntare su soluzioni non a breve termine, ma che possano permetterci di essere competitivi grazie alla tecnologia anche di supporto all’azione politica che sapremo sviluppare. Siamo già ben avviati su tale programma, a cominciare dallo sviluppo di eVenetia, il Cripto-Stato Veneto, la Repubblica Veneta Digitale (a cui ci si può iscrivere gratuitamente da www.evenetia.com), che si ripromette di svolgere una concorrenza evolutiva rispetto al quadro di degrado oramai inarrestabile dello stato italiano e dei partiti incapaci anche solo di proporre realistiche soluzioni alle gravi cause strutturali alla base del fallimento storico dell’Italia, in atto da almeno trent’anni a questa parte e che relegherà il belpaese ai margini e all’irrilevanza rispetto al mondo civile moderno.
Consapevoli che Venezia è ritornata ad essere disegnata al centro delle nuove mappe del mondo, snodo fondamentale nelle nuove rotte di sviluppo globale, con eVenetia ci stiamo pertanto preparando al futuro di libertà che i veneti si sapranno guadagnare.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
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