Con la Presidenza Biden tornerà a spirare forte anche il vento dell’indipendenza del Veneto
Un cambiamento epocale negli USA, che porrà fine al sovranismo che aveva fermato anche la nostra corsa verso la libertà
Mentre il conteggio dei voti anche negli ultimi stati va verso la conclusione, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America dimostrano un esito oramai chiaro con l’elezione del Presidente Joe Biden sempre più certa, in particolare ora che il candidato presidente democratico guida la competizione in Georgia e si appresta a passare in vantaggio anche in Pennsylvania. Così ha parlato il popolo americano è questo è un fattore importante che andrà a caratterizzare per molti versi anche la politica mondiale nei prossimi anni.
Nell’attesa di poter ufficialmente fare i complimenti a Joe Biden per lo straordinario risultato, auspichiamo fin d’ora che il nuovo corso americano riporti alla spinta verso il commercio internazionale e il multilateralismo responsabile, gravemente interrotti dalla politica isolazionista di Trump.
Nel contempo speriamo anche che l’amministrazione Biden si mostri più attenta alle cause dei popoli impegnati per conquistare la propria libertà. Non dimentichiamoci infatti che il principio di autodeterminazione dei popoli prese una spinta decisiva nel secolo scorso proprio grazie all’azione di un presidente americano, Woodrow Wilson e ai suoi famosi 14 punti. È inoltre evidente a tutti che la Venetia, così come qualsiasi nazione senza stato impegnata nell’ottenimento della propria indipendenza, non possa che auspicare l’appoggio strategico degli Stati Uniti d’America che sono nati proprio grazie all’indipendenza ottenuta dall’impero britannico. Ciò sarà ancor più rafforzato se anche il partito repubblicano saprà lasciarsi alle spalle la stagione trumpiana e saprà riscoprire la propria autorità morale, recuperando le esperienze ricordate ormai con nostalgia delle presidenze Reagan e Bush (senior e anche junior).
A tal proposito riteniamo senz’altro che la presidenza Biden ci aiuterà a lasciarci alle spalle l’infausta stagione sovranista che ha comportato come ben noto molti passi indietro anche nella Causa Veneta, favorendo invece il più becero nazionalismo italiano. Ciò aiuterà noi veneti a riscoprire lo spirito e la straordinaria energia del periodo 2012-2014 quando dimostrammo al mondo intero la nostra volontà di indipendenza.
Prepariamoci pertanto a una nuova Primavera Veneta, tanto più necessaria mentre ahinoi stiamo entrando in una situazione ancora più drammatica dal punto di vista sociale ed economico a causa dell’assoggettamento all’incapace e ingorda classe dirigente italiana che sta portando il nostro popolo alla fame, senza nemmeno saperlo tutelare dal punto di vista sanitario per incompetenza e incuria, classici segni distintivi di uno stato oramai fallito in modo incontrovertibile.
Noi sappiamo bene che nessun partito o soggetto italiano dispone di una ricetta per permettere all’Italia di uscire dal grave declino e degrado verso cui è sempre più destinata.
Siamo ben consapevoli che l’indipendenza del Veneto è l’unica via di uscita dall’incubo italiano e ora finalmente si stanno ristabilendo le condizioni internazionali favorevoli per poterla ottenere.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (3)
caterina
Come sono contenta di leggere quest’ultimo post che in un certo senso ci da’ qualche speranza di riuscire finalmente a raggiungere la meta tanto attesa della nostra indipendenza!.. in fondo il pragmatismo di Tramp era tutto rivolto esclusivamente agli interessi USA che a ben riflettere non aiutano le aspirazioni verso la liberta’ dei popoli che si fondano su considerazioni che esulano e sovrastano la concretezza immediata…che e’ piu’ affine al presidente uscente, almeno cosi’ mi sembra di poter dire… Gli USA in fondo hanno altri problemi oggi, riferiti a conservare una supremazia mondiale, dove la concretezza economica e militare e’ dominante a fronte di altri colossi che aspirano a primeggiare… Ma a noi Veneti, oppressi da nullita’ italiote romane che si barcamenano per sopravvivere, forse il cambio di presidenza degli USA permette di poter sperare in altra sensibilita’ da parte di chi regge un colosso internazionale e confidiamo che sia piu’ incline a considerare prioritaria per la felicita’ dei popoli l’aspirazione ad essere riconosciuto come tale.. indipendentemente dal peso economico o dei propri armamenti, ma per la propria storia e la volonta’ di recuperare la propria dignita’. Forse abbiamo negli USA amici che conoscono il percorso che abbiamo gia’ compiuto… dovremmo riattivarli! caterina
sauro sanchini
ma come puoi pensare che la Superpotenza (per il momento) USA possa accettare la disgregazione della base Italiana dove hanno immensi interessi, economici ma in special modo militari consolidati da decenni (l’Italia è una portaerei enorme collocata in mezzo al Mediterraneo, permette di controllare ed intervenire ovunque, Nord-Africa, Medio-Oriente, Europe varie, fino alla Turchia, rotte sul Mar Rosso, etc…). Credimi, io sono per il concetto di Italie e no di Italia, perché al di qua delle Alpi esistono così tante culture differenti da ormai 3 millenni, sono per una sana Confederazione, ma vedendo le classi dirigenti ove la stupidità e la nullità regnano sovrane, ciò non avverrà mai nel nostro contesto attuale. Ma sono realista, agli USA interessa, e sottolineo interessa, un’Italia unità ahimé, quindi la chiave per aprire la prigione Borbonico-Savoiarda mai la useranno
caterina.
il punto di vista di Sauro è sicuramente da considerare… ma gli Usa sono in Italia dalla Sicilia ad Aviano e ci rimarranno perché nessuno di noi ha intenzione di estrometterli, anzi… rapporti diretti sono sicuramente giovevoli con gli USA che conoscono, sì, Roma e ci tengono alla facciata…salvo poi fare tranquillamente i loro interessi, anche, anzi soprattutto, sotto l’aspetto concreto della supremazia mondiale, militare e di facciata, e dei problemi reali nostri non gliene frega niente… anzi, un Veneto indipendente sarà per loro la possibilità di avere un rapporto diretto che sarà nostra cura gestire al meglio. E sicuramente sarà più facile per loro e per noi, per il pragmatismo tipico di entrambe le parti… In fondo Roma è così complicata, e interessa per la facciata più che per la gestione concreta della supremazia mondiale.. militare?…Sì, loro e dobbiamo esserne consapevoli…anche se Venezia è la nostra punta di diamante! e rapporti diretti con noi vuol dire allo stesso tempo prestigio e praticità, ed è cosa che gioverebbe ad entrambi.