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Categoria: news

UN SALUTO A MARCO PANNELLA

UN SALUTO A MARCO PANNELLA

19 Maggio 2016 3 Comments in editoriali news

pannellaIl nostro saluto ideale a Marco Pannella, una persona di grande valore e di straordinaria passione radicale, liberale, federalista europea, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolenta e gandhiana, a cui noi stessi ci stiamo ispirati.

Lascia un vuoto enorme, che da solo occupa la stragrande parte dello spazio disponibile nella politica e nella società italiana ed europea.

Plebiscito.eu

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SULLA CRIMEA LA REGIONE VENETO HA LA LINGUA BIFORCUTA

SULLA CRIMEA LA REGIONE VENETO HA LA LINGUA BIFORCUTA

18 Maggio 2016 2 Comments in editoriali news

Quale credibilità ha in tema di Diritto di Autodeterminazione di altri Popoli un ente locale italiano che ha tradito il proprio? Per il Veneto con la criptomoneta e il criptostato veneto vi sarà invece un fuggi fuggi generale dallo stato italiano. Addio iva, addio fisco italiano, addio regime statale italiano.

Palazzo-Ferro-FiniOggi è in approvazione una risoluzione della Regione Veneto sulla questione della Crimea che punta a «promuovere la costituzione di un comitato contro le sanzioni alla Russia, per il riconoscimento del diritto di autodeterminazione della Crimea e per la difesa delle produzioni venete».

Al di là della sua effettiva e concreta utilità, risulta un po’ strano che la Regione Veneto si pronunci in tema di diritto di autodeterminazione di altre realtà quando non ha saputo né voluto difendere il proprio.

Non lo ha fatto, ad esempio, rivolgendosi alla Venice Commission del Consiglio d’Europa né alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo né alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea né alla Corte di Giustizia Internazionale dell’Onu né a qualsiasi altra istituzione o organizzazione internazionale per difendere il proprio di diritto all’autodeterminazione.

Badiamo bene tra l’altro che tale azione non era solo auspicabile ma era ed è ancor oggi un dovere istituzionale in particolare del presidente della giunta regionale Zaia e del presidente del consiglio regionale Ciambetti che risultano inadempienti a quanto deliberato dallo stesso consiglio regionale del Veneto con propria risoluzione 44/2012.

Ricordiamo infatti che con tale atto – tutt’ora in vigore e mai da nessuno né impugnato né contestato – il consiglio regionale il 6 ottobre 2012 ha sancito “il proprio diritto ad una democratica e diretta consultazione referendaria per la libera espressione del diritto di autodeterminazione nel quadro e con gli strumenti previsti dalla legalità, anche internazionale, vigente”.

Ricordiamo anche che con lo stesso atto il consiglio regionale ha impegnato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto (allora ed oggi Zaia) ed il Presidente della Giunta regionale del Veneto (oggi Ciambetti) “ad attivarsi, con ogni risorsa a disposizione del Consiglio regionale e della Giunta regionale, per avviare urgentemente con tutte le Istituzioni dell’Unione europea e delle Nazioni Unite le relazioni istituzionali che garantiscano l’indizione della consultazione referendaria innanzi richiamata al fine di accertare la volontà del Popolo Veneto in ordine alla propria autodeterminazione”, nonché “a tutelare in ogni sede competente, nazionale ed internazionale, il diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione”.

Cos’hanno fatto lorsignori allo scopo?

Nulla. Sono stati infatti attori passivi, tradendo il loro preciso dovere istituzionale così come approvato dal consiglio regionale sia tradendo la sovranità popolare espressa dal Referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo 2014, che potevano difendere presso la Venice Commission, o altra istituzione internazionale sia addirittura verso i provvedimenti regionali bocciati dalla Corte Costituzionale per i quali non hanno mosso un dito.

Come amministratori lorsignori hanno già perso di credibilità per aver trascinato il Veneto nella più profonda crisi strutturale dal dopoguerra.

A parte le squallide vicende del Mose e delle rapine perpetrate ai danni di risparmiatori e investitori in Veneto Banca e in Popolare di Vicenza, i dati del tracollo socio-economico veneto sono infatti spaventosi.

Il Pil del Veneto tra il 2007 e il 2014 è crollato del 9,4%. Quello procapite è diminuito del 12,2%, ritornando a valori precedenti il 1995 e registrando una perdita di circa 4 mila euro rispetto al massimo del 2006/2007.

Gli investimenti fissi lordi sono ai livelli del 1997 con una diminuzione, tra il 2007/2014, del 28%.

Oggi gli amministratori italiani del Veneto si impegnano in una finta autonomia senza leva fiscale, che tanto, visto il trend demografico e il calo delle entrate causato dalla crisi, arriverà di fatto entro un paio d’anni, al netto della spesa previdenziale, rendendo ancor più funesto l’abbraccio con lo stato italiano.

La decisione odierna di votare una risoluzione farsesca, tra l’altro priva di valore e contraria alla risoluzione dell’Onu n. a/68/l.39, che approva per altri popoli ciò che nega al proprio, è solo un’arma di distrazione di massa per il Popolo Veneto e si aggiunge al disastro amministrativo facendo perdere definitivamente alla Regione Veneto anche ogni credibilità a livello internazionale.

greescIn tale scenario risulta quindi ancor più chiaro come solo il progetto di indipendenza del Veneto e il nuovo modello economico di Plebiscito.eu possano portarci fuori dal degrado italiano.

Come annunceremo quindi domenica prossima 22 maggio a Vicenza (ore 9.30 c/o AC Hotel), quando daremo il via alla criptomoneta veneta e daremo accesso al criptostato veneto vi sarà un fuggi fuggi generale dallo stato italiano. Addio iva, addio fisco italiano, addio regime statale italiano.

Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu

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VENETO, I NODI ARRIVANO AL PETTINE: RESIDUO FISCALE DIMEZZATO DALLA CAMICIA DI FORZA ITALIANA

VENETO, I NODI ARRIVANO AL PETTINE: RESIDUO FISCALE DIMEZZATO DALLA CAMICIA DI FORZA ITALIANA

16 Maggio 2016 5 Comments in editoriali news

Gravi problemi strutturali di produttività, demografia e dipendenza da banche inadeguate costringono il Veneto a scegliere tra gli abissi italiani e un nuovo modello socio-economico possibile solo con l’indipendenza

veneto-crisiL’andamento demografico e la crisi economica hanno dimezzato il residuo fiscale veneto portandolo dal 2007 ad oggi da oltre 20 a 11 miliardi di euro l’anno, come conseguenza della diminuzione del pil e dell’aumento della spesa pubblica dovuta all’invecchiamento della popolazione. Lo dimostra un articolo odierno di Lodovico Pizzati pubblicato su noisefromamerika, che rivela ulteriormente come la farsesca campagna per l’autonomia del Veneto condotta dal governatore della lega sia una battaglia di retroguardia inutile e che non porta alcuna utilità concreta ai veneti, così come – e forse ancor più – risulta l’aprioristica e ottusa contrarietà rammostrata dal premier italiano.

Sempre oggi sul Corriere della Sera, l’ex BCE Bini Smaghi, recentemente assurto agli onori delle cronache per essere divenuto una sorta di “deus ex machina” che cerca di capitalizzare la crisi delle famose 4 banche del centro Italia salvate da Renzi a danno degli investitori e dei risparmiatori truffati, scrive un articolo in cui riporta nella scarsa produttività e nell’andamento demografico i principali problemi che spiegano la mancata crescita economica italiana.

La bassa produttività in particolare va ascritta a cause strutturali quali basso livello di istruzione dei giovani, scarse conoscenze linguistiche e nelle materie scientifiche, formazione professionale limitata, bassa diffusione di internet e scarsa conoscenza delle tecnologie informatiche, tasso limitato di investimenti in ricerca e sviluppo, dimensione contenuta delle aziende, barriere relativamente più elevate alla concorrenza nelle professioni e nel mercato dei beni e dei servizi, corruzione e mancanza di meritocrazia. Tutti ambiti in cui lo stato italiano guida le posizioni di retroguardia.

Se a ciò si aggiunge la crisi bancaria, che ha colpito in modo particolare il Veneto con la distruzione delle banche popolari che ha colpito oltre duecentomila azionisti e un numero imprecisato di risparmiatori, si comprende la gravità del momento che rischia di trasformare la nostra Terra in un deserto industriale.

È anche per tale ragione che negli ultimi due anni abbiamo voluto prendere le distanze dal populismo e dall’approccio nostalgico che ha intaccato in particolare la lega nord e parte dell’area autonomista e indipendentista ad essa contigua. Non è più sufficiente infatti oggi predicare semplicemente né l’autonomia né l’indipendenza se non si accompagnano tali ritornelli noiosi alla definizione di un percorso concreto per ottenerle da un lato e alla definizione di un nuovo modello economico sganciato sia dall’amministrazione sia dalla logica italiana che possa permettere al Veneto di staccarsi dal Titanic che sta precipitando negli abissi del degrado e di “decenni perduti” di sviluppo economico, civile e sociale.

Plebiscito.eu con il referendum di indipendenza del Veneto di marzo 2014 ha posto le basi giuridiche che ci consentiranno di esercitare pienamente la nostra indipendenza nel momento in cui ci saremo dotati anche delle leve che oggi determinano il vero potere: la tecnologia da un lato e l’economia dall’altro.

Cripto-Stato DXDa un punto di vista tecnologico abbiamo dato il via ai lavori di creazione del Cripto-Stato, la complessa infrastruttura informatica che semplicemente si sostituirà al sistema decrepito italiano operando ad un livello concettuale superiore.

Per quanto riguarda l’economia, il 18 giugno 2015 abbiamo dato vita a “Plebiscito.eu Club”, la prima business community veneta che intende portare anche nel nostro Territorio un nuovo sistema di capitali privati, il venture capital, che oggi in Veneto è di fatto assente, o quasi inesistente e che invece in tutti i Paesi che stanno dimostrando una crescita e una ripresa economica dopo la crisi finanziaria globale del 2007-2008 sta dando risultati nell’apporto di capitali di rischio a nuove idee imprenditoriali e progetti d’impresa. Negli USA l’apporto di fondi alle imprese da sistemi di capitali privati è nove volte superiore a quello apportato dalle banche, che invece oggi in Veneto coprono quasi il 100% dei finanziamenti alle aziende.

globalizzazioneIl Veneto si trova oggi a dover affrontare i rischi associati alla propria natura banco-centrica quando il sistema bancario è in pieno avvitamento su sé stesso e quando arrivano al pettine i nodi di gravi problemi strutturali di produttività e demografia che ci costringono ad uscire dalla camicia di forza della permanenza nello stato, che rischia di distruggere ogni prospettiva di sviluppo per decenni a venire e non ci permette di intercettare le straordinarie opportunità che derivano dai grandi cambiamenti geopolitici e macroeconomici in atto.

Progetto 22Mg_VIL’unica via d’uscita è rappresentata dal rimettere in moto la straordinaria capacità di innovazione e di liberalità che la Serenissima ha dimostrato nel proprio glorioso passato e di cui noi oggi dobbiamo dimostrare di essere degni eredi se non vogliamo precipitare negli abissi del degrado italiano. Domenica prossima 22 maggio a Vicenza ti aspettiamo per condividere e rilanciare con il prezioso contributo di tutti il nostro progetto strategico e moderno di indipendenza del Veneto, perché più siamo e prima e meglio ci riusciamo.

Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu

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VENETO INDIPENDENTE, PAROLA ALLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA DELL’ONU

VENETO INDIPENDENTE, PAROLA ALLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA DELL’ONU

2 Maggio 2016 10 Comments in editoriali news

Il progetto moderno di indipendenza del Veneto di Plebiscito.eu entra nel vivo con la costruzione del Cripto-Stato e la creazione di un nuovo sistema veneto di venture capital, mentre prende il via anche la procedura di ricorso alla Corte Mondiale a L’Aja.

cig-ajaMentre in questi giorni si consumano parole inutili sui giornali veneti a proposito della bufala dell’autonomia del Veneto, che senza soldi è una farsa, data la drammatica situazione socio-economica in cui versa il nostro Popolo, ora privo persino di un proprio sistema bancario degno di questo nome, crediamo sia il caso di passare a cose serie. Vediamo quindi come procede la questione dell’indipendenza, che ad oggi resta l’unica soluzione concreta per scrollarsi di dosso la cappa oppressiva del peggiore inferno fiscale e civile del mondo occidentale, il burosauro statale italiano.

Riassumendo, dopo aver dato voce ai cittadini (privati di tale diritto dall’Italia) con il Referendum di indipendenza del Veneto che ha visto l’89,10% di favorevoli alla Repubblica Veneta su oltre 2,36 milioni di votanti e dopo che tali risultati sono stati validati dalla prima società informatica italiana, certificati dal Comitato degli Osservatori Internazionali e riconosciuti anche dalla prima forza politica del parlamento italiano nelle ultime elezioni, Plebiscito.eu ora sta dando seguito al mandato ricevuto.

Il progetto moderno di indipendenza del Veneto di Plebiscito.eu si compone in estrema sintesi di due elementi fondamentali: tecnologia ed economia, che ne danno attuazione concreta sulla base giuridica del plebiscito digitale.

Tecnologia: come già annunciato, stiamo costruendo una complessa infrastruttura informatica, il Cripto-Stato Veneto, che costituirà la Repubblica Veneta Digitale in grado offrire servizi ai propri cittadini in modalità indipendente dallo stato italiano e senza più gabelle fiscali italiane. La piattaforma sarà completata in un periodo di 6-18 mesi (in funzione dell’andamento delle pre-registrazioni) e prevede l’iscrizione di almeno 10.000 utenti per poter essere avviata. È possibile prenotare fin d’ora la propria carta di identità digitale da www.plebiscito.eu. Per saperne di più, scopri le risposte alle domande più frequenti sempre dal nostro sito www.plebiscito.eu.

Economia: oggi in Veneto (e anche in Italia) il sistema di credito delle imprese dipende quasi al 100% dalle banche. Invece nel resto d’Europa, ma anche negli USA e persino in Cina ora le imprese per finanziarsi si affidano a nuovi sistemi di capitali privati, il cosiddetto venture capital. Negli USA i finanziamenti da venture capital sono 9 volte rispetto a quelli del sistema bancario. Si tratta di fondi privati perlopiù (ma anche pubblici, nella UE) che investono in nuove idee imprenditoriali o in imprese che promettono di essere profittevoli, con lo scopo ovviamente di remunerare il capitale dopo un periodo minimo di 3-5 anni. La cosa interessante è che non sono mutui o prestiti, ma veri e propri investimenti in capitale di rischio, che è il problema principale che hanno le imprese venete, piccole e sottocapitalizzate. Questi sistemi selezionano progetti e accompagnano l’imprenditore nella crescita, perché più l’azienda guadagna più loro remunerano il capitale investito quando usciranno.

Allo scopo abbiamo creato “Plebiscito.eu Club”, un club di imprenditori e di veneti che vogliono contribuire fattivamente a creare tutto ciò.

In tal modo creiamo le basi per portare anche in Veneto questo sistema, oggi di fatto non presente. A quel punto la casta politica, la connessione banche-potere e tutto il sistema anche di controllo sociale che hanno i partiti con il sottobosco ad esempio di municipalizzate e altro saranno sconfitti. Per saperne di più contattaci scrivendo a info@plebiscito.eu.

Nel frattempo ovviamente non si ferma la nostra azione volta al riconoscimento della Repubblica Veneta a livello internazionale. Proprio in questi giorni si sta infatti completando anche on line la raccolta firme a sostegno del ricorso alla Corte Internazionale dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. Tra qualche giorno partirà quindi un’altra azione a sorpresa.

Essa prevede un ulteriore salto di qualità internazionale, con un Ricorso presentato direttamente alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Onu con sede a L’Aja, anche nota come “Corte Mondiale”, la stessa che il 22 luglio 2010 ha pronunciato la propria sentenza favorevole alla dichiarazione di indipendenza del Kosovo e che costituisce il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite.

Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu

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[video]: CONVENTION 17Ap-16 PLEBISCITO.EU – interventi di FAVARO, FONTANA, COLOMBO, BELTRAMELLI, TASCHETTO, RIGO, BERTO

[video]: CONVENTION 17Ap-16 PLEBISCITO.EU – interventi di FAVARO, FONTANA, COLOMBO, BELTRAMELLI, TASCHETTO, RIGO, BERTO

26 Aprile 2016 3 Comments in editoriali news video

gfavaroPubblichiamo di seguito i Video con gli interventi di Gianfranco Favaro, Mauro Fontana, Sandro Colombo, Carlo Beltramelli, Marzia Taschetto, Claudio Rigo e Gabriele Berto durante il convegno pubblico di presentazione del progetto moderno di indipendenza del Veneto tenutosi a Padova al Crowne Plaza domenica 17 aprile alle 9.30.

Relazione di Gianfranco Favaro

Relazione di Mauro Fontana

Relazione di Sandro Colombo

Relazione di Carlo Beltramelli

Relazione di Marzia Taschetto

Relazione di Claudio Rigo

Relazione di Gabriele Berto

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