DALLA CONVENTION NAZIONALE DI PLEBISCITO.EU PARTE IL RICORSO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO
Plebiscito.eu presenta il proprio piano strategico, mentre si è aperto un nuovo scenario internazionale con i grandi flussi migratori che sconvolgono l’Europa e con l’emergenza del terrorismo islamico che vede le capitali europee sotto assedio. L’appuntamento è per domenica 29 novembre dalle ore 9.30 a Padova al Centro Congressi Albino Luciani in Via Forcellini 170.
Cosa succede dalle parti del Veneto? Ne parleremo approfonditamente in occasione della Convention Nazionale di Plebiscito.eu che si terrà domenica 29 novembre 2015 dalle ore 9.30 presso il Centro Congressi Albino Luciani a Padova in via Forcellini 170, dove sarà presentata e approvata la linea politica e la strategia della più famosa organizzazione al mondo dedita all’ottenimento fattivo dell’indipendenza del Veneto.
Un anno e mezzo fa pareva che la nostra terra fosse sul punto di staccarsi in modo definitivo dallo stato italiano. Il Referendum di indipendenza del Veneto si era appena tenuto e il 21 marzo 2014 venivano comunicati i dati impressionanti di vittoria dei Sì, con oltre 2,1 milioni di favorevoli, pari all.89,1% sui 2,3 milioni di votanti. La notizia fece il giro del pianeta e il sistema politico italico per un paio di mesi restò imballato.
Poi lo stato italiano riuscì a far emergere l’illusione di Renzi come premier “nuovo” e da allora di Veneto non se ne è più sentito parlare, a parte le noiose questioni di politica locale lasciate in pasto alla lega di Salvini e Zaia, con la sepoltura dell’ipotesi di referendum regionale indipendentista da parte della Corte Costituzionale, che con propria sentenza 118/2015 ha tolto dal tavolo la possibilità istituzionale di indirlo. Quindi ci fu l’ubriacatura da Expo e la vana speranza dettata dalla fine della recessione, a crescita poco più che zero.
Oggi i nodi della questione economica e sociale, al di là delle litanie di regime, vengono però al pettine e il sistema politico italiano è sempre più la prigione di ogni speranza e feudo oscurantista di caste parassitarie statali e corporative. Il mostro italiano non può essere riformato, è un demonio della civiltà in metastasi che va devitalizzato tagliandogli i tentacoli territoriali.
Con le premesse di cui sopra, siamo pertanto di nuovo a constatare che l’unica via di salvezza rimane l’indipendenza, che porterà il Veneto ad essere parte del mondo civile. La questione veneta più che mai trova il proprio interprete originale e concreto in Plebiscito.eu, rafforzata dalla prospettiva di un nuovo modello di sviluppo e delle opportunità in una fase di grandi cambiamenti geopolitici, che oggi appaiono con evidenza a tutti attraverso l’attualità dei grandi flussi migratori che sconvolgono l’Europa e dell’emergenza del terrorismo islamico che vede le capitali europee sotto assedio. Nello scenario che sta per aprirsi, grazie alla nostra indipendenza e ai nuovi strumenti di attrazione degli investimenti internazionali trasformeremo Venezia e il Veneto in un nuovo strategico hub globale.
Se qualcuno avesse dei dubbi di carattere giuridico o politico, ricordiamo che:
a) Dopo la deliberazione sul Kosovo, la via referendaria privata (come implicitamente confermato dalla Corte Costituzionale) è l’unica che abbia avuto riconoscimento espresso (in assenza di esplicite previsioni nella carta costituzionale) dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’Onu (ICJ).
b) La citata sentenza della Corte Costituzionale italiana ha espressamente dichiarato la illegittimità di ogni atto diretto alla modifica dei confini dello Stato (intangibilità art. 5) anche se compiuto da organi legislativi o di governo, ponendo fine alla questione “referendum istituzionale veneto”.
c) Il mandato “contrattuale” del Plebiscito Digitale, di natura privata, inoltre ci autorizza fin d’ora al ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione dei diritti dei singoli cittadini. Ciò chiarirà la questione relativa al diritto soggettivo alla autodeterminazione. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale ne discende infatti l’impossibilità di adire il giudice interno (requisito di sussidiarietà della Corte).
d) Anche la Regione Veneto a suo tempo, fin dal giorno seguente il Plebiscito Digitale, avrebbe potuto invocare l’intervento del Council of Europe e della Venice Commission, ma ovviamente nessuno l’ha fatto quando poteva.
Domenica prossima ci troveremo quindi per dare il via alla nuova fase di emancipazione indipendentista per trasformare il Veneto nella Singapore d’Europa, grazie alla propria naturale vocazione di crocevia delle nuovi corridoi commerciali e di trasporto, derivati a occidente dagli accordi di parternariato transatlantico e a oriente dalle nuove Vie della Seta, per le quali si stimano investimenti superiori a 21 triliardi di dollari.
In occasione della Convention, avverrà inoltre la trasformazione ufficiale da volontari ad attivisti di Plebiscito.eu per tutti coloro che vorranno contribuire lealmente alla realizzazione della Repubblica Veneta.
Oltre agli interventi programmatici all’ordine del giorno, gli attivisti avranno a disposizione l’arena per proporre le proprie tesi congressuali all’approvazione del Congresso.
Partecipiamo in massa domenica dando ancora una volta dimostrazione della forza del nostro movimento, dopo che abbiamo saputo scuotere il mondo intero con il Plebiscito Digitale.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
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Nota Bene: per ragioni di sicurezza e organizzazione si prega di confermare la propria presenza compilando il modulo sottostante, indicando anche se si parteciperà (ognuno a proprie spese) al pranzo previsto nella pizzeria Forcellini 172.
Comments (4)
PIERO DEA MEGLIA
TERRORISMO ISLAMICO??? MA SIETE SICURI DI QUELLO CHE AFFERMATE?
caterina
dia un’altra definizione se le riesce, Piero…
non è il terrorismo delle brigate rosse, non è il terrorismo che fu “il terrore” dei rivoluzionari francesi che distrussero i vandeani , e a centinaia di migliaia preti e cristiani loro conterranei…
è il terrorismo di quelli dell’ISIS, che sappiamo che si ispirano, diciamo pure strumentalmente, a Maometto e ai suoi insegnamenti, comunque seminando morti e terrore fra chi vorrebbe invece vivere e non aspira come loro al paradiso di Allah… o magari spera di andarci il più tardi possibile!
In occidente abbiamo fatto tanti errori, ma abbiamo raggiunto a nostre spese una certezza: il diritto di vivere, e possibilmete in una società che aspiri al meglio!
PIERO DEA MEGLIA
“Un’altra definizione” A DEI CRIMINALI ASSASSINI BESTEMMIATORI! L’UNICA DEFINIZIONE CHE I MIEI CONTERRANEI RIESCONO A ESPRIMERE… “TERRORISMO ISLAMICO”.
caterina
ma Piero, sono quelli che fanno gli attentati fra la gente o si fanno saltare in aria che si definiscono islamici… prendetevela con loro, non con quelli che islamici non sono… ce ne possono essere anche di più malvagi, e magari più subdoli, ma non in nome del profeta o di Allah.
Sono dispute filologiche che animano gli show ma non portano da nessuna parte e non cambiano per ora la realtà.
Su questo sito invece è quello di cui ci aspettiamo sempre di sentir discutere.