PARTENZA INCORAGGIANTE PER VENETO SÌ CON IL 7,10% NEL TEST DI ZERO BRANCO
Giannarciso Durigon eletto consigliere. Dopo le elezioni amministrative, prende forma la strategia a tre fasi: esercizio di indipendenza della Repubblica Veneta, creazione di una vasta rete territoriale di volontari e movimento politico di supporto
Lasciando perdere i miracoli nei quali tutti sempre confidano, andiamo a vedere l’esperienza reale per l’indipendentismo veneto che possiamo trarre dalle ultime elezioni amministrative, per quanto ci riguarda e per quanto ora è dato sapere.
“Veneto Sì” (www.venetosi.org), il neonato movimento politico che si pone al fianco di Plebiscito.eu, ha condotto un test elettorale a Zero Branco, in provincia di Treviso, dove è stata predisposta in grande velocità (in soli tre giorni) una lista che ha candidato a sindaco Giannarciso Durigon.
Dopo il completamento dello scrutinio in tutte le sezioni, Veneto Sì ha ottenuto il 7,10% dei voti, raddoppiando i consensi indipendentisti ottenuti nelle elezioni politiche di un anno fa ed eleggendo Giannarciso Durigon come consigliere comunale.
Tenendo ben presente che il voto di chiara espressione politica in tornate amministrative viene sempre penalizzato rispetto ai temi locali e alle persone, si può affermare che il risultato come partenza, pur ovviamente molto limitato, come dev’essere un test, è incoraggiante per il futuro. Ciò vale a maggior ragione se si tiene conto anche dell’ottima prestazione del sindaco uscente riconfermato, Mirko Feston, che all’effetto Renzi ha unito una buona reputazione da tutti riconosciuta nel comune zerotino.
Nei prossimi giorni capiremo come dare continuità a questa esperienza, che resta in ogni caso un segnale positivo per l’indipendentismo veneto.
Nella strategia adottata verso la fattiva indipendenza della Repubblica Veneta, la parte politico-elettorale rappresenta solo una delle fasi di una strategia che si fonda su altri capisaldi.
In primis il concreto esercizio di indipendenza, che si attua in questa fase con la campagna di esenzione fiscale totale e con il radicamento territoriale attraverso l’apertura degli Uffici Pubblici delle Comunità della Repubblica Veneta.
In secondo luogo con la creazione di una vasta organizzazione territoriale, Plebiscito.eu, che ha il compito di supportare la Repubblica Veneta nella sua delicata fase organizzativa e informativa.
Infine, da un punto di vista politico – e anche elettorale – proprio con l’appoggio al movimento Veneto Sì, che in questi giorni ha mosso i propri primi timidi passi e che quanto prima dovrà vedere la propria ufficializzazione concreta con un congresso che dia forma e sostanza alla propria azione politica.
In estrema sintesi, per aggiungere un commento a quanto già dichiarato a proposito delle elezioni europee, l’unica e concreta soluzione per non essere schiacciati dal Gattopardo italiano che esce forse fin troppo rafforzato da queste elezioni (il successo dà alla testa, specie quando è seguito da dure prese di contatto con la dura realtà socio-economica che vive il nostro territorio), consiste nell’accelerare il percorso verso il pieno esercizio di sovranità e indipendenza della Repubblica Veneta.
Gianluca Busato
Plebiscito.eu
Comments (37)
andrea sinigaglia
e questa è la risposta alla domanda che ti ho posto stamattina: PICCOLA ACCELERAZIONE!!!!PAR TERA E PAR MAR SAN MARCO!!
Beppe
6-7%..?..ma dove si vuole andare se nemmeno in un piccolo commune si riesce ad avere la maggioranza…
giancarlo
Ricordiamoci tutti che è la goccia che spacca la pietra !!!!
Chris
Antonella Tesone
L’ ortodossia politica ha creato spauracchi, in grado di atterrire piccoli uomini alla ricerca di una pace fittizia o di un posto al sole… Dovremo fare della politica nuova in modo da contrastare tutto il buio che ci è caduto addosso. Spero vivamente che quando un indipendentista andrà al potere, e credetemi ci andrà… non si farà incantare dalle sirene, ne si farà comprare dal più ricco acquirente, ne si attaccherà alla poltrona… Cosa più importante, si ricordi da dove proviene e da quante persone oneste verrà sostenuto…La politica è una missione… non una carriera…
caterina
diciamo che è stato uno stimolo per dimostrare che nelle file indipendentiste ci sono persone capaci e disposte ad assumersi responsabilità effettive di gestione delle comunità e dei territori…un po’ come è stato per Treviso con Alessia Bellon… ovviamente non cambierà nulla finchè non sarà abbattuta la piovra della partitocrazia che si dirama da Roma… ma presto si affloscerà perchè con l’esercizio effettivo dell’indipendenza del nostro Veneto le verrà a mancare la linfa vitale che è… la grana!
Con San Marco, avanti sempre!
R
Dov’è finita la maggioranza assoluta del popolo veneto che vuole l’indipendenza? dove sono i 2.100.000 di si? Come fanno i “risultati” del 21 marzo coincidere con quelli odierni?
E’ stata data indicazione di non voto alle europee, e invece è stato votato (l’affluenza Veneta è stata maggiore della media nazionale) e con un risultato netto ben distante da idee indipendentiste.
Nelle comunali è stato scelto Zero Branco, un paese del Trevigiano ( zona dove il “referendum” ha avuto più consensi, e dove è stata proclamata l’indipendenza), come test iniziale… e si è ottenuto meno dell’8% dei voti con un affluenza inferiore al 70%, quindi l’8% relativo diventa circa un 5,5% assoluto, altro che 50% + 1.
I numeri del primo test oggettivo parlano chiaro:
i dati divulgati dal “referendum” non rispecchiano la realtà.
Marco
Non è vero! Quello che tu R dici non ha il minimo senso logico.
Come smontare le tue stupide insinuazioni?
La verità è che i Veneti sono arcistufi di questo Stato italiano e questo stato di cose, votano perchè sono disperati e sperano in un qualche cambiamento il prima possibile!
Io ne sono l’esempio, sono un indipendentista convinto ho votato al plebiscito e sono andato anche a votare per le europee…gli altri veneti han fatto come me!
I tuoi pensieri non rispecchiano la realtà!
Marco
R
Vedi ma io non parlo di pensieri, di idee o cose varie. Io parlo di numeri, numeri veri e verificati, e quelli non sono nè di destra nè di sinistra, non sono nè indipendentisti nè nazionalisti. I numeri sono fatti.
giancarlo
http://frontediliberazionedaibanchieri.it/2014/04/il-fondo-di-redenzione-europeo-e-stato-approvato-ecco-cosa-ci-aspetta.html——————————–
ECCO COSA CI ASPETTA SIGNORI MIEI.-
VIA DALL’ITALIA ED IN FRETTA !!!!!!!!!
WSM
f.b.
io devo dire di essere d’accordo con R.
i risultati del referendum e quelli di domenica non vanno per niente d’accordo, o la gente e’ diventata matta oppure e’ in forte stato confusionale. qualcosa non quadra…
leonardo
gli italiani e anche i veneti non hanno capito un c….o.alle europee andare a votare il 40% pd.ed il veneto grande portabandiera del pd.busato fa presto a ufficializzare l’indipendenza.qua l’italia ne rovina tutti.l’unico modo per tirarci fuori e salvarci e’ l’indipendenza.FA PRESTO AMICO.il tempo stringe.e poi lo scemo di renzi ha detto che il veneto non lo lasciara staccarsi dall’italia perche’ fa parte di essa.vai ha cagare e cagare renzi di merda.noi siamo liberi.e sovrani di noi stessi.
f.b.
Leonardo,
io direi che Australia o estremo oriente sono una valida alternativa ad una regione dove si trova la piu’ grande base Nato dell’europa. non si sa mai che la comincino ad usare…
Daniele
Scusate l’OP, ma vorrei capire -ricollegandomi a ciò che ha detto R- se la certificazione dei voti del plebiscito è stata effettuata o meno.
f.i.
No panico ragassi! La calma è la virtù dei forti!
leonardo
BALLADIN:stronzo italiota cambia sito a vai a fare pompini al tuo renzi.assassini bastardi se mi vieni a tiro ti rimando a roma in un vassoio 10×10.
R
@Daniele
il bollettino ufficiale dice che “sono in fase di certificazione”. Però di preciso e imparziale non si sa praticamente niente a riguardo
R
Dopo bisogna vedere cosa si certifica. Si certifica che la piattaforma informatica sia stata fatta “ad hoc”? si certifica che i voti raccolti siano validi (quindi la qualità e non la quantitià)? si certifica la validità del voto (un voto “digitale” equivale a un voto fisico e come dimostrarlo)? poi ci sono altri punti da verificare tipo liste elettorali etc. Ci sono tanti aspetti da verificare e ognuno ha bisogno di necessarie competenza in materia (competenze informatiche, “civiche”, istituzionali…).
E su tutti questi punti rimane una fitta nebbia
caterina
R e F.I.,la gente nel bailamme generale delle votazioni europee e amministrative dove le sollecitazioni sono le più variegate pensate che si sia fatta un problema se andare a votare o no?.. i Veneti non si sono certo sentiti impegnati in prima persona, ma si sono espressi come sono stati sempre abituati a fare perchè già tanto le cose non sono mai cambiate e i giochi veri li han sempre fatti sulle loro teste… perciò non credo che siano comparabili le ultime elezioni con il Plebiscito che ci ha portato allo splendido risultato del 21 marzo… quello è il Veneto vero, e se anche siamo in ansia per l’ufficializzazione che ancora attendiamo, ci è stato spiegato in questo sito come sta procedendo il lavoro e perciò non fate finta di non saperlo…andatevi caso mai a leggere il comunicato del 19 “come procede l’ufficializzazione dei voti” e se mai vi interessa veramente il risultato, fate come noi che lo aspettiamo con fiducia e intanto ci predisponiamo per il dopo…
Per inciso, quelli sì saranno controllati, altro che quelli cartacei di questi giorni…
R
@Caterina
Io ho parlato di mancanza di informazioni provenienti da fonti imparziali (le pagine che dici tu le ho lette e rilette), a conti fatti oltre a quelle 4 righe generiche che si scrivono su queste pagine (che non spiegano niente) non vengono date informazioni dettagliate, nè un link nè una comunicazione ufficiale. Se pensate che basti un titolone con scritto “ABBIAMO OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE” perchè sia tutto ufficiale, beh auguri.
F.I.
Caterina , hai frainteso, la mia era solo un invito a stare calmi perchè ho visto gente scrivere in modo volgare e in preda al panico!
Anch’io, piano piano, ho acquisito quella “consapevolezza” che tra l’altro cerco di trasmettere a tanti, ma che ancora non hanno. Ho notato tra la gente che molti ancora non capiscono il concetto di indipendenza e, se lo hanno capito, quando si tratta di passare all’azione scatta la classica molla della remissività. Ho notato inoltre che si fa ancora troppa confusione tra l’ideale di indipendenza e le logiche di partito.
GIULIANO
Non e` possibile trovarsi di fronte ad un risultato simile! Ancora PD… Gli italiani ancora una volta hanno preso una posizione netta (90gradi) di fronte a chi li deve guidare e sodomizzare verso un
futuro splendente. Sono veneto e
sono fiero di esserlo, sostengo l`indipendenza con tutto me stesso, ma risultati del genere mi
rattristano infinitamente nonostante io sia gia’ scappato dall’Italia con la mia famiglia.
Marco
Ok siamo tutti in attesa delle certificazioni e intanto siamo andati a votare alle europee che no sono le italiane…
Ad ogni modo di sicuro esisterà un database delle votazioni su cui fare tutte le verifiche del caso. Metteteci il tempo che ci vuole e poi pubblicate queste certificazioni.
Io sono ottimista e fiducioso e penso arriveranno presto!
GIULIANO
@MARCO, il punto e’ che mi aspettavo un forte astensionismo da parte dei veneti, almeno come forma di protesta e segnale di una forte volonta’ indipendentista. WSM sempre!!!
mauro/1
Vedrete che si sgonfierà presto questo entusiasmo, quando si accorgeranno che degli 80 Euro regalati, per 5 Milioni di italiani sarà tolta la detrazione fiscale del coniuge a carico, ne rimarranno solo 15.00 e a fine anno arriva la TASI.
Possibile che la gente non si renda conto che in italia le cose non cambieranno mai?
PECORE!WSM
mikivr
Signori miei, vorrei ricordare che l’indipendenza veneta non ha colore: le persone che hanno aderito al plebiscito sono di destra, di sinistra, di centro ecc. mi pare che sia stato chiarito fin dall’inizio. L’indipendenza riconosce solo due posizioni: si e no. E poi scusate, un veneto di sinistra non può avere questa “collocazione” anche all’interno della Repubblica Veneta? O per caso va bene solo una ideologia? Diverso è il caso degli”innamorati persi ” di Renzi, ma per quest’ultimi bisognerà allora trovare un sostituto carismatico… si sà che chiodo scaccia chiodo…
mauro/1
Quando si accorgeranno di essere stati presi per il culo, torneranno ad amare di nuovo la terra Veneta con più rispetto senza inseguire partiti, ma un’idea che parte dalla sofferenza di un popolo oppresso ormai da troppo tempo.Non preoccuparti MIKIVR, Vedrai che tutte le idee anche se di colore diverso, confluiranno nella stessa direzione: L’INDIPENDENZA!!!
franco
Come si evince dai vari commenti il fattore Renzi provoca parecchie perplessità in tutti noi che abbiamo seguito passo passo il movimento di indipendenza e pareva che il veneto compatto stanco della prevaricazione criminale che lo stato italiano esercita contro le genti venete riducendole alla fame, provocando contestazione e desiderio di rivalsa fino ad arrivare alla propria sovranità, pare che non sia più cosi, è bastato un nuovo imbonitore che promettendo pochi spiccioli in più nelle tasche dei lavoratori sia stato sufficiente per andare in massa a osannarlo e mettendolo sul piedistallo lo si indica come salvatore del popolo italiano veneto compreso poveri noi condannati alla miseria per colpa dell’ignoranza della massa che si fa abbindolare con delle chiacchiere che resteranno come nel passato aria fritta. A coloro che hanno permesso con il loro voto che questo scempio si avverasse auguro che siano i primi a subire le prossime angherie che presto arriveranno e ci colpiranno purtroppo tutti indistintamente come già è avvenuto nel passato.
mikivr
Forse bisognerebbe lavorare un po’ di più insieme ai veneti di sinistra: c’è bisogno anche di loro nella nuova Repubblica Veneta. Devono essere coinvolti di più perché il Veneto è di tutti i veneti non di una piccola parte. Le elezioni sono state un successo per l’italia. Mi rivolgo a tutti i politici veneti, di qualunque bandiera: non vi piace l’idea di creare con le vostre mani un nuovo stato che avrà si numerose difficoltà davanti, ma che dà speranza al nostro futuro? Non volete partecipare alla creazione di uno stato innovativo? Siamo veneti, sapiamo fare cose geniali, la storia insegna. Creiamo uno stato che dalla polvere si alzi al cielo e che sia visto ovunque! Ci sono tutte le premesse. Il Veneto non è di destra. Il veneto è solo dei veneti!!!
mauro/1
Diamoci un p’ò tutti da fare caro Franco, con qualsiasi mezzo e diciamolo, possibilmente democratico, ogniuno per quello che potrà dare, facciamo in modo di accorciare il più possibile, quello che sarà il fronte che ci divide da una indipendenza più che sacrosanta.Come dici tu ne dovremo purtroppo sopportare ancora delle ingiustizie sociali, ma gli irriducibili devono ancora morire!
mauro/1
MIKIVR, condivido come prima.
mikivr
MAURO/1
Grazie.
Dai commenti che leggo qui e in altri siti noto una seria preoccupazione per le elezioni di domenica scorsa, io stessa ero avvilita ma poi mi sono resa conto che quanto è successo non cambia assolutamente i programmi Veneti. Penso che nella ns. terra ci siano tante persone che amano l’Italia (buon per loro) perché sono cresciuti nella mentalità italiana (come veneti) o perché non sono originari delle ns. parti. Ma ci sono poi tantissimi “veneti nell’anima” (come la sottoscritta) che si sentono soffocare dalle difficoltà quotidiane, che guardano al futuro con occhi desolati, senza speranza, brancolando nel buio… ma piano piano …in lontananza…si sta accendendo la luce della rinascita. Nell’aria si respira la voglia “di fare” della ns. gente, non riusciamo a stare fermi. Dobbiamo cercare di parlarci tutti, di condividere e chiederci consigli. Ognuno di noi ha le proprie idee (anche politiche) e se da un lato non le condividiamo da un’altro possono stimolarci a fare meglio… a prendere in considerazione altri aspetti della vita. Come tutti vogliamo solo il bene per la ns. casa e la ns. famiglia sicuramente tutti vogliamo bene alla ns. terra. Ripeto, cerchiamo di unirci tutti, di qualunque pensiero politico siamo, tutti possiamo dare il ns. contributo, lo dobbiamo fare x la ns. terra. Usiamo la ns. intelligenza per dare coraggio anche ad altre genti. Indipendenza NON VUOL DIRE CHIUDERSI AL MONDO, indipendenza VUOL DIRE LIBERTA’ E PACE.
Io, se fossi un politico, mi sentirei orgogliosa di poter partecipare alla creazione di una nuova nazione, indipendentemente dalla mia bandiera politica, perché mettersi così a disposizione degli altri dimostra tanto tanto tanto coraggio!
Valerio 65
“MIKIVR” condivido, complimenti, mi te voto.
mikivr
A VALERIO 65:
Grazie per la tua fiducia ma non sopporto che tanti si lamentino e soprattutto che tanti critichino gratuitamente senza fare proposte concrete. A cosa serve sminuirci l’un l’altro? E’ solo energia buttata al vento. E poi diciamolo: questo sminuirci non è forse il padre della ns. politica italiana? E’ meglio guardare avanti, non serve a nulla additare le persone, cerchiamo di collaborare. Se vogliamo una nuova nazione… perché non cominciare da un nuovo confronto?
caterina
settantasei croci bianche “SUICIDI DI STATO” nel nostro Veneto è una cosa che dovrebbe far riflettere tutti, comunque abbiano votato nelle ultime elezioni, che non sono da considerarsi indifferenza verso l’indipendenza, ma spesso voglia della gente di fare comunque nel frattempo qualcosa… di sicuro moltissimi di loro hanno detto SI all’indipendenza del Veneto… nel frattempo non si rassegnano a starsene fuori, come ha fatto una gran parte di quel 40 per cento che non ha votato, io fra loro… e ora che c’è il ballottaggio per il sindaco certamente andrò a votare perchè è del mio territorio che si tratta e non posso non far niente e lasciarlo alla mercè di qualcuno che so essere ideologicamente contrario all’indipendenza.
Andrea
Non bisogna mollare, né avvilirci. Sembrava tutto troppo facile… Non è così. Ci vuole tempo, molto più tempo. Ed è chiaro che dobbiamo prepararci ad un saccheggio spaventoso: perché l’Italia dovrà mantenere le sue promesse fatte, in nome di Renzi, agli elettori storici del PD.
Verremo spremuti come limoni vecchi, ci esproprieranno di tutto, lo Stato Italiano si mostrerà come sempre: vigliacco, violento e cinico.
Io credo che, oggi, il nostro compito di Indipendentisti sia quello di scongiurare, con tutti i mezzi ragionevoli, la inevitabile diaspora prossima ventura.
Dobbiamo cercare di impedire i tre milioni di emigranti che subimmo nell’ultimo quarto di secolo XIX.
I giovani devono restare in Veneto. Devono essere la nostra forza per il futuro.
Per il resto tutto è chiaro: l’Idea della Libertà e della Indipendenza si sta muovendo, si sta diffondendo.
Ma il suo è un percorso lento, graduale. Non c’è il tempo per salvare, economicamente, la nostra terra. Saremo sopraffatti e annientati, perché l’Italia ce lo chiede. Per favore, non andate via! Ci sono, comunque, le rimesse di noi emigrati. Abbiamo un amore immenso per la nostra Patria e non lo deluderemo, anche se il nostro amore non è ricambiato.