Serenissima Post: “Evviva il Mattarella bis! E ora inizi il banchetto (pagato con i nostri soldi)”
Serenissima Post riprende le pubblicazioni proprio mentre la politica italiana si appresta a spendere e spandere sempre di più, come se non ci fosse un domani
[SerenissimaPost.com, 31 gennaio 2022] – Ne è passato di tempo dal nostro ultimo articolo, ma finalmente Serenissima Post riprende le proprie pubblicazioni. Un insieme di problemi tecnici e di congiunture operative non favorevoli ci aveva fin qui silenziato, ma ora possiamo tornare a far sentire la nostra voce.
L’occasione nella fattispecie ci viene data da una settimana di imbarazzanti manovre politiche consumatesi per celebrare la farsesca elezione del “nuovo” inquilino del Quirinale, che come ben noto si è conclusa senza cambiare alcunché. Tralasciamo qui ogni giudizio sulla classe politica italiana perché ci pare di sparare sulla Croce Rossa: lasciamo agli elettori di ciascun partito dimenticare in fretta quanto i propri leader siano inadeguati per rinnovare fedelmente il loro voto, così come puntualmente avviene ad ogni tornata elettorale.
Ci vogliamo invece concentrare su un altro aspetto, un po’ sottaciuto, ma che a nostro avviso spiega la grottesca situazione. È infatti evidente che la paura massima che ha caratterizzato le scelte dei nostri prodi sia stata quella di non voler cambiare alcunché dell’attuale macchina istituzionale italica, lasciando per l’appunto il Quirinale e, forse ancor di più, Palazzo Chigi in mano agli stessi interpreti che c’erano prima: Mattarella e Draghi. Così come e ancor di più che con la rielezione di Napolitano, i partiti hanno celebrato quindi la loro inconsistenza e inadeguatezza e lo hanno fatto per un motivo ben preciso: il banchetto che si apprestano ad arricchire con i (supposti) 210 miliardi di euro del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), anche se una 60ina di miliardi “ballano” ancora.
Ciò spiega bene perché tutti i partiti abbiano preferito fare imbarazzanti capovolte (dalla lega, al pd) sulla questione della rielezione del presidente della repubblica. È chiaro infatti che, dato che la candidatura del premier Draghi al Colle era stato messa nel mirino da alcuni, non si poteva rischiare di mandare a scatafascio la sola architettura che poteva garantire questo flusso di soldi tanto magnificato dai nostri eroi. L’eventuale “uccellatura” di Draghi avrebbe comportato la sua dipartita dall’agone politico, la caduta del governo e la fine della benedizione europea al tragico processo di finanziamento di quello che si rivelerà come un colossale spreco di soldi pubblici per finanziare i progetti inutili se non controproducenti del PNRR. Il grande pericolo è stato sventato e ora tutti, ma proprio tutti, possono festeggiare con il tavolo della finanza pubblica addobbata a festa.
E chi se ne frega se i famosi 210 miliardi sono una cifra che si sono inventati loro. Intanto spendono, ma è tutto a debito. Le coperture saranno condizionate ai progetti presentati e di fatto non ne hanno presentato manco uno. Sembra di rivedere in grande i minorati mentali dei comuni che mettevano a bilancio le multe non riscosse, per poi trovarsi in dissesto senza sapere perché e percome.
Sì, ma tanto il debito non lo pagano mica loro. Per cui ora è festa grande, per tutti, grandi e piccini, dallo stato centrale, ai comuni, alle regioni: ogni livello di pubblica amministrazione avrà di che godere.
E chi se ne frega se fra due-tre anni di spese pazze e inutili lo scenario delle finanze pubbliche sarà di stampo venezuelano, ma con i ruderi diroccati di ogni comune che saranno stati restaurati. E con il silenzio generale anche del popolino, visto che tanto un po’ di mancia arriverà a tutti, come da tradizione del belpaese.
Sarà un rifiorire di palatende per pro loco e polisportive di ogni paesetto.
Mostre del radicchio e del prosecco per ogni quartiere, per restare dalle nostre parti.
Con stipendi sempre più da fame, con interi settori industriali sempre più in crisi, l’unica professione che tirerà ancora sarà quella degli OSS, gli operatori socio sanitari, professionisti di fondamentale importanza per la tenuta della peggiore gerontocrazia para-comunista del pianeta.
Tra i mestieri che si salveranno ci saranno quelli che nessuno vuole più fare. I saldatori (finché Elon Musk o chi per lui non inventerà il robot saldatore), e i classici idraulici, caldaisti, falegnami. I meccanici invece rischieranno di sparire presto, perché stanno per arrivare le auto elettriche.
Chi lavora nel digitale scapperà (se già non l’ha fatto), oppure lavorerà in contumacia con ditte registrate a Vanuatu.
Ecco perché con l’avvento dei populisti anti-sistema al governo e in grande maggioranza nel parlamento italiano, questa settimana ci ha regalato Sergio Mattarella al Quirinale, Mario Draghi al Governo e Giuliano Amato alla Consulta. E questo solo perché Craxi e Andreotti sono già morti.
E nelle Terre di San Marco c’è ancora qualcuno in giro che ha il coraggio di non essere favorevole all’indipendenza del Veneto?
Comments (3)
Elio
Tutto vero, è una vergogna.
caterina
Abbiamo la conferma che Roma e tutti quelli che vi si sono insediati e quelli che cercano di tenersi aggrappati non cambieranno mai per non fare un patatrac totale… fin che regge la presa la usano… Tocca a noi che ci sentiamo liberi, e attratti dal nostro disegno di liberta’ non per essere diversi ma perche’ abbiamo fiducia in noi stessi, studiare il percorso da intraprendere in uno scenario che sembra incancrenito ma sicuramente, nonostante il panico diffuso della pandemia, ha delle crepe in cui possiamo introdurre un cuneo per innestare il nostro prorompente progetto… da sviluppare ovviamente su un altro piano!.. esplodera’ la sua efficacia appena il panico generale si affloscera’… Tutti infatti gia dicono che andremo verso una semplice epidemia influenzale, e noi valorizzeremo finalmente i medici di base, preparati e volenterosi ma, guarda caso, sviliti e messi da parte. .. sono invece indispensabili per ricostruire la fiducia dei cittadini… Abbiamo tanti progetti da sviluppare e con l’indipendenza saremo piu’ concreti e piu’ efficienti! caterina
Albert
Désolante , anzi angosciosa la purtroppo realtà descrita .Eroico il sempre presente ottimismo di caterina . Desiluso ( perche nonostante la mia età , ero un illuso ! ) dal bravo governatore ITALICO Luca Zaia che senza vergogna , regolarmente agita il specchietto per allodole ai Veneti ( distratti ) , mendicando ( ma forse neànche ! ) una pseudoautonomia .D’altrondo quando si a per ” maître à penser ” un certo Salvini…..
Per finire sono anche rimasto disorientato al suo tempo , da la gestione ” lunare ” e dunque anch’essa fallimentare , pure avendo in mano il clamoroso successo del plebiscito . Invece di allargare , consolidare la breccia aperta , ho solo sentito progetti di carte d’identita venete , moneta veneta , crypto valuta , via della seta in due parole era come mettere l’aratro davanti ai buoi .Limito mio caterina , ma non solo mio , perche intorno a me passata la sborgna piu nessuno a accennato a questo progetto , se non per essere preso bonariamente in giro da quelli che mi chiamavano ” il rivoluzionario ” per l’impegno a ” evangelizzare ” a destra e a manco