202X: DIAMO IL VIA AL NUOVO PROGETTO PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO
Guardiamo con fiducia agli anni ’20 del nuovo millennio: il Veneto è infatti la regione in Europa con il consenso più alto per la propria indipendenza
Oggi si celebra l’ultimo giorno del secondo decennio del secondo millennio dopo Cristo secondo il calendario gregoriano. Merita quindi spendere qualche parola per fissare il momento storico in cui ci troviamo come veneti alla luce dei cambiamenti epocali di sviluppo umano e geopolitici in corso.
È doveroso infatti soffermarci un attimo proprio in queste ore in tale breve analisi, in quanto questo non è stato un decennio a caso per il Veneto. Poco meno di quattro anni fa ci siamo infatti nostro malgrado trovati a ricordare un secolo e mezzo di appartenenza forzata allo stato italiano, causata dall’ennesima guerra persa sul campo e vinta solo sulla carta dallo stato coloniale nato solo 5 anni prima.
Cosa molto più importante, cinque anni fa, dal 16 al 21 marzo 2014, abbiamo celebrato il Plebiscito Digitale per l’Indipendenza del Veneto, che il nostro movimento ha saputo co-organizzare assieme a diverse decine di comuni veneti e che ha visto un consenso travolgente con oltre l’89,10% dei votanti esprimersi a favore della Repubblica Veneta.
Tale straordinario successo ha costretto lo stato italiano a correre ai ripari concedendo per la prima volta alla Regione Veneto di indire tre anni e mezzo dopo un referendum di autonomia del Veneto, per quanto farlocco e mutilato nella sua forma e sostanza. Ciò avveniva attraverso il pronunciamento della Corte Costituzionale che la propria sentenza 118/2015 contraddiceva clamorosamente il proprio stesso operato di 15 anni prima all’epoca della sentenza 496/2000.
Dalla celebrazione di tale referendum per l’autonomia nell’ottobre del 2017, ovviamente vinto con un nuovo consenso plebiscitario, nulla è avvenuto finora e nulla avverrà nella sostanza anche nel futuro prossimo, come ben sanno le persone intellettualmente oneste, confermando che la reale autonomia del Veneto è un obiettivo politicamente ed economicamente impossibile da raggiungere nell’ambito dello stato italiano.
Ciò costituisce pertanto oggi un patrimonio di consapevolezza storica per noi indipendentisti veneti che ci permette di guardare con ottimismo agli anni ’20 del nuovo millennio che inizieranno da domani.
Pertanto oggi è il momento giusto per dare forma a un nuovo progetto e a una nuova pagina nella lotta democratica e pacifica per l’indipendenza del Veneto. Sarà quindi 202X il decennio decisivo per la nostra libertà? Noi riteniamo di sì, in quanto oggi il tema dell’indipendenza e dell’autodeterminazione dei popoli ha saputo imporsi come il tema più dirompente nell’agenda politica internazionale, con scenari irrisolti in diversi quadranti del mondo.
Noi sappiamo bene che il Veneto è forse la regione in Europa ove il consenso per la propria indipendenza riscuote la percentuale più alta e senz’altro maggioritaria tra i propri cittadini. Abbiamo quindi a disposizione l’elemento fondamentale per ottenerla in modo democratico. Si tratta quindi solamente di definire la corretta strategia per individuare e dotarci delle risorse fondamentali necessarie per ottenerla e di delineare il piano per la sua implementazione de facto e de iure.
Ecco perché oggi, nel fare a tutti gli Auguri per un felice 2020 guardiamo con grande ottimismo a questo decennio. Senza ovviamente dimenticare che, nel rispetto delle nostre serenissime tradizioni, tra un paio di mesi festeggeremo quello che nel nostro cuore è il vero anno nuovo secondo il Calendario Veneto.
Buon 2020 nel segno dell’indipendenza. WSM.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
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