SENZA SOLDI L’AUTONOMIA È UNA FARSA. SENZA INDIPENDENZA, AI VENETI TOCCA SEMPRE PAGARE IL CONTO PER L’ITALIA
Dimostrazione per assurdo dell’infondatezza della proposta di riforma autonomistica della Regione Veneto fatta a solo scopo elettoralistico ed illusorio e della sua natura controproducente e di grave perdita di tempo per tutti i veneti (a parte la casta di parassiti da essi mantenuti)
Rieccola, la bufala dell’autonomia del Veneto, dopo che è partito in grande stile il teatrino elettorale del governatore del Veneto. Se i veneti avessero memoria storica forse si ricorderebbero quante volte in passato il partito del governatore ha fermato ogni tentativo di riforma autonomistica, ma facciamo finta di dimenticarcene e prendiamo per buona la sua ultima iniziativa, andando a dare una classica dimostrazione per assurdo della sua infondatezza.
Il governatore del Veneto chiede infatti al governo italiano di riservare alla regione le responsabilità su materie come sanità, istruzione, università, ricerca scientifica, sovrintendenze, demanio, a fronte di 19,4 miliardi che resterebbero sul territorio, quale effetto della compartecipazione dei 9/10 del gettito irpef, ires e iva. Ora il governo di Roma ha 2 mesi di tempo per rispondere no oppure per attuare una nuova legge statale che approvi tali competenze e risorse, in tutto, o in parte.
Le ipotesi sono quindi due. O il governo italiano accetta tutte o parte delle proposte leghiste, oppure le cassa. La prima ipotesi appare lunare per ragioni economiche: l’Italia non dispone di risorse di bilancio sufficienti a garantire l’effetto dell’autonomia fiscale del Veneto. Dovrebbe tagliare in modo consistente la propria spesa pubblica parassitaria, aspetto per cui si è messa a fare la guerra con l’Unione Europea, figuriamoci quale sarebbe il suo atteggiamento verso il Veneto, che ne rappresenta meno dell’uno per cento della popolazione. Senza contare che solo il nuovo Patto di bilancio europeo (Fiscal Compact) richiederà da qui al 2017 ulteriori 70 miliardi di euro.
È quindi lecito aspettarsi come risposta dal governo italiano un no, o al massimo un no travestito da sì con concessioni ridicole. A quel punto seguirebbe l’iter per il referendum regionale. E qui cade anche ogni ipotesi immaginifica di autonomia fiscale, in quanto ci ha già pensato la Corte Costituzionale a mettere i paletti entro i quali possa svolgersi una consultazione popolare indetta dalla regione sull’autonomia del Veneto.
La Consulta infatti con la propria sentenza 118/2015 si è pronunciata in modo negativo in particolare su alcuni aspetti, che appaiono significativi quanto rivelatori della particolare forma di “affetto” che lega la Repubblica Italiana al Veneto, svuotando l’eventuale referendum per l’autonomia di valore economico e quindi di concreta fattività sostanziale, eccependo ragioni di “equilibrio della finanza pubblica italiana e di solidarietà tra regioni”. Forma di “solidarietà” che appare alquanto particolare, dato che invero dall’analisi delle serie storiche dei residui fiscali regionali per il Veneto essa appare a senso unico e sempre sfavorevole ai cittadini veneti e al loro territorio, configurandosi più come sottrazione continuata di risorse economiche a uno specifico territorio a vantaggio della casta e delle sue ricette clientelari e corporativistiche di sottosviluppo, piuttosto che “solidarietà”. Anche in termini di entità, tale sottrazione di risorse appare nella sua enormità sia in termini assoluti sia in termini comparati con altre regioni di altri Stati, nell’era attuale e anche nella storia, arrivando a coprire anche in termini percentuali quote del Prodotto Interno Lordo del Veneto pari al 10-15% e a una quota sull’intero gettito fiscale del Veneto pari al 28-30%. Tali cifre percentuali sono quindi valide mediamente anche in termini di prelievo sul pil pro capite e di quota sul gettito fiscale pro capite dei cittadini veneti, costituendo, data la ripetitività e la quantità, una sottrazione sistematica della proprietà privata dei cittadini veneti, trattandosi di denaro che non confluisce in alcun modo in spesa pubblica né centrale né locale ad essi destinata.
In termini storici tale fenomeno, quando si verificava in forme ben minori, non veniva definito “solidarietà”, bensì colonialismo.
Se tale sentenza quindi perpetua la violazione storica della proprietà privata nei confronti dei cittadini veneti, che si attua nei confronti di tutti i cittadini del Veneto, essa appare ancora più aggravata perché da un lato avviene in forma continuativa e sine die, data la natura inappellabile della Corte Costituzionale Italiana e dall’altro vede oggi anche la contribuzione del governatore e del suo partito a dare vita a un teatrino illusorio che ha puro scopo elettorale e di prendere tempo per fare come sempre il nulla.
Come volevasi dimostrare, senza soldi l’autonomia è una farsa.
Nel frattempo, a causa della codardia, dell’ignavia e dell’interesse personale di chi tiene la nostra terra sotto una cappa culturale irrespirabile, essa rischia di perdere tempo e di conseguenza il treno delle opportunità che emergono nel mondo che sta tracciando le nuove rotte di comunicazione, energetiche e di trasporto che vedono Venezia e il Veneto quale naturale hub globale che unisce l’Eurasia all’Occidente Atlantico.
Per fortuna c’è Plebiscito.eu a mantenere ben saldo l’obiettivo attraverso il proprio moderno progetto di indipendenza del Veneto.
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (12)
Fil de fer
Concordo pienamente.
Un referendum consultivo in italia è una farsa.
Ma se il più delle volte i referendum fatti in passato sono stati aggirati, ignorati o letteralmente stravolti.
Io non ho la memoria corta, anzi cerco di ricordarmi sempre le cavolate dei politici italioti.
Una settimana fa in una trasmissione tv ho sentito che addirittura si vuole abolire le regioni a statuto speciale ….ma cos’è una nuova presa per i fondelli !??
WSM
Giancarlo
La politica Veneto-italiota è veramente una commedia, purtroppo tragica, per il Popolo Veneto.
Siamo sull’orlo del baratro e tutti fanno finta di niente.
Invece di pensare alle stupidate dei…regionali….andiamo a firmare il ricorso che PLEBISCITO ha fatto a Strasburgo contro l’italia al fine di fare più forza allo stesso presentato ancora a Dicembre da G.BUSATO.
Questo piccolo gesto di una firma putrà risultare importante per tutti i Veneti che volessero fare qualcosa per i loro figli e nipoti.
Attenzione che i dati che vengono forniti dal Governo sono tutti sballati in eccesso e non in difetto.
Figuriamoci poi se ci vengono a dire la verità…se ne guardano bene…intanto hanno il loro stipendio alla faccia del popolo italiota !!!!
WSM
PIERO DEA MEGLIA
QUALCUNO MI SA DIRE QUALE MASCHERA RAPPRESENTA VENEZIA?
SIAMO VERAMENTE BEN RAPPRESENTATI!
Giancarlo
Arlechin Batocio el gavaria vergogna de stì masnadieri da strapasso che jè ligadi a roma solo par interesse personal.
Come mai solo adesso i se interessa dei Veneti….
Ma parkè ghè stà Plebiscito che là svejado tuti sula vera realtà che ne circonda.
L’itali la xe finia, poaxa o no piaxa e donca i Veneti i deve cercar de salvarse prima dela catstrofe DEFAUT!!!
WSM
caterina
sento da un tg nazionale che lo Stato italiano ha nesso in vendita Palazzo Cappello di Venezia, penultimo proprietario Carnelutti e ora Sede dell’Università Cà Foscari… l’italia in braghe di tela che crede di vendersi i palazzi storici della nostra capitale… ok, se qualcuno intende comprare per farne, chissà, magari un bell’albergo, ma li abbiamo avvertiti i notai che sono nulli i contratti di alienazione di beni già dello Stato Italia, che insistono sul territorio veneto… dobbiamo tenerlo d’occhio! meglio che qualcuno glielo ricordi.. con la fame che l’Italia ha di soldi è capace di intascare, zitta zitta e… addio!
salvo che l’acquirente non sia disposto a ricomprarselo, specie se l’ha pagato a prezzo di svendita…
Giancarlo
Per comprendere come l’Europa sia stata stravolta da coloro che vennero dopo i così detti “padri fondatori”, veri statisti, oggi non ne esistono più, andate a navigare su sito sotto riportato e leggetevi come nacque l’idea di una Europa solidale, cristiana e rispettosa di ogni singolo popolo/paese:
http://www.europeanclubeuropeo.eu/EuropadAmare/padrifondatori_it.html
in particolare leggetevi il primo discorso di R.SCHUMAN al parlamento Europeo….è illuminante, ma nello stesso tempo la prova dell’incoerenza che ha condotto sino a qui questa Europa malata di banche e di soldi…..
WSM
Fil de fer
Xè vera Caterina che i vol vendar anca so mare, ma dato che emo fato na lege e come te dixi tì i notai jè stadi avvertii…..anca se i le vende, i gavarà na bruta sorpresa quando n’daremo ad annular la compra-vendita e el proprietario novo el se vedarà confiscar el palasso o qualsiasi altro ben.
Lassa pur che i creda che stemo ” schersando”… i se n’acorsarà invesse che saremo fermi, severi e implacabili parchè la Republica Veneta sarà uno stato serio, cosciensioso, ligio al benessere dei citadini e principalmente veramente democratico ma rigido con chi vol andar contro le nostre legi.
WSM
Ea Verita Sbruxa
Ea Verita Sbruxa
Tra el comento de fil de fer e queo precedente de giancarlo xe sta cancea’ 30 (TRENTA) commenti. Ieri tuti spam? ghe credo poco
Fil de fer
E…adesso la Region de Veneto la sa costituido parte civil contro i Serenissimi del TANKO !!!!
Adesso anca i pì ritrosi a capir i capirà o no ??
El sior ZAIA e compagni vari i ne vol tor in giro n’altra olta, staremo a vedar cossa la dirà roma….ma spetemose n’altra farsa. Me vien da rida par no paixar !!!
Fil de fer
Contrordine !!
El consiglier Marcato l’ha confermado che la Region Veneto non la se costituise parte civil anca se el tribunal de Brescia l’avea domandado de farlo .
Sta olta ia salvado la facia ma no la credibilità.
WSM
Giancarlo
lA Verità BRUCIA !!!
De cossa se tratta? No capisso !!
No credo che ghe sia la censura su stò sito qua.
Caso contrario specificare prego !!
WSM
caterina
bello veder sventolar libera al vento la nostra bandiera… Grazie Berto! è l’augurio più bello!
Per il sindaco era una violenza e l’ha fatta ammainare? penoso.. non aggiungo altro..