IN VENETO TORNA A SOFFIARE IL VENTO DELL’INDIPENDENZA
Plebiscito.eu apre una nuova stagione di attività. Primo appuntamento per venerdì 18 ottobre al Maggior Consiglio a Treviso
[Treviso, 18 settembre 2019] – Dopo 14 mesi di improbabile governo sovranista, si registra un cambiamento del quadro politico interno italiano. Al di là delle più o meno significative mosse di assestamento tellurico dato dalle scissioni di palazzo di questi giorni in seno alla sinistra e non solo, il dato più eclatante sul piano politico – in particolare per ciò che ci riguarda più da vicino – è che con il giuramento del Conte bis di lunedì scorso la lega va formalmente all’opposizione. Ciò ha cambiato da qualche settimana la vulgata generale dei media che ora dicono a chiare lettere che il nord e la classe produttiva si trovano all’opposizione.
Noi sappiamo molto bene in realtà che nei fatti il sistema Veneto sarà eternamente all’opposizione finché non emergerà al primo punto dell’agenda politica il tema della nostra indipendenza. Tema che solo noi abbiamo saputo portare al centro della discussione nell’ultimo lustro e non solo, richiamando l’attenzione dei mezzi di informazione di tutto il mondo.
Come ben sanno gli osservatori più attenti di “casa nostra”, la lega e il centro-destra sono il nemico pubblico numero uno della politica indipendentista veneta, in quanto sottraggono spazio propagandistico al nostro movimento. Più loro sono forti, più noi siamo deboli. Noi abbiamo raggiunto il massimo della nostra forza storicamente quando la lega era quasi scomparsa e Berlusconi era divenuto irrilevante. Con la crescita del fenomeno-Salvini (pilotata inizialmente dalle tv dello stesso Berlusconi) noi abbiamo progressivamente perso ossigeno e spazio politico.
Oggi, con la salita al potere della sinistra si apre un’opportunità nuova per far emergere la nostra causa, ma dobbiamo essere abili e non portare acqua al mulino della lega, utilizzando slogan che non ci appartengono per quanto possano sembrare catturare facili consensi. D’altro canto la lega stessa non è più la lega bossiana (“di lotta e di governo”), quella di Salvini si è trasformata in un soggetto nazionalista e xenofobo che sa crescere quando finge di fare opposizione al sistema mentre sta al governo. Quando va all’opposizione è inevitabile che un po’ si sgonfi, in quanto perde la centralità politica e mediatica della sua leadership.
La tesi è che con ogni probabilità il “tema Veneto” riemergerà nei prossimi mesi e nelle prossime settimane e non si vedono né attori né azioni eclatanti che possano incassarne gli “interessi” politici.
Ciò avverrà, oltreché per il fallimento prevedibile dell’autonomia “farlocca” in salsa leghista, soprattutto in funzione della congiuntura politico-economica, con una prossima finanziaria che si preannuncia dura e un sistema produttivo del Veneto e del nord che ha sempre più probabilità di risentire del calo dell’industria automobilistica tedesca cui è strutturalmente integrato e che ha tirato dal 2014-15 ad oggi portando a crescite del pil in Veneto decisamente superiori alla media italiana. A nulla serviranno né le manovre della BCE (che non ha ricadute sul sistema produttivo, come già dimostrata dalla precedente azione) né alcune probabili manovre di stampo elettoralistico che il governo tenterà con un deficit più alto che sarà consentito probabilmente dalla Commissione Europea per ragioni politiche. A livello internazionale risulta difficile prevedere un’ulteriore recrudescenza della guerra commerciale Usa-Cina a causa di una congiuntura che per entrambi i Paesi pare non favorirla. Ancora non è invece chiaro quali saranno le ripercussioni della Brexit né le sue modalità di attuazione.
Per quanto ci riguarda, il sistema tenterà di accreditare ancora una volta Zaia come primo interprete degli interessi del Veneto (sembra impossibile che le persone ci caschino ancora, eppure è il solito meccanismo che si ripete da 15 anni e più), ma vi sarà inevitabilmente uno spazio vuoto che può essere riempito da una forza politica veneta alternativa alla lega che potremo essere noi, se sapremo crescere e strutturarci adeguatamente.
Ciò è quanto emerso ieri in una riunione del Comitato Esecutivo di Plebiscito.eu, da cui è scaturito il via alla nuova stagione di attività.
La linea politica ovviamente non cambia, dato che per primi abbiamo individuato la ricetta per riportare il Veneto a crescere come merita: Indipendenza in Europa, poiché noi veneti siamo europei e aperti al mondo per definizione. L’appartenenza alla UE è per il Veneto un aspetto fondamentale e irrinunciabile, in quanto il nostro sistema economico è profondamente integrato a quello europeo, con ben 2 province (Treviso e Vicenza) tra le 10 più industrializzate d’Europa. Il nostro percorso non sarà solo teorico o enunciativo, come da nostra prassi. Sarà bensì attuato concretamente passo dopo passo, aiutando in particolare le attività economiche e i cittadini ad intercettare nuove possibilità che derivano da un framework digitale, giuridico, commerciale internazionale sempre più versatile e integrato, in Europa e nel mondo. Questo insieme di attività che scaturiranno dalla nostra conoscenza specifica esclusiva è stato sintetizzato finora con il termine e la piattaforma del “cripto-stato”, che potrà costituire il nocciolo duro economico che anticiperà l’indipendenza giuridica. Ciò anche per evitare rotture traumatiche, o salti nel vuoto, che come abbiamo visto nel caso catalano non aiutano di certo il processo di indipendenza.
In ogni caso al Veneto serve il taglio della spesa pubblica improduttiva, minori tasse, capacità di attrarre investimenti in particolare infrastrutturali, venture capital, intelligenza artificiale e innovazione tecnologica: solo con la nostra indipendenza e il conseguente surplus fiscale di circa 20 miliardi di euro l’anno possiamo garantirci questo e molto di più.
Plebiscito.eu ritiene inoltre fondamentale il rispetto dei diritti civili ed umani e ciò ci distingue profondamente da chi negli ultimi tempi, un secolo dopo che l’Europa ha vissuto il dramma dei nazionalismi armati, ha irresponsabilmente agitato lo spettro di fantasmi del passato con slogan e azioni che non esitiamo a definire indegni, intollerabili e disumani. Una moderna e responsabile forza indipendentista può essere esclusivamente una forza pacifica, tollerante e tranquilla, consapevole della portata impareggiabile del proprio obiettivo politico: l’indipendenza del Veneto.
Tra le esigenze interne emerse vi è la creazione di aree tematiche in seno al movimento che portino alla creazione di un programma e di una classe dirigente adeguata alle esigenze della società civile veneta. Sempre a livello di organizzazione e di tematiche locali si dovrà inoltre perfezionare la suddivisione locale del movimento per province, macro-aree e comuni per permetterne un’azione coordinata sul territorio. Ciò richiederà senz’altro del tempo, ma non sarà un processo estremamente lungo grazie alla disponibilità di tecniche e strumenti digitali non disponibili in passato che permettono di ottenere grandi risultati in tempi sempre minori.
La considerazione cruciale è che esiste una possibilità teorica di creare una forza alternativa che possa inserirsi da protagonista nell’agone competitivo elettorale per le prossime elezioni regionali e abbiamo il dovere di dare concreta attuazione a tale eventualità perché potrebbe poi saldarsi una situazione molto più complessa per il Veneto, con segnali possibili e in parte già evidenti di deriva sudamericana a livello italiano e veneto che rischierebbero di ridurci al silenzio per un tempo molto lungo.
A tale scopo abbiamo una finestra operativa di 3-4 mesi in cui cercare di riuscire ad attuare tale strategia di crescita, per arrivare all’organizzazione di un congresso possibile per febbraio-marzo con la creazione di un comitato elettorale.
Il primo appuntamento per attuare tale strategia è stato fissato a Treviso, presso l’hotel Maggior Consiglio, per il prossimo venerdì 18 ottobre 2019 alle ore 20.30, per dare il via a questa nuova entusiasmante fase per l’indipendenza del Veneto. Non mancare all’appuntamento con la storia!
COMITATO ESECUTIVO – PLEBISCITO.EU
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