PARTE DA VICENZA IL RICORSO DELLA REPUBBLICA VENETA ALLA CORTE MONDIALE
Gianluca Busato: “il ‘male oscuro’ del Veneto si chiama Italia, la medicina è l’indipendenza”. Cripto-Stato con tecnologia blockchain, venture capital e movimento sociale di supporto alla popolazione più debole le iniziative concrete di Plebiscito.eu
[Vicenza, 25 maggio 2016] – Domenica scorsa a Vicenza, nella sala affollata dell’AC Hotel, Plebiscito.eu ha segnato un nuovo passaggio importante nel percorso verso il raggiungimento della piena indipendenza del Veneto.
È stato infatti dato il via alla procedura di presentazione del Ricorso da parte della Repubblica Veneta, da sola, o in collaborazione con altri stati, contro lo stato italiano, presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Onu con sede a L’Aja.
La Corte Mondiale rappresenta il più alto livello giuridico esistente al mondo competente in tema di diritto internazionale e di contenziosi tra stati.
Tale ricorso richiederà una petizione popolare di preparazione per la quale serviranno almeno 50.000 firme. Essa si potrà firmare on line dal sito di Plebiscito.eu, oppure presso i nostri gazebo ed eventi nel territorio.
Tale iniziativa completa un ricco quadro di azioni che comprende in particolare anche iniziative sul fronte economico, tecnologico, organizzativo e sociale.
Per quanto riguarda l’economia, lo sforzo massimo sarà dato nel supporto a Plebiscito.eu Club, la business community veneta che sta operando nel territorio per portare anche in Veneto un nuovo sistema di capitali privati, basato sul venture capital, che permetta al tessuto imprenditoriale veneto di trovare l’accesso al credito e in particolare a finanziamenti sotto forma di investimenti in capitale di rischio. Ciò risulta di fondamentale importanza per permettere alle iniziative imprenditoriali e alle start up di decollare, nel momento in cui è sempre maggiore la dipendenza dal sistema banco-centrico in grave sofferenza e le difficoltà derivate dall’endemica sottocapitalizzazione delle imprese venete.
Da un punto di vista tecnologico, è stata illustrato l’avanzamento nello sviluppo e della criptomoneta veneta e del Cripto-Stato, la complessa infrastruttura informatica, basata su tecnologia blockchain, che permetterà di erogare servizi ai cittadini che vi aderiranno, liberandoli dalla cappa del peggiore inferno fiscale e civile del mondo occidentale.
A tal proposito, si è inoltre annunciato che, al fine di estendere la base popolare interessata alla nuova Repubblica Veneta, oltre alla carta servizi e di indentità digitale, necessaria per accedere al Cripto-Stato, che è già possibile prenotare on line, sarà inoltre distribuito un documento cartaceo di identità e di iscrizione all’anagrafe della Repubblica Veneta digitale, che avrà un costo più contenuto, di 10-15 euro.
Per quanto riguarda infine l’attività sociale, è stata aperta una nuova unità organizzativa che avrà il compito di aiutare la popolazione sempre più colpita dalla crisi socio-economica dovuta alla presenza soffocante del burosauro italiano. in particolare Plebiscito.eu provvederà ad aiutare le persone colpite dall’oppressione fiscale, da equitalia e da fenomeni di sovraindebitamento sia attraverso l’adozione di misure di supporto sia attraverso l’utilizzo di ogni strumento legislativo disponibile.
Il presidente di Plebiscito.eu Gianluca Busato ha dichiarato: “qualche giorno fa un’inchiesta pubblicata su un importante quotidiana italiano si interrogava sul “male oscuro” del Veneto, che vede 13 banche in crisi nera, dopo che il credito alle imprese venete è cresciuto del 125% nei primi dodici anni dell’euro (a prezzi correnti), con un’economia cresciuta solo del 39%. A una naturale congiuntura della crisi economica, si sono aggiunti gli effetti nefasti di un sistema clientelare che si è reso necessario per mantenere la nostra terra nello stato italiano e impedirle l’altrimenti inevitabile approdo alla piena indipendenza, per sfuggire dalla morsa del peggiore inferno civile e fiscale d’Europa. Oggi è ancor più chiaro che sarà compito di Plebiscito.eu a liberare il Veneto dal burosauro e a portarlo fuori dalle secche, con il proprio progetto di Repubblica Veneta digitale. Il “male oscuro” del Veneto si chiama Italia e la medicina è l’indipendenza”.
Ufficio stampa – Plebiscito.eu
Comments (9)
giancarlo
Siamo un grande Popolo e sembra che non lo sappiamo.
Siamo la regione europea che aveva pochi anni or sono un PIL superiore alla Baviera Tedesca.
Siamo eredi di 1.100 anni di Repubblica Veneta indipendente e sovrana e sembra che ce lo siamo dimenticati.
Siamo una forza incredibile a tutti i livelli ma non ce ne accorgiamo o non ne siamo consapevoli.
La nostra lingua è un’originale di oltre 3.500 anni r sono e che si è poi modernizzata nel tempo. NON E’ UN DIALETTO !!!! E’ UNA LINGUA !!!!
Ci hanno derubato della nostra storia, della nostra lingua, della nostra cultura istituzionale e ci hanno raccontato un sacco di fandonie circa l’unità d’italia.
Andarsi a studiare come ho fatto io la nostra storia, non solo è stimolante, ma ti fa sentire bene. Non siamo italiani ma Veneti e questa è la grande differenza tra loro e noi. Sì è vero molti di noi, specialmente i politici ” VENETO-ITALIOTI ” ci hanno tradito e venduto a roma capitale del menga.
Ora se vogliamo salvarci e salvare i nostri figli e nipoti dobbiamo reagire e fare tutti qualcosa per toglierci dal pantano ( per essere buoni ) in cui ci hanno portato con politiche demenziali e criminali i vari capi e capetti di tutti i partiti italioti.
LIBERTA’, LAVORO, FUTURO, SPERANZA , ONESTA’, ETICA, COLLABORAZIONE SOCIALE E COLIDARIETA’ NEI FATTI TRA DI NOI………e tante altre belle cose.
Ora che gli U.S.A. cambieranno politica su quanto ha detto il Presidente di Plebiscito è venuta l’ora di alzarsi in piedi con la schiena dritta ed affrontare gli impegni per ottenre la nostra indipendenza.
WSM
Fil de fer
Non crediamo più ad alcun giornale.
Le informazioni ce le procuriamo direttamente e senza intermediari.
Le banche sono nidi di vipere fameliche che tutto distruggono, la giustizia qui non esiste più, le tasse ci stanno sopraffando ed affondando tutti, il lavoro continua a mancare e mancherà per tanti anni ancora, i giovani se ne vanno come pure gli anziani per poter sopravvivere meglio a questo stato italiano despota, tiranno e criminale che sperpera miliardi per le varie caste e castine italiane, insomma è tutto uno sfascio come diceva sempre MARCO PANNELLA.
Stiamo arrivando al dunque e quindi giusto essere pronti per fare il salto di qualità e lottare per la nostra indipendenza.
W SAN MARCO SEMPRE !!!!
caterina
leggo da qualche parte che il 18 maggio scorso il Consiglio in Regione si è pronunciato a maggioranza sulla Dichiarazione di Sovranità del Veneto… ma che bello! non hanno più banche da sbancare o affari da fare?
Vediamo intanto se cominciano a dimezzarsi lo stipendio o se in proposito si attengono stretti alle decisioni di Roma… se fossero conseguenti dovrebbero farlo da subito autonomamente e, per rimediare i danni e cercare di salvare il salvabile, dimezzarci le tasse… ovviamente da subito perché sono “al potere” in nome del popolo sovrano!…li ha votati il 55 per cento degli aventi diritto, la quota più bassa mai raggiunta e prima che di sparire dalla scena nessuno devono salvarsi…
Dalle parole ai fatti, signori miei, sennò non vi crede più nessuno! e senza rinviare come al solito alle calende greche…
Varago Luciano
perfettamete vero tutto quello che dite. Basta Italia! Veneto libero e sovrano.
Fil de fer
Al momento siamo arrivati al 50% di italiani che non vanno a votare….se raggiungessimo il 99% il potere ritornerebbe al Popolo con comitati di salute pubblica e la festa per lor signori sarebbe finita. E’ un sogno, ma anche coloro che vanno a votare…se pensano di salvarsi…. o non capiscono o sono collusi con il sistema italiota che è, bisogna ricordarlo MAFIOSO, CORROTTO e sen non basta L A D R O !!!!!
WSM
oiram
per fare il veneto ghe vole la gente .no parole al vento.
Fil de fer
Ma se no ghe fusse persone che con le parole le fa verza i oci ala gente, ai Veneti plagiadi da un sistema taglian che tutela i forti e no i deboli e i faxese verza le recie stupade da tante parole dei politici tagliani caro OIRAM no ghe saria gnanca el vento……..
Studieve la storia e studieve chi gerimo e da quanti ani esistemo come popolo e dopo podemo criticar.. fin a quel momento mucci !!!
L’indipendensa no la vien calada dal siel ma dovemo guadagnarsela come i dixe anca nei U.S.A..
Donca chiunque fassa qualcosa, insegni qualcossa ai Veneti xe benemerito se non un patriota vero.
WSM
Fil de fer
Quando vedo che a Bassano 800 persone portano per le vie il tricolore più lungo……sento due sentimenti.
Il primo di rispetto per i morti Veneti e non delle due guerre mondiali, mandati a morire…….
Il secondo sentimento è quello di giudicare patetico un tale atteggiamento di sudditanza verso roma.
Alpini miei vi rispetto…e come non potrei….ma svegliatevi per favore dal torpore del tricolore…quello che ha fatto morire tanti vostri amici e comilitoni e andatevi a studiare la storia e poi vediamo se ve la sentite ancora di onorare un simile vessillo fonte di morte,povertà e oggi tasse e ingiustizie…..
Svegliatevi per favore e non fate gli struzzi !!!!
WSM
marco
In famiglia siamo in 4.
4 x 100€ = 400€, non so quante famiglie sborseranno questa cifra viste le condizioni economiche a cui ormai troppa gente è stata condannata…
Credo che se la card verrà proposta ad una cifra più bassa le adesioni aumenteranno esponenzialmente…