LA REPUBBLICA VENETA EMETTE I PRIMI TITOLI DI STATO
Allo studio anche nuove “gite fiscali” in Austria, Baviera e Polonia e un sistema di tesoreria europea per i Comuni veneti, con autonomia fiscale fino al 98%.
La Repubblica Veneta entra nel vivo del proprio esercizio di sovranità ed indipendenza anche da un punto di vista finanziario con l’emissione dei propri primi Titoli di Stato.
L’esigenza di finanziamento delle attività di strutturazione della Repubblica Veneta, particolarmente onerose nella fase di transizione in atto, sarà quindi assolta grazie a un prestito che sarà fatto alla Repubblica Veneta direttamente da investitori veneti ed esteri. L’emissione sarà a cura della Tesoreria della Repubblica Veneta, che sarà istituita in questi giorni dalla Delegazione dei Dieci.
I primi Titoli di Stato che saranno emessi sono i Buoni Federali Costitutivi (BFC), con tagli previsti da 1.000,00 € (acquistabili a 100,00 €) e da 10.000,00 € (acquistabili a 1.000,00 €).
I BFC saranno pagabili entro sei mesi dall’approvazione della Costituzione della Repubblica Veneta.
Entro pochi giorni saranno rese note le modalità di prenotazione dei BFC. La prima emissione prevede il rilascio di Titoli di stato per una prima tranche di test di 20 milioni di euro.
Sempre allo studio della Delegazione dei Dieci c’è anche la riattivazione delle “esplorazioni fiscali” in altri Paesi che tutelino i risparmiatori veneti dal rischio di default dello stato italiano. Rispetto all’esperienza del 2010, con l’organizzazione di “corriere di risparmiatori in fuga” verso le banche slovene e austriache, si stanno studiando altre fiscalità attraenti per i cittadini veneti, nel periodo di transizione in corso prima dell’approvazione della Costituzione della Repubblica Veneta. Tra i Paesi allo studio vi sono, tra gli altri, sempre l’Austria, la Baviera e la Polonia.
Un’ulteriore campo di attività riguarda la possibilità di aprire una Fondazione nel Liechtenstein (Stiftung), per consentire ai Comuni veneti di gestire le proprie Tesorerie Comunali presso un sistema di tesoreria riconosciuta dall’Unione Europea e non soggetta agli artigli rapaci del mostro fiscale italiano e senza pertanto essere depredati per tramite della tesoreria unica statale italiana. I Comuni veneti nel periodo di transizione potranno quindi applicare il decreto di esenzione fiscale totale promulgato dalla Delegazione dei Dieci il 25 marzo scorso e passare quindi al regime di fiscalità veneta che consente loro piena autonomia fiscale. In tal modo i cittadini saranno sollevati dalla pressione fiscale insostenibile dello stato italiano e i comuni potranno finalmente godere di risorse adeguate per erogare servizi pubblici.
Gianluca Busato ha dichiarato: “le prospettive di investimento nelle attività della Repubblica Veneta sono particolarmente convenienti sia per gli investitori veneti sia per gli investitori esteri. L’enorme surplus finanziario di più di 20 miliardi di euro annui di cui gode la Repubblica Veneta permetterà una veloce restituzione di dieci volte il capitale investito, che sarà garantito dalla riconosciuta solidità della Repubblica. Per quanto riguarda inoltre i primi Comuni Veneti che aderiranno al meccanismo di tesoreria europea delocalizzata in Liechtenstein, essi si vedranno riconosciuta, per meriti patriotici, una forma di autonomia avanzata, simile a quella che sarà riconosciuta ai comuni di confine come già presentato a Sappada – Plodn. Parliamo di una quota del 95-98% di risorse fiscali, sul totale del gettito, che saranno trattenute nel territorio comunale.”
Ufficio stampa
Plebiscito.eu
Comments (29)
Andrea
Salve a tutti
Mi date conferma che tutto questo sta avvenendo realmente?
Perché l economia veneta ripartire come un treno se è così
Buona giornata
annibale mantovan
Credo di non aver capito bene. Dunque: Acquisto a 100 euro un’ obbligazione emessa dalla Repubblica Veneta o Repubblica di Venetia alla cui scadenza mi saranno rimborsati 1000 euro? E’ così? Ciao a tutti, in particolare a quelli in carcere….W S Marco!
annibale mantovan
Francamente come rendimento mi sembrerebbe un po’ troppo. Sottoscriverei anche a meno.( un taglio piccolo ).
Anonimo
Si potrebbe dire che il rendimento di un fattore dieci è sinonimo del fatto che non c’è più di una probabilità su dieci che vengano rimborsati (peraltro, 100 Euro come “biglietto della lotteria” sono una spesa che affronterei volentieri:)).
Detto questo, è una manovra intelligente.
In primo luogo perché 20 milioni, o anche 200 milioni, o anche 2 miliardi, sono bruscolini per il Veneto indipendente (rispetto ai 20 miliardi annui di residuo fiscale), ma anche un decimo di questi sono invece una grossa cifra per l’indipendentismo in questo momento (per comprare spazio sui media, per garantire assistenza legale etc.)
In secondo luogo perché, nel momento della separazione, l’Italia che ha un debito mostruoso insisterà che si metta tutto il debito sul piatto e si divida, probabilmente in base alla popolazione o al PIL. Il Veneto in entrambi i casi avrebbe una frazione fra 1/10 e 1/20 di quella italiana. Questo vuol dire che alla fine, del debito fatto dal Veneto, il Veneto dovrebbe accollarsi al massimo 1/10. Quindi: il Veneto chiede ai Veneti 1 milione, un domani ne restituisce 10, ma di quei 10 almeno 9 sono pagati non dal Veneto ma dall’Italia – il Veneto non ha perso un’euro, e i Veneti “patrioti” ne hanno guadagnati un bel po’.
mi
xera ora
viva la Banca Veneta
EDOARDO
finalmente qualcosa di serio vad ad acaparrarmente qualcuno
marco
ma dove posso conprare sti buoni? e quanti se poe conprarghene?
annibale mantovan
Io penso che debbano essere riservate ai veneti…diciamo a coloro che sono residenti da almeno 10 anni! Un altro limite importante sarebbe sul massimo dei titoli sottoscrivibili da una sola persona…meglio evitare di dare troppo potere a qualcuno come nella migliore tradizione della Serenissima…ragazzi…se guardiamo alla nostra storia …Ciao a tutti…W S Marco
silver
ottima idea investiro anchio 2 o 3 mila euro
ottima idea investirò anchio 2 o 3 mila euro
mauro/1
Calmi Ragazzi, dovremo far in modo per il futuro di avere lavoro per tutti. se lo stato Veneto è così forte da poter restituire 10 volte l’importo prestato, credo che non sarà così sprevveduto da non pensare ai problemi che dovrà risolvere: lavoro, sicurezza, sanità, organizzazione dello stato VENETO, e perchè no: al benessere che si potrà creare.Per favore, Dobbiamo acqusire l’indipendenza UFFICIALE, e solo dopo potremmo essere sicuri di spendere un soldo per qualcosa!Comunque, W IL VENETO STATO!
ermanno
dai basta caxxate e passate a qalcos di serio, almeno DUE stati estero che ufficializzino l indipendenza. che ero siete tutti tagliani .
f.b.
l’era moderna che sta crollando e’ quella basata sul materialismo dove l’attore principale, il piu’ noto, e’ il DENARO.
in questo momento avete focalizzato l’attenzione sul denaro per cui crollerete con esso, insieme agli altri.
per governare l’illusione che chiamiamo realta’ occorre essere esperti delle regole che la governano, il denaro non e’ tra queste ma solo una conseguente creazione dovuta a certe scelte.
le scelte vanno cambiate, il fuori si adattera’ di conseguenza.
cio’ che guida la realta’ e’ molto piu’ inafferrabile ma potente dell’illusione del denaro.
marco
x F.B. :
Tutti (ma proprio tutti) gli stati sono nati per cause prima di tutto economiche. Che se ne dica pure: il denaro non è tutto, il denaro è il diavolo, etc..etc…
Sta di fatto che questo mondo funziona così.
Quali altre “regole” ci sarebbero? Non tante, basta una,tanto per rendere l’idea…
EDOARDO
probabilmente f.b. crede nelle teorie di cospirazione, tipo nuovo ordine mondiale massoni e stronzate varie.
Comunque da notare che abbiamo raggiunto gli 80 uffici della repubblica veneta
Lorenzo, Venezia
Ad averghene che ne vansa, vo£entieri…
marco
x F.B.
Sicuramente molti concorderanno (anch’io) sul fatto che non ci si deva basare solo sul denaro.
Però bisogna anche essere realisti e guardare in faccia alla realtà: che piaccia o no, che sia giusto o no i veri e radicali cambiamenti si fanno (in tutto il mondo fino a prova contraria) sempre per ragioni economiche.
Appena puoi per favore ci fai sapere secondo te su cosa si dovrebbe focalizzare l’attenzione per non crollare insieme agli altri col denaro?
GeertWilders4president
Se il veneto dovesse accollarsi una parte di debito pubblico, non dovrebbe comunque accollarsi più di un 70%, un debito che rientra nei livelli di guardia.
Una volta ho visto i debiti pubblici per regione, e quelle del nord sono tutte intorno al 70%, mentre quelle al sud sono intorno al 200%
Al complottista F.B: il denaro lo si usa fin dalla notte dei tempi. Barattare non è sempre fattibile (alcune merci erano ingombranti, specie allora che i mezzi erano pochi), e così si è inventato il denaro, che è molto più comodo e leggero sia da trasportare che da usare. Quel che mi danno oggi in denaro, posso sfruttarlo anche l’anno prossimo, mentre se mi danno un pezzo di carne in baratto, devo mangiarlo subito anche se non ne ho voglia.
Fil
Concordo con quanto dice F.B. che tra l’altro ha le mie stesse iniziali. Siamo solo noi che diamo valore al denaro e le regole del gioco in un futuro, chissà quanto lontano, potrebbero renderne superfluo l’uso.
Economia significa gestire delle risorse ed il denaro misura queste risorse, anche intellettuali ed artistiche, e su questo noi siamo i signori del mondo!
Parlare di baratto significa non avere coscienza di questo meccanismo, ma non sto attaccando nessuno, è solo un’osservazione, per il momento lo dovremo usare.
Vorrei fare altre osservazioni:
se attendiamo che qualcuno ratifichi le nostre decisioni significa che i veneti non capiscono cos’è la sovranità. Se attendiamo che l’Italia o l’Europa ci dica che ce ne possiamo andare o che il referendum non è valido, significa che loro sono i nostri padroni e che noi l’accettiamo. Io no! Sono un essere libero.
Per diventare uno stato sovrano basta fare una dichiarazione all’Aja. Qualcuno può confermare questo? Non ci serve il permesso di nessuno, si fa e basta. Bisognerebbe trovare l’amicizia di magistrati coraggiosi che portino avanti questo procedimento e fare tutto nella legalità. Per diritto universale divino nessuno può obbligare qualcun altro a fare qualcosa senza il suo volere, altrimenti siamo in dittatura ed infatti tutti gli stati sono sotto una dittatura militare.
Si continua a parlare di debito pubblico che è una truffa. Parte del debito è ripudiabile e non va pagato. Quanto è in mano alle banche e quanto in mano ai cittadini? Ai cittadini va ripagato stampando moneta, non facendo altro debito, e alle banche non va ripagato e vanno chiuse. Il sistema bancario attuale è una truffa.
Bisogna fare una tesoreria che stampi moneta, non chiedere i soldi ai cittadini o prestiti ad altri enti. Se non si è capito questo, non si è capito niente dei soldi. La moneta va stampata in base alla produttività ed alle esigenze interne. I servizi pubblici, vanno pagati in questo modo, poi sui dettagli ci vorranno dei tecnici che suggeriscano ad un consiglio dei saggi il da farsi.
Complottismo? Il meccanismo con cui gli stati sono gestiti dalle banche e dall’industria penso che ormai sia palese. Cos’è il complottismo? L’esistenza di circuiti bancari non ufficiali che servono per corrompere, pagare mercenari, e manipolare l’economia, credo sia ormai provato, come l’esistenza di una massoneria deviata che opera nell’oscurità. Da un audit fatto alla FED ottenuto da Ron Paul si è evidenziato che in Europa sono stai iniettati 16 trilioni di dollari, dove sono finiti? Personalmente ho sentito di chi ha inventato questi circuiti ed ho personalmente conosciuto un “operatore” della Barclays che mi ha dichiarato di aver mobilitato fondi in modo non ufficiale su alcuni circuiti. A queste posizioni non si accede per meriti, ma per conoscenze. Insomma, bisogna aver qualcosa da perdere se si decide di aprire la bocca, non si arriva lì a caso.
Spero di non sollevare troppe polemiche
Buon lavoro a tutti
Filippo
filosofia veneta
Vorrei veder fatti… blah blah blah… l’unico fatto visto ultimo è il tanko… prenderò sul serio tutto sto discorso nel momento in cui almeno un comune avesse il coraggio di imporsi indipendente… è successo e non ne sono a conoscenza forse???
DOMENICO
Ma bravo “Filosofia Veneta” sei il classico tipo che dice: “Armiamoci e partite” che io aspetto…..
CrisV
Il nostro è un privilegio.
Quello di diventare i precursori di un’ideale, che presto prenderà una voce collettiva nel nostro Veneto.
Plebiscito.eu, ha tracciato un solco tra il passato e il futuro dell’indipendentismo Veneto.
Chi si ferma solamente guardando al tanko è ideale per quella frase :
” Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito ”
Ad maiora.
CrisV 🙂
f.b.
CRISV
ha centrato il punto, “i precursori di un ideale”.
l’ideale e’ quel qualcosa di intangibile, non e’ concreto ma e’ un’idea di come si vorrebbe vivere per ESSERE FELICI.
quello che tutti noi cerchiamo E’ LA FELICITA’, poi se si e’ convinti che i soldi portino felicita’ allora e’ verso i soldi che ci si indirizza e si concentra l’attenzione ma vorrei ricordare il punto focale, cioe’ L’ESSERE FELICI.
–
come arriva la felicita’?
e’ un mistero ma qui sta l’essenza della vita perche’ se anche pieno di soldi non arriva la felicita’ (ovvero l’amore) allora la vita non ha nessun senso. provare per credere, lo vediamo anche attorno a noi dove ricchissimi si gettano nella droga oppure si suicidano.
l’equivalenza denaro= ricchezza non vale in assoluto, per alcuni puo’ essere vero ma per altri no.
quindi se vogliamo avere un ideale comune (questa la mia idea) si dovrebbe mettere come punto principale la felicita’, come arriviamo ad essere felici?
poi ognuno dice la sua, ognuno puo’ provare a spiegare quei casi in cui e’ stato veramente felice e vedere i punti che ci accomunano, poi cercare di trovare il modo di replicarli scrivendo una linea generale di vita.
non regole, anche se quelle ci vogliono dobbiamo essere coscienti che sono opera nostra nel cammino della ricerca della felicita’ e possono essere cambiate in ogni momento, quello che deve rimanere fisso e’ la ricerca della felicita’, la ricerca del senso dell’esistenza.
senza un senso al perche’ viviamo ci troviamo a compiere una serie di atti robotici, seguendo delle regole che ci portano a determinate azioni ma non all’essere felici, al non vivere una vita piena.
e’ il dentro che conta, se un’azione o un’esperienza non ci fa provare niente allora e’ come non averla fatta, il significato e’ tutto interiore.
–
dicevo che il mondo del denaro sta per crollare, a parte il fatto che e’ vero, sta collassando ma col mondo del denaro intendo quel modo di vivere robotico basato sull’idea:
denaro = felicita’.
non diamola per scontata, analizziamo bene noi stessi e cerchiamo di capire se il denaro ci ha portato sempre ad essere felici OPPURE CI HA PORTATO SOLO AD AVERE MENO ANSIA E PAURA.
questo il senso del mio discorso, quando si decide l’ideale di vita poi dopo automaticamente si creano le regole/leggi e strade per cercare di ottenerlo, anche usando il denaro che e’ comodissimo ma il come usarlo verra’ di conseguenza all’ideale scelto.
se sbagliate l’ideale allora anche ogni buona azione fatta col massimo di impegno non portera’ a dove sentite veramente di voler andare ma verso l’ideale sbagliato scelto.
prima si idealizza il traguardo che si vuole raggiungere, poi e solo poi si inventa la strada per raggiungerlo ed una vale l’altra, ce ne sono infinite che portano la’.
–
qual’e’ l’ideale del popolo veneto di oggi? io non l’ho ancora capito… oppure l’ho capito ma faccio finta di non averlo capito, cmq l’importante e’ che l’abbiate bene in mente voi. il traguardo e’ sempre e solo per voi stessi, gli altri sono esclusi dal vostro ideale, non devono intromettersi o meglio non dovete farli intromettere altrimenti diventa il loro e non il vostro ideale.
la forza dell’ideale e’ cio’ che ha fatto vincere gli indiani con Gandhi, loro seguivano quello che sentivano dentro (e il dentro ha un grande potere), gli invasori seguivano quello di un altro (fuori di loro stessi quindi poco potente).
–
qualcuno trovera’ questo mio commento troppo “spirituale”, pazienza ma e’ cosi’ che e’ fatta la vita, non ho deciso io che la felicita’ non debba esistere nella realta’ materiale ma solo dentro ognuno di noi.
se si vuole andare al sodo della questione (il vivere una vita felice) e’ un discorso che prima o poi va affrontato, tutto il resto e’ illusione, un diversivo utile solo per non affrontare la PAURA di capire a fondo noi stessi.
f.b.
LIBERTA’.
puo’ essere questo l’ideale?
si, al momento puo’ essere questo ed e’ un traguardo notevole,
per quanto lo dira’ il tempo ma questo e’ quello che sento che il popolo veneto, soprattutto i “non pensionati”, desiderano piu’ di ogni altra cosa.
– che tipo di liberta’?
– liberta’ da cosa?
qui il discorso si fa piu’ difficile, si dice liberta’ dallo stato italiano ma credo non sia sufficiente, andando in fondo alla questione credo sia la vita quotidiana quella che viene sentita come una galera, il fatto cioe’ di FARE COSE CHE NON CI SI SENTE DI FARE.
liberta’ dall’italia e’ solo uno spunto di partenza ma non l’arrivo perche’ (qui faccio una previsione) poi si vedra’ che non e’ abbastanza, sara’ utile per diminuire la paura in vari ambiti del quotidiano ma una volta eliminata un po’ di paura (paura di non avere abbastanza soldi) manchera’ cmq l’obiettivo felicita’.
forse e’ utile trovare LA COMPLETA LIBERTA’.
se e’ la liberta’ l’ideale che sentite di raggiungere allora dovrebbe essere il centro del vostro dibattito quotidiano dal quale poi usciranno le relative decisioni/azioni.
l’ideale prima (traguardo), la strada poi (decisioni/azioni).
l’ideale e’ sempre li’ fisso, la strada sara’ a zig zag e verra’ costruita istante dopo istante.
i dettagli vengono sempre dopo, prima si fissa il traguardo, un traguardo importante, un traguardo che faccia assumere alla vita un deciso significato. poi e solo poi si parla di questo e quello, delle azioni necessarie ad arrivarci.
EDOARDO
fumati meno canne
marco
Quasi pienamente d’accordo con F.B.
Quello di trattenere nello Stato Veneto le nostre risorse economiche è un passaggio fondamentale (obbligato) per poter poi effettivamente cambiare la nostra qualità di vita (se così non fosse non ci sarebbe questo malcontento nei confronti dello stato italiano).
Certo che da qualche parte si deve pur iniziare per poter raggiungere l’obiettivo.
Non sto certo dicendo di puntare solo al denaro, ma senza il controllo diretto da parte nostra delle risorse nessun cambiamento è possibile (anche in India è andata così).
Sono convinto che ciò che più accomuna tutte le persone che desiderano l’indipendenza (non solo del Veneto ma tutti i popoli e comunità) sia il fatto di NON ESSERE LIBERI e del FURTO NON GIUSTIFICATO DEL FRUTTO DEL PROPRIO LAVORO.
Se l’ideale è la LIBERTA’ questo è il momento giusto (qualcuno pensa che sia meglio rimandare?) per iniziare a trattenere quello che è nostro e di poterne disporre LIBERAMENTE col fine di alimentare benessere diffuso che non dico sia la FELICITA’,ma non potrà altro che farci andare in quella direzione (certamente non in quella opposta!).
Repubblica Veneta e titoli di Stato, vabbé tutto fa brodo… | L'Indipendenza
[…] veneta emette i primi titoli di Stato. Questa la notizia che continua con: allo studio anche nuove “gite fiscali” in Austria, Baviera e Polonia e un sistema di tesoreria europea per i Comuni veneti, con autonomia fiscale fino al 98%. Me vien […]
giancarlo
Il bello del mondo è che ogni individuo la può pensare come vuole.
Il brutto del mondo è che pochi sovrastano i molti ed il denaro è il loro mezzo coercitivo.E’ così da millenni.
Cambiare il mondo senza l’aiuto del Padre Eterno è impossibile quindi noi Veneti siamo criticati perchè dopo decenni che abbiamo dato moltissimo all’Italia, questa ci ha traditi un’altra volta non restituendoci il giusto ma solo quanto ad essa sembrava abbastanza.Ma nel momento storico in cui lo Stato doveva essere colui che aiutava anche i Veneti lo Stato ci ha snobbato e non ha predisposto l’aiuto che ha dato ad altre regioni per decenni.
Pertanto noi Veneti abbiamo girato le spalle allo stato italiota ed ora sarà impossibile fermarci. Non chiederemo più aiuto a nessuno se non a noi stessi.
Non oso immaginare cosa potrà fare uno Stato Veneto indipendente senza la burocrazia italiana, le tasse italiane e principalmente senza l’ignoranza e la superbia italiana che ha umiliato e cercato di cancellare ogni storia vera e cultura diversa da quella italiana che non è mai esistita. Infatti i giovani sono sbandati perchè una nazione vera non può reggersi sulla retorica, su una storia falsificata e su una cultura che ha poco a che fare con la nostra cultura Veneta. Signori miei nessuna paura, il lavoro ci sarà e non solo per noi Veneti ma anche per coloro che correranno in Veneto per lavorare. Noi siamo sempre stati aperti al mondo ma questo non significa che non governeremo qualsiasi evento esterno al nostro Stato che abbia il significato di aiutare ma nello stesso tempo studiare i fenomeni nell’interesse dello Stato Veneto e di coloro che vorranno venire da noi.
Nessuna demagogia italiota ci potrà contaminare.
Noto con piacere che plebiscito.eu, ergo Gianluca Busato al quale devo un ringraziamento per averci dato qualche speranza ormai persa con l’italia, ha studiato da bravo veneto quale è le strategie giuste per affrancarci anche in questo momento di transizione dallo stato italiota che avrete notato non dice nulla di quanto avvenuto nel VENETO.
Contenti loro..noi lo siamo di più così andiamo avanti e quando si dovessero svegliare sarà troppo tardi comunque, anzi lo è già adesso, ora !!!!
WSM
atena
Ritengo che questi BOND e’ una truffa! Perche’ la NUOVA REPUBBLICA VENETA vuole vendere i BOND, indebitandosi in questo modo, quando potrebbe avere denaro senza dover pagare a nessuno nessun interesse….????? Secondo me, la REPUBBLICA VENETA dovrebbe stampare ed inserire nel circuito la nuova valuta, per esempio 1 VENETO (costo solo di stampaggio
) cio’ facendo non avrebbe bisogno afatto dei BOND, i quali appartengono al passato e ad un vecchio sistema monetario, il quale ha rovinato tutte le economie del mondo. in futuro questi bond potrebbero essere un grosso problema per questa nuova repubblica. Mentre la valuta 1 VENETO, risulterebbe la salvezza, perche’ indipendente dalla BCE e dall’ITALIA. Solamente essendo padrone della propria moneta e avendo la sua propria banca nazionale veneta, la venezia potra’considerarsi veramente LIBERA ED INDEIPENDENTE. E’ cosi semplice… e cosi difficile…. da capire.. emmetendo questi bond la REPUBBLICA VENETA si sta indebitando gia’ all-inizio, invece di liberarsi dai vecchi schemi di terrorismo finanziario dei banchieri!!! aprite gli ochi.. pensate… non avete bisogno degli studi… per capire che la nuova repubblica va verso sbagliato….. suggerisco libro “LA MONETE LIBERA DAL INFLAZIONE E DAGLI INTERESSI” autor Margrit Kennedy. Questo che fanno vertici della nuova Repubblica veneziana emetendo questi bond e’ una truffa folgorante!
Albert
Pur non essendo competente in materia di banche e/o finanze, ma , abbastànza d’accordo con les osservazione di ATENA ,trovo forte per non dire grave la parola “truffa” che di riflesso discrediterebbe anche tutto “PLEBISCITO.EU” Piu opportuno se crediamo nell’onesta delle persone , era avere usato uno o piu aggettivi comme: inauspicato ,incoerente ,errato fallimentare ,sbagliato , pericoloso ,o no ?