I VANTAGGI DELL’ESENZIONE FISCALE TOTALE NELLA REPUBBLICA VENETA
COSA SUCCEDE (E COSA NON SUCCEDE) SE FACCIO OBIEZIONE FISCALE
In un momento di grave congiuntura economica quale quella che colpisce lo Stato italiano e non solo, fare obiezione fiscale, sia a causa di una soggettiva impossibilità di far fronte all‘iniqua e sproporzionata imposizione fiscale italiana (sistematica violazione degli articoli 36 e 53 della Costituzione) sia per una personale e ponderata scelta di protesta alla vessatoria e soffocante condotta dello Stato centrale, non comporta alcuna azione esecutiva e pertanto nessun prelievo forzato (pignoramento immobiliare, mobiliare, stipendio, pensione), per i seguenti motivi:
a) l’omesso versamento di imposte sarà oggetto di “Comunicazione bonaria” da parte dell’Agenzia delle Entrate non prima di 10/12 mesi dalla violazione commessa dal contribuente (quindi per imposte quali IRPEF, IRAP, IRES, non versate a Giugno 2014 Avviso Bonario da parte del Fisco verso il mese di Maggio/Giugno 2015 – per omesso versamento IVA addirittura verso il mese di Maggio/Giugno 2016) con applicazione di sanzione pecuniaria (non penale) del 10% oltre interessi di mora dell’1% su base annua;
b) la suddetta “Comunicazione bonaria” è tranquillamente rateizzabile, senza nessun accesso presso l’Agenzia delle Entrate, in rate trimestrali (max 6 rate se il debito complessivo non è superiore a 5.000 euro, max 20 rate se il debito complessivo è superiore a 5.000 euro);
c) se non riesco o ritengo immorale ed ingiusto pagare la “Comunicazione bonaria”, mi sarà notificata da Equitalia una cartella di pagamento pari all’importo delle imposte omesse, maggiorato della sanzione pecuniaria (non penale) del 30% e degli interessi moratori;
d) avrò tempo 60 gg. dalla nortifica della cartella esattoriale, per impugnarla in caso sia affetta da vizi formali e/o sostanzali, o per chiederne la rateazione in un numero massimo di 72 rate mensili (importo minimo di 100 euro cadauna) o di 120 rate mensili al verificarsi di particolari disagiate situazioni socio-economiche (vedasi novità introdotte con il Decreto del fare);
e) se non riesco o ritengo immorale ed ingiusto pagare la cartella esattoriale, Equitalia mi notificherà un sollecito di pagamento non prima di 6 mesi circa dal termine di 60 gg. dalla notifica originaria (esperienza comune propone notifiche di solleciti anche dopo 10/12 mesi);
f) a questo punto (non è mai troppo tardi), onde evitare l’avvio di eventuali azioni esecutive da parte di Equitalia, faccio richiesta di rateizzazione allo stesso Agente per la Riscossione ed inizio con il pagamento delle varie rate mensili (è possibile saltarne il pagamento fino ad un massimo di 8 rate, anche non consecutive).
Solo da questo momento sono soggetto alle eventuali azioni esecutive (espropriazione) da parte di Equitalia, non prima!!!
g) è doveroso ricordare, in questa fase, i limiti posti alle azioni esecutive di Equitalia, da parte del Decreto del fare (D.L. 69/2013), soprattutto per quanto riguarda il pignoramento immobiliare e mobiliare (si rinvia a tal proposito alle precedenti guide sulle azioni esecutive del Fisco).
Alla luce di quanto sopra esposto, sorgono d’obbligo le seguenti considerazioni:
1) Se non pago 10.000 euro di IRPEF a Giugno 2014, mi ritrovo a pagare circa un 12/13% in più usufrendo della rateazione massima della “Comunicazione bonaria” ossia le 20 rate trimestrali che corrispondono a 5 anni.
Ora è da chiedersi:
– Un prestito chirografario di 10.000 euro per la durata di 60 mesi (5 anni) chiesto ad una qualsiasi banca, quanto costa di interessi bancari? Il 12/13% Assolutamente no!!! Ci si aggira attorno al 30%!!!!!
– Un prestito chirografario di 10.000 euro per la durata di 60 mesi (5 anni) viene ottenuto senza alcuna istruttoria e comodamente con pochi “passaggi” al computer da casa o dall’Ufficio (proprio o del Consulente fiscale)? Assolutamente no!!! Infatti, il più delle volte, la banca assolve a tale fase procedurale in modo articolato e con copiosa documentazione
– Un prestito chirografario di 10.000 euro per la durata di 60 mesi (5 anni) viene ottenuto senza alcuna garanzia personale propria o di terzi garanti? Assolutamente no!!!! Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, oltre al reddito personale (quello di lavoratore autonomo sia d’impresa che di professionista è valutato molto negativamente dagli istituti di credito) vengono richieste le firme a garanzie o di un genitore, o del coniuge che lavori a tempo indeterminato, o della nonna che percepisca uan pensione etc. Per la rateazione della “Comunicazione bonaria” di 10.000 euro e per la durata di 20 rate trimestrali (5 anni) tutto questo non è minimamente richiesto!!!
– Le rate del finanziamento bancario (nell’es. 5 anni) sono compensabili con eventuali crediti d’imposta erariali maturati nell’anno successivo all’ottenimento del prestito stesso? Assolutamente no!!!! Il debito scaturente dalla “Comunicazione bonaria” può invece essere totalmente o parzialmnete compensato con un credito fiscale maturato a favore del contribuente nel corso dell’anno e desumibile dal Modello Unico regolarmente presentato (es.: “Comunicazione bonaria” di 10.000 euro per saldo IRPEF 2013 non versato a giugno 2014, ricevuta a Maggio/Giugno 2015, ma nel frattempo, nel 2014 ho maturato un credito Annuale IVA per euro 8.000, che potrò utilizzare in compensazioe da Marzo 2015 e che evidenzierò nel modello UNICO/2015 da presentare per il periodo d’imposta 2014).
– Perchèmmai dovrei ricorrere ad un finanziamento bancario al 30% quando la rateizzazione trimestrale al 12/13% della “Comunicazione bonaria” mi permette di autofinanziarmi in tutta tranquillità, senza spese di un’articolata istruttoria e senza dover prestare garanzie personali proprie o dei miei familiari?1?
– Decidessi di “prendere” ulteriore tempo per il pagamento delle imposte e tasse, in quanto ritenute sproporzionate ed ingiuste, l’attuale sistema normativo dello STATO ITALIANO mi offre la possibilità, in caso di mancato pagamento della “Comunicazione bonaria” di richiedere la rateizzazione della successiva cartella esattoriale, con l’oppotunità di “spostare” l’inizio di pagamento del piano di rateazione, seppur con un aggravio di interessi, anche dopo un anno circa.
Ebbene, si prospetta al contribuente, lo seguente scenario: non pago 10.000 euro di IRPEF a Giugno 2014, ricevo la “Comunicazione bonaria” a Maggio/Giugno2015 maggiorata di sanzione (10%) ed interessi (1%) e decido di non pagarla, ricevo la cartella da Equitalia a Maggio/Giugno 2016 maggiorata di sanzione (30%) ed interessi (3/4%) e decido di non pagarla, ricevo il sollecito di pagamento da Equitalia verso Gennaio/Febbraio 2017 allorchè decido di richiedere la rateazione nel numero massimo di 72 rate mensili, tale da terminare il pagamento del debito fiscale a Febbraio/Marzo 2023. Tutto questo procastinare il pagamento del mio debito fiscale mi sarà pure costato alla fine una maggiorazione tra sanzione ed interessi di oltre il 40% circa, ma mi ha permesso di terminare l’esborso finanziario in un arco temporale di BEN 9 ANNI dal termine originario di pagamento delle imposte (16/06/2014) e senza, se accuratamente monitorata la fase di proroga di pagamento della cartella esattoriale, incorrere in azioni esecutive da parte di Equitalia
Infine, anche per la cartella esattoriale, come per la “Comunicazione bonaria”, è previsto l’istituto della compensazione. Infatti, al verificarsi di deteminate condizioni e nel rispetto di particolari procedure, il contribuente può pagare, anche parzialmente, le somme iscritte a ruolo per imposte erariali e i relativi oneri accessori (compresi gli aggi e le spese a favore dell’Agente della Riscossione), compensandole con crediti relativi alle imposte erariali stesse. Per fare ciò bisogna utilizzare il modello F24 Accise (codice tributo RUOL).
Alberto Marsotto
Rag. Commercialista
Plebiscito.eu
Comments (9)
mauro/1
L’anno prossimo si farà la stessa cosa?
Thomas
Mauro, spero la tua non sia una domanda provocatoria…
Ovviamente il tempo per raggiungere l’obiettivo dipende da quante saranno le adesioni e da quanto saremo compatti nel manifestare la nostra volontà nelle opportune sedi.
Credo che i prossimi mesi (ci) faranno capire quanto davvero valiamo!
TI CO NU, NU CO TI!
mauro/1
La mia era una domanda per chiarire se con questo sistema avremo a BREVE dei risultati. Grazie comunque della risposta, ma i dubbi rimangono. Io sono uno di quelli che si è stufato di quest’Italia corrotta. Ciao.
mauro/1
Ma alle europee, c’è qualcuno da votare?
GIOVANNI
Io a votare non vado, non sono piu’ le mie elezioni, io comunque vivo all’estero, e vi posso dire che da qui la situazione dell’Italia e’ vista davvero male, e con molta preoccupazione. WSM
CrisV
Caro Mauro,
Non ci si stufa di questa Italia corrotta senza reazione, bensì si lotta contro la corruzione e ci si impegna in prima persona per attuare il cambiamento !
Ogni giorno che passa, la nostre fila indipendentiste si ingrossano con sempre più aderenti e attivisti esacerbati, che dicono NO a questo marciume, attuando la parola : AUTODETERMINAZIONE !
Una moltitudine è inarrestabile !
Manchi solo tu !
Con pochi altri.
La libertà non si attende, SI CONQUISTA !
Ad Maiora.
CrisV 🙂
CrisV
Mi associo a Giovanni.
Voterò per le sole comunali ( i municipi sono composti da cittadini Veneti e quindi loro rappresentanti di zona ), mentre rifiuterò la scheda delle europee, con la seguente motivazione, da ufficializzare per tramite del Presidente di seggio :
” Rifiuto la scheda elettorale europea, in quanto nessuno dei partiti e nessuno dei candidati mi rappresenta ! ” ( la scheda europea non va neppure toccata )
mauro/1
Crisv, tu non mi conosci, ma stai pur certo che il mio lavoro anche se esterno al gruppo io lo faccio.Fai un salto sul litorale di Cavallino-Treporti e chiedi se sono contenti di quest’Italia e se conoscono plebiscito.eu. ciao
mauro/1
CRISV, Ti posso solo far constatare che rispetto alle vostre zone, i litorali sono meno sensibili a questo evento.Probabilmente perchè La maggior parte sono albergatori o campeggiatori per cui meno interessati.Comunque il 27/05 sarete a Jesolo e se ci sarai ci conosceremo.